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LATTE=CANCRO
(troppo vecchio per rispondere)
Manga'Nello
2010-10-30 18:32:16 UTC
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Ecco quello che nessuno mai vi dice :

LATTE=CANCRO

, ed altro ancora .

Sono troppi gli interessi in gioco: tanti soldi guadagnati sulla nostra
salute!

CANCRO OVARICO e INFERTILITA' FEMMINILE - Nel latte è presente uno zuchero
disaccaride detto lattosio, che viene scisso producendo il monosaccaride
galattosio. Il galattosio è un monosaccaride tossico per l'organismo umano e
deve essere adeguatamente processato attraverso enzimi che diventano scarsi
nell'adulto. Il galattosio presente nel latte non può essere metabolizzato
nell'età aduta: il galattosio è tossico per gli ovociti e provoca
diminuzione della fertilità nelle donne, inoltre il galattosio non
metabolizzato produce un aumento di frequenza del cancro alle ovaie.

CANCRO ALLA MAMMELLA e CANCRO ALLA PROSTATA - La mammella e la prostata sono
due ghiandole molto soggette a sviluppare il cancro, ma a difenderle vi è la
vitamina D, che però è ridotta fortemente da un'alimentazione ricca in
prodotti caseari che apportano troppo calcio. Il rapporto calcio/vit.D
troppo alto determina un aumento del rischio di sviluppare tumori al seno e
alla prostata.

CANCRO AL TESTICOLO e DISTURBI DELLA SESSUALITA' MASCHILE - Gli estrogeni
presenti in tracce nel latte vaccino, determinano un aumento del rischio di
sviluppare il cancro al testicolo: ogni 200 ml di latte o equivalenti di
latticini, assunti ogni giorno durante l'infanzia, determina un aumento del
30% del rischio di contrarre il cancro ai testicoli in età adulta. Lo
stimolo degli estrogeni presenti nel latte vaccino, produce disturbi legati
all'erezione, impotenza, l'eiaculazione precoce e la dimunuzione del numero
degli spermatozoi attivi.

DIABETE INSULINO DIPENDENTE - L'albumina contenuta nel latte vaccino,essendo
diversa da quella umana, fa produrre al sistema immunitairo anticorpi che
attaccano le cellule beta del pancreas. Quando le cellule beta vengono
distrutte per reazione autoimmune al 80-90%, questo provoca un aumento dei
casi di diabete insulino dipendente, tra quei bambini ai quali è stato
somministrato latte vaccino prima del compimento del primo anno di vita.

AUTISMO - La proteina del latte vaccino detta caseina, si scinde nello
stomaco producendo la caseomorfina, una sostanza oppioide che agisce sul
cervello. Durante l'infanzia, la caseomorfina prodotta dall'ingestione di
latte vaccino, in quanto è una forma modificata rispetto alla caseomorfina
prodotta dal latte umano, è sospetta di innescare l'autismo, un disturbo
dello sviluppo del cervello infantile. Nell'adulto l'effetto sul cervello
delle caseomorfine da latte vaccino, possono scatenare in soggetti
predisposti la schizofrenia.
Crononauta
2010-10-30 22:55:29 UTC
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On Sat, 30 Oct 2010 20:32:16 +0200
Post by Manga'Nello
LATTE=CANCRO
Sei un morph del vanoleggiatore, o sei ignorante per conto tuo?
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Skype: crononauta <***@gmail.com>
Facebook: Massimo Bacilieri
lsd
2010-10-31 04:46:17 UTC
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Post by Crononauta
On Sat, 30 Oct 2010 20:32:16 +0200
Post by Manga'Nello
LATTE=CANCRO
Sei un morph del vanoleggiatore, o sei ignorante per conto tuo?
E' un mistero,
Una volta almeno c'erano Selezione del Reader's Digest, Monello e Intrepido
e allora potevi farti un'idea di dove uno aveva studiato la biochimica.
Oggi e' piu' difficile.

lsd
Manga'Nello
2010-10-31 08:20:38 UTC
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Post by Manga'Nello
LATTE=CANCRO
, ed altro ancora .
Sono troppi gli interessi in gioco: tanti soldi guadagnati sulla nostra
salute!
CANCRO OVARICO e INFERTILITA' FEMMINILE - Nel latte è presente uno zuchero
disaccaride detto lattosio, che viene scisso producendo il monosaccaride
galattosio. Il galattosio è un monosaccaride tossico per l'organismo umano
e deve essere adeguatamente processato attraverso enzimi che diventano
scarsi nell'adulto. Il galattosio presente nel latte non può essere
metabolizzato nell'età aduta: il galattosio è tossico per gli ovociti e
provoca diminuzione della fertilità nelle donne, inoltre il galattosio non
metabolizzato produce un aumento di frequenza del cancro alle ovaie.
CANCRO ALLA MAMMELLA e CANCRO ALLA PROSTATA - La mammella e la prostata
sono due ghiandole molto soggette a sviluppare il cancro, ma a difenderle
vi è la vitamina D, che però è ridotta fortemente da un'alimentazione
ricca in prodotti caseari che apportano troppo calcio. Il rapporto
calcio/vit.D troppo alto determina un aumento del rischio di sviluppare
tumori al seno e alla prostata.
CANCRO AL TESTICOLO e DISTURBI DELLA SESSUALITA' MASCHILE - Gli estrogeni
presenti in tracce nel latte vaccino, determinano un aumento del rischio
di sviluppare il cancro al testicolo: ogni 200 ml di latte o equivalenti
di latticini, assunti ogni giorno durante l'infanzia, determina un aumento
del 30% del rischio di contrarre il cancro ai testicoli in età adulta. Lo
stimolo degli estrogeni presenti nel latte vaccino, produce disturbi
legati all'erezione, impotenza, l'eiaculazione precoce e la dimunuzione
del numero degli spermatozoi attivi.
DIABETE INSULINO DIPENDENTE - L'albumina contenuta nel latte
vaccino,essendo diversa da quella umana, fa produrre al sistema
immunitairo anticorpi che attaccano le cellule beta del pancreas. Quando
le cellule beta vengono distrutte per reazione autoimmune al 80-90%,
questo provoca un aumento dei casi di diabete insulino dipendente, tra
quei bambini ai quali è stato somministrato latte vaccino prima del
compimento del primo anno di vita.
AUTISMO - La proteina del latte vaccino detta caseina, si scinde nello
stomaco producendo la caseomorfina, una sostanza oppioide che agisce sul
cervello. Durante l'infanzia, la caseomorfina prodotta dall'ingestione di
latte vaccino, in quanto è una forma modificata rispetto alla caseomorfina
prodotta dal latte umano, è sospetta di innescare l'autismo, un disturbo
dello sviluppo del cervello infantile. Nell'adulto l'effetto sul cervello
delle caseomorfine da latte vaccino, possono scatenare in soggetti
predisposti la schizofrenia.
LA LUNGA STORIA DELLA SOFISTICAZIONE DEL LATTE

Quale alimento nell'immaginario collettivo sia meglio del latte come fonte
di salute?

Il latte è il primo alimento della nostra vita donatoci dal seno della
madre, sinonimo di salute e benessere. Su queste convinzioni si basa un
commercio colossale fondato sul raggiro.

Produrre più latte a tutti i costi: questo è l'obiettivo che si impone al
lattaio per avere più guadagno possibile. E allora negli anni '50 del XX
secolo, furono sintetizzati gli estrogeni sintetici, per indurre le vacche a
produrre più latte: gli estrogeni sintetici non potevano essere
metabolizzati, dunque si accumulavano nell'organismo producendo effetti
devastanti come il cancro al seno nelle donne e l'ipertrofia mammaria negli
uomini. Negli anni '80 gli estrogeni sintetici furono sostituiti dagli
estrogeni naturali prodotti da batteri ricombinati: gli estrogeni naturali
hanno effetti meno appariscenti dei sintetici, ma egualmente devastanti,
innanzitutto provocano sempre il cancro al seno nelle donne, negli uomini
invece, dato che possono essere metabolizzati, si convertono in testosterone
che induce il cancro ai testicoli, il cancro alla prostata e calvizie
precoce.

Per produrre più latte si pensò poi di ricorrere all'ormone della crescita
che induce le vacche a fare più latte. Agli inizi l'ormone della crescita
veniva estratto dal cervello di animali morti, questa pratica fece comparire
alla fine degli anni '90 la malattia della 'mucca pazza'. In seguito si
utilizzò la somatotropina bovina prodotta da batteri ricombinati, che
induceva nell'animale un incremento del suo ormone della crescita. La
presenza dell'ormone della crescita nei prodotti lattiero caseari non è
senza conseguenze sulla salute: stimolando la crescita dei tessuti stimola
anche la crescita di un tessuto canceroso, in poche parole l'ormone della
crescita è uno stimolatore di ogni tipo di cancro. Inoltre la
somministrazione dell'ormone della crescita alle vacche fa produrre un latte
con un maggior contenuto dl fattore IGF1 che a sua volta stimola
nell'organismo umano vari tipi di cancro, come il cancro al polmone il
cancro al colon e il canco alla prostata, oltre ad indurre il diabete.

?
Manga'Nello
2010-10-31 13:52:34 UTC
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Post by Manga'Nello
LATTE=CANCRO
, ed altro ancora .
Sono troppi gli interessi in gioco: tanti soldi guadagnati sulla nostra
salute!
I DANNI CAUSATI DALLA CASEINA DEL LATTE VACCINO

La caseina rappresenta l'ottanta per cento delle proteine del latte di
mucca. Sostanza collosa, la caseina è ciò che mantiene l'etichetta affissa
ad una bottiglia di birra. Se siete bevitori di birra, provate a togliere
via l'etichetta questo fine settimana al pub. Non sarà un compito facile e
nel contempo imparerete qualcosa sulla qualità della caseina bovina! La
caseina è anche usata per attaccare pezzi di legno dei vostri mobili o
finestre. L'industria alimentare, che usa la caseina nei cibi congelati,
prodotti per microonde e prodotti elaborati, ha capito da tempo che questa
colla mantiene insieme gli alimenti, dando loro una consistenza più stabile
e concreta.

Il latte materno umano contiene caseina? 40 milligrammi in un litro. Cioè in
un litro di latte umano c'è 1 grammo di proteine, e di queste il 4% è
caseina. Il latte bovino contiene il 400% in più di proteine rispetto a
quello umano, e la caseina in questo caso è la proteina più abbondante
(l'80%).

Dunque il latte materno umano non è la stessa cosa di quello bovino. Non
solo ha una quantità di proteine molto inferiore a quello di mucca (vedi a
pag. xx), ma ha proteine completamente diverse da quelle bovine. In effetti,
mentre il latte umano forma nell'intestino piccole masse soffici e fioccose
che risultano di facile digestione, il latte bovino forma cagli grossi,
grandi e spessi che l'organismo ha difficoltà a digerire.

È questo uno dei motivi per cui Antony Robbins scrive: "Per ottenere il
meglio di sè non mangiare latticini". Egli spiega: "Qual è l'effetto
principale che il latte ha sull'organismo? Il latte ingerito diviene una
massa mucillaginosa che si indurisce, aderendo a qualsiasi altra sostanza si
trovi nel tenue, rendendo assai più difficile il funzionamento
dell'organismo. E il formaggio? Non è che latte concentrato. Tenete presente
che per produrre un chilo di formaggio occorrono da 4 a 5 litri di latte.

Il latte produce muco! "I residui della decomposizione batterica della
caseina producono muco spesso e filamentoso che si attacca alle mucose
ostruendone i condotti. Mangiate caseina, in seguito a ciò vengono prodotte
istamine, e quindi c'è formazione di muco. Il muco congestiona gli organi
interni del corpo. In media la persona che consuma latticini vive con la sua
vita con 4-5 litri di muco che intasano i reni, la milza, il pancreas,
l'albero tracheale-bronchiale, i polmoni, il timo, etc... Immaginate di non
consumare formaggio o altri derivati del latte per 6 giorni. Un nebbia
interna inizierà a sollevarsi dal vostro corpo man mano che il muco se ne
va. Ma prendete solo una fetta di pizza al settimo giorno e 12- 15 ore dopo
il muco ritornerà ad appesantirvi" [Cohen R., "Milk, A-Z", Argus Publishing,
ISBN: 0-9659196-8-4, 1999.].

Uhlig [1997] monitorò l'attività elettrica cerebrale in bambini con sindrome
di deficit attentivo ed iperattività. Egli dimostrò per la prima volta una
correlazione tra attività elettrica cerebrale ed assunzione di caseina, la
cui sospensione dalla dieta faceva scomparire anche i sintomi mentali e
comportamentali. Lucarelli [1995] segnala il ruolo dei peptidi derivanti da
caseina nella produzione di effetti tossici sulla neurotrasmissione del
sistema nervoso centrale.

Studi su animali di laboratorio hanno dimostrato che, subito dopo aver
trattato cavie con elevati livelli di frammenti di caseina (caseomorfina),
gli animali diventavano agitati e correvano violentemente, con un battere di
denti e una respirazione accelerata. Qualche momento dopo la cavia diventava
inattiva, si muoveva di meno, e infine si sedeva in un angolo della gabbia
ponendo la propria testa contro le sbarre. I ricercatori, che
successivamente andavano a esaminare i tessuti di cervello, scoprivano che
la caseomorfina si trovava in 32 diverse aree del cervello, incluse le
sezioni responsabili per la vista, l'udito e la comunicazione [Panksepp
1979, Sandyk 1986, Sahley & Gillman 1986, Ozonoff, 1994].

Montinari [2002], descrive gli effetti e le interferenze della caseina in
maniera ancora più precisa e dettagliata, e li inserisce nel contesto di un
"network citochinico neuron-glio- linfocitario". Con questa espressione il
prof. Montinari intende dire che l'azione diretta del frammento caseomorfina
(e altri rimasugli mal smantellati di proteine del latte) è stata ben
documentata sia sul sistema endocrino, sia sul sistema nervoso, sia in casi
di ìmmunosoppressione. Rimando il lettore al testo del professore di Bari
per la trattazione scientifica completa (che cade al di fuori dei tempi e
spazi di questo libro). In sommario, la caseomorfina e il consumo di
latticini provocano interferenze multiple, una tempesta di "contatti" che
smette solo con la sospensione del latte.

Molti ricercatori cercano farmaci efficaci per guarire la permeabilità
intestinale. Per sperimentarne, questi ricercatori hanno bisogno di avere
animali di laboratorio con permeabilità intestinale; come fanno per
produrne? Essi usano una prolungata alimentazione con latte di mucca per
creare cavie con standardizzata permeabilità intestinale!! [Theodorou 1994].

I quattro stomaci dei vitelli sono molto più adatti dell'organismo umano a
smantellare la caseina e le proteine bovine in amminoacidi. L'apparato
digestivo umano non riesce a fare lo stesso e ciò si traduce nella
formazione di ingombranti prodotti di scarto. È come se ad un motore venisse
fornito il carburante sbagliato: in tal caso il motore, in alcune sue parti,
si deteriora. Questa è la stessa cosa che la letteratura medica documenta
come conseguenza dell'impossibilità di smantellare la caseina: un
deterioramento a carico della mucosa intestinale.

Gli studi che dimostrano che l'ingestione di latticini provocano un aumento
della permeabilità intestinale sono presentati a pag. xx.

La capacità di creare un ambiente digestivo efficiente diminuisce con l'età:
parliamo del fatto che l'acido cloridrico necessario alla digestione, oltre
i 60 anni, viene prodotto nello stomaco solo per il 20%; parliamo della
rennina, enzima necessario per smantellare la caseina, che scompare
dall'organismo dell'adulto per una programmazione genetica simile a quella
della lattasi negli intolleranti al lattosio; infine parliamo degli enzimi
pancreatici della digestione e degli ormoni della digestione, anch'essi
possono subire un ridimensionamento. E quando tutto ciò avviene, la priorità
è certamente evitare la caseina, una proteina molto più difficile da gestire
e smantellare di qualunque altra sostanza che troviate come cibo.

Ricapitolando, non solo noi non abbiamo il motore adatto come la mucca e i
suoi 4 stomaci, ma deviazioni dal funzionamento metabolico ideale avvengono
nel corso della vita ed alcuni di noi diventano più intolleranti di altri.

AUTOIMMUNITÀ

In una situazione di permeabilità intestinale (infiammazione della mucosa)
si raggiunge quello stadio dove ciò che è nell'intestino, infezioni,
lieviti, tossine batteriche, sostanze tossiche, raggiunge anche il sangue e
quindi il cervello e tutte le cellule. È stato dimostrato dalla recente
letteratura medica che questa situazione di alterata permeabilità
intestinale è una tappa obbligata verso le patologie autoimmuni, e dunque,
volendole evitare o guarire, bisogna sospendere il consumo di prodotti
caseari.

Una barriera intestinale sana costituisce una barriera invalicabile per ciò
che staziona o transita nell'intestino. In una situazione normale, gli
elementi vitali, opportunamente smantellati nel tratto gastrointestinale
vengono assorbiti e portati nel sangue a partire dai villi intestinali.
Macromolecole o altro passano attraverso la mucosa sana solo in misura di
uno su un milione, come saggio per il sistema immunitario (meccanismo
pinocitotico).

In individui sani, la mucosa processa antigeni modificando la maggior parte
delle loro proprietà antigeniche, rendendoli perciò parzialmente inerti
all'immunità sistemica [Pong 1990], mentre la presentazione anomala
dell'antigene attraverso una barriera epiteliale danneggiata/ permeabile è
un evento che avviene prima che un processo autoimmune inizi a svilupparsi.
È noto, in modelli sperimentali di morbo di Chron basati su cavie, che
l'antigene deve attraversare una barriera epiteliale danneggiata. Questo può
essere ottenuto distruggendo cellule epiteliali "per permettere all'antigene
di penetrare il sistema immunitario della mucosa" [Morris 1989]. "In
qualsiasi caso in cui si vuole creare autoimmunità in cavie, bisogna causare
una permeabilità intestinale alterata" [Fargeas 1995].

A conferma di ciò che abbiamo detto, ricordiamo che uno stato alterato della
permeabilità intestinale è una condizione che si presenta puntuale
addirittura un mese prima della deficienza pancreatica acuta che precede il
diabete. La permeabilità intestinale viene prima, poi viene l'autoimmunità;
questo processo è spiegato e documentato in dettaglio nel capitolo 5, alla
voce "Patologie autoimmuni". Oltre che il diabete, ciò caratterizza in modo
definitivo anche artrite reumatoide, Sjogren, spondilite anchilosante, morbo
di Behcet, vasculiti autoimmuni, tiroidite, morbo di Chron, lupus, sclerosi
multipla. Questi studi sono riportati nel dettaglio a pag. xx, in "Patologie
autoimmuni". Un'ampia letteratura medica mostra che su questo tipo di
pazienti viene riscontrata sempre un'alterata permeabilità intestinale,
sempre maggiore confrontata con i gruppi di controllo sani.

"Tutti i sub-tipi di condizioni artritiche croniche giovanili che abbiamo
studiato hanno rivelato una aumentata permeabilità intestinale. Ciò, nella
maggior parte dei casi, non era associato con nessun sintomo
gastrointestinale" [Picco 2000].

Tutto ciò è tanto comune: pazienti con artropatie, lupus ed altre condizioni
sistemiche ed autoimmuni continuano a consumare derivati del latte, cosa che
aumenta la loro permeabilità intestinale, senza apparenti problemi a seguito
di tale ingestione.

"I nostri dati finali suggeriscono che fattori esogeni che causino
l'infiammazione dell'intestino portano a disturbata permeabilità delle
pareti dell'intestino e immunosoppressione locale, permettendo agli antigeni
di iniziare meccanismi immunologici e reazioni che inducono l'infiammazione
del legamento e del tendine. I sintomi a carico del legamento sono l'unica
manifestazione clinica di questa condizione di permeabilità intestinale",
conclude il ricercatore [Mielants 1988].

Secondo Scarpa [2000], pazienti con psoriasi senza sintomi gastrointestinali
possono non mostrare a livello macroscopico una anomala mucosa intestinale,
sebbene ognuno di loro mostri alterazioni microscopiche nella biopsia della
mucosa stessa.

Un'ultima cosa. Nelle autoimmunità dobbiamo ben guardarci anche dalle
infezioni intestinali croniche. Abbiamo visto che i latticini non digeriti
irritano costantemente l'intestino.

Il consumo di latte contribuisce ad alterazioni morfologiche nella mucosa
intestinale sia in bambini che in adulti [Go 1994], e questi cambiamenti, è
stato dimostrato, aumentano la permeabilità intestinale a batteri e virus
[Duffy 2000]. E quello dei virus attivi latenti è il fattore più comune,
insieme a metalli pesanti e antigeni di origine alimentare, nell'attivazione
dell'autoimmunità.

Virus latenti trovano un'accoglienza confortevole in una mucosa permeabile e
la loro eventuale attività, con produzione di materiale tossico e passaggio
nella cellula, aggiunge danno ad essa.

Go [1994] ricorda che il passaggio batterico è raramente visto in animali
allattati al seno, contrariamente ad animali alimentati con formulazioni di
latte bovino per neonati. Ciò è dovuto al fatto che le cellule epiteliali
delle cavie alimentate con latte bovino, diversamente dalle membrane
intestinali di cavie allattate dalla loro madre, entrambe apparentemente
normali, erano si sane, ma "vacuolate". I villi intestinali di animali
alimentati con formulazioni di latte bovino erano meno densamente compattati
rispetto a quelli degli animali allattati dalla loro madre.

L'adesione batterica, la penetrazione e il passaggio attraverso la mucosa
erano osservati solo nelle membrane di animali alimentati con formulazioni
di latte bovino.

Secondo Cummings [1991], le formulazioni sintetiche di latte bovino portano
ad un aumento di ricambio cellulare ("shedding") delle cellule epiteliali.
Può essere concluso che uno svezzamento precoce con alimentazione
artificiale a base di latte bovino contribuisce ad infezioni nell'infanzia,
e a numerose allergie e malattie autoimmuni.

Il consumo di prodotti caseari produce un'alterata permeabilità intestinale
anche in adulti, come è dimostrato nel dettaglio da studi riportati a pag.
xx

MALASSORBIMENTO

Le pareti dell'intestino non solo dovrebbero tenere fuori ciò che è dannoso
al corpo, queste dovrebbero anche assimilare i micronutrienti che il corpo
necessita attraverso una corretta funzione dei villi intestinali. Se
l'intestino perde questa capacità, si parla di "malassorbimento". Noi
consumiamo latte, che contiene molto calcio, ma poi il processo di
assimilazione stesso dei micronutrienti è reso difficile a causa
dell'effetto della caseina sui villi e l'istologia della mucosa.

In questi casi si verifica un aumentato assorbimento di ossalato da cibo.
Hesse [1995] riporta che più grave è la situazione di permeabilità/
alterazione morfologica, più importante diventa il fattore di rischio nella
cristallizzazione dell'ossalato di calcio nei reni. La correlazione tra casi
di malassorbimento e insorgenza di calcoli renali è documentata anche da
Bohles [1982], Abdullah [1992], Johnes [1987], Bennet [1987].

Del resto, la forma estrema e più grave che può assumere il malassorbimento
è la completa atrofia dei villi intestinale, condizione che è associata con
una straordinaria moltitudine di possibili sintomi. Una volta eliminato
l'agente che scatena l'atrofia dei villi, cioè il latte (o, nella celiachia,
il glutine), viene riportata la scomparsa non solo degli anticorpi specifici
nel sangue ma, con la normalizzazione della morfologia della mucosa
intestinale, si arrestano gli attacchi epilettici, le calcificazioni, le
anomalie cardiovascolari, l'anemia, aborti spontanei, ciclo irregolare,
scompaiono autoanticorpi relativi a tiroide, pancreas, artriti reumatoidi,
etc.

Per questo motivo anemia, ma anche cattiva assimilazione degli elementi
nutritivi e dei minerali, perdita di peso, deficienza nella crescita, feci
untuose, perdita di proteine a livello gastrointestinale e emorragie
evidenti o più frequentemente nascoste, tutti questi sono ben documentati
effetti del consumo di latte di mucca.

Il malassorbimento può essere dimostrato da specifiche prove di funzionalità
intestinale, mentre un reperto biochimico alquanto indicativo è "l'aumento
notevole dei livelli plasmatici di fosfatasi alcalina, a causa della
presenza del suo isoenzima intestinale" [Montinari 2002].

?

per le fonti bibliografiche...

Latte di mucca e aumento di permeabilità intestinale, una bibliografia

Le 24 pubblicazioni scientifiche cui si fa riferimento sopra, che dimostrano
una correlazione tra consumo di latte di mucca e aumento di permeabilità
intestinale, vengono elencate a fine libro, vedere nel capitolo 5, "Malattie
e latte di mucca, una guida alfabetica A-Z", alla voce "Mucosa intestinale".

Caseomorfina e tempesta immuno- neuro- endocrina, una bibliografia

Le 38 pubblicazioni scientifiche cui si fa riferimento sopra, che dimostrano
gli effetti dannosi della caseomorfina derivante da una progressiva
incapacità biologica in alcuni organismi, vengono elencate nel capitolo 5,
"Malattie e latte di mucca, una guida alfabetica A-Z", alla voce "Disturbi
comportamentali da caseomorfina". Le implicazioni sono, tra le altre cose,
per schizofrenia, sindrome di deficit attentivo e iper-attività, autismo).

Consumo di latte e sclerosi multipla, una bibliografia

Malosse, D., Perron, H. and Seigneurin, J.M., 1992,"Correlation between milk
and dairy product consumption and multiple sclerosis prevalence, a worldwide
study", Neuroepidemiology, v. 11, p. 304-312.

Meyer, M.G., Johnston, A., Coca A.F., 1954, "Is Multiple Sclerosis a
manifestation of idioblaptic allergy?", The Psychiatric Quarterly, Jan. p.
1-15.

Soll R.W., 1968, "Delayed hypersensitivity: a possible mechanism in the
etiology of multiple sclerosis", in Alter, M. and Kurtzke, J.(eds.). The
epidemiology of multiple sclerosis. C.C. Thomas, Springfield, Illinois, p.
110-128.

Swank R.L., Dugan B.B., 1987, "The Multiple Sclerosis dietbook", Doubleday,
Garden City, New York.

Yacyshyn B, Meddings J, Sadowski D, Bowen-Yacyshyn MB, "Multiple sclerosis
patients have peripheral blood CD45RO+ B cells and increased intestinal
permeability", Dig Dis Sci 1996 Dec;41(12):2493-8

Walker WA, "Antigen absorption from the small intestine and gastrointestinal
disease", Pediatr Clin North Am 1975 Nov;22(4):731-46

Winer S, Astsaturov I, Cheung RK, Schrade K, Gunaratnam L, Wood DD,
Moscarello MA, O'Connor P, McKerlie C, Becker DJ, Dosch HM., "T cells of
multiple sclerosis patients target a common environmental peptide that
causes encephalitis in mice", J Immunol 2001 Apr 1;166(7):4751-6
edevils
2010-10-31 14:40:59 UTC
Permalink
Manga'Nello ha pensato forte :
[...]
Post by Manga'Nello
Il latte produce muco!
Ma sai fare solo copiaincolla di barzellette?
Manga'Nello
2010-10-31 15:02:30 UTC
Permalink
Post by Manga'Nello
Post by Manga'Nello
LATTE=CANCRO
, ed altro ancora .
Sono troppi gli interessi in gioco: tanti soldi guadagnati sulla nostra
salute!
I DANNI CAUSATI DALLA CASEINA DEL LATTE VACCINO
http://www.sergioalbanese.it/it/I-consigli-dello-specialista/L%27alimentazione-e-la-produzione-di-muco.html
L'ALIMENTAZIONE E LA PRODUZIONE DI MUCO

Molte malattie si caratterizzano per una notevole produzione di secrezioni
da parte delle nostre "mucose".

Cosa sono le MUCOSE?

Il corpo umano è rivestito ESTERNAMENTE da PELLE ed INTERNAMENTE da un
involucro più morbido ed elastico definito MUCOSA.

LA MUCOSA si chiama così poiché, per proteggere la propria integrità, genera
costantemente un sottile film di muco che la difende dall'essiccamento e
dagli agenti chimico-fisici.

L'efficacia dell'azione protettiva del muco è percepibile, ad esempio,
bevendo un caffè bollente: il liquido non dà fastidio in bocca malgrado
l'elevata temperatura.

Tuttavia, se per sbadataggine dovessimo versarlo sulla mano, proveremmo un
forte senso di bruciatura: la morbida mucosa è più resistente all'azione del
calore rispetto alla pelle.

Il fattore protettivo è il muco.

?

L'ECCESSO DI MUCO

Quando una struttura mucosa si infiamma, reagisce producendo enormi quantità
di muco.

E' il caso delle mucose nasali infiammate durante il raffreddore (scolo
nasale), delle mucose bronchiali (tosse produttiva), del colon (muco nella
dissenteria), della mucosa vaginale infiammata (perdite mucose).

Si tratta di una reazione fisiologica che, entro certi limiti, è molto utile
per proteggere i tessuti e drenare le tossine.

Tuttavia, l'eccessiva produzione di muco può causare seri problemi clinici
in campo otorino come l'intasamento dei seni paranasali (sinusite) e
dell'orecchio medio (otite) .

In tali casi si somministrano ai pazienti farmaci definiti MUCOLITICI che
hanno lo scopo di rendere il liquido più fluido ed agevolarne
l'eliminazione.

?

L'ALIMENTAZIONE ED IL MUCO

Non tutti sanno che ciò che mangiamo può avere enormi conseguenze sulla
produzione di muco e, quindi, agevolare o ostacolare la guarigione delle
malattie.

?

Il LATTE DI MUCCA E LA PRODUZIONE DI MUCO

Il latte di mucca è uno degli alimenti più usati, per lo meno nelle culture
occidentali.

Il suo componente proteico principale è la CASEINA, contenuta in una
percentuale del 400% rispetto al latte umano.

La caseina è una sostanza collosa, usata come adesivo dall'industria
(etichette, incollaggio di cartoni) o come addensante negli alimenti
preconfezionati.

Il latte umano contiene quindi molte meno proteine rispetto al latte di
mucca, e di tipo diverso.

Nell'intestino umano il latte umano forma delle morbide strutture a fiocco
che vengono rapidamente assorbite mentre il latte vaccino forma una massa
mucillaginosa difficilmente digeribile., che non crea problemi ai quattro
stomaci del vitello ma sovraccarica il nostro apparato digerente.

Inoltre occorre ricordare che con l'avanzare dell'età si riducono i fattori
che contribuiscono alla digestione del latte : l'acido cloridrico e l'enzima
"rennina".

Per tale motivo molti di noi da adulti si accorgono di digerire sempre
peggio i latticini.

L'assunzione del latte, per l'elevato contenuto di caseina, causa la
liberazione di ISTAMINA e l'aumento della produzione di muco, come ben
illustrato da Coehen

[Cohen R., "Milk, A-Z", Argus Publishing, ISBN: 0-9659196-8-4, 1999.].
Crononauta
2010-10-31 17:03:27 UTC
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On Sun, 31 Oct 2010 16:02:30 +0100
Post by Manga'Nello
Cosa sono le MUCOSE?
Il corpo umano è rivestito ESTERNAMENTE da PELLE ed INTERNAMENTE da un
involucro più morbido ed elastico definito MUCOSA.
La mucosa è un involucro interno morbido ed elastico?!
MUAHAHAHAHA.

Ho finito qui di leggere perché rischiavo la sincope respiratoria dal
ridere. Tu col manuale di anatomia hai fatto come quelle borgatare de Roma
della pubblicità Treccani col dizionario: l'hai usato per zeppare il
tavolo. O forse per scopi pure meno nobili.



Lasciamo perdere il resto, valà.
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Skype: crononauta <***@gmail.com>
Facebook: Massimo Bacilieri
Manga'Nello
2010-10-31 18:57:24 UTC
Permalink
giro i complimenti per lo scompiscio di Massimo Bacilieri AKA Crononauta ,
all'autore del testo che ho citato, cioè l'egregio dottor Sergio Ivan
Albanese del quale allego il link al suo sito:
http://www.sergioalbanese.it/it.html

"Crononauta" <***@gmail.com> ha scritto nel messaggio news:v3k0q7-***@cerbero.3rd-ring...
On Sun, 31 Oct 2010 16:02:30 +0100
Post by Manga'Nello
Cosa sono le MUCOSE?
Il corpo umano è rivestito ESTERNAMENTE da PELLE ed INTERNAMENTE da un
involucro più morbido ed elastico definito MUCOSA.
La mucosa è un involucro interno morbido ed elastico?!
MUAHAHAHAHA.

Ho finito qui di leggere perché rischiavo la sincope respiratoria dal
ridere. Tu col manuale di anatomia hai fatto come quelle borgatare de Roma
della pubblicità Treccani col dizionario: l'hai usato per zeppare il
tavolo. O forse per scopi pure meno nobili.

http://youtu.be/W4VU-97Pcso

Lasciamo perdere il resto, valà.
 Pagliotz
2010-10-31 19:22:38 UTC
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Post by Manga'Nello
giro i complimenti per lo scompiscio di Massimo Bacilieri AKA Crononauta ,
all'autore del testo che ho citato, cioè l'egregio dottor Sergio Ivan
Albanese
"egregio"??????
LOL! Neppure jinn e vanoli insieme fanno cotanta demenza...

Pagliotz.
--
"Non c'è gusto, in Italia, ad essere intelligenti"
(Roberto "Freak" Antoni)
Crononauta
2010-10-31 20:41:11 UTC
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On Sun, 31 Oct 2010 19:57:24 +0100
Post by Manga'Nello
giro i complimenti per lo scompiscio di Massimo Bacilieri AKA Crononauta ,
all'autore del testo che ho citato, cioè l'egregio dottor Sergio Ivan
http://www.sergioalbanese.it/it.html
Un link alla homepage non dimostra un cazzo, linka la pagina dove dice
cotale scemenza, magari.

Detto questo, di medici che dicono stronzate n'è pieno il mondo, basta
pensare a tal Simoncini, poi caduto in disgrazia e radiato dall'albo perché
le sue sballate teorie avevano ucciso un paziente.

E detto anche questo, ribadisco che dire che il corpo umano è rivestito
esternamente di pelle e internamente di mucose, è un'idiozia
topologica ancor prima che medica.

E se non sai cosa vuol dire "topologico" (no, niente a che vedere coi topi)
prova a cercare "bottiglia di Klein", così ci facciamo quattro risate a
vederti cercare l'interno e l'esterno :-p
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Skype: crononauta <***@gmail.com>
Facebook: Massimo Bacilieri
Manga'Nello
2010-11-01 09:03:32 UTC
Permalink
Post by Crononauta
Un link alla homepage non dimostra un cazzo, linka la pagina dove dice
cotale scemenza, magari.
già fatto prima, te lo ripresento:
http://www.sergioalbanese.it/it/I-consigli-dello-specialista/L%27alimentazione-e-la-produzione-di-muco.html

in fondo alla pagina trovi citata la pubblicazione scientifica su cui si
basano le affermazioni del testo riguardanti la caseina come causa del muco:
[Cohen R., "Milk, A-Z", Argus Publishing, ISBN: 0-9659196-8-4, 1999.]
Post by Crononauta
E detto anche questo, ribadisco che dire che il corpo umano è rivestito
esternamente di pelle e internamente di mucose, è un'idiozia
topologica ancor prima che medica.
ti ho già mandato a discutere con sergio albanese, che ne sa più di te.
Se vuoi affermare le tue stronzate al mondo riscrivi l'articolo sulle
mucose in wikipedia italia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Mucosa
Crononauta
2010-11-01 10:36:19 UTC
Permalink
On Mon, 1 Nov 2010 10:03:32 +0100
Post by Manga'Nello
in fondo alla pagina trovi citata la pubblicazione scientifica su cui si
basano le affermazioni del testo riguardanti la caseina come causa del
muco: [Cohen R., "Milk, A-Z", Argus Publishing, ISBN: 0-9659196-8-4,
1999.]
Oltre a fare copia incolla a sproposito, senza evidentemente aver capito un
cazzo di quello che hai copincollato, e rimandare sempre altrettanto a
sproposito a chi ne dovrebbe "sapere più di me", sai fare altro?

Beh, almeno hai rivitalizzato un po' il newsgroup.
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Skype: crononauta <***@gmail.com>
Facebook: Massimo Bacilieri
edevils
2010-11-01 12:34:54 UTC
Permalink
Post by Crononauta
On Mon, 1 Nov 2010 10:03:32 +0100
Post by Manga'Nello
in fondo alla pagina trovi citata la pubblicazione scientifica su cui si
basano le affermazioni del testo riguardanti la caseina come causa del
muco: [Cohen R., "Milk, A-Z", Argus Publishing, ISBN: 0-9659196-8-4,
1999.]
Oltre a fare copia incolla a sproposito, senza evidentemente aver capito un
cazzo di quello che hai copincollato, e rimandare sempre altrettanto a
sproposito a chi ne dovrebbe "sapere più di me", sai fare altro?
Il problema però è proprio alla fonte, cioè in quella pagina citata,
IMHO.
Crononauta
2010-11-01 12:56:42 UTC
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On Mon, 01 Nov 2010 13:34:54 +0100
Post by edevils
Post by Crononauta
On Mon, 1 Nov 2010 10:03:32 +0100
Post by Manga'Nello
in fondo alla pagina trovi citata la pubblicazione scientifica su cui
si basano le affermazioni del testo riguardanti la caseina come causa
0-9659196-8-4, 1999.]
Oltre a fare copia incolla a sproposito, senza evidentemente aver
capito un cazzo di quello che hai copincollato, e rimandare sempre
altrettanto a sproposito a chi ne dovrebbe "sapere più di me", sai fare
altro?
Il problema però è proprio alla fonte, cioè in quella pagina citata,
IMHO.
Ni. La pagina citata sicuramente contiene imprecisioni, in parte (almeno
spero) dovute al fatto che - per sua stessa ammissione - cerca di essere
divulgativo e non scientifico. Di qui certe frasi con poco o nullo senso
scientifico (se all'esame di anatomia fossi andato a dire verbatim che il
corpo di fuori è rivestito di pelle e dentro di mucosa, mi prendevo una
risata colossale in faccia, e poi il libretto lo recuperavo direttamente in
corridoio).

Ma i soggetti che fanno questo copia-incolla selvaggio sono un genere già
visto, raccolgono in giro per la rete un sacco di lavori che -
decontestualizzati e presi solo in parte - vanno a sostegno della loro tesi.

Il problema è... proprio la loro tesi, e già si è visto dove questo vuole
andare a parare (nulla di nuovo di quanto visto col vanoleggiatore, magari
è un suo fake): arrivare a dimostrare che il latte è un veleno.

Che è una cagata atomica. E soprattutto non è quello che sostengono tutti i
lavori citati (i quali si limitano a dire che un *eccesso* di latte porta a
dei metaboliti che stimolano la produzione di muco, mica che il latte
*diventi* muco, come sono le posizioni di questi ciarlatani
copiaincollisti).

Poi sarò anche io prevenuto, che quando uno mi arriva a raccontate 'ste
menate ci perdo poco tempo ad approfondire a che punto arrivi la cagata che
mi sta dicendo...
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Skype: crononauta <***@gmail.com>
Facebook: Massimo Bacilieri
edevils
2010-11-01 13:11:53 UTC
Permalink
Post by Crononauta
On Mon, 01 Nov 2010 13:34:54 +0100
Post by edevils
Post by Crononauta
On Mon, 1 Nov 2010 10:03:32 +0100
Post by Manga'Nello
in fondo alla pagina trovi citata la pubblicazione scientifica su cui
si basano le affermazioni del testo riguardanti la caseina come causa
0-9659196-8-4, 1999.]
Oltre a fare copia incolla a sproposito, senza evidentemente aver
capito un cazzo di quello che hai copincollato, e rimandare sempre
altrettanto a sproposito a chi ne dovrebbe "sapere più di me", sai fare
altro?
Il problema però è proprio alla fonte, cioè in quella pagina citata,
IMHO.
Ni. La pagina citata sicuramente contiene imprecisioni, in parte (almeno
spero) dovute al fatto che - per sua stessa ammissione - cerca di essere
divulgativo e non scientifico.
Non è un problema di divulgazione, IMHO. In quella pagina si fanno
affermazioni senza prove e senza basi sciebntifiche, AFAIK, sulla
produzione di muco fortemente dipendente dall'alimentazione e sul suo
presunto effetto sulle malattie, e l'unica fonte citata in quella
pagina è la bibbia dei fanatici antilatte, scritta da Robert Cohen,
cioè costui:
Robert Cohen, who refers to himself as the NotMilkMan, is the author of
"Milk: The Deadly Poison" and "Milk: From A to Z." He operates the site
NotMilk.com as well as a Yahoogroups free email list, where he sends
out a daily column. According to bio information in his book, Mr.
Cohen's background includes having taken science courses at a college
in Long Island, and working in real estate
(da un sito vegano)
Post by Crononauta
Di qui certe frasi con poco o nullo senso
scientifico (se all'esame di anatomia fossi andato a dire verbatim che il
corpo di fuori è rivestito di pelle e dentro di mucosa, mi prendevo una
risata colossale in faccia, e poi il libretto lo recuperavo direttamente in
corridoio).
Ma i soggetti che fanno questo copia-incolla selvaggio sono un genere già
visto, raccolgono in giro per la rete un sacco di lavori che -
decontestualizzati e presi solo in parte - vanno a sostegno della loro tesi.
Il problema è... proprio la loro tesi, e già si è visto dove questo vuole
andare a parare (nulla di nuovo di quanto visto col vanoleggiatore, magari
è un suo fake): arrivare a dimostrare che il latte è un veleno.
Che è una cagata atomica. E soprattutto non è quello che sostengono tutti i
lavori citati (i quali si limitano a dire che un *eccesso* di latte porta a
dei metaboliti che stimolano la produzione di muco, mica che il latte
*diventi* muco, come sono le posizioni di questi ciarlatani
copiaincollisti).
Poi sarò anche io prevenuto, che quando uno mi arriva a raccontate 'ste
menate ci perdo poco tempo ad approfondire a che punto arrivi la cagata che
mi sta dicendo...
Che i copiaincollatori siano ignoranti fanatici e non capiscano nemmeno
quello che copiaincollano, non si discute. :-)
Ma in questo caso mi pare che anche la fonte citata sia piuttosto
discutibile per alcuni aspetti.
Crononauta
2010-11-01 21:55:26 UTC
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On Mon, 01 Nov 2010 14:11:53 +0100
Post by edevils
Non è un problema di divulgazione, IMHO. In quella pagina si fanno
affermazioni senza prove e senza basi sciebntifiche, AFAIK, sulla
produzione di muco fortemente dipendente dall'alimentazione e sul suo
presunto effetto sulle malattie, e l'unica fonte citata in quella
pagina è la bibbia dei fanatici antilatte, scritta da Robert Cohen,
Robert Cohen, who refers to himself as the NotMilkMan, is the author of
"Milk: The Deadly Poison" and "Milk: From A to Z." He operates the site
NotMilk.com as well as a Yahoogroups free email list, where he sends
out a daily column. According to bio information in his book, Mr.
Cohen's background includes having taken science courses at a college
in Long Island, and working in real estate
(da un sito vegano)
Minchia... come detto, quando ho letto quell'idiozia della pelle fuori e
mucosa dentro, mi è già venuto il sangue al naso e non sono andato molto
oltre a leggere ;-)

Volevo però concedere a un medico laureato almeno il beneficio del
dubbio... forse ho fatto male :-O
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Skype: crononauta <***@gmail.com>
Facebook: Massimo Bacilieri
Manga'Nello
2010-11-01 15:50:45 UTC
Permalink
"Crononauta" <***@gmail.com> ha scritto nel messaggio news:a1q2q7-***@cerbero.3rd-ring...
On Mon, 01 Nov 2010 13:34:54 +0100
Post by edevils
Il problema però è proprio alla fonte, cioè in quella pagina citata,
IMHO.
Che è una cagata atomica. E soprattutto non è quello che sostengono tutti i
lavori citati (i quali si limitano a dire che un *eccesso* di latte porta a
dei metaboliti che stimolano la produzione di muco, mica che il latte
*diventi* muco, come sono le posizioni di questi ciarlatani
copiaincollisti).
visto che non avete capito nulla del discorso ve lo riasssumo:

Nella digestione del latte vaccino, si formano o sono già presenti
naturalmente componenti tossici per l'organismo umano: il galattosio , la
caseina e le caseomorfine, il fattore IGF1.

Il GALATTOSIO, se non è adeguatamente metabolizzato con enzimi specifici
(che si perdono con l'avanzare dell'età), intossica vari tessuti
dell'organismo umano, ripetendo in misura ridotta i sintomi di una malattia
genetica rara detta galattosemia. In particolare il galattosio si deposita
nel cristallino dell'occhio provocando la cataratta precoce. Nelle donne il
galattosio attacca gli ovociti provocando infertilità e cancro alle ovaie.
In generale il galattosio non metabolizzato invecchia precocemente i
tessuti, e distrugge la funzionalità di reni e fegato. L'alimento più ricco
in galattosio è sicuramente lo yogurt, che può contenerne da un minimo
dell'1% fino al 20% in peso, dunque è una grande bugia che ci raccontano che
lo yogurt è un toccasana per la salute. Beninteso queste osservazioni non
valgono per chi ha gli enzimi del metabolismo del galattosio perfettamente
funzionanti.

La CASEINA del latte vaccino è una proteina del latte che si trova in
abbondanza nel latte e suoi derivati , come yogurt e formaggi (ne è presente
poca o nulla nel burro, panna e ricotta). La caseina vaccina è maldigerita
dal corpo umano, e forma aggregati di oligopeptidi che aggrediscono
l'intestino. La membrana interna dell'intestino (che guarda caso si chiama
mucosa) per difendersi secerne uno strato di muco, questo muco penetra in
vari organi del corpo attraverso le lesioni dell'intestino prodotte dai
caseinati, l'effetto del muco nell'organismo è simile anche se in misura
ridotta a quello della malattia detta mucoviscidosi, in cui viene
compromessa la funzionalità di vari organi come il pancreas, i bronchi, il
sistema venoso.
Anche i caseinati penetrano nel copro attraverso le lesioni intestinali, e
poi vengono attaccati dal sistema immunitario. La reazione del sistema
immunitario ai caseinati produce una reazione infiammatoria generalizzata
che induce, oltre all'allergia specifica al latte, malattie autoimmuni come
il diabete insulino dipendente, la sclerosi, il lupus l'artrite, il morbo di
Crohn.
Alcuni caseinati detti CASEOMORFINE, agiscono sul cervello intossicandolo:
il famoso bicchiere di latte prima di andare a dormire è uno degli effetti
soporiferi dei caseinati, invece il formaggio mangiato al mattino che da la
carica è un altro effetto dei caseinati che inducono agitazione. Le
caseomorfine sono dunque sospettate di indurre nei bambin alcuni disturbi
mentali, come la sindrome da deficit di attenzione, l'iperattività e
l'autismo.

Il fattore IGF1 è un fattore di crescita presente nel latte. Quello vaccino
è un fattore molto più attivo di quello presente nel latte umano, è una
conseguenza logica del fatto che il vitello deve crescere molto più
rapidamente del neonato e diventa un animale molto più grande dell'uomo.
Ricerche scientifiche hanno dimostrato che il fattore IGF1 può favorire la
crescita di tumori nell'organismo umano che assume il latte, come il cancro
della mammella e quello della prostata. Recentemente per incrementare la
produzione di latte, viene somministrato alle vacche la somatotropina
bovina, che incrementa anche il contento di fattore IGF1 nel latte. Ci si
aspetta allora la prossima generazione affetta da cancri provocati dall'IGF1
del latte, come le generazioni precedenti (quando si usavano estrogeni di
sintesi nel latte) erano affette da ipertrofia mammaria maschile e
disfunzioni sessuali.
Crononauta
2010-11-01 16:10:40 UTC
Permalink
On Mon, 1 Nov 2010 16:50:45 +0100
Post by Manga'Nello
Nella digestione del latte vaccino, si formano o sono già presenti
naturalmente componenti tossici per l'organismo umano: il galattosio , la
caseina e le caseomorfine, il fattore IGF1.
Nessuno di questi è *tossico*. Lo diventa se uno ha delle *intolleranze
specifiche* (cfr. galattosemia).
In pratica tutto quello che ci stai dicendo è che se uno è intollerante al
latte, il latte gli farà male. E grazie al cazzo, sei Capitan OVVIO in
incognito? Qualche altra perla da far impallidire de Lapalisse con cui
deliziarci?
Post by Manga'Nello
L'alimento più ricco in galattosio è sicuramente lo yogurt, che può
contenerne da un minimo dell'1% fino al 20% in peso, dunque è una grande
bugia che ci raccontano che lo yogurt è un toccasana per la salute.
Beninteso queste osservazioni non valgono per chi ha gli enzimi del
metabolismo del galattosio perfettamente funzionanti.
Appunto. E il resto di conseguenza...
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Skype: crononauta <***@gmail.com>
Facebook: Massimo Bacilieri
Manga'Nello
2010-11-01 10:16:05 UTC
Permalink
"Manga'Nello" <***@ne.llo> ha scritto nel messaggio news:iak0ej$l48$***@news.task.gda.pl...
dal sito :
http://www.paleodieta.it/latte.htm

Latte e derivati. Qualcosa di importante che è bene sapere. Da articoli di
vari autori.(I links in questa sezione non sono necessariamente in accordo
con le informazioni qui fornite. La decisione è Vostra personale).
SIAMO UOMINI O VITELLI?

"Fino a due anni i bambini dovrebbero essere alimentati con latte materno.
Dopo i due anni, dimenticate ogni tipo di latte!". Questa vera e propria
bomba e stata fatta recentemente esplodere dal celeberrimo dottore Benjiamin
Spock, padre della moderna pediatria. Il suo libro "Baby and child care" ha
venduto ben 40 milioni di copie in tutto il mondo, affermandosi come il
vangelo dello svezzamento e della cura di neonati e bambini. Oggi Spock, che
aveva sempre consigliato il latte vaccino, ha radicalmente cambiato idea,
abbracciando le tesi che da anni molti medici ed esperti (nonché
vegetaliani, macrobiotici ed igienisti) propugnano: il latte vaccino fa
male, soprattutto in fase di crescita, perché può provocare molte deficienze
immunitarie e disturbi vari, tra cui l'anemia, allergie e persino un
insufficiente sviluppo cerebrale. Spock, dunque, si trova ora fianco a
fianco col Prof. Frank Oski, direttore del Reparto Pediatrico della
prestigiosa John Hopkins University di Baltimora ed ex-presidente della
Societh Americana per le ricerche in pediatria, che in molti libri (tra cui
il provocatorio "Non bere il tuo latte") sta da molti anni sta facendo una
crociata anti-latte di mucca.

L'immagine del bianco alimento, descritto come cibo perfetto per bambini e
anziani, sta vacillando.

Il rapporto preparato per la Conferenza Internazionale sulla Nutrizione
FAO/OMS riporta testualmente: "all'allattamento al seno viene universalmente
riconosciuto un ruolo di primaria importanza per garantire il migliore stato
di nutrizione del bambino e per prevenire importanti malattie dell'età
pediatrica (affezioni gastrointestinali, allergie, obesità, ecc.)". Dice
inoltre che "dopo i due anni di età si osservano, con notevole frequenza, le
stesse errate abitudini alimentari riscontrabili nella popolazione adulta,
caratterizzate da un eccesso di proteine e grassi animali"

L'uomo è l'unico animale che continua a nutrirsi di latte anche dopo lo
svezzamento. Che sia il desiderio di non diventare mai adulti? Molti pensano
che da sempre l'uomo abbia consumato il latte di mucca, dandolo persino a
neonati e bambini. Non è affatto cosi. Fino a tre secoli fa nessuno si era
mai sognato di dare latte di mucca come sostituto del latte materno, e solo
negli ultimi 50 anni il consumo di latte vaccino ha conosciuto una
vertiginosa impennata, diffondendosi in tutti i paesi industrializzati.
Anticamente il latte di mucca era usato solo dai pastori-nomadi (adulti),
mentre il burro, ad esempio, veniva usato dai Romani dell'Impero di Augusto
per farne unguenti per la pelle.

Il latte umano è l'unico nutrimento del bambino (almeno cosi dovrebbe
essere) fino al completamento della prima dentizione, detta, perciò, da
latte; pertanto, l'allattamento può protrarsi anche a 2 anni circa d'età. In
realtà lo svezzamento, che può iniziare verso il 5' - 6' mese, prosegue
lento e graduale fino a rendersi totale anche verso il 15' mese ed oltre,
con varianti dipendenti da molteplici fattori.

Prima di tutto il latte di una madre sana e sempre fresco e
batteriologicamente puro, mentre ogni tipo di latte non umano deve subire un
processo di "cottura" ad alte temperature che ne distrugga gli organismi
nocivi (ma la stessa sorte tocca purtroppo anche alle vitamine). Latte
materno e latte vaccino non sono assolutamente uguali, se non nel colore: si
differenziano infatti nella composizione percentuale degli ingredienti
(essendo l'uno destinato a far crescere esseri umani e l'altro bovini), e
nella qualità di tali ingredienti (ad esempio le catene di aminoacidi sono
completamente diverse). Inoltre solo nel latte materno sono presenti
sostanze che immunizzano il neonato dalle infezioni (soprattutto quelle
respiratorie e intestinali), nonché la quantità di fosforo esattamente
necessaria al suo sviluppo cerebrale. Il "cucciolo" di uomo sviluppa
dapprima il cervello, mentre l'animale sviluppa prima la struttura ossea. La
quantità di lattosio, essenziale per lo sviluppo cerebrale del bambino, nel
latte umano e quasi il doppio rispetto a quella che si riscontra nel latte
vaccino. Questo fatto e facilmente spiegabile se si pensa che
l'accrescimento del cervello del bambino e molto più rapido di quello del
vitello. Usando il latte vaccino per alimentare i bambini, viene quindi a
soffrirne il loro sviluppo cerebrale e psichico. Il latte vaccino contiene
più del doppio delle proteine del latte umano, ma questo non e assolutamente
un vantaggio, perché come dice un vecchio adagio "il troppo storpia": per
essere tollerato dal neonato, infatti, va diluito, pena una forte reazione
di rigetto e danni renali. Riguardo alla presunta insostituibilità del latte
di mucca quale fonte di calcio (utile allo sviluppo di ossa e denti),
bisogna ricordare che i nostri progenitori non usavano assolutamente il
latte vaccino e avevano ossa e denti molto "compatti" e ben sviluppati, come
dimostrano i reperti fossili risalenti al Paleolitico. Il fatto che le
mucche producano un latte cosi ricco di calcio si spiega facilmente tenendo
conto delle necessita fisiologiche di accrescimento dei neonati vitelli che
inoltre dovranno sviluppare le corna. Il latte materno non deve contenere
più calcio del normale, perché e quella la quantità ottimale per far
crescere sano un bambino. Il latte vaccino, dovendo servire ai vitelli, che
hanno una velocità d'accrescimento fisico notevolmente superiore a quella
umana (raddoppiano il proprio peso dopo appena 47 giorni dalla nascita,
mentre il neonato umano lo raddoppia in 180 giorni), contiene dal 3,5% al 5%
di proteine, contro l'1,2% del latte umano. Tale notevole quantità di
proteine nel latte di mucca costituisce, quindi, una autentica overdose
proteica per un essere umano. Si è cosi accertato che quando le proteine
superano il normale fabbisogno del mammifero che assume un determinato
latte, l'eccesso determina un sovraccarico per il fegato e le reni, che
hanno il compito di eliminare i prodotti del metabolismo proteico. I neonati
umani, quando non incorrono in diarree pericolose, aumentano di peso, se
allattati con latte vaccino, molto più velocemente che se sono allattati con
latte umano. Tutto ciò ostacola lo sviluppo psichico del bambino perché
blocca, almeno parzialmente, la sua capacita d'apprendere. Tale velocità
d'accrescimento e tale che il raddoppio del peso del neonato si raggiunge
non in 180 giorni ma in soli 118, tanto che all'età di un anno, rispetto ai
coetanei nutriti con latte umano, sono più pesanti di circa 2 kg e più alti
circa di 5 centimetri, tutto ciò a causa dell'eccesso di proteine del latte
vaccino. I bambini che presentano disturbi nell'apprendimento sono l'80% di
quelli allattati con latte vaccino. Dato che il bambino presenta la massima
velocità d'accrescimento cerebrale nei primi 18 mesi di vita, alcuni
studiosi consigliano l'allattamento umano almeno sino a questa età. I medici
hanno riscontrato che oggi il giovane americano, alla visita di leva, ha già
concluso la crescita ossea, cosa che solo venti anni fa succedeva sei-sette
anni più tardi. Questo avviene perché vengono alimentati fin dalla nascita
con latte non specifico e con altri cibi iperproteici.

Ma questo dato, che ad alcuni può sembrare positivo, ha invece un lato
"oscuro" preoccupante: a una accelerazione innaturale del metabolismo e
quindi ad una crescita più veloce di quella geneticamente predeterminata si
associa un invecchiamento sicuramente più rapido.

Il calcio tanto reclamizzato nel latte vaccino e in genere male assorbito
dall'uomo, perché e associato con una percentuale (relativamente) troppo
alta di fosforo (fattore inibente) e alla caseina. Nonostante ciò, nei paesi
occidentali "sviluppati" mangiamo cosi tanto da riuscire a fare un'overdose
quotidiana di calcio, il quale va a depositarsi sulle pareti delle arterie
provocando, insieme al colesterolo, l'indurimento delle stesse oppure forma
calcoli renali, o si accumula nelle articolazioni, dando vita a
manifestazioni artritiche. Il cinese medio assume appena 15 mg di calcio al
giorno, eppure ha meno carie e osteoporosi dell'americano medio, che ne
ingurgita ben 800 mg.

Qui a seguire il contenuto di calcio di alcuni alimenti:

Prodotti / Calcio contenuto (mg/100g o 100 ml)

Prodotti a base di latte:

Latte intero=119

Latte scremato=125

Emmenthal=1145

Mozzarella di vacca=160

Grana Padano=1169

Verdura e legumi:

Spinaci surgelati, Foglie di rapa, Cicoria da taglio=170

indivia=93

fagioli in scatola=31

Tofu=159

Frutta:

ficchi secchi=186

arance=49 (succo circa 100)

mandorle=240

Pesce:

acciughe o alici fresche=148

polpo=144

Il latte vaccino contiene una bassissima percentuale di vitamine (da un
mezzo a un decimo rispetto a quello materno). La vitamina C che recenti
ricerche dell'Università di California hanno confermato essere un potente
fattore di prevenzione antitumorale è presente in abbondanza nel latte
materno, mentre è quasi assente in quello vaccino, anche non pastorizzato.
Il latte materno è ricco di lattosio, uno zucchero che rende più agevole al
bambino l'utilizzazione delle proteine. Inoltre il lattosio migliora
I'assorbimento del calcio e, creando un ambiente acido nel tratto
intestinale, non permette il proliferare di batteri putrefattivi. Invece il
latte vaccino contiene il galattosio che, generando un ambiente alcalino,
rende possibile lo sviluppo di tali batteri, pericolosi per il neonato. La
pastorizzazione ed il normale trattamento del latte alterano comunque le
vitamine (C,E, K e tutte quelle del gruppo B) e gli enzimi, fattori di
crescita e fattori anti-rigidità.

Diversi anni fa il Dipartimento americano per l'agricoltura fece un
esperimento, allevando vitelli con latte pastorizzato. Dopo tre mesi erano
tutti morti.

Composizione del latte umano: 1,2-1,5 %di proteine, dal 3 al 5% di grassi,
dal 6,5 al 10% di carboidrati e 2% di sali: il giusto cocktail per dare al
neonato tutte le sostanze nutritive necessarie alla crescita e allo sviluppo
delle caratteristiche peculiari della specie umana. Il primo liquido secreto
dalle ghiandole mammarie della donna, subito dopo il parto, e il colostro,
ricco di proteine e lattosio, e poverissimo di grassi. Determinante in
questa prima fase la presenza di un aminoacido essenziale, la taurina,
importante per lo sviluppo del sistema nervoso centrale e della retina del
neonato, e delle immunoglobuline secretorie, che proteggono il neonato dalle
infezioni respiratorie e intestinali. Le immunoglobuline sono totalmente
assenti nel latte vaccino o in qualsiasi latte industriale. Si e notata
perciò una maggiore morbilita (cioè tendenza a contrarre infezioni) in quei
bambini allattati artificialmente.

L'uomo e l'unico animale che si nutre di uova e latte per tutta la vita, ed
e anche l'unico animale, per quanto se ne sa, a morire giovane di sclerosi
coronarica e ad ammalarsi di arteriosclerosi in età avanzata.


Danni da latte

All'inizio del Neolitico, con l'avvento dell'agricoltura e dell'allevamento
di mammiferi erbivori, venne introdotto nell'alimentazione umana il latte
dei mammiferi non umani ed i derivati di tale latte.

Ogni mammifero produce un tipo di latte adatto solo alla propria specie.
Orbene, tra il latte umano e quello vaccino c'è un abisso! Tra i due latti
vi è la stessa differenza esistente tra una donna ed una mucca. Il latte
umano e, tra tutti i tipi di latte, quello che ha il contenuto proteico più
basso, in assoluto; ed e il più dolce.

Percentuali di proteine e glucidi (zuccheri) dei principali tipi di latte:

proteine glucidi

donna 1,2-1,5 7,00

vacca 3,50 4,80

bufala 3,67 3,60

capra 4,30 5,00

pecora 4,88 5,00

asina 2,02 5,90

Il problema dei latticini e degli altri sottoprodotti animali è molto
importante, poiché essi apportano all'organismo le stesse tossine della
carne (purine, colesterolo, ptomaine), talvolta in dosi ancor più elevate.
Il latte d'oggigiorno contiene sostanze chimiche d'ogni tipo, estranee alla
normale composizione del latte e dannose all'uomo. ... Un prodotto tossico.
Il dottore S. Morini, allergolo presso l'ospedale Regina Margherita di Roma,
afferma che le sostanze allergizzanti sono in prevalenza quelle del latte
vaccino, che deve essere escluso pertanto dalle diete di chi presenta
allergie alimentari. Il dottore F. Carrier, sostiene che la soppressione del
latte e dei suoi derivati, nei casi di asma, affezioni cutanee, di alcune
affezioni dell'apparato genitale femminile e di tumori produce sempre
risultati positivi ed in molti casi addirittura clamorosi.

Un danno provocato da uno dei derivati del latte vaccino, lo yogurt, è la
cataratta. In alcune zone dell'India dove lo yogurt si consuma
abbondantemente e quotidianamente la cateratta è molto diffusa. Sembra che
il galattosio in alte dosi favorisca la cataratta e lo yogurt è un alimento
tra i più ricchi in galattosio. Alcuni ne contengono sino al 24%. Il latte
negli anziani è controindicato anche per il calcio contenuto, che si
configura nettamente come un fattore di fatica e di esasperazione funzionale
della mucosa vasale e cardiaca, ed è promotore di arteriosclerosi e di
accidenti vascolari. Molti anziani viaggiano verso la tomba su un mare di
latte. Nel latte vaccino il calcio è presente nella misura di ben 175
milligrammi in 100 grammi di prodotto (calcio espresso come ossido di
calcio). Tale eccesso di calcio, paradossalmente, impedisce proprio
l'assorbimento del calcio stesso, come del resto è comprovato da sintomi di
rachitismo presenti in bambini nutriti con latte vaccino. E' un luogo comune
ritenere che il latte vaccino sia indispensabile proprio per rifornirsi di
calcio; i nostri antenati, prima della domesticazione degli erbivori da
latte, avevano scheletri del tutto normali, come dimostrano i reperti
fossili. Al microscopio polarizzatore una sezione ossea di un uomo di
Neandertal evidenzia una struttura più elastica e resistente di quella di un
uomo moderno, consumatore di latte vaccino, che presenta invece alveoli
grandi in un osso duro e quindi fragile. Nei lattanti e negli adulti che
assumono latte vaccino si è potuta constatare una eccessiva eliminazione di
calcio con le urine, dovuta al forte contenuto proteico del latte di mucca.
Presso l'Istituto della Nutrizione dell'Università del Wisconsin, dopo
lunghe ricerche si è constatato che si elimina più calcio di quello che se
ne ingerisca consumando cibi ricchi di proteine. Il latte vaccino è legato
alla caseina che impedisce l'assorbimento del calcio, inoltre la maggioranza
dei consumatori di latte e di formaggi fa uso di prodotti pastorizzati,
omogeneizzati o comunque lavorati e tutte queste tecnologie degradano il
calcio rendendolo difficilmente assimilabile. Per avere calcio a sufficienza
basta mangiare verdura a foglia verde, frutta, frutti secchi, che ne
contengono abbastanza per i bisogni umani.

Nel latte umano i grassi sono prevalentemente polinsaturi (acidi utili
contro l'arteriosclerosi), mentre nel latte vaccino prevalgono i grassi
saturi (causa di colesterolemia e arteriosclerosi). Nel latte vaccino vi è
una prevalenza di caseina, mentre nel latte umano prevale la lattoalbumina.
Un'indagine durata 30 anni in Scandinavia ha dimostrato gli innegabili
legami tra l'assunzione di latte vaccino e l'insorgere dell'artrite. Il
formaggio, a parte la carne, è molto probabilmente il peggiore alimento oggi
esistente, l'alimento più negativo per la salute umana, è un deposito finale
(una sorta di discarica) di tutti i farmaci somministrati alle mucche, degli
additivi di dubbia innocuità, dei diserbanti che passano nel corpo delle
mucche, e poi nel latte, a mezzo dei foraggi e delle granaglie che vengono
dati per alimento. Non c'e da meravigliarsi se qualche studioso ha detto che
il formaggio oggi in commercio è ai "limiti della tossicità". Un alimento
killer. Il latte in polvere si ottiene sottraendogli l'acqua di
costituzione, cioè essiccandolo. ... Uno studio condotto nel 1979 dall'università
di Berkley in California trovò che il triptofano, che è un aminoacido
presente nel latte vaccino e nei suoi derivati, stimola abnormemente la
ghiandola pituitaria accelerando l'invecchiamento del corpo. Il dottore
L.B.Franklin ( Università della Columbia inglese) condusse uno studio su
1500 donne che presentavano noduli benigni al seno, tutte grandi
consumatrici di formaggi e altri derivati dal latte. Il latte vaccino
contiene un ormone, l'estradiolo, che promuove la rapida crescita dei
vitelli. Il dottore Franklin dimostro che era tale ormone a provocare i
noduli mammari, infatti quando queste donne eliminarono completamente i
prodotti del latte, guarirono nella misura dell'85% di esse.


Fatti e misfatti della BANDA DEL LATTE

Notizie sul latte o latticini adulterati o infetti, preoccupano gli abituali
consumatori del bianco alimento. Questo è tanto più sconvolgente, per i
grandi e piccoli bevitori, in quanto il latte di vacca ha una solida patente
di alimento sano, naturale, addirittura indispensabile alla crescita (ma
qualcuno lo sa che grandi civiltà si sono sviluppate e sono fiorite senza
l'aiuto di una sola goccia di latte?). Questa patente, per effetto
automatico di "traslazione", "garantisce" anche i vari derivati (latticini,
burro, panna, formaggi freschi e stagionati, yogurt) e, grazie alla
pubblicità, madre delle più assurde e incrollabili convinzioni indotte,
viene estesa a un'infinita quantità di prodotti nella cui preparazione è
stato utilizzato latte, burro, oppure yogurt.

Meno ovvio e molto più "eversivo" raccontare come il consumo esagerato di
latte e derivati in questi ultimi decenni (in pratica dal secondo
dopoguerra) sia indissolubilmente legato alle cosiddette malattie della
civiltà. Ormai, l'abbiamo detto anche in precedenza, a tutti i livelli (a
cominciare dall'Organizzazione Mondiale per la Sanità) si riconosce che
l'overdose proteica che abbiamo fatto nell'ultimo cinquantennio non ha
portato altro che una preoccupante proliferazione delle malattie
degenerative, che sono poi quelle che affliggono l'uomo moderno, "ricco" e
industrializzato, rivelandosi in assoluto le principali cause di mortalità.

Fra i danni da overdose proteica (tenetevi forte) può essere inclusa anche
la famigerata osteoporosi, malattia sociale che colpisce strati sempre più
estesi di popolazione. A torto si è creduto (ispirati soprattutto
dall'aggressiva propaganda dell'industria lattiero-casearia) che le ossa
fatalmente perdano calcio perché non ne assumiamo abbastanza col cibo. Per
anni, allora, tutti a consigliare dosi massicce di latte e derivati perché
"tanto ricchi dell'indispensabile calcio". Oggi gli addetti ai lavori
(almeno quelli aggiornati, perché di esperti che hanno studiato solo su
libri di quarant'anni fa ne circolano ancora parecchi!) sanno che un eccesso
di proteine diminuisce la capacita dell'organismo di sintetizzare proprio il
prezioso calcio. L'incidenza di osteoporosi, infatti, è massima negli Stati
Uniti, in Finlandia, Svezia e Inghilterra, paesi dove si consumano più cibi
animali (carne, latte, burro, formaggi, uova) è minima in un paese come il
Giappone dove, per tradizione, e sempre stato rarissimo il consumo di latte
vaccino e latticini (ma anche qui, purtroppo, si registra una pericolosa
tendenza a introdurre questi alimenti nella dieta giornaliera, su modello
statunitense). Da una ricerca pubblicata già nel marzo l983 dal "Journal of
Clinical Nutrition", riguardante studi fatti su fasce di popolazione intorno
ai 65 anni, si evinceva che le donne consumatrici di proteine animali
avevano una perdita ossea del 35%, mentre le donne vegetariane solo del 7%.
Inoltre nei bambini allattati artificialmente con latte vaccino sono stati
spesso riscontrati sintomi di rachitismo

Verdura a foglia verde, frutta, frutti secchi, contengono abbastanza calcio
da poter soddisfare, se assunti correttamente, il fabbisogno umano
giornaliero.

Ma chi è che non beve latte di mucca nel mondo? Il gruppo etnico più
numeroso è rappresentato dai cinesi (un miliardo di persone, pari ad un
quinto della popolazione mondiale), poi ci sono altre popolazioni
lattasi-deficienti (cioè sprovviste dell'enzima necessario a digerirlo) : il
90% degli abitanti di Taiwan, degli indiani d'America e degli Esquimesi, il
70% dei Neri d'America, il 20% almeno dei Finlandesi, degli Svedesi e degli
Svizzeri, e infine molti popoli africani, i quali negli anni passati si sono
visti sommergere dalle eccedenze di latte in polvere (spedito per "scopi
umanitari" dai paesi ricchi) che ha causato vere e proprie epidemie di
dissenteria. A questi vanno aggiunti tutti i lattanti su scala mondiale
durante l'allattamento al seno, i vegetaliani, i macrobiotici, gli aderenti
alle varie scuole igieniste, la maggior parte dei crudisti, i fruttariani e
tutti quelli allergici o ai quali semplicemente non piace.

I latticini hanno effetti di accumulo su tutti gli organi ed in particolar
modo (essendo derivati dal latte, prodotto delle ghiandole mammarie) tendono
a concentrarsi maggiormente nel tessuto ghiandolare umano e negli organi
della riproduzione. E' per questo che i più colpiti sono il seno, l'utero,
le ovaie, la prostata, la tiroide, le cavità nasali, l'ipofisi, la coclea
dell'orecchio e la zona cerebrale attorno al mesencefalo. Raffreddori da
fieno e problemi auditivi colpiscono molti consumatori di latte e latticini,
mentre, se l'accumulo avviene nei reni o nella, vescicola biliare, si
possono formare calcoli. Specie nei raffreddori allergici, cessare
completamente il consumo giornaliero di latte e derivati porta rapidi e
notevoli benefici. Ma in particolare le donne, ancor più degli uomini,
dovrebbero ridurre drasticamente o, meglio, eliminare completamente latte,
formaggi, panna e burro, perché tutti questi alimenti, per le ragioni
suddette, favoriscono perdite vaginali, cisti ovariche e al seno, fibromi,
tumori alla mammella e all'utero.

Come dimostrato da una ricerca condotta dall'Università della Colombia
inglese, è l'estradiolo, ormone presente nel latte vaccino e che consente ai
vitelli una rapida crescita fisica, ad accelerare l'ingrandimento di noduli
e cisti. Studiando 1500 donne che presentavano noduli benigni al seno, tutte
grandi consumatrici di formaggi e altri derivati dal latte, si constatò che,
eliminando questi prodotti, l'85% di esse guarì completamente. Sempre in
tema, ci sembra utile citare "La dieta di guerra ha protetto il seno", un
articolo apparso sul supplemento del Messaggero dedicato alla salute (suppl.
n.7 del 13/ 02/93), in cui si riporta che, secondo un dato emerso da uno
studio condotto in Scozia dall'organizzazione di ricerca sul cancro "Cancer
Research Campaign", le donne nate durante la seconda guerra mondiale hanno
meno probabilità di ammalarsi di tumore al seno. Secondo questi ricercatori,
la minore incidenza del male che in Inghilterra è la principale causa di
mortalità delle donne tra i 35 e i 65 anni potrebbe essere il risultato del
regime povero di calorie e proteine animali, ma ricco di vitamine (frutta e
verdura), che le 45-50enni di oggi furono costrette a seguire dato il
razionamento di carne, zucchero e latticini. Non tutti i mali vengono per
nuocere...

Il formaggio, specie se duro, salato e stagionato, è molto difficile da
eliminare. Rimane sotto forma di acidi grassi saturi nelle profondità
organiche, come la spina dorsale, il fegato, i reni (per non parlare delle
arterie, le cui pareti interne vengono rivestite da strati di colesterolo).
Per eliminare tutti i depositi inquinanti di latticini e formaggi ci
vogliono anni alcuni calcolano ne siano necessari almeno sette, ma tutto
dipende dal metabolismo individuale seguendo una dieta totalmente
vegetariana. Meglio ancora adottare un'alimentazione vegetariana crudista, a
base di verdure e frutta fresca (da coltivazioni biologiche, ovviamente),
che accelera la depurazione. Particolarmente preoccupante, inoltre, quanto
emerse da uno studio condotto nel 1979 dalla prestigiosa Università di
Berkley in California, durante il quale si appuro che il triptofano, un
aminoacido presente nel latte vaccino e nei suoi derivati, stimola
abnormemente la ghiandola pituitaria accelerando l'invecchiamento del corpo.
Ringiovanimento e longevità, quindi, non fanno rima con latte. A proposito
di questo è bene ricordare che il latte è veramente controindicato per gli
anziani, giacché la massiccia percentuale di calcio in esso contenuto (che,
come abbiamo già detto, associato ad altre sostanze presenti nel latte
vaccino, viene difficilmente assorbito dal nostro organismo) si configura
nettamente come un fattore di fatica e di esasperazione funzionale della
mucosa vasale e cardiaca, diventando promotore di arteriosclerosi e di
accidenti vascolari, specie coronarici. Nei lipidi del latte di mucca vi è
una quantità eccessiva di acido miristico ed anch'esso può causare
alterazioni delle arterie ed arteriosclerosi. Ma un altro dato si rivela
davvero inquietante riguardo al prodotto che beviamo oggigiorno: negli
odierni allevamenti industriali, dove le mucche sono costrette ad una
gestazione continua, esse vengono munte anche quando sono incinte e il loro
latte contiene trefoni, speciali sostanze eccito-formatrici, in pratica
ormoni della vita embrionale. Il latte vaccino oggi in commercio è ricco di
questi trefoni, per cui, al suo valore già in partenza iperplastico
(promotore cioè di un rapido accrescimento fisico), si aggiunge la forza
propulsiva di queste sostanze eccito-formatrici. Non è azzardato dedurre che
quest'impeto costruttivo abnorme (destinato a far crescere un embrione di
mucca e a farlo diventare un vitello) possa provocare moltiplicazioni
improvvise, disordinate ed incoercibili delle cellule somatiche nelle
diverse zone del corpo umano. In parole povere, riteniamo che il latte oggi
in commercio è da considerare, più che mai, potenzialmente cancerogeno. Ma,
allora, perché beviamo il latte? Prima di tutto, complice la classe medica
degli ultimi cinquant'anni, ci hanno fatto credere che fosse l'alimento
"perfetto", addirittura in grado di sostituire in tutto e per tutto il latte
materno nelle prime fasi di vita (!). Poi ci hanno anche detto che senza il
latte di mucca saremmo diventati tutti rachitici e pieni di carie, per
mancanza di calcio....

A proposito di guadagni fatti senza scrupoli, è clamoroso il caso del siero
del latte (sottoprodotto di scarto della lavorazione dei formaggi). Di
colore verdognolo e con un odore nauseabondo, alla fine degli Anni Settanta,
negli Stati Uniti, non fu più possibile scaricarlo nel sistema fognario
perché vennero approvate severe leggi che vietavano questa pratica, in
quanto il siero del latte è molto inquinante. Vietarono anche di scaricarlo
nei corsi d'acqua, per non privarli di ossigeno e quindi provocare la morte
della flora e della fauna. Allora le aziende casearie si inventarono di
"scaricarlo" negli alimenti industriali( minestre liofilizzate, cacao,
impasti per dolci, margarina, purea di patate, sughi, condimenti, alimenti
per l'infanzia, pane, ecc.) e da quel momento iniziarono a vendere "cibi
spazzatura" e continuano a farlo con grande successo, grazie alla pubblicità
martellante

Ci sembra poi, dal nostro ristretto punto di vista occidentale, che il mondo
e la civiltà si siano sempre basati sul latte di mucca. Non è vero: è stato
solo all'inizio del Neolitico (circa 10.000 anni fa), con l'avvento
dell'agricoltura e dell'allevamento di mammiferi erbivori, che venne
introdotto nell'alimentazione umana (in quantità assolutamente non
paragonabili a quelle odierne) il latte dei mammiferi non umani ed i suoi
derivati. E infatti nei reperti paleoantropologici si riscontrano carie solo
a partire da questo periodo.





IL LATTE E I LATTICINI DI MUCCA

(da http://www.disinformazione.it/latte.htm)

Premessa

Con l'avvento dei mangimi artificiali, antibiotici ed altre sostanze il
latte attuale ha perso i valori nutritivi di un tempo, ed è diventato un
alimento non salutare, così pure dicesi dei formaggi fatti con latte di
mucca. Quelli prodotti con latte di capra sono decisamente migliori.

Il latte e i formaggi che troviamo in commercio non sono di certo prodotti
di alto valore nutritivo. Per mezzo della pastorizzazione il latte
cosiddetto fresco vale ben poco, e il latte sterilizzato di lunga
conservazione non ha nessun valore nutritivo. Quello omogeneizzato, invece,
è difficile da digerire perché l'omogenizzazione rallenta la separazione dei
grassi dal siero ed il latte non riesce a cagliare.

A questo si aggiunga che una buona parte dei veleni (diserbanti, ecc) che si
trovano nell'alimentazione delle mucche finisce nel latte.

Come assumere il calcio necessario?

Per garantirsi sull'apporto giornaliero del Calcio è sufficiente utilizzare:
cereali, frutta fresca, noci e semi crudi, frutta secca e verdura. In caso
di necessità si potrà usufruire del decotto di equiseto fatto bollire
lentamente almeno 12 minuti.


Il latte: alimento antico o recente?

Il latte animale è la sostanza di base da cui derivano tutti i latticini.
Non si sa con precisione da quanto tempo venga usato come cibo dagli uomini,
ma una cosa è abbastanza chiara: il latte di capra e di altri animali fu
usato da popoli nomadi molto tempo prima di quello delle mucche domestiche.

Gli europei introdussero il latte di mucca negli Stati Uniti intorno al
1625; poco dopo fu formata la prima mandria degli Stati Uniti per la
produzione di latte. L'attrattiva che il latte esercitò fu forte,
soprattutto grazie alla strenue propaganda di un gruppo entusiasta di uomini
d'affari, che furono i fondatori di una delle più grosse e influenti
industrie alimentari degli Stati Uniti, ed al supporto che diede loro il
governo stesso nel promuovere il latte come un cibo importante per
l'alimentazione dell'uomo.

A partire dal 1830 la domanda costrinse i produttori a meccanizzare la
produzione, e a partire da allora praticamente tutto quello che poteva
essere fatto al latte fu fatto, irradiamento compreso. Con l'avvento della
pastorizzazione, dell'omogeneizzazione e dei mezzi di trasporto refrigerati,
la disponibilità di latte crebbe, e alla fine della Seconda guerra mondiale
il latte era diventato il simbolo del modo di mangiare ben congegnato e
dieteticamente superiore, tipico di quell'"american way of life" (tipo di
vita americana) che negli anni successivi andrà ad imporsi in tutto il
mondo.

Il latte, cibo definito "puro e perfetto" a causa del suo alto contenuto di
calcio, di proteine e di profitto, sta venendo rapidamente smascherato come
qualcosa che non è affatto perfetto come siamo stati indotti a credere.
Infatti molti nutrizionisti e molti degli stessi consumatori, hanno iniziato
a ricredersi circa la sua importanza e persino sulla sua sicurezza come cibo
da usarsi tutti i giorni.

Ma, purtroppo, l'uso eccessivo che si è fatto del latte e dei suoi derivati
ha già provocato l'indebolimento del sistema immunitario di molti uomini,
della loro costituzione fisica e del loro carattere, e ci vorrà molto tempo
per cancellare le cicatrici che questi alimenti hanno lasciato su almeno tre
generazioni.


Come sono allevate le mucche da latte?

Il Professor Michael Brawford, biochimico specialista in problemi
nutrizionali, autore del libro The Driving Force osserva che nel corso del
nostro secolo mentre l'uomo è riuscito a progredire tecnologicamente, è
anche tragicamente regredito nel campo ecologico. Nel corso di cinquant'anni
l'uomo si è trovato intorno un ambiente che ha subito drastiche
trasformazioni che hanno provocato, di conseguenza, traumi che l'hanno messo
in crisi.

L'incremento molto alto di grassi animali nell'alimentazione umana, che
negli Stati Uniti d'America ha provocato l'incremento dell'obesità del 30
per cento sulla popolazione, ha notevolmente penalizzato l'assunzione di
altre sostanze, come ad esempio i cereali, che fungono da antiossidante che
regola lo sviluppo del cervello. L'obesità e altre malattie legate ad
un'alimentazione tanto sbilanciata, sono fra le cause principali della
mortalità.

L'errore alimentare non solo mette a rischio la vitalità dell'uomo, ma
produce un decadimento mentale progressivo. Urge quindi al più presto
avviare serie campagne educative, ben più radicali e incisive di quelle
tutt'oggi esistenti.


Come vengono alimentate le mucche da latte?

La vita media all'aria aperta è di 20 anni, in allevamento (chiuse in
stalla) la vita media s'aggira intorno ai cinque o sei anni. Per produrre a
ritmi intensivi latte e vitelli, solo il 25% degli animali riesce a
raggiungere sette anni d'età.

La dieta naturale delle mucche è l'erba da pascolo, nell'allevamento
industriale si utilizzano: erbaggi, spazzatura, rifiuti non solidi tritati,
letame e feci animali, residui intestinali della macellazione di altri
animali. In sostanza si stravolge l'alimentazione di un animale erbivoro,
inserendo sostanze di origine carnea e organica che provocano conseguenze
terribili.

Oltre alle conseguenze comuni dell'allevamento in batteria, dovute alla
mancanza di movimento e di ruminare, alle mastiti mammellari che rendono
impossibile l'allattamento dei vitelli, s'arriva a provocare conseguenze di
estrema gravità, che sono state indicate sotto il termine di una forma di
pazzia. Il fenomeno della "mucca pazza" ne è una tristissima realtà.


Il latte e i formaggi non hanno alto valore nutritivo

Il latte e i formaggi che troviamo in commercio non sono di certo prodotti
di alto valore nutritivo. Per mezzo della pastorizzazione il latte
cosiddetto fresco vale ben poco, e il latte sterilizzato di lunga
conservazione non ha nessun valore nutritivo.

Per essere assimilato il latte deve prima cagliare e, se è stato
omogeneizzato (trattamento che viene fatto solo al latte destinato al
consumo diretto), non può cagliare. L'omogeneizzazione rallenta infatti la
separazione dei grassi dal siero, in pratica limita che si formi "il fondo"
dentro i contenitori. Va notato che l'omogeneizzazione è solo un trattamento
meccanico che non altera le qualità nutrizionali del latte, ma lo rende non
idoneo alla caseificazione.

Una buona parte dei veleni (diserbanti, ecc) che si trovano
nell'alimentazione delle mucche finisce nel latte, e quest'ultimo diventa
maggiormente tossico all'inizio della primavera e quando le mucche sono
malate (cosa assai frequente per gli animali che vivono quasi sempre dentro
le stalle).

Per legge della natura, il latte serve esclusivamente per nutrire i piccoli
della propria specie fino allo svezzamento. Così il latte di mucca è un
alimento completo, ma solo per il vitello fino allo svezzamento. La specie
umana dovrebbe prendere il latte solo dalla propria madre, normalmente fino
all'età di cinque anni circa.

Gli adulti che desiderano bere il latte dovrebbero andare a popparlo dal
seno della madre o dal seno di un'altra donna. Quanti adulti ci sono che se
la sentono di bere il latte in questo modo? Se gli uomini adulti non se la
sentono affatto di poppare il latte direttamente dal seno materno è
semplicemente perchè tutti gli animali adulti non devono più prendere il
latte, e ancora meno farne del formaggio.

Andando contro questa regola naturale non ci si guadagna niente in salute.
L'energia vitale del latte alla mungitura è di 6500 A° (Armostrong, N.d.R.),
dopo sei ore 6000 A°, dopo 48 ore dalla mungitura 2000 A°. I formaggi
fermentati non emettono quasi nessuna radiazione vitale, quelli non
fermentati hanno 7500 A° di radiazione, ma non essendo questi, cibi
naturali, si possono consumare solo raramente.


Trasmutazione del Calcio con cibi vegetali

Il nostro sangue deve contenere Sodio e Calcio in abbondanza perché, secondo
la mia esperienza un sangue sano contiene più Sodio e Calcio di uno malato.
Non ritengo giusto tuttavia raccomandare il latte per avere più Calcio. Il
Sodio e Calcio sono elementi provenienti soprattutto da cibi animali, mentre
Potassio e Magnesio sono elementi che derivano principalmente dai cibi
vegetali.

Secondo la teoria della trasmutazione di Kervran (?), questi quattro
elementi si possono trasmutare l'uno nell'altro. Il Calcio può essere
prodotto a partire dal Magnesio, presente nella clorofilla, per combinazione
con l'ossigeno. Perciò è possibile ottenere il Calcio a sufficienza
mangiando unicamente verdure: infatti le mucche e molti altri mammiferi che
mangiano solo erba hanno una struttura ossea molto sviluppata.

Un vitellino appena nato pesa intorno ai cinquanta chili, mentre dopo un
mese ne peserà circa una novantina ed a questo punto sarà in grado di
andarsene in giro da solo. Questa rapida crescita richiede un rapido
sviluppo della struttura del corpo ed in particolare delle ossa, in base
alle richieste del peso e del movimento dell'animale. Questa è la ragione
per cui il latte della vacca contiene una così grande quantità di calcio tre
o quattro volte di più del latte umano.

Il latte materno contiene fosforo. Questo elemento è molto importante per la
crescita e lo sviluppo del cervello. Il piccolo dell'uomo sviluppa dapprima
il cervello, mentre l'animale sviluppa prima la sua struttura ossea. Perciò
è giusto che il latte destinato ad un piccolo essere umano sia diverso da
quello per un grande animale. Nutrire con latte vaccino un neonato, senza
prima riflettere sull'ordine naturale delle cose, è troppo semplicistico.

La scienza presta attenzione alle calorie, alle vitamine, alle proteine,
agli zuccheri ecc., senza però conoscere esattamente in base a quale
meccanismo il latte di mucca crei le mucche e il latte umano faccia
diventare esseri umani i bambini. Quando la scienza raggiungerà una più
completa comprensione della differenza tra mucche ed esseri umani
sicuramente proclamerà che il latte di mucca non deve essere dato agli
uomini. Il latte vaccino è adatto ai vitelli.


IL CALCIO, UN PREZIOSO ELEMENTO

Il Calcio è necessario per la propagazione degli impulsi nervosi, la salute
delle ossa e denti e la regolazione del battito cardiaco.

Equilibra il sistema nervoso ed interviene nell'attività ritmica del cuore.
Evita: carie dentarie, crampi alle gambe, unghie fragili, irritabilità e
alcune forme di mal di testa. L'assimilazione di questo prezioso elemento è
controllato dalla ghiandole endocrine ed il corpo è capace di ricavare tutto
il Calcio che gli è necessario da una dieta sana e naturale. Per garantirsi
sull'apporto giornaliero del Calcio è perciò sufficiente utilizzare:
cereali, frutta fresca, noci e semi crudi, frutta secca, germe di grano,
avena, e verdure con foglie verdi. In caso di necessità si potrà usufruire
del decotto di equiseto fatto bollire lentamente almeno 12 minuti.
Attenzione: l'aceto, ed i sottaceti, sono pericolosi nemici del calcio e
vanno usati con molta cautela.

Alcune note di biochimica sul Calcio

Il Calcio è necessario per la propagazione degli impulsi nervosi, la salute
delle ossa e denti e la regolazione del battito cardiaco. In questi ultimi
anni, si è diffusa la credenza che sia necessario utilizzare latte e
formaggio per essere sicuri di averne sempre a disposizione. Questa è
un'idea piuttosto falsa come vedremo in questa breve trattato. Infatti, i
mammiferi, durante la loro infanzia, ricevono il calcio dal latte materno e,
una volta cresciuti, i carnivori lo ricevono dalle loro prede e gli erbivori
dal regno vegetale. Nessuno di loro lo prende dal latte!

Secondo la teoria della trasmutazione di Kervran, Sodio, Calcio, Potassio e
Magnesio si possono trasmutare l'uno nell'altro. In particolare la
trasmutazione del Silicio in Calcio è molto diffusa in natura anche nelle
piante.

Su queste basi, diventa comprensibile l'effetto remineralizzante e
ricalcificante osseo, di alimenti ricchi di Silicio come il miglio e il
frumento (65/68 per cento) e ricchi di Magnesio come il grano saraceno. Non
è un caso, infatti, che da sempre in medicina popolare si usi l'equiseto
(Equisetum arvensis detto anche Coda cavallina) sotto forma di decotto,
carbone vegetale o altre preparazioni come ricalcificante nelle fratture
ossee e cartilaginee, nell'osteoporosi, per le unghie soggette a facili
fratture, nelle carie, ecc.

Nella formazione di Calcio, il Magnesio non è certo meno importante del
Potassio e del Silicio. È questa trasmutazione (Magnesio + Ossigeno =
Calcio) che ci spiega ad esempio il meccanismo di formazione della corazza
di aragoste e granchi e della costituzione del corallo.

La mania di usare molti latticini, per non restare senza calcio, non è
pertanto fondata su verità. Diremo anzi che è pericolosa, visto che recenti
ricerche hanno dimostrato come l'osteoporosi ed il cancro al seno siano più
diffuse nei paesi dove vi è un maggior consumo di latte e formaggio.
Pertanto è preferibile ottenere il Calcio necessario mangiando cibi che
provengono dal regno vegetale; che ne danno conferma le mucche e molti altri
mammiferi che mangiano solo erba ed hanno una struttura ossea molto
sviluppata. In questi ultimi anni, si è diffusa la credenza che sia
necessario utilizzare latte e formaggio per essere sicuri di averne sempre a
disposizione. Questa è un'idea piuttosto falsa come vedremo in questa breve
trattato, infatti, durante l'infanzia i mammiferi ricevono il calcio dal
latte materno e, una volta cresciuti, i carnivori lo ricevono dalle loro
prede e gli erbivori dal regno vegetale se erbivori. Nessuno di loro lo
prende dal latte!

Il calcio del latte è dannoso!

Il calcio è una pericolosa mania che è nata tra i medici e tra la gente.
Questa mania è cresciuta a tal punto che le industrie latteo?casearie stanno
prosperando. Osserviamo in che modo siamo presi in giro.

Nessuna specie al mondo si è mai preoccupata del calcio né della mancanza di
calcio. Durante l'infanzia, il calcio viene fornito dal latte materno; dopo
lo svezzamento i carnivori ricavano calcio dagli animali predati e gli
erbivori dal regno vegetale. Ma nessun animale lo riceve dai derivati del
latte.

L'assimilazione di calcio nel corpo umano avviene solo quando è in rapporto
2:1 con il fosforo. Nessun latte animale ha questo rapporto, perciò
nell'uomo non avviene nessuna assimilazione di calcio (Dr. Frank Oski,
pediatra, New York).

Da dove prende il calcio il vitello, i cui bisogni di tale minerale sono
molto più alti di quello dell'uomo?

Come può essere adatto all'uomo il calcio del latte di mucca che è stato
creato per il vitello? Vuol dire che qualsiasi cosa contenga calcio può
essere consumata dall'uomo anche se è una pianta velenosa, carne o latte?

Se il calcio serve allo sviluppo delle ossa e alla crescita fisica, perché
abbiamo bisogno di calcio anche quando la crescita è completa? Il bisogno di
calcio non si riduce dopo la maturità? Dove andrà questo eccesso di calcio?
Nessun dubbio, sarà depositato nei vari organi, arterie, articolazioni o
espulso, sovraccaricando così gli organi escretori in modo da esaurirli o
squilibrarli.

Il calcio è necessario per la propagazione degli impulsi nervosi,
costituisce un elemento necessario per tenere insieme le cellule nei tessuti
del corpo; contribuisce a mantenere regolare il battito cardiaco; è
fondamentale per la salute di ossa e denti. È naturale chiedersi come si fa
ad avere calcio a sufficienza se non si beve latte e non si mangiano
latticini.


Come avere calcio senza latticini

Prima di tutto, serve solo una piccola quantità di calcio per far fronte a
tutte queste funzioni vitali. L'assimilazione del calcio nel corpo è
controllata dalle ghiandole endocrine e il corpo può ricavare tutto il
calcio di cui ha bisogno da una dieta sana e naturale.

La questione, in definitiva, non è su qual è il modo di aumentare la
quantità di calcio assunta, ma piuttosto cosa è che trattiene o porta via il
calcio. Il calcio si trova in tutti i cibi che crescono sulla terra. Essi
forniscono facilmente sufficienti quantità di calcio per far fronte alle
richieste sia dei bambini in fase di crescita che degli adulti. Le piante
assorbono il calcio dal terreno incorporano nella loro struttura. Gli
animali mangiano piante e assorbono il calcio. così che la mucca si procura
calcio.

È stato stabilito chiaramente che i vegetali a foglia verde sono una fonte
primaria di calcio utilizzabile nella nutrizione umana. In aggiunta, hanno
calcio a sufficienza tutte le noci e i semi crudi, i cereali e la frutta
fresca, la frutta secca e le verdure. Affermazioni del tipo "non possiamo
soddisfare il nostro bisogno di calcio con una dieta senza latticini" sono
palesi bugie, false, inqualificabili e menzogne estremiste. Ricorda che
alcuni ricercatori hanno dimostrato che la deficienza calcio non è presente
tra persone che adottano una dieta naturale.

Allergie alimentari

Le allergie alimentari sono causate principalmente da un ristagno nella
funzione intestinale, causato soprattutto dal consumo prolungato di
latticini. Altri cibi che contribuiscono a tale ristagno dell'intestino sono
i farinacei, in particolar modo quelli lievitati e cotti al forno, lo
zucchero e i dolci, i cibi grassi e oleosi, la frutta tropicale e i succhi
da questa ricavati, gli additivi chimici o le medicine, e il consumo
abituale di insalate e altri cibi crudi.

Allergie cutanee

In genere, le allergie cutanee sono causate dall'aver consumato per lungo
tempo quantità eccessive di latticini, di cibi grassi e oleosi, di zucchero,
di dolci, di farina e altri derivati dei cereali raffinati, di spezie, di
medicine e di additivi chimici: inoltre svolgono un importante ruolo anche
cibi di origine animale, come uova, pollame, pesce azzurro o a carni rosse.

Asma

Spesso l'asma può essere ricondotta ad un consumo eccessivo di latticini, di
cibi contenenti grassi e olio, zucchero, dolci e frutta tropicale. Il
consumo eccessivo di liquidi e bibite analcoliche, bevande fredde, latte e
bevande a base di latte e succhi di frutta sono spesso una causa
determinante dell'asma.

Autoimmunità

In parole povere, l'autoimmunità è la capacità del corpo di distinguere ciò
che è suo da ciò che non lo è. Quando il sistema immunitario si sbaglia nel
fare tale distinzione, reagisce contro una serie di costituenti del corpo, e
tutte le funzioni immunitarie sono compromesse.

La malattia autoimmune (tra cui sclerosi multipla, epatite, artrite
reumatoide, vari disturbi renali, ecc.) sta diventando sempre più frequente
nei paesi ricchi. Ma se questa malattia non viene compresa nelle sue cause,
continuerà a diffondersi e a interessare la vita di milioni di persone.

L'artrite, per esempio, nella quale è a volte coinvolta una reazione
autoimmunitaria, è assai spesso causata da cibi come frutta, succhi di
frutta (soprattutto di origine tropicale o semitropicale), spezie, eccitanti
ed erbe e bevande aromatiche, bibite analcoliche, zucchero, cioccolato,
aceto pomodori, melanzane e altre verdure di origine tropicale.

Altre forme di artrite sono dovute al consumo di cibi con carne, pollame,
uova, formaggi stagionati e altri cibi animali, e da grandi quantità di sale
e altri minerali. In entrambe le forme citate vi è il consumo eccessivo e
prolungato nel tempo latticini e zucchero raffinato. Il gelato e altri
latticini trattati dall'industria alimentare sono un'altra causa
fondamentale di tutte le forme di malattia autoimmune.

Raffreddore da fieno

Il raffreddore da fieno è il risultato di un consumo prolungato di
latticini, di cibi contenenti grassi e olio, di farinacei e di cereali
raffinati insieme a frutta e succhi di frutta, zucchero, dolci e frutta
tropicale.


Latticini, cibo animale ed estetica

Seguono gli effetti di un'alimentazione a base di carne in genere (pesce,
pollame, salumi, insaccati, ecc.) e latticini:

- Capelli chiari, dritti e sottili.

- Peli più diffusi e spessi sul corpo e sul viso, anche nelle donne.

- Odore del corpo sgradevole.

- Capelli con doppie punte.

- Calvizie al centro della testa.

- Alopecia (diradamento generale dei capelli).

- Pelle secca e squamosa; unghie più dure e spesse.

- Colorito estremamente pallido; chiazze bianche sulla pelle (anche
vitiligine).

- Rughe sul viso, soprattutto sulla fronte e fra le sopracciglia; "borse"
scure o violacee sotto gli occhi.

- Acne e foruncoli in genere.

- Cellulite (se localizzata nella parte alta del corpo, con un seno molto
grande, si consumano più latticini freschi, molli e zuccherati; se la
cellulite riguarda maggiormente la parte bassa del corpo, si fa più uso di
formaggi salati e stagionati); grasso superfluo.


Conclusione

Non vorremmo che queste informazioni spaventassero, vanno comunque tenute
presenti quando si considera la salute come una cosa preziosa. Noi
suggeriamo di non utilizzare il latte di nessun tipo e, qualora piacciano i
formaggi, tener presente che quelli di capra sono molto migliori.

Per garantirsi sull'apporto giornaliero del Calcio è sufficiente utilizzare:
frutta fresca, noci e semi crudi, frutta secca e verdura. In caso di
necessità si potrà usufruire del decotto di equiseto fatto bollire
lentamente almeno 12 minuti.





Riferimenti bibliografici

1. Da: S. Gagné, Energelics of food, Spiral sciences.

Citato in Latte e formaggio, rischi e alternative, p. 15.

2. La voce dei senza voce, primavera 1996, p. 33.

3. Come alimentarsi per acquistare salute,

Edizioni Miche Manca, via Pinetti, 91/4 - 16144 Genova.

4.. Antognetti, Latte e formaggio, rischi e allergie per adulti e bambini.

Macro/Edizioni, Cesena (FO).

5. Ibid.

6. Michio Kushi, Allergies, Japan publications.

Citato in Latte e formaggio, rischi e alternative, p. 21.

7. Latte e formaggio, rischi e alternative, p. 25,

Associazione per la protezione della salute, via Isei, 29/31, 47023 Cesena
(FO).

8. Ibid., pp. 2-3.

Bibliografia.

- Comunicato Andromeda n. 4/1991,

Andromeda, via S. Allende 1, 40139 Bologna.

- P. Antognetti, Latte e formaggio, rischi e allergie per aduli e bambini.

Macro/Edizioni, Cesena (FO).

- A. Kushi, Dieta salute e bellezza.

Edizioni Mediterranee, Roma.
Nico Valerio
2010-11-01 19:30:26 UTC
Permalink
Caro MangaNello (ognuno ha l'alias che si merita) hai talmente poco senso
critico e buonsenso che se un tema delle scuole serali di Isernia
"dimostrasse" che tua madre è vergine, tu ci crederesti.
La campagna contro il latte, uno dei primi e fondamentali cibi dell'Uomo,
prima ancora dei cereali, è una vecchia campagna (fissazione) di origine
macrobiotica e quindi ideologica. Al contrario la verità è che la nostra
storia, la nostra origine antropologica è strettamente legata al latte. Noi
siamo tutti pronipoti di pastori. Tutti i popoli. Basti solo ricordare
due-tre chicche: il piatto nazionale dell'Antica Roma (epoca dei re) era la
famosa puls fitilla (miglio cotto nel latte, e poiché il miglio ne assorbe
molto ce ne vuole più di 1 litro e mezzo per 500 g di miglio decorticato.
Deliziose crocchette mangiate anche di recente). Il contorno era di legumi,
verdure e semi oleosi. Un piatto perfetto, oltreché squisito.
E ancora, il libum offerto dai cittadini agli Dei era fatto di farina e
ricotta. La famosa placenta di cui ci dà la ricetta Catone era un timballo
di lasagne farcito di ricotta. I contadini usavano bere latte aromatizzato
di crescione. Sul mercato si trovavano perfino latti oggi rari o scomparsi,
da quello di asina a quello di cagna... Questo per dire quanto gli antichi
stimassero il latte (per lo più di pecora e capra, quello di vacca era
raro). Il piatto montanaro greco per eccellenza, Paese che ha preso la
cucina dappertutto (Venezia, Turchia ecc) e in pratica non ha una cucina
propria, era una minestra di yogurt con vegetali di ogni tipo, oggi
regredita ad antipasto col nome di zaziki.
Senza contare le migliaia di formaggi.
Vero che lo zucchero del latte può porre problemi a persone predisposte o
che non sono abituate a consumarlo. Ma intanto la Natura ha dato il suo
ASSENSO (il che è della massima importanza) creando l'enzima lattasi che
digerisce bene il lattosio, e rendendo trasmissibile GENETICAMENTE la
lattasi, come scrivo nel mio blog Lacto-Ovo-Vegetarian sulla base di studi
molto seri:
http://love-lacto-ovo-vegetarian.blogspot.com/2009/09/e-la-natura-10-mila-anni-fa-dette.html
In secondo luogo la scienza ha dimostrato che TUTTI I CIBI contengono più o
meno sostanze indigeste o tossiche, specialmente i vegetali (che pure
dobbiamo mangiare per almeno 5-6 porzioni al giorno, perché il loro
vantaggio reale è di gran lunga superiore all'eventuale svantaggio teorico),
e che l'idea che esista un cibo "dedicato" all'Uomo è ridicola oltre ad
essere inconsistente. L'Uomo ha dovuto provare di tutto per saziare la fame,
vero procedimento "per prove ed errori". Non esiste infatti un cibo per
l'Uomo in senso biologico, ma solo antropologico. Vedi tuttii i cibi
trasformati fin dall'Antichità (i nostri Etruschi-Romani erano abilissimi
agronomi sperimentali: crearono anche i broccoli... inesistenti in Natura.
E sta di fatto che i cibi attualmente più comuni sono non il meglio ideale,
che non esiste, ma il meno peggio esistente sulla Terra. Il cibo dunque è
una costruzione antropologica, sofferta e piena di rischi (in passato e
ancor oggi: visto che il 30-50% delle morti di tumore avviene per gli
alimenti, e non solo per quelli inquinati).
Quindi è pseudo-scientifico, direi stupido, tirar fuori ad orologeria che
questo o quel vegetale, o anche il latte, contiene questa o quella sostanza
negativa. Anche le carote e le verdure verdi contengono beta-carotene che,
isolato (attenzione) e dato come integratore, ha aumentato in in uno studio
importante il numero di cancro. Mentre nella normale dieta, nel cibo è
anti-cancro.
Per lo stesso motivo una dieta storicamente provata in cui ci sono anche
moderate quantità di latte, yogurt e latticini, è sanissima, anzi
protettiva.
Le scienze vanno collegate tra loro, e con intelligenza. Uno scemo sulla
base di uno studio, e ignorando tutto il resto delle scienze, potrebbe
andare per la tangente e dedurne cose sbagliatissime.
E ricordati sempre che il cibo è storia, antropologia.
Puoi evitare il latte, ma per coerenza dovresti ritornare all'età
primordiale rinunciando a tutti i vantaggi che la Civiltà (indubbiamente
originata dal latte) ha portato. Te la senti? Perché noi Uomini col latte
abbiamo costruito il Colosseo, il Partenone, il Diritto Romano,
l'Architettura, perfino la Gioconda. Insomma tutta la nostra vita. Non puoi
ora negare un cibo fondamentale, provato per milioni di anni, come se fosse
l'ultimo mangostano importato oggi. E' da stupidi.
Post by Manga'Nello
http://www.paleodieta.it/latte.htm
Latte e derivati. Qualcosa di importante che è bene sapere. Da articoli di
vari autori.(I links in questa sezione non sono necessariamente in accordo
con le informazioni qui fornite. La decisione è Vostra personale).
SIAMO UOMINI O VITELLI?
"Fino a due anni i bambini dovrebbero essere alimentati con latte materno.
Dopo i due anni, dimenticate ogni tipo di latte!". Questa vera e propria
bomba e stata fatta recentemente esplodere dal celeberrimo dottore
Benjiamin Spock, padre della moderna pediatria. Il suo libro "Baby and
child care" ha venduto ben 40 milioni di copie in tutto il mondo,
affermandosi come il vangelo dello svezzamento e della cura di neonati e
bambini. Oggi Spock, che aveva sempre consigliato il latte vaccino, ha
radicalmente cambiato idea, abbracciando le tesi che da anni molti medici
ed esperti (nonché vegetaliani, macrobiotici ed igienisti) propugnano: il
latte vaccino fa male, soprattutto in fase di crescita, perché può
provocare molte deficienze immunitarie e disturbi vari, tra cui l'anemia,
allergie e persino un insufficiente sviluppo cerebrale. Spock, dunque, si
trova ora fianco a fianco col Prof. Frank Oski, direttore del Reparto
Pediatrico della prestigiosa John Hopkins University di Baltimora ed
ex-presidente della Societh Americana per le ricerche in pediatria, che in
molti libri (tra cui il provocatorio "Non bere il tuo latte") sta da molti
anni sta facendo una crociata anti-latte di mucca.
L'immagine del bianco alimento, descritto come cibo perfetto per bambini e
anziani, sta vacillando.
Il rapporto preparato per la Conferenza Internazionale sulla Nutrizione
FAO/OMS riporta testualmente: "all'allattamento al seno viene
universalmente riconosciuto un ruolo di primaria importanza per garantire
il migliore stato di nutrizione del bambino e per prevenire importanti
malattie dell'età pediatrica (affezioni gastrointestinali, allergie,
obesità, ecc.)". Dice inoltre che "dopo i due anni di età si osservano,
con notevole frequenza, le stesse errate abitudini alimentari
riscontrabili nella popolazione adulta, caratterizzate da un eccesso di
proteine e grassi animali"
L'uomo è l'unico animale che continua a nutrirsi di latte anche dopo lo
svezzamento. Che sia il desiderio di non diventare mai adulti? Molti
pensano che da sempre l'uomo abbia consumato il latte di mucca, dandolo
persino a neonati e bambini. Non è affatto cosi. Fino a tre secoli fa
nessuno si era mai sognato di dare latte di mucca come sostituto del latte
materno, e solo negli ultimi 50 anni il consumo di latte vaccino ha
conosciuto una vertiginosa impennata, diffondendosi in tutti i paesi
industrializzati. Anticamente il latte di mucca era usato solo dai
pastori-nomadi (adulti), mentre il burro, ad esempio, veniva usato dai
Romani dell'Impero di Augusto per farne unguenti per la pelle.
Il latte umano è l'unico nutrimento del bambino (almeno cosi dovrebbe
essere) fino al completamento della prima dentizione, detta, perciò, da
latte; pertanto, l'allattamento può protrarsi anche a 2 anni circa d'età.
In realtà lo svezzamento, che può iniziare verso il 5' - 6' mese, prosegue
lento e graduale fino a rendersi totale anche verso il 15' mese ed oltre,
con varianti dipendenti da molteplici fattori.
Prima di tutto il latte di una madre sana e sempre fresco e
batteriologicamente puro, mentre ogni tipo di latte non umano deve subire
un processo di "cottura" ad alte temperature che ne distrugga gli
organismi nocivi (ma la stessa sorte tocca purtroppo anche alle vitamine).
Latte materno e latte vaccino non sono assolutamente uguali, se non nel
colore: si differenziano infatti nella composizione percentuale degli
ingredienti (essendo l'uno destinato a far crescere esseri umani e l'altro
bovini), e nella qualità di tali ingredienti (ad esempio le catene di
aminoacidi sono completamente diverse). Inoltre solo nel latte materno
sono presenti sostanze che immunizzano il neonato dalle infezioni
(soprattutto quelle respiratorie e intestinali), nonché la quantità di
fosforo esattamente necessaria al suo sviluppo cerebrale. Il "cucciolo" di
uomo sviluppa dapprima il cervello, mentre l'animale sviluppa prima la
struttura ossea. La quantità di lattosio, essenziale per lo sviluppo
cerebrale del bambino, nel latte umano e quasi il doppio rispetto a quella
che si riscontra nel latte vaccino. Questo fatto e facilmente spiegabile
se si pensa che l'accrescimento del cervello del bambino e molto più
rapido di quello del vitello. Usando il latte vaccino per alimentare i
bambini, viene quindi a soffrirne il loro sviluppo cerebrale e psichico.
Il latte vaccino contiene più del doppio delle proteine del latte umano,
ma questo non e assolutamente un vantaggio, perché come dice un vecchio
adagio "il troppo storpia": per essere tollerato dal neonato, infatti, va
diluito, pena una forte reazione di rigetto e danni renali. Riguardo alla
presunta insostituibilità del latte di mucca quale fonte di calcio (utile
allo sviluppo di ossa e denti), bisogna ricordare che i nostri progenitori
non usavano assolutamente il latte vaccino e avevano ossa e denti molto
"compatti" e ben sviluppati, come dimostrano i reperti fossili risalenti
al Paleolitico. Il fatto che le mucche producano un latte cosi ricco di
calcio si spiega facilmente tenendo conto delle necessita fisiologiche di
accrescimento dei neonati vitelli che inoltre dovranno sviluppare le
corna. Il latte materno non deve contenere più calcio del normale, perché
e quella la quantità ottimale per far crescere sano un bambino. Il latte
vaccino, dovendo servire ai vitelli, che hanno una velocità
d'accrescimento fisico notevolmente superiore a quella umana (raddoppiano
il proprio peso dopo appena 47 giorni dalla nascita, mentre il neonato
umano lo raddoppia in 180 giorni), contiene dal 3,5% al 5% di proteine,
contro l'1,2% del latte umano. Tale notevole quantità di proteine nel
latte di mucca costituisce, quindi, una autentica overdose proteica per un
essere umano. Si è cosi accertato che quando le proteine superano il
normale fabbisogno del mammifero che assume un determinato latte,
l'eccesso determina un sovraccarico per il fegato e le reni, che hanno il
compito di eliminare i prodotti del metabolismo proteico. I neonati umani,
quando non incorrono in diarree pericolose, aumentano di peso, se
allattati con latte vaccino, molto più velocemente che se sono allattati
con latte umano. Tutto ciò ostacola lo sviluppo psichico del bambino
perché blocca, almeno parzialmente, la sua capacita d'apprendere. Tale
velocità d'accrescimento e tale che il raddoppio del peso del neonato si
raggiunge non in 180 giorni ma in soli 118, tanto che all'età di un anno,
rispetto ai coetanei nutriti con latte umano, sono più pesanti di circa 2
kg e più alti circa di 5 centimetri, tutto ciò a causa dell'eccesso di
proteine del latte vaccino. I bambini che presentano disturbi
nell'apprendimento sono l'80% di quelli allattati con latte vaccino. Dato
che il bambino presenta la massima velocità d'accrescimento cerebrale nei
primi 18 mesi di vita, alcuni studiosi consigliano l'allattamento umano
almeno sino a questa età. I medici hanno riscontrato che oggi il giovane
americano, alla visita di leva, ha già concluso la crescita ossea, cosa
che solo venti anni fa succedeva sei-sette anni più tardi. Questo avviene
perché vengono alimentati fin dalla nascita con latte non specifico e con
altri cibi iperproteici.
Ma questo dato, che ad alcuni può sembrare positivo, ha invece un lato
"oscuro" preoccupante: a una accelerazione innaturale del metabolismo e
quindi ad una crescita più veloce di quella geneticamente predeterminata
si associa un invecchiamento sicuramente più rapido.
Il calcio tanto reclamizzato nel latte vaccino e in genere male assorbito
dall'uomo, perché e associato con una percentuale (relativamente) troppo
alta di fosforo (fattore inibente) e alla caseina. Nonostante ciò, nei
paesi occidentali "sviluppati" mangiamo cosi tanto da riuscire a fare
un'overdose quotidiana di calcio, il quale va a depositarsi sulle pareti
delle arterie provocando, insieme al colesterolo, l'indurimento delle
stesse oppure forma calcoli renali, o si accumula nelle articolazioni,
dando vita a manifestazioni artritiche. Il cinese medio assume appena 15
mg di calcio al giorno, eppure ha meno carie e osteoporosi dell'americano
medio, che ne ingurgita ben 800 mg.
Prodotti / Calcio contenuto (mg/100g o 100 ml)
Latte intero=119
Latte scremato=125
Emmenthal=1145
Mozzarella di vacca=160
Grana Padano=1169
Spinaci surgelati, Foglie di rapa, Cicoria da taglio=170
indivia=93
fagioli in scatola=31
Tofu=159
ficchi secchi=186
arance=49 (succo circa 100)
mandorle=240
acciughe o alici fresche=148
polpo=144
Il latte vaccino contiene una bassissima percentuale di vitamine (da un
mezzo a un decimo rispetto a quello materno). La vitamina C che recenti
ricerche dell'Università di California hanno confermato essere un potente
fattore di prevenzione antitumorale è presente in abbondanza nel latte
materno, mentre è quasi assente in quello vaccino, anche non pastorizzato.
Il latte materno è ricco di lattosio, uno zucchero che rende più agevole
al bambino l'utilizzazione delle proteine. Inoltre il lattosio migliora
I'assorbimento del calcio e, creando un ambiente acido nel tratto
intestinale, non permette il proliferare di batteri putrefattivi. Invece
il latte vaccino contiene il galattosio che, generando un ambiente
alcalino, rende possibile lo sviluppo di tali batteri, pericolosi per il
neonato. La pastorizzazione ed il normale trattamento del latte alterano
comunque le vitamine (C,E, K e tutte quelle del gruppo B) e gli enzimi,
fattori di crescita e fattori anti-rigidità.
Diversi anni fa il Dipartimento americano per l'agricoltura fece un
esperimento, allevando vitelli con latte pastorizzato. Dopo tre mesi erano
tutti morti.
Composizione del latte umano: 1,2-1,5 %di proteine, dal 3 al 5% di grassi,
dal 6,5 al 10% di carboidrati e 2% di sali: il giusto cocktail per dare al
neonato tutte le sostanze nutritive necessarie alla crescita e allo
sviluppo delle caratteristiche peculiari della specie umana. Il primo
liquido secreto dalle ghiandole mammarie della donna, subito dopo il
parto, e il colostro, ricco di proteine e lattosio, e poverissimo di
grassi. Determinante in questa prima fase la presenza di un aminoacido
essenziale, la taurina, importante per lo sviluppo del sistema nervoso
centrale e della retina del neonato, e delle immunoglobuline secretorie,
che proteggono il neonato dalle infezioni respiratorie e intestinali. Le
immunoglobuline sono totalmente assenti nel latte vaccino o in qualsiasi
latte industriale. Si e notata perciò una maggiore morbilita (cioè
tendenza a contrarre infezioni) in quei bambini allattati artificialmente.
L'uomo e l'unico animale che si nutre di uova e latte per tutta la vita,
ed e anche l'unico animale, per quanto se ne sa, a morire giovane di
sclerosi coronarica e ad ammalarsi di arteriosclerosi in età avanzata.
Danni da latte
All'inizio del Neolitico, con l'avvento dell'agricoltura e
dell'allevamento di mammiferi erbivori, venne introdotto
nell'alimentazione umana il latte dei mammiferi non umani ed i derivati di
tale latte.
Ogni mammifero produce un tipo di latte adatto solo alla propria specie.
Orbene, tra il latte umano e quello vaccino c'è un abisso! Tra i due latti
vi è la stessa differenza esistente tra una donna ed una mucca. Il latte
umano e, tra tutti i tipi di latte, quello che ha il contenuto proteico
più basso, in assoluto; ed e il più dolce.
proteine glucidi
donna 1,2-1,5 7,00
vacca 3,50 4,80
bufala 3,67 3,60
capra 4,30 5,00
pecora 4,88 5,00
asina 2,02 5,90
Il problema dei latticini e degli altri sottoprodotti animali è molto
importante, poiché essi apportano all'organismo le stesse tossine della
carne (purine, colesterolo, ptomaine), talvolta in dosi ancor più elevate.
Il latte d'oggigiorno contiene sostanze chimiche d'ogni tipo, estranee
alla normale composizione del latte e dannose all'uomo. ... Un prodotto
tossico. Il dottore S. Morini, allergolo presso l'ospedale Regina
Margherita di Roma, afferma che le sostanze allergizzanti sono in
prevalenza quelle del latte vaccino, che deve essere escluso pertanto
dalle diete di chi presenta allergie alimentari. Il dottore F. Carrier,
sostiene che la soppressione del latte e dei suoi derivati, nei casi di
asma, affezioni cutanee, di alcune affezioni dell'apparato genitale
femminile e di tumori produce sempre risultati positivi ed in molti casi
addirittura clamorosi.
Un danno provocato da uno dei derivati del latte vaccino, lo yogurt, è la
cataratta. In alcune zone dell'India dove lo yogurt si consuma
abbondantemente e quotidianamente la cateratta è molto diffusa. Sembra che
il galattosio in alte dosi favorisca la cataratta e lo yogurt è un
alimento tra i più ricchi in galattosio. Alcuni ne contengono sino al 24%.
Il latte negli anziani è controindicato anche per il calcio contenuto, che
si configura nettamente come un fattore di fatica e di esasperazione
funzionale della mucosa vasale e cardiaca, ed è promotore di
arteriosclerosi e di accidenti vascolari. Molti anziani viaggiano verso la
tomba su un mare di latte. Nel latte vaccino il calcio è presente nella
misura di ben 175 milligrammi in 100 grammi di prodotto (calcio espresso
come ossido di calcio). Tale eccesso di calcio, paradossalmente, impedisce
proprio l'assorbimento del calcio stesso, come del resto è comprovato da
sintomi di rachitismo presenti in bambini nutriti con latte vaccino. E' un
luogo comune ritenere che il latte vaccino sia indispensabile proprio per
rifornirsi di calcio; i nostri antenati, prima della domesticazione degli
erbivori da latte, avevano scheletri del tutto normali, come dimostrano i
reperti fossili. Al microscopio polarizzatore una sezione ossea di un uomo
di Neandertal evidenzia una struttura più elastica e resistente di quella
di un uomo moderno, consumatore di latte vaccino, che presenta invece
alveoli grandi in un osso duro e quindi fragile. Nei lattanti e negli
adulti che assumono latte vaccino si è potuta constatare una eccessiva
eliminazione di calcio con le urine, dovuta al forte contenuto proteico
del latte di mucca. Presso l'Istituto della Nutrizione dell'Università del
Wisconsin, dopo lunghe ricerche si è constatato che si elimina più calcio
di quello che se ne ingerisca consumando cibi ricchi di proteine. Il latte
vaccino è legato alla caseina che impedisce l'assorbimento del calcio,
inoltre la maggioranza dei consumatori di latte e di formaggi fa uso di
prodotti pastorizzati, omogeneizzati o comunque lavorati e tutte queste
tecnologie degradano il calcio rendendolo difficilmente assimilabile. Per
avere calcio a sufficienza basta mangiare verdura a foglia verde, frutta,
frutti secchi, che ne contengono abbastanza per i bisogni umani.
Nel latte umano i grassi sono prevalentemente polinsaturi (acidi utili
contro l'arteriosclerosi), mentre nel latte vaccino prevalgono i grassi
saturi (causa di colesterolemia e arteriosclerosi). Nel latte vaccino vi è
una prevalenza di caseina, mentre nel latte umano prevale la
lattoalbumina. Un'indagine durata 30 anni in Scandinavia ha dimostrato gli
innegabili legami tra l'assunzione di latte vaccino e l'insorgere
dell'artrite. Il formaggio, a parte la carne, è molto probabilmente il
peggiore alimento oggi esistente, l'alimento più negativo per la salute
umana, è un deposito finale (una sorta di discarica) di tutti i farmaci
somministrati alle mucche, degli additivi di dubbia innocuità, dei
diserbanti che passano nel corpo delle mucche, e poi nel latte, a mezzo
dei foraggi e delle granaglie che vengono dati per alimento. Non c'e da
meravigliarsi se qualche studioso ha detto che il formaggio oggi in
commercio è ai "limiti della tossicità". Un alimento killer. Il latte in
polvere si ottiene sottraendogli l'acqua di costituzione, cioè
essiccandolo. ... Uno studio condotto nel 1979 dall'università di Berkley
in California trovò che il triptofano, che è un aminoacido presente nel
latte vaccino e nei suoi derivati, stimola abnormemente la ghiandola
pituitaria accelerando l'invecchiamento del corpo. Il dottore L.B.Franklin
( Università della Columbia inglese) condusse uno studio su 1500 donne che
presentavano noduli benigni al seno, tutte grandi consumatrici di formaggi
e altri derivati dal latte. Il latte vaccino contiene un ormone,
l'estradiolo, che promuove la rapida crescita dei vitelli. Il dottore
Franklin dimostro che era tale ormone a provocare i noduli mammari,
infatti quando queste donne eliminarono completamente i prodotti del
latte, guarirono nella misura dell'85% di esse.
Fatti e misfatti della BANDA DEL LATTE
Notizie sul latte o latticini adulterati o infetti, preoccupano gli
abituali consumatori del bianco alimento. Questo è tanto più sconvolgente,
per i grandi e piccoli bevitori, in quanto il latte di vacca ha una solida
patente di alimento sano, naturale, addirittura indispensabile alla
crescita (ma qualcuno lo sa che grandi civiltà si sono sviluppate e sono
fiorite senza l'aiuto di una sola goccia di latte?). Questa patente, per
effetto automatico di "traslazione", "garantisce" anche i vari derivati
(latticini, burro, panna, formaggi freschi e stagionati, yogurt) e, grazie
alla pubblicità, madre delle più assurde e incrollabili convinzioni
indotte, viene estesa a un'infinita quantità di prodotti nella cui
preparazione è stato utilizzato latte, burro, oppure yogurt.
Meno ovvio e molto più "eversivo" raccontare come il consumo esagerato di
latte e derivati in questi ultimi decenni (in pratica dal secondo
dopoguerra) sia indissolubilmente legato alle cosiddette malattie della
civiltà. Ormai, l'abbiamo detto anche in precedenza, a tutti i livelli (a
cominciare dall'Organizzazione Mondiale per la Sanità) si riconosce che
l'overdose proteica che abbiamo fatto nell'ultimo cinquantennio non ha
portato altro che una preoccupante proliferazione delle malattie
degenerative, che sono poi quelle che affliggono l'uomo moderno, "ricco" e
industrializzato, rivelandosi in assoluto le principali cause di mortalità.
Fra i danni da overdose proteica (tenetevi forte) può essere inclusa anche
la famigerata osteoporosi, malattia sociale che colpisce strati sempre più
estesi di popolazione. A torto si è creduto (ispirati soprattutto
dall'aggressiva propaganda dell'industria lattiero-casearia) che le ossa
fatalmente perdano calcio perché non ne assumiamo abbastanza col cibo. Per
anni, allora, tutti a consigliare dosi massicce di latte e derivati perché
"tanto ricchi dell'indispensabile calcio". Oggi gli addetti ai lavori
(almeno quelli aggiornati, perché di esperti che hanno studiato solo su
libri di quarant'anni fa ne circolano ancora parecchi!) sanno che un
eccesso di proteine diminuisce la capacita dell'organismo di sintetizzare
proprio il prezioso calcio. L'incidenza di osteoporosi, infatti, è massima
negli Stati Uniti, in Finlandia, Svezia e Inghilterra, paesi dove si
consumano più cibi animali (carne, latte, burro, formaggi, uova) è minima
in un paese come il Giappone dove, per tradizione, e sempre stato
rarissimo il consumo di latte vaccino e latticini (ma anche qui,
purtroppo, si registra una pericolosa tendenza a introdurre questi
alimenti nella dieta giornaliera, su modello statunitense). Da una ricerca
pubblicata già nel marzo l983 dal "Journal of Clinical Nutrition",
riguardante studi fatti su fasce di popolazione intorno ai 65 anni, si
evinceva che le donne consumatrici di proteine animali avevano una perdita
ossea del 35%, mentre le donne vegetariane solo del 7%. Inoltre nei
bambini allattati artificialmente con latte vaccino sono stati spesso
riscontrati sintomi di rachitismo
Verdura a foglia verde, frutta, frutti secchi, contengono abbastanza
calcio da poter soddisfare, se assunti correttamente, il fabbisogno umano
giornaliero.
Ma chi è che non beve latte di mucca nel mondo? Il gruppo etnico più
numeroso è rappresentato dai cinesi (un miliardo di persone, pari ad un
quinto della popolazione mondiale), poi ci sono altre popolazioni
il 90% degli abitanti di Taiwan, degli indiani d'America e degli
Esquimesi, il 70% dei Neri d'America, il 20% almeno dei Finlandesi, degli
Svedesi e degli Svizzeri, e infine molti popoli africani, i quali negli
anni passati si sono visti sommergere dalle eccedenze di latte in polvere
(spedito per "scopi umanitari" dai paesi ricchi) che ha causato vere e
proprie epidemie di dissenteria. A questi vanno aggiunti tutti i lattanti
su scala mondiale durante l'allattamento al seno, i vegetaliani, i
macrobiotici, gli aderenti alle varie scuole igieniste, la maggior parte
dei crudisti, i fruttariani e tutti quelli allergici o ai quali
semplicemente non piace.
I latticini hanno effetti di accumulo su tutti gli organi ed in particolar
modo (essendo derivati dal latte, prodotto delle ghiandole mammarie)
tendono a concentrarsi maggiormente nel tessuto ghiandolare umano e negli
organi della riproduzione. E' per questo che i più colpiti sono il seno,
l'utero, le ovaie, la prostata, la tiroide, le cavità nasali, l'ipofisi,
la coclea dell'orecchio e la zona cerebrale attorno al mesencefalo.
Raffreddori da fieno e problemi auditivi colpiscono molti consumatori di
latte e latticini, mentre, se l'accumulo avviene nei reni o nella,
vescicola biliare, si possono formare calcoli. Specie nei raffreddori
allergici, cessare completamente il consumo giornaliero di latte e
derivati porta rapidi e notevoli benefici. Ma in particolare le donne,
ancor più degli uomini, dovrebbero ridurre drasticamente o, meglio,
eliminare completamente latte, formaggi, panna e burro, perché tutti
questi alimenti, per le ragioni suddette, favoriscono perdite vaginali,
cisti ovariche e al seno, fibromi, tumori alla mammella e all'utero.
Come dimostrato da una ricerca condotta dall'Università della Colombia
inglese, è l'estradiolo, ormone presente nel latte vaccino e che consente
ai vitelli una rapida crescita fisica, ad accelerare l'ingrandimento di
noduli e cisti. Studiando 1500 donne che presentavano noduli benigni al
seno, tutte grandi consumatrici di formaggi e altri derivati dal latte, si
constatò che, eliminando questi prodotti, l'85% di esse guarì
completamente. Sempre in tema, ci sembra utile citare "La dieta di guerra
ha protetto il seno", un articolo apparso sul supplemento del Messaggero
dedicato alla salute (suppl. n.7 del 13/ 02/93), in cui si riporta che,
secondo un dato emerso da uno studio condotto in Scozia
dall'organizzazione di ricerca sul cancro "Cancer Research Campaign", le
donne nate durante la seconda guerra mondiale hanno meno probabilità di
ammalarsi di tumore al seno. Secondo questi ricercatori, la minore
incidenza del male che in Inghilterra è la principale causa di mortalità
delle donne tra i 35 e i 65 anni potrebbe essere il risultato del regime
povero di calorie e proteine animali, ma ricco di vitamine (frutta e
verdura), che le 45-50enni di oggi furono costrette a seguire dato il
razionamento di carne, zucchero e latticini. Non tutti i mali vengono per
nuocere...
Il formaggio, specie se duro, salato e stagionato, è molto difficile da
eliminare. Rimane sotto forma di acidi grassi saturi nelle profondità
organiche, come la spina dorsale, il fegato, i reni (per non parlare delle
arterie, le cui pareti interne vengono rivestite da strati di
colesterolo). Per eliminare tutti i depositi inquinanti di latticini e
formaggi ci vogliono anni alcuni calcolano ne siano necessari almeno
sette, ma tutto dipende dal metabolismo individuale seguendo una dieta
totalmente vegetariana. Meglio ancora adottare un'alimentazione
vegetariana crudista, a base di verdure e frutta fresca (da coltivazioni
biologiche, ovviamente), che accelera la depurazione. Particolarmente
preoccupante, inoltre, quanto emerse da uno studio condotto nel 1979 dalla
prestigiosa Università di Berkley in California, durante il quale si
appuro che il triptofano, un aminoacido presente nel latte vaccino e nei
suoi derivati, stimola abnormemente la ghiandola pituitaria accelerando
l'invecchiamento del corpo. Ringiovanimento e longevità, quindi, non fanno
rima con latte. A proposito di questo è bene ricordare che il latte è
veramente controindicato per gli anziani, giacché la massiccia percentuale
di calcio in esso contenuto (che, come abbiamo già detto, associato ad
altre sostanze presenti nel latte vaccino, viene difficilmente assorbito
dal nostro organismo) si configura nettamente come un fattore di fatica e
di esasperazione funzionale della mucosa vasale e cardiaca, diventando
promotore di arteriosclerosi e di accidenti vascolari, specie coronarici.
Nei lipidi del latte di mucca vi è una quantità eccessiva di acido
miristico ed anch'esso può causare alterazioni delle arterie ed
arteriosclerosi. Ma un altro dato si rivela davvero inquietante riguardo
al prodotto che beviamo oggigiorno: negli odierni allevamenti industriali,
dove le mucche sono costrette ad una gestazione continua, esse vengono
munte anche quando sono incinte e il loro latte contiene trefoni, speciali
sostanze eccito-formatrici, in pratica ormoni della vita embrionale. Il
latte vaccino oggi in commercio è ricco di questi trefoni, per cui, al suo
valore già in partenza iperplastico (promotore cioè di un rapido
accrescimento fisico), si aggiunge la forza propulsiva di queste sostanze
eccito-formatrici. Non è azzardato dedurre che quest'impeto costruttivo
abnorme (destinato a far crescere un embrione di mucca e a farlo diventare
un vitello) possa provocare moltiplicazioni improvvise, disordinate ed
incoercibili delle cellule somatiche nelle diverse zone del corpo umano.
In parole povere, riteniamo che il latte oggi in commercio è da
considerare, più che mai, potenzialmente cancerogeno. Ma, allora, perché
beviamo il latte? Prima di tutto, complice la classe medica degli ultimi
cinquant'anni, ci hanno fatto credere che fosse l'alimento "perfetto",
addirittura in grado di sostituire in tutto e per tutto il latte materno
nelle prime fasi di vita (!). Poi ci hanno anche detto che senza il latte
di mucca saremmo diventati tutti rachitici e pieni di carie, per mancanza
di calcio....
A proposito di guadagni fatti senza scrupoli, è clamoroso il caso del
siero del latte (sottoprodotto di scarto della lavorazione dei formaggi).
Di colore verdognolo e con un odore nauseabondo, alla fine degli Anni
Settanta, negli Stati Uniti, non fu più possibile scaricarlo nel sistema
fognario perché vennero approvate severe leggi che vietavano questa
pratica, in quanto il siero del latte è molto inquinante. Vietarono anche
di scaricarlo nei corsi d'acqua, per non privarli di ossigeno e quindi
provocare la morte della flora e della fauna. Allora le aziende casearie
si inventarono di "scaricarlo" negli alimenti industriali( minestre
liofilizzate, cacao, impasti per dolci, margarina, purea di patate, sughi,
condimenti, alimenti per l'infanzia, pane, ecc.) e da quel momento
iniziarono a vendere "cibi spazzatura" e continuano a farlo con grande
successo, grazie alla pubblicità martellante
Ci sembra poi, dal nostro ristretto punto di vista occidentale, che il
è stato solo all'inizio del Neolitico (circa 10.000 anni fa), con
l'avvento dell'agricoltura e dell'allevamento di mammiferi erbivori, che
venne introdotto nell'alimentazione umana (in quantità assolutamente non
paragonabili a quelle odierne) il latte dei mammiferi non umani ed i suoi
derivati. E infatti nei reperti paleoantropologici si riscontrano carie
solo a partire da questo periodo.
IL LATTE E I LATTICINI DI MUCCA
(da http://www.disinformazione.it/latte.htm)
Premessa
Con l'avvento dei mangimi artificiali, antibiotici ed altre sostanze il
latte attuale ha perso i valori nutritivi di un tempo, ed è diventato un
alimento non salutare, così pure dicesi dei formaggi fatti con latte di
mucca. Quelli prodotti con latte di capra sono decisamente migliori.
Il latte e i formaggi che troviamo in commercio non sono di certo prodotti
di alto valore nutritivo. Per mezzo della pastorizzazione il latte
cosiddetto fresco vale ben poco, e il latte sterilizzato di lunga
conservazione non ha nessun valore nutritivo. Quello omogeneizzato,
invece, è difficile da digerire perché l'omogenizzazione rallenta la
separazione dei grassi dal siero ed il latte non riesce a cagliare.
A questo si aggiunga che una buona parte dei veleni (diserbanti, ecc) che
si trovano nell'alimentazione delle mucche finisce nel latte.
Come assumere il calcio necessario?
Per garantirsi sull'apporto giornaliero del Calcio è sufficiente
utilizzare: cereali, frutta fresca, noci e semi crudi, frutta secca e
verdura. In caso di necessità si potrà usufruire del decotto di equiseto
fatto bollire lentamente almeno 12 minuti.
Il latte: alimento antico o recente?
Il latte animale è la sostanza di base da cui derivano tutti i latticini.
Non si sa con precisione da quanto tempo venga usato come cibo dagli
uomini, ma una cosa è abbastanza chiara: il latte di capra e di altri
animali fu usato da popoli nomadi molto tempo prima di quello delle mucche
domestiche.
Gli europei introdussero il latte di mucca negli Stati Uniti intorno al
1625; poco dopo fu formata la prima mandria degli Stati Uniti per la
produzione di latte. L'attrattiva che il latte esercitò fu forte,
soprattutto grazie alla strenue propaganda di un gruppo entusiasta di
uomini d'affari, che furono i fondatori di una delle più grosse e
influenti industrie alimentari degli Stati Uniti, ed al supporto che diede
loro il governo stesso nel promuovere il latte come un cibo importante per
l'alimentazione dell'uomo.
A partire dal 1830 la domanda costrinse i produttori a meccanizzare la
produzione, e a partire da allora praticamente tutto quello che poteva
essere fatto al latte fu fatto, irradiamento compreso. Con l'avvento della
pastorizzazione, dell'omogeneizzazione e dei mezzi di trasporto
refrigerati, la disponibilità di latte crebbe, e alla fine della Seconda
guerra mondiale il latte era diventato il simbolo del modo di mangiare ben
congegnato e dieteticamente superiore, tipico di quell'"american way of
life" (tipo di vita americana) che negli anni successivi andrà ad imporsi
in tutto il mondo.
Il latte, cibo definito "puro e perfetto" a causa del suo alto contenuto
di calcio, di proteine e di profitto, sta venendo rapidamente smascherato
come qualcosa che non è affatto perfetto come siamo stati indotti a
credere. Infatti molti nutrizionisti e molti degli stessi consumatori,
hanno iniziato a ricredersi circa la sua importanza e persino sulla sua
sicurezza come cibo da usarsi tutti i giorni.
Ma, purtroppo, l'uso eccessivo che si è fatto del latte e dei suoi
derivati ha già provocato l'indebolimento del sistema immunitario di molti
uomini, della loro costituzione fisica e del loro carattere, e ci vorrà
molto tempo per cancellare le cicatrici che questi alimenti hanno lasciato
su almeno tre generazioni.
Come sono allevate le mucche da latte?
Il Professor Michael Brawford, biochimico specialista in problemi
nutrizionali, autore del libro The Driving Force osserva che nel corso del
nostro secolo mentre l'uomo è riuscito a progredire tecnologicamente, è
anche tragicamente regredito nel campo ecologico. Nel corso di
cinquant'anni l'uomo si è trovato intorno un ambiente che ha subito
drastiche trasformazioni che hanno provocato, di conseguenza, traumi che
l'hanno messo in crisi.
L'incremento molto alto di grassi animali nell'alimentazione umana, che
negli Stati Uniti d'America ha provocato l'incremento dell'obesità del 30
per cento sulla popolazione, ha notevolmente penalizzato l'assunzione di
altre sostanze, come ad esempio i cereali, che fungono da antiossidante
che regola lo sviluppo del cervello. L'obesità e altre malattie legate ad
un'alimentazione tanto sbilanciata, sono fra le cause principali della
mortalità.
L'errore alimentare non solo mette a rischio la vitalità dell'uomo, ma
produce un decadimento mentale progressivo. Urge quindi al più presto
avviare serie campagne educative, ben più radicali e incisive di quelle
tutt'oggi esistenti.
Come vengono alimentate le mucche da latte?
La vita media all'aria aperta è di 20 anni, in allevamento (chiuse in
stalla) la vita media s'aggira intorno ai cinque o sei anni. Per produrre
a ritmi intensivi latte e vitelli, solo il 25% degli animali riesce a
raggiungere sette anni d'età.
La dieta naturale delle mucche è l'erba da pascolo, nell'allevamento
industriale si utilizzano: erbaggi, spazzatura, rifiuti non solidi
tritati, letame e feci animali, residui intestinali della macellazione di
altri animali. In sostanza si stravolge l'alimentazione di un animale
erbivoro, inserendo sostanze di origine carnea e organica che provocano
conseguenze terribili.
Oltre alle conseguenze comuni dell'allevamento in batteria, dovute alla
mancanza di movimento e di ruminare, alle mastiti mammellari che rendono
impossibile l'allattamento dei vitelli, s'arriva a provocare conseguenze
di estrema gravità, che sono state indicate sotto il termine di una forma
di pazzia. Il fenomeno della "mucca pazza" ne è una tristissima realtà.
Il latte e i formaggi non hanno alto valore nutritivo
Il latte e i formaggi che troviamo in commercio non sono di certo prodotti
di alto valore nutritivo. Per mezzo della pastorizzazione il latte
cosiddetto fresco vale ben poco, e il latte sterilizzato di lunga
conservazione non ha nessun valore nutritivo.
Per essere assimilato il latte deve prima cagliare e, se è stato
omogeneizzato (trattamento che viene fatto solo al latte destinato al
consumo diretto), non può cagliare. L'omogeneizzazione rallenta infatti la
separazione dei grassi dal siero, in pratica limita che si formi "il
fondo" dentro i contenitori. Va notato che l'omogeneizzazione è solo un
trattamento meccanico che non altera le qualità nutrizionali del latte, ma
lo rende non idoneo alla caseificazione.
Una buona parte dei veleni (diserbanti, ecc) che si trovano
nell'alimentazione delle mucche finisce nel latte, e quest'ultimo diventa
maggiormente tossico all'inizio della primavera e quando le mucche sono
malate (cosa assai frequente per gli animali che vivono quasi sempre
dentro le stalle).
Per legge della natura, il latte serve esclusivamente per nutrire i
piccoli della propria specie fino allo svezzamento. Così il latte di mucca
è un alimento completo, ma solo per il vitello fino allo svezzamento. La
specie umana dovrebbe prendere il latte solo dalla propria madre,
normalmente fino all'età di cinque anni circa.
Gli adulti che desiderano bere il latte dovrebbero andare a popparlo dal
seno della madre o dal seno di un'altra donna. Quanti adulti ci sono che
se la sentono di bere il latte in questo modo? Se gli uomini adulti non se
la sentono affatto di poppare il latte direttamente dal seno materno è
semplicemente perchè tutti gli animali adulti non devono più prendere il
latte, e ancora meno farne del formaggio.
Andando contro questa regola naturale non ci si guadagna niente in salute.
L'energia vitale del latte alla mungitura è di 6500 A° (Armostrong,
N.d.R.), dopo sei ore 6000 A°, dopo 48 ore dalla mungitura 2000 A°. I
formaggi fermentati non emettono quasi nessuna radiazione vitale, quelli
non fermentati hanno 7500 A° di radiazione, ma non essendo questi, cibi
naturali, si possono consumare solo raramente.
Trasmutazione del Calcio con cibi vegetali
Il nostro sangue deve contenere Sodio e Calcio in abbondanza perché,
secondo la mia esperienza un sangue sano contiene più Sodio e Calcio di
uno malato. Non ritengo giusto tuttavia raccomandare il latte per avere
più Calcio. Il Sodio e Calcio sono elementi provenienti soprattutto da
cibi animali, mentre Potassio e Magnesio sono elementi che derivano
principalmente dai cibi vegetali.
Secondo la teoria della trasmutazione di Kervran (?), questi quattro
elementi si possono trasmutare l'uno nell'altro. Il Calcio può essere
prodotto a partire dal Magnesio, presente nella clorofilla, per
combinazione con l'ossigeno. Perciò è possibile ottenere il Calcio a
sufficienza mangiando unicamente verdure: infatti le mucche e molti altri
mammiferi che mangiano solo erba hanno una struttura ossea molto
sviluppata.
Un vitellino appena nato pesa intorno ai cinquanta chili, mentre dopo un
mese ne peserà circa una novantina ed a questo punto sarà in grado di
andarsene in giro da solo. Questa rapida crescita richiede un rapido
sviluppo della struttura del corpo ed in particolare delle ossa, in base
alle richieste del peso e del movimento dell'animale. Questa è la ragione
per cui il latte della vacca contiene una così grande quantità di calcio
tre o quattro volte di più del latte umano.
Il latte materno contiene fosforo. Questo elemento è molto importante per
la crescita e lo sviluppo del cervello. Il piccolo dell'uomo sviluppa
dapprima il cervello, mentre l'animale sviluppa prima la sua struttura
ossea. Perciò è giusto che il latte destinato ad un piccolo essere umano
sia diverso da quello per un grande animale. Nutrire con latte vaccino un
neonato, senza prima riflettere sull'ordine naturale delle cose, è troppo
semplicistico.
La scienza presta attenzione alle calorie, alle vitamine, alle proteine,
agli zuccheri ecc., senza però conoscere esattamente in base a quale
meccanismo il latte di mucca crei le mucche e il latte umano faccia
diventare esseri umani i bambini. Quando la scienza raggiungerà una più
completa comprensione della differenza tra mucche ed esseri umani
sicuramente proclamerà che il latte di mucca non deve essere dato agli
uomini. Il latte vaccino è adatto ai vitelli.
IL CALCIO, UN PREZIOSO ELEMENTO
Il Calcio è necessario per la propagazione degli impulsi nervosi, la
salute delle ossa e denti e la regolazione del battito cardiaco.
Equilibra il sistema nervoso ed interviene nell'attività ritmica del
cuore. Evita: carie dentarie, crampi alle gambe, unghie fragili,
irritabilità e alcune forme di mal di testa. L'assimilazione di questo
prezioso elemento è controllato dalla ghiandole endocrine ed il corpo è
capace di ricavare tutto il Calcio che gli è necessario da una dieta sana
e naturale. Per garantirsi sull'apporto giornaliero del Calcio è perciò
sufficiente utilizzare: cereali, frutta fresca, noci e semi crudi, frutta
secca, germe di grano, avena, e verdure con foglie verdi. In caso di
necessità si potrà usufruire del decotto di equiseto fatto bollire
lentamente almeno 12 minuti. Attenzione: l'aceto, ed i sottaceti, sono
pericolosi nemici del calcio e vanno usati con molta cautela.
Alcune note di biochimica sul Calcio
Il Calcio è necessario per la propagazione degli impulsi nervosi, la
salute delle ossa e denti e la regolazione del battito cardiaco. In questi
ultimi anni, si è diffusa la credenza che sia necessario utilizzare latte
e formaggio per essere sicuri di averne sempre a disposizione. Questa è
un'idea piuttosto falsa come vedremo in questa breve trattato. Infatti, i
mammiferi, durante la loro infanzia, ricevono il calcio dal latte materno
e, una volta cresciuti, i carnivori lo ricevono dalle loro prede e gli
erbivori dal regno vegetale. Nessuno di loro lo prende dal latte!
Secondo la teoria della trasmutazione di Kervran, Sodio, Calcio, Potassio
e Magnesio si possono trasmutare l'uno nell'altro. In particolare la
trasmutazione del Silicio in Calcio è molto diffusa in natura anche nelle
piante.
Su queste basi, diventa comprensibile l'effetto remineralizzante e
ricalcificante osseo, di alimenti ricchi di Silicio come il miglio e il
frumento (65/68 per cento) e ricchi di Magnesio come il grano saraceno.
Non è un caso, infatti, che da sempre in medicina popolare si usi
l'equiseto (Equisetum arvensis detto anche Coda cavallina) sotto forma di
decotto, carbone vegetale o altre preparazioni come ricalcificante nelle
fratture ossee e cartilaginee, nell'osteoporosi, per le unghie soggette a
facili fratture, nelle carie, ecc.
Nella formazione di Calcio, il Magnesio non è certo meno importante del
Potassio e del Silicio. È questa trasmutazione (Magnesio + Ossigeno =
Calcio) che ci spiega ad esempio il meccanismo di formazione della corazza
di aragoste e granchi e della costituzione del corallo.
La mania di usare molti latticini, per non restare senza calcio, non è
pertanto fondata su verità. Diremo anzi che è pericolosa, visto che
recenti ricerche hanno dimostrato come l'osteoporosi ed il cancro al seno
siano più diffuse nei paesi dove vi è un maggior consumo di latte e
formaggio. Pertanto è preferibile ottenere il Calcio necessario mangiando
cibi che provengono dal regno vegetale; che ne danno conferma le mucche e
molti altri mammiferi che mangiano solo erba ed hanno una struttura ossea
molto sviluppata. In questi ultimi anni, si è diffusa la credenza che sia
necessario utilizzare latte e formaggio per essere sicuri di averne sempre
a disposizione. Questa è un'idea piuttosto falsa come vedremo in questa
breve trattato, infatti, durante l'infanzia i mammiferi ricevono il calcio
dal latte materno e, una volta cresciuti, i carnivori lo ricevono dalle
loro prede e gli erbivori dal regno vegetale se erbivori. Nessuno di loro
lo prende dal latte!
Il calcio del latte è dannoso!
Il calcio è una pericolosa mania che è nata tra i medici e tra la gente.
Questa mania è cresciuta a tal punto che le industrie latteo?casearie
stanno prosperando. Osserviamo in che modo siamo presi in giro.
Nessuna specie al mondo si è mai preoccupata del calcio né della mancanza
di calcio. Durante l'infanzia, il calcio viene fornito dal latte materno;
dopo lo svezzamento i carnivori ricavano calcio dagli animali predati e
gli erbivori dal regno vegetale. Ma nessun animale lo riceve dai derivati
del latte.
L'assimilazione di calcio nel corpo umano avviene solo quando è in
rapporto 2:1 con il fosforo. Nessun latte animale ha questo rapporto,
perciò nell'uomo non avviene nessuna assimilazione di calcio (Dr. Frank
Oski, pediatra, New York).
Da dove prende il calcio il vitello, i cui bisogni di tale minerale sono
molto più alti di quello dell'uomo?
Come può essere adatto all'uomo il calcio del latte di mucca che è stato
creato per il vitello? Vuol dire che qualsiasi cosa contenga calcio può
essere consumata dall'uomo anche se è una pianta velenosa, carne o latte?
Se il calcio serve allo sviluppo delle ossa e alla crescita fisica, perché
abbiamo bisogno di calcio anche quando la crescita è completa? Il bisogno
di calcio non si riduce dopo la maturità? Dove andrà questo eccesso di
calcio? Nessun dubbio, sarà depositato nei vari organi, arterie,
articolazioni o espulso, sovraccaricando così gli organi escretori in modo
da esaurirli o squilibrarli.
Il calcio è necessario per la propagazione degli impulsi nervosi,
costituisce un elemento necessario per tenere insieme le cellule nei
tessuti del corpo; contribuisce a mantenere regolare il battito cardiaco;
è fondamentale per la salute di ossa e denti. È naturale chiedersi come si
fa ad avere calcio a sufficienza se non si beve latte e non si mangiano
latticini.
Come avere calcio senza latticini
Prima di tutto, serve solo una piccola quantità di calcio per far fronte a
tutte queste funzioni vitali. L'assimilazione del calcio nel corpo è
controllata dalle ghiandole endocrine e il corpo può ricavare tutto il
calcio di cui ha bisogno da una dieta sana e naturale.
La questione, in definitiva, non è su qual è il modo di aumentare la
quantità di calcio assunta, ma piuttosto cosa è che trattiene o porta via
il calcio. Il calcio si trova in tutti i cibi che crescono sulla terra.
Essi forniscono facilmente sufficienti quantità di calcio per far fronte
alle richieste sia dei bambini in fase di crescita che degli adulti. Le
piante assorbono il calcio dal terreno incorporano nella loro struttura.
Gli animali mangiano piante e assorbono il calcio. così che la mucca si
procura calcio.
È stato stabilito chiaramente che i vegetali a foglia verde sono una fonte
primaria di calcio utilizzabile nella nutrizione umana. In aggiunta, hanno
calcio a sufficienza tutte le noci e i semi crudi, i cereali e la frutta
fresca, la frutta secca e le verdure. Affermazioni del tipo "non possiamo
soddisfare il nostro bisogno di calcio con una dieta senza latticini" sono
palesi bugie, false, inqualificabili e menzogne estremiste. Ricorda che
alcuni ricercatori hanno dimostrato che la deficienza calcio non è
presente tra persone che adottano una dieta naturale.
Allergie alimentari
Le allergie alimentari sono causate principalmente da un ristagno nella
funzione intestinale, causato soprattutto dal consumo prolungato di
latticini. Altri cibi che contribuiscono a tale ristagno dell'intestino
sono i farinacei, in particolar modo quelli lievitati e cotti al forno, lo
zucchero e i dolci, i cibi grassi e oleosi, la frutta tropicale e i succhi
da questa ricavati, gli additivi chimici o le medicine, e il consumo
abituale di insalate e altri cibi crudi.
Allergie cutanee
In genere, le allergie cutanee sono causate dall'aver consumato per lungo
tempo quantità eccessive di latticini, di cibi grassi e oleosi, di
zucchero, di dolci, di farina e altri derivati dei cereali raffinati, di
spezie, di medicine e di additivi chimici: inoltre svolgono un importante
ruolo anche cibi di origine animale, come uova, pollame, pesce azzurro o a
carni rosse.
Asma
Spesso l'asma può essere ricondotta ad un consumo eccessivo di latticini,
di cibi contenenti grassi e olio, zucchero, dolci e frutta tropicale. Il
consumo eccessivo di liquidi e bibite analcoliche, bevande fredde, latte e
bevande a base di latte e succhi di frutta sono spesso una causa
determinante dell'asma.
Autoimmunità
In parole povere, l'autoimmunità è la capacità del corpo di distinguere
ciò che è suo da ciò che non lo è. Quando il sistema immunitario si
sbaglia nel fare tale distinzione, reagisce contro una serie di
costituenti del corpo, e tutte le funzioni immunitarie sono compromesse.
La malattia autoimmune (tra cui sclerosi multipla, epatite, artrite
reumatoide, vari disturbi renali, ecc.) sta diventando sempre più
frequente nei paesi ricchi. Ma se questa malattia non viene compresa nelle
sue cause, continuerà a diffondersi e a interessare la vita di milioni di
persone.
L'artrite, per esempio, nella quale è a volte coinvolta una reazione
autoimmunitaria, è assai spesso causata da cibi come frutta, succhi di
frutta (soprattutto di origine tropicale o semitropicale), spezie,
eccitanti ed erbe e bevande aromatiche, bibite analcoliche, zucchero,
cioccolato, aceto pomodori, melanzane e altre verdure di origine
tropicale.
Altre forme di artrite sono dovute al consumo di cibi con carne, pollame,
uova, formaggi stagionati e altri cibi animali, e da grandi quantità di
sale e altri minerali. In entrambe le forme citate vi è il consumo
eccessivo e prolungato nel tempo latticini e zucchero raffinato. Il gelato
e altri latticini trattati dall'industria alimentare sono un'altra causa
fondamentale di tutte le forme di malattia autoimmune.
Raffreddore da fieno
Il raffreddore da fieno è il risultato di un consumo prolungato di
latticini, di cibi contenenti grassi e olio, di farinacei e di cereali
raffinati insieme a frutta e succhi di frutta, zucchero, dolci e frutta
tropicale.
Latticini, cibo animale ed estetica
Seguono gli effetti di un'alimentazione a base di carne in genere (pesce,
- Capelli chiari, dritti e sottili.
- Peli più diffusi e spessi sul corpo e sul viso, anche nelle donne.
- Odore del corpo sgradevole.
- Capelli con doppie punte.
- Calvizie al centro della testa.
- Alopecia (diradamento generale dei capelli).
- Pelle secca e squamosa; unghie più dure e spesse.
- Colorito estremamente pallido; chiazze bianche sulla pelle (anche
vitiligine).
- Rughe sul viso, soprattutto sulla fronte e fra le sopracciglia; "borse"
scure o violacee sotto gli occhi.
- Acne e foruncoli in genere.
- Cellulite (se localizzata nella parte alta del corpo, con un seno molto
grande, si consumano più latticini freschi, molli e zuccherati; se la
cellulite riguarda maggiormente la parte bassa del corpo, si fa più uso di
formaggi salati e stagionati); grasso superfluo.
Conclusione
Non vorremmo che queste informazioni spaventassero, vanno comunque tenute
presenti quando si considera la salute come una cosa preziosa. Noi
suggeriamo di non utilizzare il latte di nessun tipo e, qualora piacciano
i formaggi, tener presente che quelli di capra sono molto migliori.
Per garantirsi sull'apporto giornaliero del Calcio è sufficiente
utilizzare: frutta fresca, noci e semi crudi, frutta secca e verdura. In
caso di necessità si potrà usufruire del decotto di equiseto fatto bollire
lentamente almeno 12 minuti.
Riferimenti bibliografici
1. Da: S. Gagné, Energelics of food, Spiral sciences.
Citato in Latte e formaggio, rischi e alternative, p. 15.
2. La voce dei senza voce, primavera 1996, p. 33.
3. Come alimentarsi per acquistare salute,
Edizioni Miche Manca, via Pinetti, 91/4 - 16144 Genova.
4.. Antognetti, Latte e formaggio, rischi e allergie per adulti e bambini.
Macro/Edizioni, Cesena (FO).
5. Ibid.
6. Michio Kushi, Allergies, Japan publications.
Citato in Latte e formaggio, rischi e alternative, p. 21.
7. Latte e formaggio, rischi e alternative, p. 25,
Associazione per la protezione della salute, via Isei, 29/31, 47023 Cesena
(FO).
8. Ibid., pp. 2-3.
Bibliografia.
- Comunicato Andromeda n. 4/1991,
Andromeda, via S. Allende 1, 40139 Bologna.
- P. Antognetti, Latte e formaggio, rischi e allergie per aduli e bambini.
Macro/Edizioni, Cesena (FO).
- A. Kushi, Dieta salute e bellezza.
Edizioni Mediterranee, Roma.
Mario_M
2010-11-11 21:57:12 UTC
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Il Mon, 1 Nov 2010 20:30:26 +0100, "Nico Valerio"
Post by Nico Valerio
Perché noi Uomini col latte
abbiamo costruito il Colosseo, il Partenone, il Diritto Romano,
l'Architettura, perfino la Gioconda. Insomma tutta la nostra vita. Non puoi
ora negare un cibo fondamentale, provato per milioni di anni, come se fosse
l'ultimo mangostano importato oggi. E' da stupidi.
Dopo la quotatura al messaggio... questa è fra le cose più bizzarre!
A parte che non sono milioni di anni ma cento volte di meno, cosa
significa se ha fatto opere che gli animali non fanno?
Mica le ha fatte perchè beveva latte!
Proprio l'autore della Gioconda di proteine animali non voleva manco
sentirne parlare.
Ma questa è solo coreografia.
La sostanza è che sul latte senti soprattutto le ridicole affermazioni
dei sedicenti nutrizionisti, tipo: "Le donne in menopausa devono bere
molto latte e mangiare formaggio contro l'osteoporosi"
Non si capisce se ci credono davvero o se li hanno pagati per dire
questo.
Non c'è un solo studio che evidenzia come il latte vaccino rinforzi le
ossa. Anzi!
Vero che latte e formaggi hanno calcio ma l'acidificazione del sangue
che comporta l'ingestione di proteine animali (in questo carne e latte
pari sono), viene tamponata proprio sottraendo calcio alle ossa.
Crononauta
2010-11-12 09:26:19 UTC
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Post by Mario_M
Vero che latte e formaggi hanno calcio ma l'acidificazione del sangue
che comporta l'ingestione di proteine animali (in questo carne e latte
pari sono), viene tamponata proprio sottraendo calcio alle ossa.
Questa storia dell'acidificazione del sangue, che vedo essere un
cavallo di battaglia di svariati naturisti e che viene riproposto con
cadenza ciclica, è come al solito priva di ogni fondamento scientifico.

Il sangue ha un pH = 7,2-7,4, quindi leggermente alcalino, e ha diversi
sistemi tampone che ne mantengono il pH stabile anche di fronte a
relativamente grosse variazioni delle sostanze che si trova a dover
trasportare. E ciò è necessario, perché la tolleranza del fisico alle
variazioni di pH è assolutamente minima.
Un'acidosi che porti il pH a 7,1 comporta già notevoli disagi, ed è
causata da situazioni patologiche di una certa entità.
Sotto questa soglia i disturbi diventano di enorme gravità, e sotto a 7
la situazione si fa perfino potenzialmente mortale.

Questo tanto per dare un'idea di quanto debba essere efficiente il
sistema tampone del sangue, e di quanto siano ristretti i margini di
variazione. Un bicchiere di latte in più o in meno, ma fosse anche un
litro alla volta, non può e non deve cambiare una beneamata mazza nel pH
*ematico* di una persona sana.

Uno sguardo al sistema tampone carbonato, che è il principale ma non
l'unico a disposizione del sangue per mantenere stabile il proprio pH,
aiuterebbe ad evitare di credere a queste fesserie di stampo newage:

Un link trovato al volo dove ci sono le formule in gioco:
http://www.asberto.net/Anno%203/Biochimica/2A-%20Acqua-pH-Tamponi%20del%20sanguePDF.pdf

Sic stantibus rebus, la teoria dei cibi acidificanti il _sangue_ è
*fuffa*. E magari, dico magari eh!, si fa confusione con
l'acidificazione delle *urine*, che è tutto un altro discorso.

Al che mi domando che competenza scientifica possa avere un millantato
nutrizionista che confonde l'acidosi ematica con quella urinaria, e che
non sa che i disturbi di cui parla provocano esattamente il contrario di
quel che predica; e, di conseguenza, che valore possano quindi avere i
suoi suggerimenti allorquando si mette a discutere di biochimica senza
chiaramente averne la minima idea.

BTW in 2 anni di esami di laboratorio, in cui facevo un'ottantina di
emocromi al giorno, di casi in cui il sangue abbia presentato variazioni
apprezzabili di pH ne ho contati forse due o tre, e tutti in soggetti
con leucemie allo stadio terminale.
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Mario_M
2010-11-12 19:59:45 UTC
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Il Fri, 12 Nov 2010 10:26:19 +0100, Crononauta
Post by Crononauta
BTW in 2 anni di esami di laboratorio, in cui facevo un'ottantina di
emocromi al giorno, di casi in cui il sangue abbia presentato variazioni
apprezzabili di pH ne ho contati forse due o tre, e tutti in soggetti
con leucemie allo stadio terminale.
Certo, come dicevi il corpo mette in atto una serie di meccanismi per
mantenere i parametri ed equilibri giusti ma il punto è l'alto prezzo
che ciò a volte comporta.
Prima si ammala poi poi quando non ce la fa più perisce.

Tralasciamo le differenze fra latte di una vacca che pascola nelle
alpi brucando e ruminando e quello molto più diffuso, pastorizzato e
confezionato, proveniente da animali stressati, alimentata a cereali,
imbottiti di antibiotici e altre porcherie per fargli produrre il
triplo di latte rispetto allo standard naturale.

Senza arrivare all'equazione diretta del 3D, ci sono ad esempio studi
seri che provano la valenza di latte e latticini contro l'ostoporosi?
Non mi pare, anzi, c'è il contrario
http://www.ajcn.org/cgi/content/abstract/77/2/504
E ancor più che degli studi, ci sono popolazioni ad esempio in Asia
che bevono latte solo dal seno materno e poi più per tutta la vita
eppure l'osteoporosi è assai meno diffusa che in Europa e USA.
Eppure sedicenti nutrizionisti ripetono che l'apporto di calcio di
latte e latticini è indispensabile per le ossa...ce la cantano e ce la
suonano che "il latte fa bene".
Crononauta
2010-11-12 23:16:56 UTC
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Post by Mario_M
Certo, come dicevi il corpo mette in atto una serie di meccanismi per
mantenere i parametri ed equilibri giusti ma il punto è l'alto prezzo
che ciò a volte comporta.
Prima si ammala poi poi quando non ce la fa più perisce.
Non girare intorno, intanto è una vaccata la premessa: il "sangue acido"
esiste solo come modo di dire.

Detto questo, il metabolismo del calcio è regolato da varie sostanze,
fra le quali i principali sono il paratormone e la vitamina D, che
regolano la mobilizzazione di calcio nelle ossa, il suo assorbimento nel
tenue e il suo filtraggio a livello renale.

A livello intestinale, il calcio viene assorbito da quelle sostanze che
lo apportano, e questo è talmente ovvio da sembrare una riedizione di de
Lapalisse. Pare incredibile che dobbiamo stare qui a parlarne.

Sostanze ricche di calcio sono, fra le varie, latte e latticini in
genere, che sono e restano una fonte importantissima di calcio.
Post by Mario_M
Senza arrivare all'equazione diretta del 3D, ci sono ad esempio studi
seri che provano la valenza di latte e latticini contro l'ostoporosi?
Non mi pare, anzi, c'è il contrario
http://www.ajcn.org/cgi/content/abstract/77/2/504
Ma l'hai letta bene? E soprattutto, hai capito cosa c'è scritto?
Evidentemente no.

Ti riporto la conclusione:
"An adequate vitamin D intake is associated with a lower risk of
osteoporotic hip fractures in postmenopausal women. Neither milk nor a
high-calcium diet appears to reduce risk. Because women commonly consume
less than the recommended intake of vitamin D, supplement use or dark
fish consumption may be prudent."

"Perché le donne abitualmente assumono con la dieta una quantità
inferiore al raccomandato di vitamina D": ecco perché bere il latte non
basta!

In pratica questo studio dice una cosa *ovvia* e che conferma né più né
meno quanto noto da tempo sul metabolismo: e cioè che non basta assumere
sostanze contenenti calcio, se poi non si assumono le sostanze che ne
promuovono l'assorbimento!

E grazie al cazzo: e con questo De Lapalisse è steso al tappeto e
battuto per K.O. tecnico alla prima ripresa.
Post by Mario_M
E ancor più che degli studi, ci sono popolazioni ad esempio in Asia
che bevono latte solo dal seno materno e poi più per tutta la vita
eppure l'osteoporosi è assai meno diffusa che in Europa e USA.
Intanto bisognerebbe leggerli questi studi... poi magari si scopre che
sono popolazioni con un età media di 40 anni, e allora il fatto che non
si arrivi all'osteoporosi *forse* non è dovuto _solo_
all'alimentazione...! A prendere solo le parti degli studi che fanno
comodo si può dimostrare anche che la terra è piatta, quindi
quell'affermazione decontestualizzata, da un punto di vista scientifico
lascia il tempo che trova.

Comunque, di qui a dire che allora il latte faccia *male* o non apporti
calcio, ci passa il mare. Perfino sui siti informativi sul latte ti
possono fornire spiegazioni, plausibili, dei motivi di cui sopra:
http://www.infolatte.it/vegetali/calcio.html
L'equilibrio del calcio è banalmente basato sul rapporto fra quanto ne
introduci, quanto ne metabolizzi e quanto ne espelli, e di nuovo mi pare
una tale ovvietà da essere incredibile dovere stare qui a parlarne.

Se qualche particolare popolazione etnica ha un'alimentazione
tradizionalmente povera di latticini, ma a corredo la stessa
alimentazione è ricca di sostanze mobilizzatrici di calcio nelle ossa e
inibenti la sua espulsione a livello renale, il poco calcio che assumono
verrà tutto trattenuto; il bilancio finale potrebbe essere più positivo
di una dieta ricca di calcio, ma altrettanto ricca di sostanze inibenti
la sua mobilizzazione nelle ossa e promuoventi la sua espulsione: ciò
renderà inutile l'assunzione di calcio e non impedirà quei fenomeni di
osteoporosi in età avanzata.
Post by Mario_M
Eppure sedicenti nutrizionisti ripetono che l'apporto di calcio di
latte e latticini è indispensabile per le ossa...ce la cantano e ce la
suonano che "il latte fa bene".
Non sono "sedicenti", è esattamente quello che succede.
Il latte *apporta calcio*. Il problema è che assumere calcio con
l'alimentazione è condizione necessaria ma non sufficiente per fissarlo
nelle ossa: se non assumi *anche* le sostanze che promuovono questo
fenomeno, come assumi il calcio, così lo espelli.
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Skype: crononauta <***@gmail.com>
Facebook: Massimo Bacilieri
edevils
2010-11-13 09:25:57 UTC
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Post by Crononauta
Post by Mario_M
Certo, come dicevi il corpo mette in atto una serie di meccanismi per
mantenere i parametri ed equilibri giusti ma il punto è l'alto prezzo
che ciò a volte comporta.
Prima si ammala poi poi quando non ce la fa più perisce.
Non girare intorno, intanto è una vaccata la premessa: il "sangue acido"
esiste solo come modo di dire.
Detto questo, il metabolismo del calcio è regolato da varie sostanze, fra le
quali i principali sono il paratormone e la vitamina D, che regolano la
mobilizzazione di calcio nelle ossa, il suo assorbimento nel tenue e il suo
filtraggio a livello renale.
A livello intestinale, il calcio viene assorbito da quelle sostanze che lo
apportano, e questo è talmente ovvio da sembrare una riedizione di de
Lapalisse. Pare incredibile che dobbiamo stare qui a parlarne.
Sostanze ricche di calcio sono, fra le varie, latte e latticini in genere,
che sono e restano una fonte importantissima di calcio.
Che il nostro "amico" abbia scritto una cappellata sul "sangue acido",
non c'è dubbio alcuno, e farebbe meglio ad ammetterlo anziché
arrampicarsi sugli specchi.

Tuttavia, mentre è sacrosanto replicare alle somarate dei fanatici
anti-latte, non dobbiamo (dico a me stesso, in generale, non nei tuoi
confronti) neanche rischiare di fare la parte, per reazione, dei
"paladini" a tutti i costi del latte, non so se mi spiego :-)
Come qualsiasi altro alimento, il latte ha dei pro e dei contro, e come
per qualsiasi altro alimento quello che più conta sono le quantità,
l'insieme della dieta, perché non ci sono alimenti "velenosi" e
neppure "miracolosi", ma solo alimenti da assumere in quantità maggiori
o minori e soprattutto in equilibrio con il resto dell'alimentazione e
dello stile di vita.

Nello specifico caso del latte, talvolta viene affermata
l'*essenzialità* di latte e latticini nella prevenzione
dell'osteoporosi. Questo aspetto però è oggetto controversia secondo
alcuni studi, a quanto si legge sulle pagine dell'Harvard Public School
of Health. Probabilmente, aggiungo, ci sono anche opinioni diverse, più
favorevoli a sottolineare l'importanza del latte, ma si tratta di un
legittimo dibattito tra nutrizionisti da una parte e dall'altra, niente
a che fare con le esagerazioni dei fanatici di cui sopra!

http://www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/what-should-you-eat/calcium-and-milk/
Calcium is important. But milk isn’t the only, or even best, source.
It’s not a news flash that calcium is key for healthy bones. Getting
enough calcium from childhood through adulthood helps build bones up
and then helps slow the loss of bone as we age. It’s not clear, though,
that we need as much calcium as is generally recommended, and it’s also
not clear that dairy products are really the best source of calcium for
most people.

While calcium and dairy can lower the risk of osteoporosis and colon
cancer, high intake can increase the risk of prostate cancer and
possibly ovarian cancer.

Plus, dairy products can be high in saturated fat as well as retinol
(vitamin A), which at high levels can paradoxically weaken bones.

Good, non-dairy sources of calcium include collards, bok choy,
fortified soy milk, baked beans, and supplements.

Read the full article on calcium and milk.
http://www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/what-should-you-eat/calcium-full-story/index.html
Post by Crononauta
Post by Mario_M
Senza arrivare all'equazione diretta del 3D, ci sono ad esempio studi
seri che provano la valenza di latte e latticini contro l'ostoporosi?
Non mi pare, anzi, c'è il contrario
http://www.ajcn.org/cgi/content/abstract/77/2/504
Ma l'hai letta bene? E soprattutto, hai capito cosa c'è scritto?
Evidentemente no.
"An adequate vitamin D intake is associated with a lower risk of osteoporotic
hip fractures in postmenopausal women. Neither milk nor a high-calcium diet
appears to reduce risk. Because women commonly consume less than the
recommended intake of vitamin D, supplement use or dark fish consumption may
be prudent."
"Perché le donne abitualmente assumono con la dieta una quantità inferiore al
raccomandato di vitamina D": ecco perché bere il latte non basta!
In pratica questo studio dice una cosa *ovvia* e che conferma né più né meno
quanto noto da tempo sul metabolismo: e cioè che non basta assumere sostanze
contenenti calcio, se poi non si assumono le sostanze che ne promuovono
l'assorbimento!
E grazie al cazzo: e con questo De Lapalisse è steso al tappeto e battuto per
K.O. tecnico alla prima ripresa.
Concordo. A proposito, negli USA si vende il latte fortificato con vit.
D, particolarmente alla popolazione con la pelle scura per ovvi motivi
(meno vit. D da esposizione solare), ma forse utile anche alla
popolazione generale se è vero quello che dice lo studio.
Se così, forse sarebbe il caso di usare il latte fortificato con vit. D
anche da noi?
Post by Crononauta
Post by Mario_M
E ancor più che degli studi, ci sono popolazioni ad esempio in Asia
che bevono latte solo dal seno materno e poi più per tutta la vita
eppure l'osteoporosi è assai meno diffusa che in Europa e USA.
Intanto bisognerebbe leggerli questi studi... poi magari si scopre che sono
popolazioni con un età media di 40 anni, e allora il fatto che non si arrivi
all'osteoporosi *forse* non è dovuto _solo_ all'alimentazione...! A prendere
solo le parti degli studi che fanno comodo si può dimostrare anche che la
terra è piatta, quindi quell'affermazione decontestualizzata, da un punto di
vista scientifico lascia il tempo che trova.
Comunque, di qui a dire che allora il latte faccia *male* o non apporti
calcio, ci passa il mare. Perfino sui siti informativi sul latte ti possono
http://www.infolatte.it/vegetali/calcio.html
L'equilibrio del calcio è banalmente basato sul rapporto fra quanto ne
introduci, quanto ne metabolizzi e quanto ne espelli, e di nuovo mi pare una
tale ovvietà da essere incredibile dovere stare qui a parlarne.
Se qualche particolare popolazione etnica ha un'alimentazione
tradizionalmente povera di latticini, ma a corredo la stessa alimentazione è
ricca di sostanze mobilizzatrici di calcio nelle ossa e inibenti la sua
espulsione a livello renale, il poco calcio che assumono verrà tutto
trattenuto; il bilancio finale potrebbe essere più positivo di una dieta
ricca di calcio, ma altrettanto ricca di sostanze inibenti la sua
mobilizzazione nelle ossa e promuoventi la sua espulsione: ciò renderà
inutile l'assunzione di calcio e non impedirà quei fenomeni di osteoporosi in
età avanzata.
Post by Mario_M
Eppure sedicenti nutrizionisti ripetono che l'apporto di calcio di
latte e latticini è indispensabile per le ossa...ce la cantano e ce la
suonano che "il latte fa bene".
Non sono "sedicenti", è esattamente quello che succede.
Il latte *apporta calcio*. Il problema è che assumere calcio con
l'alimentazione è condizione necessaria ma non sufficiente per fissarlo nelle
ossa: se non assumi *anche* le sostanze che promuovono questo fenomeno, come
assumi il calcio, così lo espelli.
Quello che dici è interessante e sensato, ma dubito che scalfirà le
convinzioni degli anti-latte, che hanno un ché di fanatismo
pseudoreligioso!
Jinn
2010-11-13 13:19:28 UTC
Permalink
Post by Crononauta
Non girare intorno, intanto è una vaccata la premessa: il "sangue acido"
esiste solo come modo di dire.
Detto questo, il metabolismo del calcio è regolato da varie sostanze, fra
le quali i principali sono il paratormone e la vitamina D, che regolano
la mobilizzazione di calcio nelle ossa, il suo assorbimento nel tenue e
il suo filtraggio a livello renale.
A livello intestinale, il calcio viene assorbito da quelle sostanze che
lo apportano, e questo è talmente ovvio da sembrare una riedizione di de
Lapalisse. Pare incredibile che dobbiamo stare qui a parlarne.
Sostanze ricche di calcio sono, fra le varie, latte e latticini in
genere, che sono e restano una fonte importantissima di calcio.
Che il nostro "amico" abbia scritto una cappellata sul "sangue acido", non
c'è dubbio alcuno, e farebbe meglio ad ammetterlo anziché arrampicarsi
sugli specchi.
invece è importante conoscere bene i fatti prima di discuterne a vanvera. E'
noto in medicina che un eccesso cronico di calcio nel sangue (ipercalcemia )
provoca alla lunga calcificazione delle arterie e danni al sistema
cardiocircolatorio. Infatti il calcio in eccesso presente nel sangue, non
adeguatamente filtrato dai reni ed emesso con le urine, si deposita nella
membrana dei vasi sanguinei indurendoli e causando l'arteriosclerosi. Alla
lunga i depositi di calcio nei vasi ostruiscono i pori membranosi che
consentono il passaggio degli aggregati lipidici dal sangue ai tessuti e
viceversa : gli aggregati di colesterolo LDL e trigliceridi, essendo
particelle molto grandi, sono le prime ad intasarsi e depositarsi nelle
pareti dei vasi, invece di passare nei tessuti ed essere metabolizzate nelle
cellule come dovrebbe avvenire, il colesterolo sottratto col depositarsi
sulle pareti dei vasi stimola la produzione di altro colesterolo dal fegato
in un circolo vizioso senza fine. Così alla fine l'eccesso di calcio
alimentare è la causa prima della aterosclerosi e delle malattia del sistema
cardiovascolare da essa derivanti : infarti ed ictus sono causati in primis
dal calcio deposto nelle arterie, al contrario di quello che afferma la
medicina ufficiale che sono causati dall'ipercolesterolemia. Dunque invece
di assumere delle statine per ridurre il colesterolo, sarebbe molto meglio
ridurre l'apporto di calcio alimentare e seguire un'alimentazione
vegetariana che riduce la calcemia.
edevils
2010-11-14 11:41:23 UTC
Permalink
On 13/11/2010, Jinn wrote:
[...]
Post by Jinn
infarti ed ictus sono causati in primis
dal calcio deposto nelle arterie, al contrario di quello che afferma la
medicina ufficiale che sono causati dall'ipercolesterolemia.
Questa tua teoria tipo spot del "calfort lavatrici" mi giunge nuova.
Qualche studio per confermarla?
Post by Jinn
Dunque invece di
assumere delle statine per ridurre il colesterolo, sarebbe molto meglio
ridurre l'apporto di calcio alimentare e seguire un'alimentazione vegetariana
che riduce la calcemia.
Ah, ecco perché i veggies usano alimenti fortificati con l'aggiunta di
calcio, tipo i vari "latti" di soia et similia con calcio aggiunto! ;-)
Jinn
2010-11-14 13:35:28 UTC
Permalink
Post by edevils
infarti ed ictus sono causati in primis dal calcio deposto nelle arterie,
al contrario di quello che afferma la medicina ufficiale che sono causati
dall'ipercolesterolemia.
Questa tua teoria tipo spot del "calfort lavatrici" mi giunge nuova.
Qualche studio per confermarla?
http://findarticles.com/p/articles/mi_m0887/is_n3_v11/ai_12076412/
Post by edevils
Dunque invece di assumere delle statine per ridurre il colesterolo,
sarebbe molto meglio ridurre l'apporto di calcio alimentare e seguire
un'alimentazione vegetariana che riduce la calcemia.
Ah, ecco perché i veggies usano alimenti fortificati con l'aggiunta di
calcio, tipo i vari "latti" di soia et similia con calcio aggiunto! ;-)
la mistificazione del lattaio ha contagiato anche loro
Mario_M
2010-11-14 07:59:24 UTC
Permalink
Il Sat, 13 Nov 2010 10:25:57 +0100, edevils
Post by edevils
Che il nostro "amico" abbia scritto una cappellata sul "sangue acido",
non c'è dubbio alcuno, e farebbe meglio ad ammetterlo anziché
arrampicarsi sugli specchi.
Guarda che sugli specchi si arrampicano altri.
Sangue acido non si intende che dall'analisi rilevi un pH variato
(ovvio che no, c'è un range ristretto al di fuori del quale il corpo
perisce). Vuol dire che proteine animali portano verso l'acidita e
l'organismo mette in atto diversi sistemi per tamponare.
Il costo di questa difesa è soprattutto a carico proprio delle ossa
che da pubblicità dovrebbero trarre vantaggio dall'assumere latte e
latticini.
edevils
2010-11-14 21:45:00 UTC
Permalink
Post by Mario_M
Il Sat, 13 Nov 2010 10:25:57 +0100, edevils
Post by edevils
Che il nostro "amico" abbia scritto una cappellata sul "sangue acido",
non c'è dubbio alcuno, e farebbe meglio ad ammetterlo anziché
arrampicarsi sugli specchi.
Guarda che sugli specchi si arrampicano altri.
Sangue acido non si intende che dall'analisi rilevi un pH variato
(ovvio che no, c'è un range ristretto al di fuori del quale il corpo
perisce).
Insomma "sangue acido" non vuol dire "sangue acido". Complimenti per
l'arrampicata di sesto grado. LOL! :-D
Post by Mario_M
Vuol dire che proteine animali portano verso l'acidita
L'"acidità" di cosa, santa polenta vergine!?
Del sangue di cui parlavi inizialmente, direi proprio di no, e anche
tu hai ammesso che "ovvio che no".
Forse ti riferisci invece al PRAL?
Post by Mario_M
e
l'organismo mette in atto diversi sistemi per tamponare.
Il costo di questa difesa è soprattutto a carico proprio delle ossa
che da pubblicità dovrebbero trarre vantaggio dall'assumere latte e
latticini.
Quanto al potenziale demineralizzante di un'alimentazione fortemente
proteica, l'ultima volta che ho provato a documentarmi leggendo gli
studi in proposito ho letto che è questione ancora controversa.
Ad ogni modo, anche se fosse, l'importante è l'alimentazione
complessiva. Mica mangi solo il cacio e le bistecche, no? Mangerai
anche verdura e frutta ecc.
Crononauta
2010-11-15 00:35:25 UTC
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Post by edevils
Tuttavia, mentre è sacrosanto replicare alle somarate dei fanatici
anti-latte, non dobbiamo (dico a me stesso, in generale, non nei tuoi
confronti) neanche rischiare di fare la parte, per reazione, dei
"paladini" a tutti i costi del latte, non so se mi spiego :-)
Come qualsiasi altro alimento, il latte ha dei pro e dei contro, e come
per qualsiasi altro alimento quello che più conta sono le quantità,
Ah beh, ci mancherebbe altro. Il latte è di per sé un alimento difficile
da digerire e che facilmente provoca coliti con tutto ciò che ne
consegue, se si esagera con la quantità.
Questo per limitarci ai fenomeni più macroscopici e immediatamente
tangibili!
Post by edevils
Nello specifico caso del latte, talvolta viene affermata
l'*essenzialità* di latte e latticini nella prevenzione
dell'osteoporosi. Questo aspetto però è oggetto controversia secondo
alcuni studi, a quanto si legge sulle pagine dell'Harvard Public School
of Health. Probabilmente, aggiungo, ci sono anche opinioni diverse, più
favorevoli a sottolineare l'importanza del latte, ma si tratta di un
legittimo dibattito tra nutrizionisti da una parte e dall'altra, niente
a che fare con le esagerazioni dei fanatici di cui sopra!
http://www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/what-should-you-eat/calcium-and-milk/
Calcium is important. But milk isn’t the only, or even best, source.
E qui direi che si può solo essere d'accordo.
Post by edevils
Concordo. A proposito, negli USA si vende il latte fortificato con vit.
D, particolarmente alla popolazione con la pelle scura per ovvi motivi
(meno vit. D da esposizione solare), ma forse utile anche alla
popolazione generale se è vero quello che dice lo studio.
Se così, forse sarebbe il caso di usare il latte fortificato con vit. D
anche da noi?
Io credo che sarebbe meglio stare di più all'aria aperta e fare più
esercizio fisico, che c'è solo da guadagnarci :-)
Anche perché poi pure la vitamina D ha le sue soglie di tossicità,
quindi se uno si alimenta male, prende poco calcio e si imbottisce di
vitamina D, non risolve il problema, ma ne crea solo un altro!

A me ha sempre poco convinto la mentalità americana, cioè quella di
mangiare merda, vivere di merda, e poi cercare di imbottirsi di
medicinali o integratori vari per cercare di tamponare i danni
dell'alimentazione e della mancanza di attività fisica...
Post by edevils
Quello che dici è interessante e sensato, ma dubito che scalfirà le
convinzioni degli anti-latte, che hanno un ché di fanatismo
pseudoreligioso!
Contro quello c'è poco da fare :-/
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Skype: crononauta <***@gmail.com>
Facebook: Massimo Bacilieri
edevils
2010-11-15 15:06:33 UTC
Permalink
On 15/11/2010, Crononauta wrote:
[...]
Post by edevils
Se così, forse sarebbe il caso di usare il latte fortificato con vit. D
anche da noi?
Io credo che sarebbe meglio stare di più all'aria aperta e fare più esercizio
fisico, che c'è solo da guadagnarci :-)
[...]

Già, però è una strada più difficile da realizzare, come obiettivo di
massa. Forse l'aggiuntina di D nel latte (se davvero utile a livello di
popolazione, sto parlando in ipotesi) sarebbe più realistica.
Un po' tipo il sale allo iodio.
A proposito di alimenti fortificati, leggo che in alcuni Paesi viene
aggiunto Acido Folico:
<paste>
Da alcuni anni in Paesi extraeuropei (Canada, Cile, Israele, Sud
Africa, USA) viene adottata la prassi della fortificazione degli
alimenti: una piccola quantità di AF viene addizionata ad alcune farine
di uso comune determinando così un aumento dell’apporto modesto ma
generalizzato a tutta la popolazione.
Le concentrazioni aggiunte agli alimenti, anche per compatibilità
costo-beneficio, mirano a un incremento dell’assunzione di 0,1mg/giorno
(USA).
In Italia non c’è obbligo di produzione di alimenti fortificati ma
esiste invece una fortificazione volontaria adottata da alcune
industrie alimentari per quanto riguarda alcuni prodotti (cereali per
la colazione, succhi di frutta, latte speciale UHT).
Una dieta ricca di prodotti fortificati consente un incremento medio
non superiore a 0,1-0,2 mg/die e ad un costo basso; tuttavia occorre
l’impegno dell’industria alimentare a produrre e commercializzare
alimenti fortificati.
</paste>
http://www.iss.it/acid/chis/cont.php?id=92&lang=1&tipo=10
Jinn
2010-11-13 11:18:57 UTC
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Post by Crononauta
Post by Mario_M
Certo, come dicevi il corpo mette in atto una serie di meccanismi per
mantenere i parametri ed equilibri giusti ma il punto è l'alto prezzo
che ciò a volte comporta.
Prima si ammala poi poi quando non ce la fa più perisce.
Non girare intorno, intanto è una vaccata la premessa: il "sangue acido"
esiste solo come modo di dire.
infatti il sangue ha un ph costante perché viene 'tamponato' (cioè regolato
in acidità) dai sali sciolti sciolti in esso. Un alimentazione ricca in
proteine, come quella carnea o a base di latticini, tende ad acidificare il
corpo, e di conseguenza si attuano i meccanismi metabolici per tamponare
l'acidità, togliendo minerali dalle ossa e passandoli nel sangue, da dove
vengono espulsi con le urine attraverso i reni. Un'alimentazione ricca in
vegetali, per contro tende ad alcalinizzare il corpo (che significa il
contrario di acidificare) per cui in tal caso il sangue viene tamponato
all'inverso togliendo sali dal sangue e depositandoli nelle ossa.

Analizzando il meccanismo della regolazione dei sali si può constatare la
falsità delle affermazioni degli organi della sanità ufficiale (fallaci e
menzogneri nel loro sporco gioco di giustificare i lauti gnadagni dei lattai
ai danni della nostra salute) riguardo al fabbisogno di calcio: si afferma
sempre che il fabbisogno di calcio e di circa 1 grammo al giorno, variando
in più o meno secondo le necessità fisiologiche (maggiori negli organismo in
fase di crescita ossea, come bambini e adolescenti). Ora quello che non si
dice mai esplicitamente in questi avvisi terroristici della sanità
ufficiale, è che questa affermazione è riferita ad un'alimentazione povera
in vegetali e ricca in proteine, com'è appunto l'alimentazione media
dell'uomo moderno, in cui l'acidificazione del corpo dovuta all'eccesso
proteico fa espellere gran parte del calcio introdotto con l'alimentazione.
Infatti, facendo un po' di conti (e supponendo che tutto il calcio
introdotto venga assorbito nelle ossa) durante lo sviluppo dal bambino
all'adulto (col maggior introito raccomandato fino a 2 grammi al giorni di
calcio durante lo sviluppo) dovremmo avere verso i vent'anni circa 14
kilogrammi di calcio accumulati nelle ossa, che facendo i conti
corrisponderebbero a 40 kilogrammi di ossa!

E non solo: continuando a seguire gli insani consigli della sanità pubblica
(i cui corrotti rappresentanti intascano laute mazzette dai lattai per
propagandare false verità) se introducessimo 1 grammo di calcio ogni giorno
raccomandati per gli adulti con l'alimentazione, ogni anno aumenteremo di
365 grammi in peso di calcio depositati nelle ossa, verso gli ottan'anni
avremmo accumulato altri venti kilogrammi di calcio nelle ossa! si
arriverebbe all'assurdo che in un vecchio il suo peso sarebbe quasi tutto
quello delle sue ossa. C'è qualcosa che non quadra: come si fa ad affermare
che un adulto ha bisogno di apportare calcio con l'alimentazione, se lo sta
espellendo ogni giorno dalle ossa?
Questa è la grande baggianata che ci vogliono far credere: che NON è un
fatto innaturale che un adulto beva latte perché non ne ha alcun bisogno.
Crononauta
2010-11-14 21:18:58 UTC
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Post by Jinn
infatti il sangue ha un ph costante perché viene 'tamponato' (cioè
regolato in acidità) dai sali sciolti sciolti in esso. Un alimentazione
ricca in proteine, come quella carnea o a base di latticini, tende ad
acidificare il corpo, e di conseguenza si attuano i meccanismi
metabolici per tamponare l'acidità, togliendo minerali dalle ossa e
passandoli nel sangue,
[cut su una selva paurosa di cazzate]

Ommioddio mancava questo. :-O
Hai una minima e seppur vaga idea di cosa sia e cosa voglia dire
"sistema tampone"?
No, chiaramente.

Hai una minima e seppur vaga idea di quali sostanze siano coinvolte nel
sistema tampone del sangue (anzi *nei* sistemi tamponi del sangue), e se
queste abbiano a che fare col calcio?
No, chiaramente.

Ora, pur sapendo bene che è tempo perso risponderti, perché tu non ce la
puoi fare, lo farò per quelli che viceversa rischierebbero di prendere
per buone le tue fesserie.

a) Sistema tampone.
Un sistema tampone *non* si basa sulla complessazione o sulla reazione
*con* le sostanze che alterano il pH, bensì modificano la costante di
dissociazione delle sostanze acide o basiche che viceversa altererebbero
il pH.
Perciò è una titanica e colossale *stronzata* dire che il sistema
tampone del sangue annulla l'acidità prendendo minerali dalle ossa:
questo - dato e non concesso fosse vero - non sarebbe un sistema tampone
ma una reazione di neutralizzazione acido-base.
http://it.wikipedia.org/wiki/Soluzione_tampone


b) Acidificazione del corpo.
Non vuole dire una beneamata mazza. Quel che succede con
un'alimentazione di un certo tipo, è lo spostamento verso l'acido o
verso il basico dell'URINA in seguito alla variazione del bilancio dei
metaboliti di scarto. L'urina, pur avendo un'acidità media intorno a 6,
è invece soggetta a notevoli variazioni di pH (da 4 a 8) proprio perché
a differenza del sangue è priva di sistemi tampone.
Post by Jinn
reni. Un'alimentazione ricca in vegetali, per contro tende ad
alcalinizzare il corpo (che significa il contrario di acidificare) per
cui in tal caso il sangue viene tamponato all'inverso togliendo sali dal
sangue e depositandoli nelle ossa.
Diosanto, questa rivaleggia con la tossicità del DMHO del Vanoli :-O
Post by Jinn
gran parte del calcio introdotto con l'alimentazione. Infatti, facendo
un po' di conti (e supponendo che tutto il calcio introdotto venga
assorbito nelle ossa) durante lo sviluppo dal bambino all'adulto (col
maggior introito raccomandato fino a 2 grammi al giorni di calcio
durante lo sviluppo) dovremmo avere verso i vent'anni circa 14
kilogrammi di calcio accumulati nelle ossa, che facendo i conti
corrisponderebbero a 40 kilogrammi di ossa!
AHAHAHAHA Ma ROTFL :-D
Un po' come dire che a forza di fare il pieno all'auto, in ragione di 30
litri alla settimana, dopo un anno dovremmo avere oltre 1500 litri nel
serbatoio! :-D

Al resto non riesco a rispondere perché sto rotolandomi per terra dal
ridere.
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Skype: crononauta <***@gmail.com>
Facebook: Massimo Bacilieri
Jinn
2010-11-15 09:34:29 UTC
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Post by Crononauta
Post by Jinn
infatti il sangue ha un ph costante perché viene 'tamponato' (cioè
regolato in acidità) dai sali sciolti sciolti in esso. Un alimentazione
ricca in proteine, come quella carnea o a base di latticini, tende ad
acidificare il corpo, e di conseguenza si attuano i meccanismi
metabolici per tamponare l'acidità, togliendo minerali dalle ossa e
passandoli nel sangue,
[cut su una selva paurosa di cazzate]
Ommioddio mancava questo. :-O
Hai una minima e seppur vaga idea di cosa sia e cosa voglia dire "sistema
tampone"?
No, chiaramente.
studiati questo
http://www.disinformazione.it/acidificazione_sangue_urine.htm
Post by Crononauta
Hai una minima e seppur vaga idea di quali sostanze siano coinvolte nel
sistema tampone del sangue (anzi *nei* sistemi tamponi del sangue), e se
queste abbiano a che fare col calcio?
No, chiaramente.
Ora, pur sapendo bene che è tempo perso risponderti, perché tu non ce la
puoi fare, lo farò per quelli che viceversa rischierebbero di prendere per
buone le tue fesserie.
a) Sistema tampone.
Un sistema tampone *non* si basa sulla complessazione o sulla reazione
*con* le sostanze che alterano il pH, bensì modificano la costante di
dissociazione delle sostanze acide o basiche che viceversa altererebbero
il pH.
Perciò è una titanica e colossale *stronzata* dire che il sistema tampone
del sangue annulla l'acidità prendendo minerali dalle ossa: questo - dato
e non concesso fosse vero - non sarebbe un sistema tampone ma una reazione
di neutralizzazione acido-base.
http://it.wikipedia.org/wiki/Soluzione_tampone
ovvio: il calcio si combina con gli ioni carbonio formando carbonato di
calcio, questo avviene nei tubuli renali per abbassare l'eccessiva acidità
delle urine che si forma proprio per via dell'acidosi metabolica
http://it.wikipedia.org/wiki/Acidosi_metabolica

l'acidosi metabolica si risolve per via reanale espellendo l'eccesso di
idrogenioni con le urine, ma poi per rendere le urine meno acide si ricorre
al calcio
http://it.wikipedia.org/wiki/Calciuria
in tal modo il corpo si decalcifica
Post by Crononauta
b) Acidificazione del corpo.
Non vuole dire una beneamata mazza. Quel che succede con un'alimentazione
di un certo tipo, è lo spostamento verso l'acido o verso il basico
dell'URINA in seguito alla variazione del bilancio dei metaboliti di
scarto. L'urina, pur avendo un'acidità media intorno a 6, è invece
soggetta a notevoli variazioni di pH (da 4 a 8) proprio perché a
differenza del sangue è priva di sistemi tampone.
Post by Jinn
reni. Un'alimentazione ricca in vegetali, per contro tende ad
alcalinizzare il corpo (che significa il contrario di acidificare) per
cui in tal caso il sangue viene tamponato all'inverso togliendo sali dal
sangue e depositandoli nelle ossa.
Diosanto, questa rivaleggia con la tossicità del DMHO del Vanoli :-O
studiati i sacri testi del vate
http://www.mednat.org/bioelettr/acidi_basi.htm
Post by Crononauta
Post by Jinn
gran parte del calcio introdotto con l'alimentazione. Infatti, facendo
un po' di conti (e supponendo che tutto il calcio introdotto venga
assorbito nelle ossa) durante lo sviluppo dal bambino all'adulto (col
maggior introito raccomandato fino a 2 grammi al giorni di calcio
durante lo sviluppo) dovremmo avere verso i vent'anni circa 14
kilogrammi di calcio accumulati nelle ossa, che facendo i conti
corrisponderebbero a 40 kilogrammi di ossa!
AHAHAHAHA Ma ROTFL :-D
Un po' come dire che a forza di fare il pieno all'auto, in ragione di 30
litri alla settimana, dopo un anno dovremmo avere oltre 1500 litri nel
serbatoio! :-D
cosa ridi? il calcio mica si brucia come la benzina
Post by Crononauta
Al resto non riesco a rispondere perché sto rotolandomi per terra dal
ridere.
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Facebook: Massimo Bacilieri
Crononauta
2010-11-15 10:32:39 UTC
Permalink
Post by Jinn
studiati questo
http://www.disinformazione.it/acidificazione_sangue_urine.htm
Una sequela di vaccate senza capo né coda di stampo vegan-fanatico:
dovrei prendere sul serio un articolo che comincia con "l'uomo è un
essere vegetariano-fruttariano per preciso disegno del Creatore"?!

Citami anche la pagina della dieta di Novella 2000, tanto vale uguale.
Anzi, forse è più dignitosa quella.
Qualcosa di un po' più scientifico no, eh?

BTW alla fine, pur in una sequela di scemenze da guinnes, pure
quell'articolo *non* parla di acidificazione del _sangue_ ma finisce col
citare solo quella delle urine...
Post by Jinn
l'acidosi metabolica si risolve per via reanale espellendo l'eccesso di
idrogenioni con le urine, ma poi per rendere le urine meno acide si
ricorre al calcio
L'acidosi metabolica è una situazione patologica piuttosto grave, non è
certo qualcosa che ti capita dopo mangiato o dopo un bicchiere di latte,
ci mancherebbe. E per inciso, l'ipercalciuria *non* dipende da "acidosi
ematica", bensì - fra le varie cause, dall'acidosi tubulare renale:
http://it.wikipedia.org/wiki/Acidosi_tubulare_renale
che è però legata a patologie renali, nulla a che vedere con il
metabolismo digestivo.
Post by Jinn
http://it.wikipedia.org/wiki/Calciuria
in tal modo il corpo si decalcifica
studiati i sacri testi del vate
http://www.mednat.org/bioelettr/acidi_basi.htm
=8-O AAAHHHH lo sapevo che eri un suo discepolo :-O
Basta, evito di perdere ulteriore tempo, se prendi il Vanoli come fonte
attendibile è inutile discutere.
Post by Jinn
Post by Crononauta
AHAHAHAHA Ma ROTFL :-D
Un po' come dire che a forza di fare il pieno all'auto, in ragione di
30 litri alla settimana, dopo un anno dovremmo avere oltre 1500 litri
nel serbatoio! :-D
cosa ridi? il calcio mica si brucia come la benzina
http://it.wikipedia.org/wiki/Calciuria
in tal modo il corpo si decalcifica
che ti dice dove va a finire il calcio, e del perché è *necessario*
assumerne continuamente - nella giusta quantità - con l'alimentazione!

Allo stesso modo in cui l'automobile nella sua marcia brucia benzina
vuotando il serbatoio, ed ecco perché occorre periodicamente rifarle il
pieno.

Ma parlaci del pericolosissimo di-idrossi monossido, allora! :-D
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Jinn
2010-11-15 11:41:21 UTC
Permalink
Post by Jinn
studiati questo
http://www.disinformazione.it/acidificazione_sangue_urine.htm
Una sequela di vaccate senza capo né coda di stampo vegan-fanatico: dovrei
prendere sul serio un articolo che comincia con "l'uomo è un essere
vegetariano-fruttariano per preciso disegno del Creatore"?!
Citami anche la pagina della dieta di Novella 2000, tanto vale uguale.
Anzi, forse è più dignitosa quella.
Qualcosa di un po' più scientifico no, eh?
questo sitozzo suona ben sull'argomento:
http://www.beatcfsandfms.org/html/CalciumPhosphate.html

cit.: "Recent reports have found that Alzheimer cadaver brain have higher
levels of calcium than cadaver controls, implying that calcium may be
"bone-a-fying" the brain cells"
cioè il cervello dei dementi mostra i neuroni calcificati dal CALCIO (per
inciso mi sembra che tu, seguendo i malcosigli della malasanità ufficiale,
ti stia calcificando i neuroni)

"The same thing can happen to soft tissue cells. Calcium can enter them,
calcify them, and cause pain. In a sense, the soft tissue cells begin to
turn into bone.....In summary, excess Calcium inside cells is one cause of
Fibromyalgia pain."

la stessa calcificazione delle cellule muscolari porta alla fibromialgia

"If blood pH is low (acid-like), then Calcium and Phosphorus will leech out
of bone to neutralize acid and increase the pH. This is called survival. The
blood needs a pH in a very specific range in order to transport oxygen and
function efficiently. Therefore, anything that causes low blood pH can cause
calcium to move out of bone."

quì spiega chiaro e tondo che se il ph del sangue si abbassa, per
neutralizzare l'acidità il corpo toglie i sali di calcio e fosforo dalle
ossa
BTW alla fine, pur in una sequela di scemenze da guinnes, pure
quell'articolo *non* parla di acidificazione del _sangue_ ma finisce col
citare solo quella delle urine...
sei di coccio?
Post by Jinn
l'acidosi metabolica si risolve per via reanale espellendo l'eccesso di
idrogenioni con le urine, ma poi per rendere le urine meno acide si
ricorre al calcio
L'acidosi metabolica è una situazione patologica piuttosto grave, non è
certo qualcosa che ti capita dopo mangiato o dopo un bicchiere di latte,
ci mancherebbe. E per inciso, l'ipercalciuria *non* dipende da "acidosi
http://it.wikipedia.org/wiki/Acidosi_tubulare_renale
che è però legata a patologie renali, nulla a che vedere con il
metabolismo digestivo.
si, ma il corpo può inacidirsi rapidamente: ad esempio facendo attività
sportiva esaurendo le riserve di glicogeno si va in lattasi acida
Post by Jinn
http://it.wikipedia.org/wiki/Calciuria
in tal modo il corpo si decalcifica
studiati i sacri testi del vate
http://www.mednat.org/bioelettr/acidi_basi.htm
=8-O AAAHHHH lo sapevo che eri un suo discepolo :-O
Basta, evito di perdere ulteriore tempo, se prendi il Vanoli come fonte
attendibile è inutile discutere.
ti dovresti sciaquare la bocca prima di nominare il luminare
Post by Jinn
Post by Crononauta
AHAHAHAHA Ma ROTFL :-D
Un po' come dire che a forza di fare il pieno all'auto, in ragione di
30 litri alla settimana, dopo un anno dovremmo avere oltre 1500 litri
nel serbatoio! :-D
cosa ridi? il calcio mica si brucia come la benzina
http://it.wikipedia.org/wiki/Calciuria
in tal modo il corpo si decalcifica
che ti dice dove va a finire il calcio, e del perché è *necessario*
assumerne continuamente - nella giusta quantità - con l'alimentazione!
Allo stesso modo in cui l'automobile nella sua marcia brucia benzina
vuotando il serbatoio, ed ecco perché occorre periodicamente rifarle il
pieno.
insomma: prima dici che il calcio non c'entra nulla con la regolazione del
ph, poi ammetti che c'entra ed è addirittura necessario
Ma parlaci del pericolosissimo di-idrossi monossido, allora! :-D
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
che sagoma!
Crononauta
2010-11-15 13:05:22 UTC
Permalink
Post by Jinn
http://www.beatcfsandfms.org/html/CalciumPhosphate.html
calcify them, and cause pain. In a sense, the soft tissue cells begin to
turn into bone.....In summary, excess Calcium
^^^^^^

Quale parte di "in eccesso" non ti è chiara?
Post by Jinn
"If blood pH is low (acid-like), then Calcium and Phosphorus will leech
out of bone to neutralize acid and increase the pH.
Ma per carità, questa è e resta una boiata senza capo né coda. I sistemi
tampone del sangue stanno lì apposta a evitare questi fenomeni, e come
dimostrato sono dannatamente efficaci.

Certo, possono ugualmente essere insufficienti, e allora il fisico tira
fuori risorse estreme, ma questo significa essere di fronte a patologie
o condizioni in ogni caso *gravissime*. Non è certo quello che capita
con un bicchiere di latte, come i tu e il tuo vate(r) vorreste far credere.
Post by Jinn
survival. The blood needs a pH in a very specific range in order to
transport oxygen and function efficiently. Therefore, anything that
causes low blood pH can cause calcium to move out of bone."
quì spiega chiaro e tondo che se il ph del sangue si abbassa, per
neutralizzare l'acidità il corpo toglie i sali di calcio e fosforo dalle
ossa
Dovrebbe anche spiegare *quando* vai incontro a questo scenario clinico,
cosa che invece evita accuratamente.
Post by Jinn
si, ma il corpo può inacidirsi rapidamente: ad esempio facendo attività
sportiva esaurendo le riserve di glicogeno si va in lattasi acida
AHAHA ma secondo te la lattasi acida vuol dire che il sangue diventa
acido? Zeus, sei messo peggio di quel che pensavo.
Post by Jinn
Post by Crononauta
=8-O AAAHHHH lo sapevo che eri un suo discepolo :-O
Basta, evito di perdere ulteriore tempo, se prendi il Vanoli come
fonte attendibile è inutile discutere.
ti dovresti sciaquare la bocca prima di nominare il luminare
Eh già... precauzione sacrosanta visto che suggerisce di bere piscio!
Post by Jinn
Post by Crononauta
che ti dice dove va a finire il calcio, e del perché è *necessario*
assumerne continuamente - nella giusta quantità - con l'alimentazione!
Allo stesso modo in cui l'automobile nella sua marcia brucia benzina
vuotando il serbatoio, ed ecco perché occorre periodicamente rifarle
il pieno.
insomma: prima dici che il calcio non c'entra nulla con la regolazione
del ph, poi ammetti che c'entra ed è addirittura necessario
aAHAH SBRUOTFL, ma mi prendi per il culo?
Ribadisco che il calcio non c'entra nulla col pH ma nondimeno è
indispensabile per il fisico. Dove avrei detto che il calcio serve alla
regolazione del pH ematico?
Post by Jinn
Post by Crononauta
Ma parlaci del pericolosissimo di-idrossi monossido, allora! :-D
Su questo vedo che glissi...
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Skype: crononauta <***@gmail.com>
Facebook: Massimo Bacilieri
Jinn
2010-11-15 16:34:39 UTC
Permalink
Post by Crononauta
Post by Jinn
http://www.beatcfsandfms.org/html/CalciumPhosphate.html
calcify them, and cause pain. In a sense, the soft tissue cells begin to
turn into bone.....In summary, excess Calcium
^^^^^^
Quale parte di "in eccesso" non ti è chiara?
va la, che non sai l'inglese. Te lo traduco io un bell'articolo che ti
convince.
http://www.naturalsolutionsmag.com/articles-display/15403/The-Calcium-Myth

Il mito del calcio
esperti di salute principali della nazione insistono sul fatto che si beve
molto latte e prendere supplementi di calcio per proteggere le nostre ossa.
Che cosa succede se si sbagliano?

di Michael Castleman

Ci è stato detto che tutta la nostra vita di bere il latte per avere ossa
forti. Molti di noi sentono in colpa anche quando non otteniamo il
raccomandato tre porzioni di latticini al giorno. In effetti, siamo stati
indotti a credere che abbiamo una "crisi di calcio" negli Stati Uniti,
perché molti di noi non si ottiene da latte a sufficienza. La soluzione
proposta? Bere più latte, mangiare più yogurt e formaggi, e assumere
integratori di calcio.

Allora perché siamo convinti che i latticini il latte, e integratori di
calcio impedire l'osteoporosi può provocare? Perché gli insegnanti, medici,
e gli inserzionisti ci hanno detto-abbiamo bisogno di calcio e un sacco di
essa-per mantenere le ossa forti come abbiamo età. Perché ogni grande
agenzia di salute degli Stati Uniti approva il consumo quotidiano di latte e
prodotti lattiero-caseari: il Surgeon General, il Centers for Disease
Control and Prevention, il National Institutes of Health, e la National
Osteoporosis Foundation.

Ma consideriamo questo: la maggior parte dei paesi industrialmente avanzati,
la latteria Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, e la maggior parte delle
nazioni dell'Europa occidentale, hanno il più alto tasso di frattura, ma
consuma più che altrove nel mondo. Nel frattempo, il popolo in gran parte
dell'Asia e in Africa consumano poco latte o no (dopo lo svezzamento), pochi
latticini, e quasi senza supplementi di calcio, ed i loro tassi di frattura
sono 50 al 70 per cento più basso del nostro. Cosa sta succedendo?

Le ultime ricerche mostrano che le nostre ossa non hanno bisogno di più di
calcio. Si scopre il nostro modo di mangiare insieme con le nostre scelte di
vita e livelli di stress, può realmente contribuire al depauperamento osseo,
indipendentemente dal numero di supplementi di calcio prendiamo o bicchieri
di latte che beviamo. Amy Lanou, PhD, professore assistente di salute e
benessere presso l'Università della Carolina del Nord Asheville, è arrivato
a questa conclusione dopo aver esaminato 1.200 studi sui fattori di rischio
alimentare per l'osteoporosi. La nostra conclusione piuttosto radicale: La
teoria del calcio è in bancarotta. La soluzione migliore? Seguire una dieta
a bassa acidità, che rafforza le ossa molto più efficace e, come concorda un
numero crescente di ricercatori di salute dell'osso , è la chiave per la
prevenzione dell'osteoporosi.

Perché il calcio non è tutto male

Non abbiamo nulla contro il calcio. E 'un minerale essenziale necessaria per
una buona salute. Ma la salute delle ossa non dipende da prendere un sacco
di calcio. Basta guardare a questi studi:

Quattro sondaggi a livello mondiale epidemiologici mostrano che le nazioni
che consumano più di calcio hanno i più alti tassi di frattura dell'anca.

Uno studio epidemiologico vede le fratture correlate con la quantità di
proteine animali e vegetali che i vari paesi consumano. Con l'aumento del
consumo degli alimenti di origine animale, così anche aumentano le fratture
dell'anca.

Dal 1975, 136 studi hanno esaminato gli effetti del calcio sul rischio di
fratture osteoporotiche. Due terzi di questi studi dimostrano che alte quote
di assunzione di calcio non riducono il numero di fratture, anche se la
gente cominciare a prendere di calcio (con la vitamina D) durante
l'infanzia.

In uno studio, i ricercatori di Harvard hanno esaminato la dieta e fratture
tra le 72.337 donne di età da 18 anni. Hanno concluso, "Né il latte né una
dieta ad alto contenuto di calcio sembra ridurre il rischio di fratture".

Un altro team di Harvard analizzato sette studi che seguirono 170.991 donne
per diversi anni e ha trovato "alcuna associazione tra assunzione di calcio
totale e rischio di frattura dell'anca."

 

Allora perché l'enfasi quasi monomaniacale sul calcio? Perché il vostro
corpo ne ha bisogno. Calcio supporta la struttura e la funzione delle vostre
ossa e denti. Quindi, la logica va, poiché il vostro corpo ha bisogno di un
sacco di calcio, è necessario utilizzare grandi quantità di latte, che è ad
alto contenuto di calcio. Ma ecco che la teoria si smonta : pensate ai
cristalli di calcio come se fossero i mattoni di un muro per costruire le
ossa. I mattoni sono essenziali, di sicuro, ma senza sufficiente malta che
si presenta sotto forma di circa 16 altri nutrienti, il muro non può
formarsi. Quindi, sì, il calcio è necessario, ma è necessario fornire al
corpo con il giusto tipo di calcio che non proviene da prodotti
lattiero-caseari, insieme con abbondanza di altre vitamine e minerali.

Una dieta con migliore salute per l'osso

Al fine di ottenere il giusto equilibrio di mattoni e malta, per così dire,
hai bisogno di una dieta e ricca di frutta e verdura e comprende pochi (se
presente) cibi ad alto contenuto proteico come carne, pollame, pesce, latte
e latticini. Perché? Per quanto strano possa sembrare, la buona dieta per la
salute dell'osso inizia nel flusso sanguigno, e un alto contenuto di
proteine acidifica il sangue. Per far funzionare correttamente il corpo, il
sangue deve mantenere un pH (acidità o alcalinità parente) che è leggermente
alcalino.

Le proteine sono composte da amino-acidi. Come il corpo digerisce cibi ad
alto contenuto di proteine, gli amino-acidi dilagano nel flusso sanguigno.
Il corpo deve poi neutralizzare questi acidi per evitare problemi di
pericolo di vita, tra cui l'osteoporosi. Per fare ciò, il corpo attinge dal
suo proprio serbatoio di materiale alcalino, come i composti di calcio
depositati nell'osso. Le ossa emetteranno il loro calcio, che alla fine
viene escreto nelle urine. Purtroppo, come molti studi suggeriscono, più
proteine alimentari che consumiamo, più il sangue diventa acido e più il
corpo deve stillare calcio dalle ossa per portare il pH del sangue in
equilibrio.

Mentre da latte contiene molto calcio, è anche molto acido. Quindi, se si
beve latte (o si mangia un sacco di proteine animali) e non si includono in
abbondanza i cibi alcalinizzanti, la dieta sarà paradossalmente
succhia-calcio dalle ossa più di quello che offre, e, infine, causarà
l'osteoporosi.

Che dire delle proteine vegetali?

Molti americani credono di non poter ottenere proteine sufficienti se non
mangiano alimenti di origine animale. Questo non è vero. I nutrizionisti
concordano sul fatto che i vegetariani possono ottenere più di proteine a
sufficienza per una buona salute. In realtà, le malattie che uccidono la
maggior parte degli americani (malattie cardiache, cancro, ictus, diabete)
sono tutti strettamente legati alle diete troppo alto contenuto di alimenti
animali. Ecco perché una dieta povera di acido non solo aiuta a prevenire
l'osteoporosi, ma può anche ridurre il rischio di grandi assassini della
società occidentale.

Anche se la frutta e la verdura contengono proteine sufficienti per
mantenerlo in buona salute, il loro numero di proteine sono molto inferiori
a quelli degli alimenti di origine animale. Ma quando si mangia frutta e
verdura, solo una piccola quantità di acido entra nel flusso sanguigno,
insieme a una grande quantità di materiale alcalino che neutralizza
immediatamente l'acido. Come risultato, il corpo non ha bisogno di attingere
composti di calcio dalle ossa, con conseguente sani ossa.

Carne, pesce, pollame e latticini, d'altro canto, contengono cinque a 10
volte più proteine per porzione di frutta e verdura, e molto poco alcalino
materiale, il che significa che sale alle stelle il livello del sangue
acidità e il corpo deve guardare al osso per ulteriori calcio per
neutralizzarla.

la salute delle ossa: il quadro completo

Sebbene gli studi frattura mostrano che l'aumento di calcio non previene le
interruzioni, la ricerca sulla densità ossea minerale (BMD), che misura la
quantità di calcio e altri minerali nelle ossa-dice il contrario. Con una
maggioranza sottile, studi hanno dimostrato che il calcio migliora la
densità minerale ossea. Allora come si spiega questa apparente
contraddizione? Ricordando che le ossa sono più di calcio e che ossa forti e
resistenti alla frattura richiede un equilibrio di calcio e almeno 16 altri
nutrienti (vedi pagina 60). Ancora una volta, consumano un sacco di calcio,
ma non abbastanza di altre sostanze nutritive è come costruire un muro di
mattoni senza malta abbastanza. Il muro può sembrare forte, ma non lo è.

In realtà, più di 100 studi hanno esplorato gli effetti di frutta e verdura
sulla BMD. Anche se il calcio migliore densità minerale ossea nel 52 per
cento di studi si sono concentrati sul minerale, frutta e verdura
miglioramento della BMD in 85 per cento dei più di 100 studi su questi
alimenti. Questo non sorprende, dal momento che la frutta e la verdura
contengono non solo calcio, ma un sacco di altri nutrienti osso
all'edificio.

Ricordate, come vivi la tua vita dipende da voi. Se si vuole mangiare
l'americano-standard da 220 chili di carne all'anno e solo due o tre
porzioni di frutta e verdura al giorno, andare per esso. Ma questo tipo di
dieta comporta un rischio elevato prezzo sostanziale di osteoporosi e di
altre cause di morte, tra cui malattie cardiache, cancro e ictus. Mangiare a
bassa acidità è la chiave per ossa sane e diminuendo il rischio di
osteoporosi. E 'un sicuro, efficace, la prescrizione a basso costo per la
salute, vitalità e longevità.

Michael Castleman è un Francisco San scrittore salute e coautore con Amy
Lanou, dottorato di ricerca, di formazione dell'osso Benessere (McGraw-Hill,
2009).

 

 

 

3 modi per transizione a mangiare a bassa acidità

1. Ricordate che una porzione di carne, pollame, pesce o meno le dimensioni
di un mazzo di carte da gioco. Si dovrebbero prendere circa un quarto del
vostro piatto piano, riserva gli altri tre quarti per la frutta e verdura.

2. Tieni presente che ci vogliono tre porzioni di frutta e verdura per
neutralizzare l'acido in una porzione di cibo carne, e due porzioni di
frutta e verdura per neutralizzare una porzione di grano.

3. Se si mangiano le cinque porzioni di frutta e verdura ogni giorno, si può
tranquillamente mangiare una porzione di carne (o pesce o pollo). E 'ancora
opportuno piano di almeno un giorno alla settimana senza proteine animali.

 

 

 

Un ossa sane Cheat Sheet

4 cose che aiutano le tue ossa

Esercizio

esercizio Peso-cuscinetto, che richiede le ossa per sostenere il vostro
peso, è importante per la resistenza delle ossa come mangiare a bassa
acidità. Gli studi mostrano che il 30 a 60 minuti di moderato esercizio
quotidiano-walking, il giardinaggio, anche di ballo riduce sostanzialmente
il rischio di fratture.

La vitamina D

"Molte persone conoscono il loro livello di colesterolo, ma pochi conoscono
il loro livello di vitamina D," afferma Keith R. McCormick, DC, autore di
tutto il corpo approccio all'osteoporosi (New Harbinger Publications, 2008).
Un semplice test presso l'ufficio del medico indizio si può in quanto la
vitamina D si sta assorbendo i raggi solari e alimentare, in modo da poter
valutare il dosaggio integratore che è meglio per voi.

Antiossidanti

Mentre stress ossidativo il danno inflitto da radicali liberi ossa-si rompe,
gli antiossidanti possono contribuire a neutralizzare l'infiammazione
disarmare quei radicali liberi. Per monitorare i livelli di infiammazione
del vostro corpo, McCormick suggerisce di avere un test della proteina
C-reattiva, che può aiutarvi a decidere se è necessario integrare con un
antiossidante, come l'acido alfa-linolenico o N-acetil cisteina, e quanto a
prendere.

Ottimale assorbimento dei nutrienti

I supplementi di prendere e mangiare cibi sani che non farà il tuo corpo di
buono se non si sta assorbendo le loro sostanze nutritive. Un semplice esame
delle urine può rivelare se supp calcio che si sta lavando la deglutizione è
diritto senza fare nulla di buono. bicarbonato di potassio, vitamina K, e
l'aminoacido taurina può aiutare l'assorbimento del calcio, in modo da
parlare con il medico circa la dose che fa per voi. Dal momento che
l'intolleranza al glutine può anche danneggiare la vostra assorbimento di
nutrienti, McCormick raccomanda che tutti fare il test per la celiachia.

 

4 cose che danneggiano le vostre ossa

Caffeina

La tua tazza di mattina di Joe non potrebbe essere un fattore di rischio
superiore per le fratture, ma alcuni studi dimostrano che l'assunzione di
caffeina riduce la capacità dell'organismo di assorbire il calcio. Per le
donne adulte, anche solo un bicchiere di 6 grammi di caffè può danneggiare i
tuoi livelli di calcio, in modo da limitare il consumo di caffeina di una o
due tazze al giorno.

Alcol

Heavy potabile più di un bicchiere al giorno per le donne, due per gli
uomini-sopprime osteoblasti osso-building, con conseguente indebolimento
delle ossa, soprattutto nelle giovani donne le cui ossa sono ancora in via
di sviluppo. Alcuni studi suggeriscono che anche dopo aver smesso di bere
per il bene, le ossa non può mai superare gli effetti dannosi del precedente
uso cronico di alcol.

Fumatori

Inondando il flusso sanguigno con radicali liberi che causano danni alle
cellule, il fumo gioca un ruolo in indebolimento delle ossa. Secondo
l'Organizzazione Mondiale della Sanità, circa una persona su otto fratture
dell'anca sono attribuibili al fumo di sigaretta. Ma ecco una buona notizia:
Smettere potenzialmente in grado di rallentare il tasso di perdita ossea.

Prescrizione farmaci

Non solo i comuni farmaci diabete Avandia e Actos sopprimere le cellule
ossee-building, che in realtà attivare le cellule che degradano le ossa. I
ricercatori suggeriscono pesare i benefici dei farmaci contro i rischi che
esse impongono. Gli steroidi come Prednisone anche ridurre la quantità di
calcio assorbita dal vostro intestino, contribuendo alla perdita di massa
ossea.

-Oliver Hilary

 

 

 

Pasto alcalino Ideale

3 colazione costruisci-ossa

Una ciotola di frutta (ciliegie, albicocche, pesche noci, frutti di bosco),
pane tostato e conditi con burro di arachidi o di mandorle, avocado, burro o
frutta

Farina d'avena cotta con mele e uvetta, e un bicchiere di succo di frutta o
tè verde

tofu strapazzate con verdure (broccoli, spinaci, pomodori, funghi), e patate
dolci al forno sul lato

3 pranzo costruisci-ossa

Zuppa di verdure o di peperoncino vegetariano con un intero rotolo di grano
e un pezzo di frutta fresca

hummus pepe rosso, carota grattugiata, trito e pomodoro su un involucro di
grano intero, servito con un contorno di frutta fresca

Senza uova insalata di uova (a base di tofu) su crostini di pane integrale
con un lato di edamame (fagioli di soia interi)

3 cena costruisci-ossa

portobello arrosto e peperoni rossi su un letto di quinoa con carciofi cotti
al vapore, e insalata di cavolo e di frutta

tofu alla griglia, zucchine, asparagi e funghi serviti con pannocchie, e una
insalata verde con mele, uvetta e una vinaigrette di luce

verdure arrosto root e una mela al forno ripieni di uva passa
Crononauta
2010-11-15 18:41:13 UTC
Permalink
On Mon, 15 Nov 2010 17:34:39 +0100
Post by Jinn
Post by Crononauta
Quale parte di "in eccesso" non ti è chiara?
va la, che non sai l'inglese. Te lo traduco io un bell'articolo che ti
convince.
Ma STRALOL, sei un comico nato. Basta guardare che traduzione
hai fatto... non ha un verso. E chissà perché è uguale a quella che fa
google translator, come lo spieghi, espertone?

http://translate.google.it/translate?u=http%3A%2F%2Fwww.naturalsolutionsmag.com%2Farticles-display%2F15403%2FThe-Calcium-Myth&sl=en&tl=it&hl=&ie=UTF-8

:-D Sei una macchietta.

BTW, continui a usare come fonti dei siti "naturalistici", "new-age" e,
ciliegina, quelle del Vanoli.

Visto che sono tutte fonti con una credibilità inferiore al Corriere dei
Piccoli, cosa pensi di aver dimostrato, oltre di essere un cialtrone?
Post by Jinn
In uno studio, i ricercatori di Harvard hanno esaminato la dieta e
fratture tra le 72.337 donne di età da 18 anni. Hanno concluso, "Né il
latte né una dieta ad alto contenuto di calcio sembra ridurre il rischio
di fratture".
Grazie al cazzo, se butti dentro le fratture in modo indiscriminato,
comprese quelle da trauma, allora *tutti* quelli che si rompono un osso
in un incidente stradale hanno problemi di calcificazione... ma che cazzata
è?
Post by Jinn
Le proteine sono composte da amino-acidi. Come il corpo digerisce cibi ad
alto contenuto di proteine, gli amino-acidi dilagano nel flusso
sanguigno. Il corpo deve poi neutralizzare questi acidi
AHAHAHAH UUUAUUAUAHAHHAUUAUAHAHAHAHUUUUA AHAHA AH AH AH no, non ci posso
credere, no, dai, non puoi prendere _seriamente_ un sito che parla
dell'*acidità*... degli *amminoacidi*, no ti prego ROTFLASC, argh grof non
respiro, argh :-O

:-D

muahaha basta non ce la faccio più.
Non sapere un cazzo è lecito, ma tu te ne approfitti troppo!!!

(ed è proprio così l'originale inglese:
"Protein is composed of amino acids. As the body digests high-protein foods,
amino acids flood the bloodstream. The body must then neutralize these
acids"
non è una traduzione farlocca di google!)

Basta... rassegno il caso. Sei senza speranza.
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Skype: crononauta <***@gmail.com>
Facebook: Massimo Bacilieri
Jinn
2010-11-15 12:03:34 UTC
Permalink
Post by Crononauta
Post by Jinn
Post by Crononauta
AHAHAHAHA Ma ROTFL :-D
Un po' come dire che a forza di fare il pieno all'auto, in ragione di
30 litri alla settimana, dopo un anno dovremmo avere oltre 1500 litri
nel serbatoio! :-D
cosa ridi? il calcio mica si brucia come la benzina
http://it.wikipedia.org/wiki/Calciuria
in tal modo il corpo si decalcifica
che ti dice dove va a finire il calcio, e del perché è *necessario*
assumerne continuamente - nella giusta quantità - con l'alimentazione!
cito en.wikipedia:
http://en.wikipedia.org/wiki/Calcium_metabolism#Excretion
ogni giorno perdiamo con le urine solo 5 millimoli di calcio (equivalenti a
solo 200 milligrammi di calcio necessari fisiologicamente, da confrontare
col consiglio malasanitario di assumere ogni giorno 1000 milligrammi di
calcio con l'alimentazione negli adulti)
Mario_M
2010-11-14 08:35:17 UTC
Permalink
Il Sat, 13 Nov 2010 00:16:56 +0100, Crononauta
Post by Crononauta
Detto questo, il metabolismo del calcio è regolato da varie sostanze,
fra le quali i principali sono il paratormone e la vitamina D, che
regolano la mobilizzazione di calcio nelle ossa, il suo assorbimento nel
tenue e il suo filtraggio a livello renale.
Questo è dato scontato, perchè allora martellano sul latte e formaggio
ricchissimi di calcio mettendo in secondo piano ad esempio
l'importanza di una certa esposizione al sole?
Domanda retorica, il sole è gratis, i latticini devi comprarli.
Post by Crononauta
Post by Mario_M
http://www.ajcn.org/cgi/content/abstract/77/2/504
Ma l'hai letta bene? E soprattutto, hai capito cosa c'è scritto?
Evidentemente no.
evidentemente sì, se reputo farabutti quelli che "bisogna bere molto
latte per rinforzare le ossa" e morta lì
Post by Crononauta
Se qualche particolare popolazione etnica ha un'alimentazione
tradizionalmente povera di latticini, ma a corredo la stessa
alimentazione è ricca di sostanze mobilizzatrici di calcio nelle ossa e
inibenti la sua espulsione a livello renale, il poco calcio che assumono
verrà tutto trattenuto; il bilancio finale potrebbe essere più positivo
di una dieta ricca di calcio, ma altrettanto ricca di sostanze inibenti
su questo assolutamente d'accordo!
Post by Crononauta
Non sono "sedicenti", è esattamente quello che succede.
Il latte *apporta calcio*.
Il problema è che assumere calcio con
l'alimentazione è condizione necessaria ma non sufficiente per fissarlo
In pratica il messaggio trasmesso ha valenza simile a "mangiate
bulloni per l'apporto di ferro"
Oppure, e questo è realistico e martellante, il "bisogna bere molta
acqua" Che cacchio vai dire di bere due litri di acqua senza sapere
se mangio 2kg fra frutta acquosa e verdura al giorno?
Post by Crononauta
se non assumi *anche* le sostanze che promuovono questo
fenomeno, come assumi il calcio, così lo espelli.
Se devi ingerire qualcosa per uno scopo che non assolve, non è che te
la cavi con un "mal che vada lo espello"
Oltre al fatto che assieme ci sono tante altre sostanze di cui il
nostro corpo farebbe volentieri a meno.
Crononauta
2010-11-14 21:56:57 UTC
Permalink
Post by Mario_M
Questo è dato scontato, perchè allora martellano sul latte e formaggio
ricchissimi di calcio mettendo in secondo piano ad esempio
l'importanza di una certa esposizione al sole?
Domanda retorica, il sole è gratis, i latticini devi comprarli.
Beh questo è un altro discorso. Comunque scoprire che una boccata d'aria
fresca e la vita all'aria aperta facciano bene, è un po' la scoperta
dell'aria fresca...
Post by Mario_M
Post by Crononauta
Non sono "sedicenti", è esattamente quello che succede.
Il latte *apporta calcio*.
Il problema è che assumere calcio con
l'alimentazione è condizione necessaria ma non sufficiente per fissarlo
In pratica il messaggio trasmesso ha valenza simile a "mangiate
bulloni per l'apporto di ferro"
Oppure, e questo è realistico e martellante, il "bisogna bere molta
acqua" Che cacchio vai dire di bere due litri di acqua senza sapere
se mangio 2kg fra frutta acquosa e verdura al giorno?
Te ne dico un'altra: la leggenda che gli spinaci contengano molto ferro
e quindi ne apportino molto all'organismo.

È vera solo la prima parte, ma disgraziatamente la forma in cui il ferro
è contenuto negli spinaci è sostanzialmente inutilizzabile per il corpo.
Il risultato è che gli spinaci sono un alimento pesante, difficile da
digerire (checché ne dicano), e che alla fine forniscono poco ferro
utile all'organismo.

Di preconcetti alimentari che ci sono stati inculcati con informazioni
false o tacendo una parte indispensabile dell'informazione, ne siamo pieni.

Ma da qui a demonizzare il latte e negare che sia una fonte utile di
calcio, ce ne passa.
Post by Mario_M
Se devi ingerire qualcosa per uno scopo che non assolve, non è che te
la cavi con un "mal che vada lo espello"
Il discorso è che il calcio *serve*, quindi il problema in quel caso non
è che uno se la cavi dicendo "visto che non lo assorbo allora è inutile
che lo assuma"...
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Skype: crononauta <***@gmail.com>
Facebook: Massimo Bacilieri
fulmo
2010-11-12 09:33:54 UTC
Permalink
Post by Mario_M
Non c'è un solo studio che evidenzia come il latte vaccino rinforzi le
ossa. Anzi!
Vero che latte e formaggi hanno calcio ma l'acidificazione del sangue
che comporta l'ingestione di proteine animali
L'acidificazine del sangue e' un'immensa cazzata!
G. Paolo
2010-11-02 11:34:10 UTC
Permalink
Post by Manga'Nello
LATTE=CANCRO
, ed altro ancora .
vedere http://www.mednat.org/alimentazione/bevete_latte.htm + PDF sulla
contaminazione del latte
buona lettura
--
dr. G. Paolo Vanoli - Giornalista (Albo speciale) - Consulente in Scienza
della Nutrizione e Medicine Naturali - Webmaster di: www.mednat.org
Crononauta
2010-11-02 11:46:14 UTC
Permalink
... + PDF sulla
contaminazione del latte
buona lettura
Beh uno che demonizza il latte e suggerisce come alternativa il PISCIO,
mettendo nel contempo in guardia dal pericolosissimo DHMO (di-idrogeno
monossido, meglio noto come ACQUA - H2O), credo che abbia già
qualificato quanto basta la propria competenza scientifica...

http://strakerenemy.blogspot.com/2010/08/chi-e-g-paolo-vanoli.html
e naturalmente:
http://www.vaccinfo.it/dhmo.htm
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
G. Paolo
2010-11-02 11:46:23 UTC
Permalink
vedere http://www.mednat.org/alimentazione/bevete_latte.htm + PDF sulla
contaminazione del latte =
http://www.mednat.org/alimentazione/dossier_latte%202.pdf
+
http://www.mednat.org/alimentazione/alimenti_contaminati.htm

buona lettura
dr. G. Paolo Vanoli - Giornalista (Albo speciale) - Consulente in Scienza
della Nutrizione e Medicine Naturali - Webmaster di: www.mednat.org
fulmo
2010-11-03 07:03:58 UTC
Permalink
Post by G. Paolo
vedere http://www.mednat.org/alimentazione/bevete_latte.htm + PDF sulla
contaminazione del latte =
http://www.merdnat.org/alimentazione/dossier_latte%202.pdf
+
http://www.merdnat.org/alimentazione/alimenti_contaminati.htm
buona lettura
dr. G. Paolo Vanoli - Giornalista (Albo speciale) - Consulente in Scienza
della Nutrizione e Medicine Naturali - Webmaster di: www.mednat.org
In quale universita' ti saresti laureato? In quella di Paperopoli?
Mario_M
2010-11-04 21:54:18 UTC
Permalink
Post by Manga'Nello
LATTE=CANCRO
, ed altro ancora .
Sono troppi gli interessi in gioco: tanti soldi guadagnati sulla nostra
salute!
Io non consumo latte per diversi motivi.
Perchè finito lo svezzamento non lo ritengo più un alimento normale
(non lo è quello della propria specie, figuriamoci quello di un altro
mammiffero), perchè prodotto in modo industriale da vacche che non
hanno mai visto erba, perchè sto meglio senza e il calcio lo assumo
con tofu e verdure.

Io credo che sia corretto dire che è meglio che un adulto non esageri
con il latte ma la tua è disinformazione e terroismo alimentare.
Con lo stesso criterio, si potrebbe mettere al posto del latte
centinaia di alimenti, l'acqua che bevi o l'aria che respiri.

Questo mi pare un discorso molto più sensato sul latte.

YUS
2010-11-05 10:47:56 UTC
Permalink
Post by Manga'Nello
LATTE=CANCRO
Please guys, don't feed the troll.

YUS
Nico Valerio
2010-11-14 23:57:18 UTC
Permalink
Edevils lamenta giustamente che alcuni "naturisti" dicano sciocchezze. Ha
ragione. Si sono accodati acriticamente alle campagne macrobiotiche contro
il latte senza sapere dell'origine esoterica, filosofica e simbolica di
quella avversione (latte=alimento yin), tant'è vero che il latte rappreso
(formaggio) poiché concentrato e salato, cioè più yang, è talvolta usato dai
macrobiotici. Che oltretutto mangiano anche carne, di tanto in tanto.
Ma sfugge ai neo-naturisti ignoranti di oggi (neanche sanno di essere
naturisti: si definiscono... igienisti o seguaci di Ehret o Shelton o altri)
che il Naturismo è un movimento scientifico e salutista tipicamente
occidentale. Prende le mosse da Ippocrate, nientemeno, e - importantissimo -
ha sempre anticipato l'evoluzione della Scienza. Mai è stato, se non
temporaneamente contro la Medicina (solo quando la medicina era un disastro:
i medici uccidevano con mercurio, bismuto, arsenico, salassi e clisteri a
ripetizione. Ma quella non era Scienza). Ma c'erano medici (naturisti,
appunto) che si opponevano agli artifici e curavano con le erbe (oggi
diremmo con i principi attivi farmacologici) e la dieta (come Francesco
Redi, famoso poeta). La prova è che Grandi medici laureati e prof
universitari (dott Carton in Francia, prof Tallarico, Businco ecc in Italia)
erano naturisti ancora fino agli anni 50.
Del resto, come avrebbe potuto il Naturismo alimentare, in una società di
pastori, predicare contro il latte? Semmai predicava la moderazione con i
cibi animali, questo sì. E non pochi medici naturisti erano vegetariani. Di
più non potevano dire. Negli Usa, negli anni 30, il famoso terapeuta
naturista delle dive (Greta Garbo ecc) Gayelord Hauser prescriveva yogusrt
e frullati di latte con frutta, erbe e germe di grano. Il
salutista-naturista beveva latte e yogurt e semmai ricotta (la lattoalbumina
è più completa e facile da digerire della caseina) più che formaggi
("pesanti", "poco digeribili ecc).
Perché davvero il latte è stato uno dei primissimi alimenti dell'Uomo.
Facile, già fatto. E la Natura provvide subito a formare e poi rendere
trasmissibile geneticamente l'enzima lattasi: un grande riconoscimento. Il
piatto nazionale dei Romani (epoca dei Re) era la polenta di miglio cotta in
abbondante latte. Catone ci ha lasciato la ricetta della famosa placenta di
lasagne e ricotta, e il popolo dava in dono agli dei (e gli sposi tra loro)
il libum, un dolce di farina e formaggio. I contadini si
dissetavano-nutrivano con latte e lepidium (crescione), e il poemetto
Moretum mostra il pastore Symilo che mangia una piadina rustica con impasto
di formaggio con aglio ed erbe aromatiche. A Roma si vendeva perfino il
latte di cagna. Basta o devo proseguire?
Con queste premesse storiche è da stolti accusare oggi, dopo milioni di
anni, il latte.
Ripeto, la civiltà stessa dell'Uomo nacque col latte degli animali selvatici
e dei primi allevamenti, prima ancora dell'agricoltura e dei cereali o
legumi. Tutto quello che abbiamo fatto (e ne abbiamo fatte di cose
grandiose) lo abbiamo fatto anche grazie al latte e ai suoi derivati. Perché
allora il popolo aveva pochissime proteine e le carni erano dure, tigliose,
rare. Senza i latticini lo sviluppo di molti popoli sarebbe stato
sicuramente di molto inferiore. Quindi è anche da ingrati e da ottusi
sparlare ora del latte che ci ha salvato, mettendone in rilievo elementi
negativi (presenti in ogni alimento: anzi, i vegetali hanno molti più veleni
naturali) come se si trattasse di un cibo "nuovo" e non fosse stato già
abbondantemente "provato" dall'Uomo per milioni d'anni.
E' una posizione fanatica e ideologica di stampo religioso, che un naturista
rifiuta. Il Naturismo (medicina ippocratica) infatti è da sempre legato alla
Scienza
Così, amici, bisogna rispondere, antropologicamente. Senza cadere nei
tranelli sottoculturali su "sangue acido" o "basico", cose da '700 e 800 che
gli ignoranti non hanno più aggiornato. Il Naturismo, invece, va
costantemente aggiornato. Oggi il Naturismo lo fa paradossalmente la Scienza
sperimentale, non certo i sorpassati e sottoculturali Ehret, Shelton ecc.

Tra l'altro queste sciocchezze sottoculturali mi fanno vergognare. Poiché io
mi definisco di scuola naturista (tra l'altro fondai la Lega Naturista nel
'75, il primo gruppo scientifico divulgativo ed ecologista in Italia, otto
anni prima dei Verdi, e con tutti i temi naturisti, a cominciare
dall'alimentazione naturista o naturale, che altro non è che la linea
tradizionale della nostra alimentazione, non per caso approvata dalla
Scienza).
Quindi la Scienza approva il Naturismo vero, quello scientifico, fondato,
come diceva Ippocrate, sulle capacità di autoguarigione (traduzione moderna:
immunologia, nutrizione preventiva, risuzione del rischio con lo stile di
vita - tipico discorso naturista - principi attivi negli alimenti e nelle
piante ecc). Tutti possono vedere che gli studi su questi aspetti sono
addirittura prevalenti nelle riviste scientifiche...
Altro che sangue acido e cartine di tornasole per misurare il pH delle
urine...
Oggi qualche centinaio di cialtroni reazionari in Europa infangano il nome
del Naturismo accodandosi ai macrobiotici fanatici (e c'è anche qualche
biologo fondamentalista che scrive opuscoli terroristici, ripresi dagli
editori alternativi). Ma il vero Naturismo è un altro.

Tornando al latte, ogni terrorismo è assolutamente infondato. Come anche
sulle uova del resto. Basti dire che nelle statistiche di alcuni studi il
consumo di latte e latticini veniva inserito genericamente in quello di cibi
animali...
L'eccesso, certamente è da combattere, anche perché i latticini sono troppo
ricchi di grassi. Qui ho dato una panoramica iniziale (ma gli studi
sarebbero centinaia):
http://alimentazione-naturale.blogspot.com/2009/04/latte-e-latticini-il-terrorismo-sul-web.html
E chi lo evita potrebbe trovare più difficile perfino dimagrire in modo
efficace e bilanciato:
http://alimentazione-naturale.blogspot.com/
Nico Valerio
2010-11-15 00:08:20 UTC
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Post by Manga'Nello
LATTE=CANCRO
Edevils lamenta giustamente che alcuni "naturisti" dicano sciocchezze. Ha
ragione. Si sono accodati acriticamente alle campagne macrobiotiche contro
il latte senza sapere dell'origine esoterica, filosofica e simbolica di
quella avversione (latte=alimento yin), tant'è vero che il latte rappreso
(formaggio) poiché concentrato e salato, cioè più yang, è talvolta usato dai
macrobiotici. Che oltretutto mangiano anche carne, di tanto in tanto.

Ma sfugge ai neo-naturisti ignoranti di oggi (neanche sanno di essere
naturisti: si definiscono...igienisti o seguaci di Ehret o Shelton o altri)
che il Naturismo è un movimento scientifico e salutista tipicamente
occidentale. Prende le mosse da Ippocrate, nientemeno, e - importantissimo -
ha sempre anticipato l'evoluzione della Scienza. Mai è stato, se non
temporaneamente contro la Medicina (solo quando la medicina era un disastro:
i medici uccidevano con mercurio, bismuto, arsenico, salassi e clisteri a
ripetizione. Ma quella non era Scienza). La prova è che Grandi medici
laureati e prof universitari (dott Carton in Francia, prof Tallarico,
Businco ecc in Italia) erano naturisti.

Negli Stati Uniti (anni 30) il famoso terapeuta naturista delle dive (Greta
Garbo ecc), Gayelord Hauser prescriveva latte e yogurt, frullati di frutta,
verdure e germe di grano. Per tutto il 900 il vero naturista-salutista era
un grande consumatore di latte e yogurt, più che di formaggi, considerati
pesanti e di difficile digestione. Semmai preferiva la ricotta: la
lattoalbumina è più completa e digeribile della caseina.

Del resto, come avrebbe potuto il Naturismo alimentare, in una società di
pastori, predicare contro il latte? Semmai predicava la moderazione con i
cibi animali, questo sì. E non pochi medici erano vegetariani. Di più non
potevano dire.

Perché davvero il latte è stato uno dei primissimi alimenti dell'Uomo.
Facile, già fatto. E la Natura provvide subito a formare e poi rendere
trasmissibile geneticamente l'enzima lattasi: un grande riconoscimento. Il
piatto nazionale dei Romani (epoca dei Re) era la polenta di miglio cotta in
abbondante latte. Catone ci ha lasciato la ricetta della famosa placenta di
lasagne e ricotta, e il popolo dava in dono agli dei (e gli sposi tra loro)
il libum, un dolce di farina e formaggio. I contadini si
dissetavano-nutrivano con latte e lepidium (crescione), e il poemetto
Moretum mostra il pastore Symilo che mangia una piadina rustica con impasto
di formaggio con aglio ed erbe aromatiche. A Roma si vendeva perfino il
latte di cagna. Basta o devo proseguire?

Con queste premesse storiche è da stolti accusare oggi, dopo milioni di
anni, il latte.

Ripeto, la civiltà stessa dell'Uomo nacque col latte degli animali selvatici
e dei primi allevamenti, prima ancora dell'agricoltura e dei cereali o
legumi. Tutto quello che abbiamo fatto (e ne abbiamo fatte di cose
grandiose) lo abbiamo fatto anche grazie al latte e ai suoi derivati. Perché
allora il popolo aveva pochissime proteine e le carni erano dure, tigliose,
rare. Senza i latticini lo sviluppo di molti popoli sarebbe stato
sicuramente di molto inferiore. Quindi è anche da ingrati e da ottusi
sparlare ora del latte che ci ha salvato, mettendone in rilievo elementi
negativi (presenti in ogni alimento: anzi, i vegetali hanno molti più veleni
naturali) come se si trattasse di un cibo "nuovo" e non fosse stato già
abbondantemente "provato" dall'Uomo per milioni d'anni.

E' una posizione fanatica e ideologica di stampo religioso, che un naturista
rifiuta. Il Naturismo (medicina ippocratica) infatti è da sempre legato alla
Scienza

Così, amici, bisogna rispondere, antropologicamente. Senza cadere nei
tranelli sottoculturali su "sangue acido" o "basico", cose da '700 e 800 che
gli ignoranti non hanno più aggiornato. Il Naturismo, invece, va
costantemente aggiornato. Oggi il Naturismo lo fa paradossalmente la Scienza
sperimentale, non certo i sorpassati e sottoculturali Ehret, Shelton ecc.

Tra l'altro queste sciocchezze sottoculturali mi fanno vergognare. Poiché io
mi definisco di scuola naturista (tra l'altro fondai la Lega Naturista nel
'75, il primo gruppo scientifico divulgativo ed ecologista in Italia, otto
anni prima dei Verdi, e con tutti i temi naturisti, a cominciare
dall'alimentazione naturista o naturale, che altro non è che la linea
tradizionale della nostra alimentazione, non per caso approvata dalla
Scienza).

Quindi la Scienza approva il Naturismo vero, quello scientifico, fondato,
come diceva Ippocrate, sulle capacità di autoguarigione (traduzione moderna:
immunologia, nutrizione preventiva, risuzione del rischio con lo stile di
vita - tipico discorso naturista - principi attivi negli alimenti e nelle
piante ecc). Tutti possono vedere che gli studi su questi aspetti sono
addirittura prevalenti nelle riviste scientifiche...

Altro che sangue acido e cartine di tornasole per misurare il pH delle
urine...

Oggi qualche centinaio di cialtroni reazionari in Europa infangano il nome
del Naturismo accodandosi ai macrobiotici fanatici (e c'è anche qualche
biologo fondamentalista che scrive opuscoli terroristici, ripresi dagli
editori alternativi). Ma il vero Naturismo è un altro.

Tornando al latte, ogni terrorismo è assolutamente infondato. Come anche
sulle uova del resto. Basti dire che nelle statistiche di alcuni studi il
consumo di latte e latticini veniva inserito genericamente in quello di cibi
animali... e dei grassi! Numerosi invece sono gli studi in cui il latte è
anti-cancro: specie in Oriente, lo stesso Oriente abusivamente tirato in
ballo dalla macrobiotica, dove spezie piccanti, muffe, pesce conservato,
cibi salati e anche l'eccesso di sale in sé, nitrosammine e aflatossine e
amine eterocicliche, unite alla carenza di latte e frutta cruda che sono
protettivi, provocano numerosi tumori oro-faringo-gastrici.

L'eccesso, certamente è da combattere, anche perché i latticini sono troppo
ricchi di grassi. Qui ho dato una panoramica iniziale (ma gli studi
sarebbero centinaia):

http://alimentazione-naturale.blogspot.com/2009/04/latte-e-latticini-il-terrorismo-sul-web.html

E chi lo evita potrebbe trovare più difficile perfino dimagrire in modo
efficace e bilanciato:

http://alimentazione-naturale.blogspot.com/
Nico Valerio
2010-11-15 00:13:53 UTC
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Mi scuso per il quasi doppione: ero sicuro che non era stato inviato e ho
aggiunto qualcosa in fondo al secondo post...
Mi spiace
nv
edevils
2010-11-15 18:20:26 UTC
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On 15/11/2010, Nico Valerio wrote:
[...]
Con queste premesse storiche è da stolti accusare oggi, dopo milioni di anni,
il latte.
Ripeto, la civiltà stessa dell'Uomo nacque col latte degli animali selvatici
e dei primi allevamenti, prima ancora dell'agricoltura e dei cereali o
legumi. Tutto quello che abbiamo fatto (e ne abbiamo fatte di cose grandiose)
lo abbiamo fatto anche grazie al latte e ai suoi derivati. Perché allora il
[...]

Fa piacere che posti ogni tanto anche qui, Nico!
Sono d'accordo sul discorso generale e sul fanatismo ignorante degli
anti-latte.
Però non sono convinto sul "milioni di anni". A parte qualche
occasionale animale selvatico, il consumo regolare di latte e derivati
da parte di adulti è stato possibile, AFAIK, solo dopo che sono stati
addomesticati alcuni animali che danno latte: capre ecc.
Quindi dalla pastorizia del Neolitico, non prima.
Questo dato mi pare anche andare d'accordo con la minor presenza
dell'intollerenza al lattosio tra le popolazioni europee, ed alcune
africane, che hanno un'antica tradizione di pastorizia e consumo di
latte e derivati, ma non tra quelle asiatiche.

--
Enrico C
Nico Valerio
2010-11-16 13:31:52 UTC
Permalink
Post by edevils
[...]
Post by Nico Valerio
Con queste premesse storiche è da stolti accusare oggi, dopo milioni di
anni, il latte.
Ripeto, la civiltà stessa dell'Uomo nacque col latte degli animali
selvatici e dei primi allevamenti, prima ancora dell'agricoltura e dei
cereali o legumi. Tutto quello che abbiamo fatto (e ne abbiamo fatte di
cose grandiose) lo abbiamo fatto anche grazie al latte e ai suoi
derivati. Perché allora il
[...]
Fa piacere che posti ogni tanto anche qui, Nico!
Sono d'accordo sul discorso generale e sul fanatismo ignorante degli
anti-latte.
Però non sono convinto sul "milioni di anni". A parte qualche occasionale
animale selvatico, il consumo regolare di latte e derivati da parte di
adulti è stato possibile, AFAIK, solo dopo che sono stati addomesticati
alcuni animali che danno latte: capre ecc.
Quindi dalla pastorizia del Neolitico, non prima.
Questo dato mi pare anche andare d'accordo con la minor presenza
dell'intollerenza al lattosio tra le popolazioni europee, ed alcune
africane, che hanno un'antica tradizione di pastorizia e consumo di latte
e derivati, ma non tra quelle asiatiche.
--
Enrico C
Mah, diciamo la stessa cosa. Si può solo ragionare per induzione storica o
paleontologica o paletnologica.. Ne viene fuori una storiella per bambini,
utile anche per gli adulti. Comprenderai che il fatto stesso di essere
mammiferi e quindi in familiarità col cibo latte, deve aver fatto osservare
ai nostri più lontani progenitori con grande interesse e partecipazione
psicologica l'allattamento degli altri animali... Deve essere stato
inevitabile sostituirsi di tanto in tanto ai piccoli mammiferi (con le
specie più mansuete, certo, non col temibile, enorme e bellicoso Bos
primigenio, che pare attaccasse l'uomo). Che il latte sia stato usato ben
prima della domesticazione, in modo non regolare e avventuroso, è credibile,
anzi ovvio. La domesticazione, processo che non avvenne in un giorno e all'improvviso,
lo ha reso quotidiano e abbondante. Il latte era un cibo pronto, oltretutto,
e ben conosciuto. E fin dall'inizio, come hanno trovato i paleontologi
osservando i resti nelle grotte e vicino agli insediamenti, ci furono
animali mammiferi spontaneamente "commensali" dell'Uomo, che lo seguivano a
debita distanza per utilizzarne gli avanzi. Questo ben prima delle
definitive domesticazioni. Che, appunto, furono portate a compimento
evidentemente per trarne vantaggi immediati, tra i quali il latte, già ben
noti da tempo. E questa fonte proteica certa, quotidiana, deve aver dato un
grande contributo al sorgere della Civiltà. Perché, diciamolo, se i primi
abitatori della Terra avessero dovuto aspettare ogni giorno e ovunque buoni
risultati dalla caccia... Quel che è certo che tutte le civiltà
euro-caucasiche sono di origine pastorale. Questo deve far pensare. Tutti i
latti venivano bevuti, perfino quello di cagna (ancora in periodi storici:
Atene, Roma). E anche il colostro umano veniva commercializzato nella Roma
antica. E il latte, riportano le antiche fonti (ben prima del vino), fu tra
le prime offerte votive agli Dei. Sulle molte, eloquenti pietanze lattee
della Roma arcaica ho già detto nel mio post precedente [v. il mio libro "La
Tavola degli Antichi"].

Dunque, latte primo alimento non solo da bambini ma anche da adulti! E, dai
e ridai, di maldipancia in maldipancia, riuscimmo a far sintetizzare dall'organismo
l'enzima giusto che digerisce bene il lattosio: il primo placet della
Natura. Non per tutti i popoli, né per tutti gli individui, certo. Tuttavia
con l'uso progressivo, a partire da piccolissime dosi (tipico: un
cucchiaino) che vanno man mano accresciute di giorno in giorno, la capacità
di digerirlo si estende sempre di più. Con questa tecnica tutti o quasi
imparano a berlo. Ma è ancora più significativo che la Natura abbia dato
anche il secondo placet, circa diecimila anni fa, con la trasmissibilità
genetica dell'enzima lattasi anche agli uomini che non bevono latte.
Mutazione che si manifestò per prima proprio in Europa orientale, dunque tra
Europa e Asia (del resto, oltre le steppe dell'Asia Centrale e l'India,
tuttora pastorali, non sono tante in Asia le zone davvero... agalattiche).

http://love-lacto-ovo-vegetarian.blogspot.com/2009/09/e-la-natura-10-mila-anni-fa-dette.html

Il latte, dunque, è un alimento tipicamente europeo e occidentale, e anche
per questo dovremmo esserne fieri, per conservare la nostra identità.

Sia chiaro che non sono azionista di nessuna Centrale del Latte! Anzi, dopo
una adolescenza e giovinezza passate a bere 1 litro di latte al giorno, dopo
il mezzo litro di latte al giorno consigliato in un mio libro (del resto, è
tutt'acqua... c'è poco grasso e le proteine sono di valore biologico
superiore alla carne, seconde solo all'uovo, e ancor oggi negli States la
raccomandazione è quella...), ora neanche lo bevo più, per senso di
risparmio nutrizionale (me lo vieta il rompiballe Nico-1, il nutrizionista
scientista politicamente corretto) che teme che l'alternativo Nico-2 lo
prenda per "bevanda", senza limiti, come faceva da adolescente. In
alternativa mi suggerisce poco yogurt e 50g di formaggio stagionato e
salato, più controllabile nella sua... sapida materialità. Trucchetti
psicologici per auto-regolarsi. Formaggio, comunque, che per il grande
Ippocrate, primo dei medici "scientifici", ma anche primo dei "naturisti"
(quelli veri, non i cialtroni del sangue "acido" o della cartina di
tornasole immersa nell'urina, o quelli che evitano pomodori e solanacee o i
cosiddetti frutti "acidi", p.es. l'arancia, confondendo il sapore con la
reazione chimica "nel sangue", come se i citrati non fossero alcalini!), era
un "cibo forte e caloroso". Ma è anche simbolico perché rappresenta come e
più dei cereali e dei frutti il nostro passato, le radici, quindi la nostra
Natura, europea e italiana. E non dobbiamo mai abbandonare il nostro cibo
atavico. Perché l'alimentazione è la più Grande Invenzione Umana, un geniale
portato Culturale, visto che - specialmente noi Etrusco-Romani (quindi tutti
noi Mediterranei, Europei e Occidentali) - siamo riusciti a fare lo slalom
tra migliaia di sostanze vegetali tossiche e ad ottenere per prove ed errori
una dieta che è davvero, genialmente, il "meno peggio" tra tutte quelle
possibili. Gloria all'Uomo, che non aveva cibo e se l'è inventato! E con
quei cibi indigesti e pieni di veleni della Natura, per niente adatti
all'Uomo, ha costruito il Colosseo e le Piramidi, ha dipinto la Gioconda (e
chi l'ha dipinta non mangiava animali, è vero, ma i loro frutti, sì). Ora
qualche stolto, ben pasciuto però, vorrebbe tornare indietro? Bene, ma per
coerenza torni alle grotte, viva come un troglodita che pensava tutto il
giorno, tutta la vita, a che cosa mettere sotto i denti. Altro che cultura!
Non avrebbe, non dico la Gioconda e il Colosseo, che a gente così scema non
interessa ("la cultura mica si mangia" ha detto di recente un... noto
commercialista), ma neanche telefonini, Suv e playstation! E questo, sì, per
gente del genere, sarebbe un guaio. (Ma guarda un po' dove va a finire la
storiella del latte primo cibo "sicuro" dell'Uomo).
edevils
2010-11-16 19:03:06 UTC
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Post by Nico Valerio
Post by edevils
[...]
Post by Nico Valerio
Con queste premesse storiche è da stolti accusare oggi, dopo milioni di
anni, il latte.
Ripeto, la civiltà stessa dell'Uomo nacque col latte degli animali
selvatici e dei primi allevamenti, prima ancora dell'agricoltura e dei
cereali o legumi. Tutto quello che abbiamo fatto (e ne abbiamo fatte di
cose grandiose) lo abbiamo fatto anche grazie al latte e ai suoi derivati.
Perché allora il
[...]
Fa piacere che posti ogni tanto anche qui, Nico!
Sono d'accordo sul discorso generale e sul fanatismo ignorante degli
anti-latte.
Però non sono convinto sul "milioni di anni". A parte qualche occasionale
animale selvatico, il consumo regolare di latte e derivati da parte di
adulti è stato possibile, AFAIK, solo dopo che sono stati addomesticati
alcuni animali che danno latte: capre ecc.
Quindi dalla pastorizia del Neolitico, non prima.
Questo dato mi pare anche andare d'accordo con la minor presenza
dell'intollerenza al lattosio tra le popolazioni europee, ed alcune
africane, che hanno un'antica tradizione di pastorizia e consumo di latte e
derivati, ma non tra quelle asiatiche.
--
Enrico C
Mah, diciamo la stessa cosa.
Beh, quasi. Tra milioni e migliaia di anni c'è pur una differenza :-)
)
Post by Nico Valerio
Si può solo ragionare per induzione storica o
paleontologica o paletnologica.. Ne viene fuori una storiella per bambini,
utile anche per gli adulti. Comprenderai che il fatto stesso di essere
mammiferi e quindi in familiarità col cibo latte, deve aver fatto osservare
ai nostri più lontani progenitori con grande interesse e partecipazione
psicologica l'allattamento degli altri animali... Deve essere stato
inevitabile sostituirsi di tanto in tanto ai piccoli mammiferi (con le specie
più mansuete, certo, non col temibile, enorme e bellicoso Bos primigenio, che
pare attaccasse l'uomo). Che il latte sia stato usato ben prima della
domesticazione, in modo non regolare e avventuroso, è credibile, anzi ovvio.
La domesticazione, processo che non avvenne in un giorno e all'improvviso, lo
ha reso quotidiano e abbondante. Il latte era un cibo pronto, oltretutto, e
ben conosciuto.
[...]

Può darsi, ma un assaggio occasionale, non certo un cibo abituale,
prima della pastorizia.
E ancor oggi, pur con tutta la disponibilità, ci sono popolazioni che
ne fanno scarso uso!
Credo che la stessa diffusione delle intolleranze al latte, e al
glutune, testimoni il fatto che il latte, così come i cereali, è un
alimento relativamente recente nella storia umana, cioè risalente al
Neolitico o alla fine del Paleolitico come *potrebbe forse* (sottolineo
il forse, perché si tratta di un'ipotesi) indicare questa notizia...
|
http://www.veniceonair.com/blog/2010/08/03/un-%E2%80%9Ccaseificio%E2%80%9D-paleolitico-a-marcesina-sull%E2%80%99altopiano-di-asiago/
Post by Nico Valerio
E fin dall'inizio, come hanno trovato i paleontologi
osservando i resti nelle grotte e vicino agli insediamenti, ci furono animali
mammiferi spontaneamente "commensali" dell'Uomo, che lo seguivano a debita
distanza per utilizzarne gli avanzi. Questo ben prima delle definitive
domesticazioni. Che, appunto, furono portate a compimento evidentemente per
trarne vantaggi immediati, tra i quali il latte, già ben noti da tempo. E
questa fonte proteica certa, quotidiana, deve aver dato un grande contributo
al sorgere della Civiltà. Perché, diciamolo, se i primi abitatori della Terra
avessero dovuto aspettare ogni giorno e ovunque buoni risultati dalla
caccia...
Oltre alla caccia, c'era la "raccolta" di cibi vegetali e piccoli
animali, insetti compresi.
Post by Nico Valerio
Quel che è certo che tutte le civiltà euro-caucasiche sono di
origine pastorale. Questo deve far pensare. Tutti i latti venivano bevuti,
perfino quello di cagna (ancora in periodi storici: Atene, Roma). E anche il
colostro umano veniva commercializzato nella Roma antica. E il latte,
riportano le antiche fonti (ben prima del vino), fu tra le prime offerte
votive agli Dei. Sulle molte, eloquenti pietanze lattee della Roma arcaica ho
già detto nel mio post precedente [v. il mio libro "La Tavola degli
Antichi"].
Dunque, latte primo alimento non solo da bambini ma anche da adulti! E, dai e
ridai, di maldipancia in maldipancia, riuscimmo a far sintetizzare
dall'organismo l'enzima giusto che digerisce bene il lattosio: il primo
placet della Natura. Non per tutti i popoli, né per tutti gli individui,
certo. Tuttavia con l'uso progressivo, a partire da piccolissime dosi
(tipico: un cucchiaino) che vanno man mano accresciute di giorno in giorno,
la capacità di digerirlo si estende sempre di più. Con questa tecnica tutti o
quasi imparano a berlo. Ma è ancora più significativo che la Natura abbia
dato anche il secondo placet, circa diecimila anni fa, con la trasmissibilità
genetica dell'enzima lattasi anche agli uomini che non bevono latte.
Mutazione che si manifestò per prima proprio in Europa orientale, dunque tra
Europa e Asia (del resto, oltre le steppe dell'Asia Centrale e l'India,
tuttora pastorali, non sono tante in Asia le zone davvero... agalattiche).
Si manifestò anche in Africa, non solo in Europa, ma comuque poche
migliaia d'anni fa, non prima.

[...]
Their analysis of DNA in bones from 10 Central and Eastern European
human skeletons dated between 3,800 and 6,000 years ago showed that the
allele that allows lactose tolerance in adulthood was not yet present
despite the fact that these populations apparently had been raising
milk producing farm animals for hundreds or even thousands of years.
Sarah Tishkoff from the University of Maryland also reported in 2007
that the mutations among East Africans that keep the lactase gene
permanently turned on are different from those of Europeans who share
this trait. Her genetic studies among 43 East African ethnic groups
also suggests that 3 different mutations resulting in lactose tolerance
in Africa arose 2,700-6,800 years ago.
[...]
http://anthro.palomar.edu/adapt/adapt_5.htm
Post by Nico Valerio
http://love-lacto-ovo-vegetarian.blogspot.com/2009/09/e-la-natura-10-mila-anni-fa-dette.html
Il latte, dunque, è un alimento tipicamente europeo e occidentale, e anche
per questo dovremmo esserne fieri, per conservare la nostra identità.
[...]

Io lo sorbisco fieramente ogni mattina, in genere con avena e mandorle
ecc. :-)
Nico Valerio
2010-11-16 22:48:42 UTC
Permalink
Post by edevils
Post by Nico Valerio
Post by edevils
[...]
Post by Nico Valerio
Con queste premesse storiche è da stolti accusare oggi, dopo milioni di
anni, il latte.
Ripeto, la civiltà stessa dell'Uomo nacque col latte degli animali
selvatici e dei primi allevamenti, prima ancora dell'agricoltura e dei
cereali o legumi. Tutto quello che abbiamo fatto (e ne abbiamo fatte di
cose grandiose) lo abbiamo fatto anche grazie al latte e ai suoi
derivati. Perché allora il
[...]
Fa piacere che posti ogni tanto anche qui, Nico!
Sono d'accordo sul discorso generale e sul fanatismo ignorante degli
anti-latte.
Però non sono convinto sul "milioni di anni". A parte qualche
occasionale animale selvatico, il consumo regolare di latte e derivati
da parte di adulti è stato possibile, AFAIK, solo dopo che sono stati
addomesticati alcuni animali che danno latte: capre ecc.
Quindi dalla pastorizia del Neolitico, non prima.
--
Enrico C
Mah, diciamo la stessa cosa.
Beh, quasi. Tra milioni e migliaia di anni c'è pur una differenza :-)
)
Post by Nico Valerio
Post by edevils
Si può solo ragionare per induzione storica o
paleontologica o paletnologica.. Ne viene fuori una storiella per
bambini, utile anche per gli adulti. Comprenderai che il fatto stesso di
essere mammiferi e quindi in familiarità col cibo latte, deve aver fatto
osservare ai nostri più lontani progenitori con grande interesse e
partecipazione psicologica l'allattamento degli altri animali... Deve
essere stato inevitabile sostituirsi di tanto in tanto ai piccoli
mammiferi [...]
Può darsi, ma un assaggio occasionale, non certo un cibo abituale, prima
della pastorizia.[,,,]
|
http://www.veniceonair.com/blog/2010/08/03/un-%E2%80%9Ccaseificio%E2%80%9D-paleolitico-a-marcesina-sull%E2%80%99altopiano-di-asiago/
Post by Nico Valerio
E fin dall'inizio, come hanno trovato i paleontologi osservando i resti
nelle grotte e vicino agli insediamenti, ci furono animali mammiferi
spontaneamente "commensali" dell'Uomo, che lo seguivano a debita distanza
per utilizzarne gli avanzi. Questo ben prima delle definitive
domesticazioni. Che, appunto, furono portate a compimento evidentemente
per[...]
Quel che è certo che tutte le civiltà euro-caucasiche sono di origine
pastorale. Questo deve far pensare. Tutti i latti venivano bevuti,
perfino quello di cagna (ancora in periodi storici: Atene, Roma). E anche
il colostro umano veniva commercializzato nella Roma antica. [...],
Dunque, latte primo alimento non solo da bambini ma anche da adulti! E,
dai e ridai, di maldipancia in maldipancia, riuscimmo a far sintetizzare
dall'organismo l'enzima giusto che digerisce bene il lattosio: il primo
placet della Natura. Non per tutti i popoli, né per tutti gli individui
[...]
Si manifestò anche in Africa, non solo in Europa, ma comuque poche
migliaia d'anni fa, non prima.
[...]
Their analysis of DNA in bones from 10 Central and Eastern European human
skeletons dated between 3,800 and 6,000 years ago showed that the allele
that allows lactose tolerance in adulthood was not yet present [...]
http://anthro.palomar.edu/adapt/adapt_5.htm
Post by Nico Valerio
http://love-lacto-ovo-vegetarian.blogspot.com/2009/09/e-la-natura-10-mila-anni-fa-dette.html
Il latte, dunque, è un alimento tipicamente europeo e occidentale, e
anche per questo dovremmo esserne fieri, per conservare la nostra
identità.
[...]
Io lo sorbisco fieramente ogni mattina, in genere con avena e mandorle
ecc. :-)
La mia personale opinione resta che l'Ominide capace fin da subito
(purtroppo) di sopraffare per necessità un mammifero e anche i propri
simili, a maggior ragione ne utilizzava sporadicamente il latte, come vedeva
fare ai piccoli (dunque, milioni di anni). Più regolarmente come Homo
Sapiens (e dunque quasi 200 mila anni fa). E infine regolarmente e
quotidianamente con le domesticazioni di cane, cavallo, pecora ecc (da 10
mila anni in giù). Se no non ci sarebbe stata la mutazione genetica (7-10
mila anni fa) della trasmissibilità della lattasi a mezzo mondo.
Insomma tu non dai importanza al prolungato uso sporadico, io sì.
edevils
2010-11-17 08:49:23 UTC
Permalink
Post by Nico Valerio
La mia personale opinione resta che l'Ominide capace fin da subito
(purtroppo) di sopraffare per necessità un mammifero e anche i propri simili,
a maggior ragione ne utilizzava sporadicamente il latte, come vedeva fare ai
piccoli (dunque, milioni di anni). Più regolarmente come Homo Sapiens (e
dunque quasi 200 mila anni fa). E infine regolarmente e quotidianamente con
le domesticazioni di cane, cavallo, pecora ecc (da 10 mila anni in giù). Se
no non ci sarebbe stata la mutazione genetica (7-10 mila anni fa) della
trasmissibilità della lattasi a mezzo mondo.
Insomma tu non dai importanza al prolungato uso sporadico, io sì.
Secondo me, siamo nel campo delle ipotesi, quindi son tutte legittime
ma tutte da dimostrare. Senza dubbio penso anch'io che l'introduzione
regolare del latte deve essere stata preceduta da esperienze di uso
occasionale precedente che poi hanno portato gradualmente alla
"scoperta" della pastorizia, che certo non è stata inventata dal nulla.
Anche nel caso dei cereali, prima della coltivazione c'era la raccolta
dei chicchi selvatici. Quanto alla rilevanza e "antichità" dei
precedenti, però, possiamo fare ipotesi ma non mi pare ci siano
riscontri oggettivi, e il fatto stesso della diffusione prevalentemente
europea non induce a pensare a una esperienza "universale" e quasi
"automatica" per l'homo sapiens.
Comunque concordiamo, mi pare, che l'uso regolare, almeno in alcune
popolazioni, si misura sulla scala delle migliaia di anni.
Se invece risaliamo ai milioni di anni e ad epoche precedenti l'homo
sapiensa, possiamo al massimo tirare a indovinare, ma si potrebbe anche
osservare che i nostri cugini primati non usano il latte di altre
specie, che io sappia.
Mario_M
2010-11-30 21:49:49 UTC
Permalink
Il Mon, 15 Nov 2010 01:08:20 +0100, "Nico Valerio"
Post by Nico Valerio
Tornando al latte, ogni terrorismo è assolutamente infondato.
OK contro ogni terrorismo.
Su tutto il resto, basato su "ignoranti" "falsi naturisti" ecc.
meglio stendere un velo.
Da uno che predica il latto-ovo veg.?
Perchè no l'Ortottero- vegetariano, visto che l'uomo primitivo si
cibava anche di cavallette?
Post by Nico Valerio
Basti dire che nelle statistiche di alcuni studi il
consumo di latte e latticini veniva inserito genericamente in quello di cibi
animali... e dei grassi! Numerosi invece sono gli studi in cui il latte è
anti-cancro: specie in Oriente,
Ma quali studi?
Lo zucchero contenuto nel latte, il lattosio, viene scisso
nell'organismo ottenendo il galattosio che viene ulteriormente
catabolizzato da enzimi. Secondo uno Studio del dr. Daniel Cramer e
collaboratori a Harvard, quando il consumo di latticini eccede
quantitativamente la possibilità enzimatica di catabolizzare il
galattosio, questo può accumularsi nel sangue, e può danneggiare le
ovaie femminili. Alcune donne possiederebbero inoltre livelli di
questi enzimi particolarmente bassi, ed il consumo regolare di
derivati del latte può triplicare in loro il rischio di sviluppare
cancro ovarico.

(Cramer DW, Harlow BL, Willett WC, Welch WR, Bell DA, Scully RE, Ng
WG, Knapp RC Galactose consumption and metabolism in relation to the
risk of ovarian cancer, Lancet 1989 Jul 8;2(8654):66-71.)



I tumori della MAMMELLA e della PROSTA sono pure stati messi in
relazione con il consumo di derivati del latte, correlazione
presumibilmente riferibile, almeno in parte, ad aumentati livelli
plasmatici di un composto denominato Insulin-like Growth Factor
(IGF-I)
Questo fattore, isolato nel latte vaccino, è stato ritrovato a livelli
plasmatici elevati nei soggetti che consumino regolarmente latticini.

Altri principi nutritivi che aumenterebbero i livelli di IGF-I sono
pure presenti nel latte vaccino. Diversi studi mostrano come soggetti
maschili che presentino elevati livelli di IGF-I avrebbero un rischio
quattro volte maggiore di sviluppare cancro prostatico, quando
confrontati con i soggetti nei quali i livelli di questo fattore siano
bassi.


Outwater JL, Nicholson A, Barnard N Dairy products and breast cancer:
the IGF-I, estrogen, and bGH hypothesis, Med Hypotheses 1997
Jun;48(6):453-61.

Chan JM, Stampfer MJ, Giovannucci E, Gann PH, Ma J, Wilkinson P,
Hennekens CH, Pollak M Plasma insulin-like growth factor-I and
prostate cancer risk: a prospective study, Science 1998 Jan
23;279(5350):563-6.

World Cancer Research Fund Food, nutrition and the prevention of
cancer: a global perspective, American Institute of Cancer Research
1997;Washington DC.

Cadogan J, Eastell R, Jones N, Barker ME Milk intake and bone mineral
acquisition in adolescent girls: randomised, controlled intervention
trial, BMJ 1997 Nov 15;315(7118):1255-60.


Visto che le piacciono tanto gli STUDI, ce ne sono a bizzeffe, a
partire da quelli del post iniziale, che portano a dire l'esatto
contrario di quello che afferma.
Il terrorismo va evitato ma pure l'erigersi a dispensatore Verbo.
Crononauta
2010-12-01 09:10:40 UTC
Permalink
Post by Mario_M
Perchè no l'Ortottero- vegetariano, visto che l'uomo primitivo si
cibava anche di cavallette?
...oh in certe regioni della Cina, ancora adesso :-O
Post by Mario_M
Lo zucchero contenuto nel latte, il lattosio, viene scisso
nell'organismo ottenendo il galattosio che viene ulteriormente
catabolizzato da enzimi. Secondo uno Studio del dr. Daniel Cramer e
collaboratori a Harvard, quando il consumo di latticini eccede
quantitativamente la possibilità enzimatica di catabolizzare il
galattosio,
...e scopriamo l'acqua fredda: che l'*eccesso* (di qualsivoglia cosa) è
dannoso. Wow.
Post by Mario_M
I tumori della MAMMELLA e della PROSTA sono pure stati messi in
relazione con il consumo di derivati del latte, correlazione
presumibilmente riferibile, almeno in parte, ad aumentati livelli
plasmatici di un composto denominato Insulin-like Growth Factor
(IGF-I)
"presumibilmente riferibile almeno in parte". Però, dimostrato con buona
sicurezza, vedo! A quanto è il chi-quadro di quello studio?!
Post by Mario_M
Questo fattore, isolato nel latte vaccino, è stato ritrovato a livelli
plasmatici elevati nei soggetti che consumino regolarmente latticini.
Visto che i latticini li consumano regolarmente un buon 80% della
popolazione, sai che cosa ci vuole a metterli in relazione con qualche
malattia! Con questo criterio ti dimostro che anche l'acqua è velenosa e
pericolosissima, perché pare che sia assunta con regolarità dal 100% di
quelli che si ammalano!

A fare statistiche mediche a buco di culo ci vuole ben poco, e ancora
meno a utilizzarle in modo distorto al di fuori del loro campo di
applicazione.

Anche perché andiamo a leggere l'abstract di quello studio:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2567871
"In a case-control study, consumption of dairy foods by 235 white women
with epithelial ovarian cancer and by 239 control women, and activity of
red blood cell galactose-1-phosphate uridyl transferase (transferase) in
a subset of 145 cases and 127 controls were determined. Yogurt was
consumed at least monthly by 49% of cases and 36% of controls. The mean
transferase activity of cases was significantly lower than that of
controls. When a ratio of lactose consumption to transferase (L/T) was
calculated, cases had a mean L/T of 1.17 compared with 0.98 for
controls; there was a highly significant trend for increasing ovarian
cancer risk with increasing L/T ratio. Lactose consumption may be a
dietary risk factor and transferase a genetic risk factor for ovarian
cancer."

Quindi questi qui hanno preso 235 donne bianche che avevano *già* un
cancro alle ovaie e 239 "di controllo", e poi hanno misurato il livello
della galattasi transferasi in un subset di 145 casi (cioè... perché non
tutte? Che cavolo vuol dire allora prendere quasi 500 donne campione tra
malate e non, e poi studiarne solo 145? Cos'è, hanno preso solo quelle
che dimostravano ciò che si voleva dimostrare?!).
Il 49% delle ammalate e il 36% di quelle sane ("di controllo") consumava
yogurt almeno *una volta al mese* (sic).
Il rapporto tra lattosio/transferasi era di 1,17 nelle malate e 0,98
nelle sane.
Quindi deducono che un rapporto più alto L/T *aumenta i rischi* di cancro.

Già qui potremmo obiettare, perché potrebbero anche aver clamorosamente
invertito causa ed effetto, e magari la realtà è che è il *cancro*
stesso a far aumentare quel rapporto, anziché esserne il risultato.

Ma supponiamo che la conclusione sia corretta, come *minchia* si fa a
considerare solo il fottuto yogurt assunto "almeno una volta al mese"
come discriminante tra i due stili di vita tra malate e sane? Poi magari
salta fuori che tra le malate c'erano più fumatrici che tra le sane o
che altro.

È uno studio distorto e perverso, che va a mescolare cose di cui non
dimostra assolutamente la relazione.

Anche perché allora citiamo anche questo:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7879785
che ha la decenza di fornire gli intervalli di confidenza delle
statistiche fatte. E che, guarda un po', giunge a una conclusione
opposta (cioè che non si vedono relazioni fra latticini e cancro alle
ovaie).

Quindi?
Post by Mario_M
Altri principi nutritivi che aumenterebbero i livelli di IGF-I sono
pure presenti nel latte vaccino. Diversi studi mostrano come soggetti
maschili che presentino elevati livelli di IGF-I avrebbero un rischio
quattro volte maggiore di sviluppare cancro prostatico, quando
confrontati con i soggetti nei quali i livelli di questo fattore siano
bassi.
Questo significa distorcere la ricerca e mescolare ad arte due cose
disgiunte per trovare millantate teorie supporto delle proprie tesi.
Tutti quegli studi che citi riportano i rischi di elevati IGF-I.

Bene.

Ma quali studi *dimostrano* una correlazione fra alti livelli di IGF-I e
il consumo di latticini? *Uno* che dice che "è presumibilmente
riferibile almeno in parte", e che è smentito da altri studi?
Post by Mario_M
Visto che le piacciono tanto gli STUDI, ce ne sono a bizzeffe, a
partire da quelli del post iniziale, che portano a dire l'esatto
contrario di quello che afferma.
Il terrorismo va evitato ma pure l'erigersi a dispensatore Verbo.
Soprattutto va evitato di mettere in relazione studi in modo improprio o
ancora tutto da verificare.

Fin qui, l'unica cosa che è stata dimostrata oltre ogni dubbio, è che
l'eccesso di latticini fa male. Una scoperta sensazionale: lo sapeva
anche mia nonna di 90 anni che ha la terza elementare.
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Jinn
2010-12-02 09:19:09 UTC
Permalink
Post by Crononauta
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2567871
"In a case-control study, consumption of dairy foods by 235 white women
with epithelial ovarian cancer and by 239 control women, and activity of
red blood cell galactose-1-phosphate uridyl transferase (transferase) in
a subset of 145 cases and 127 controls were determined. Yogurt was
consumed at least monthly by 49% of cases and 36% of controls. The mean
transferase activity of cases was significantly lower than that of
controls. When a ratio of lactose consumption to transferase (L/T) was
calculated, cases had a mean L/T of 1.17 compared with 0.98 for
controls; there was a highly significant trend for increasing ovarian
cancer risk with increasing L/T ratio. Lactose consumption may be a
dietary risk factor and transferase a genetic risk factor for ovarian
cancer."
Quindi questi qui hanno preso 235 donne bianche che avevano *già* un
cancro alle ovaie e 239 "di controllo", e poi hanno misurato il livello
della galattasi transferasi in un subset di 145 casi (cioè... perché non
tutte? Che cavolo vuol dire allora prendere quasi 500 donne campione tra
malate e non, e poi studiarne solo 145? Cos'è, hanno preso solo quelle
che dimostravano ciò che si voleva dimostrare?!).
non conosci il significato di subset? sull'insieme di 235 casi si possono
realizzare numerosi sottoinsiemi di 145 da confrontare a vicenda, per avere
dati statistici più accurati
Post by Crononauta
Il 49% delle ammalate e il 36% di quelle sane ("di controllo") consumava
yogurt almeno *una volta al mese* (sic).
Il rapporto tra lattosio/transferasi era di 1,17 nelle malate e 0,98
nelle sane.
Quindi deducono che un rapporto più alto L/T *aumenta i rischi* di cancro.
Già qui potremmo obiettare, perché potrebbero anche aver clamorosamente
invertito causa ed effetto, e magari la realtà è che è il *cancro*
stesso a far aumentare quel rapporto, anziché esserne il risultato.
LOL, per te un cancro ovarico è capace di modificare la produzione di un
enzima in tutte le cellule del sangue
Post by Crononauta
Ma supponiamo che la conclusione sia corretta, come *minchia* si fa a
considerare solo il fottuto yogurt assunto "almeno una volta al mese"
come discriminante tra i due stili di vita tra malate e sane? Poi magari
salta fuori che tra le malate c'erano più fumatrici che tra le sane o
che altro.
non consideri la pericolosità dello yogurt : se la sostanza dannosa che
provoca il cancro è il galattosio, ebbene il cibo più ricco in galattosio è
proprio lo yogurt, ricco di fermenti che scindono il lattosio in galattosio.
Naturalmente con sostanze cancerogene è importante la dose di picco
d'assunzione, che prevale sulle possibilità dell'organismo di fronteggiare
la tossina, non le dosi minimali assunte quotidianamente (ad esempio ogni
benzinaio che respira benzene tutto il giorno dovrebbe sviluppare il cancro,
invece non succede perché fegato e reni riescono a contrastare il poco di
benzene che entra di continuo dai polmoni). Allo stesso modo chi beve solo
latte ed ha una galattotransferasi bassa è probabilmente intollerante al
lattosio, per cui solo una parte minimale del lattosio si scinde in
galattosio e penetra nell'organismo, mentre se mangia anche solo un vasetto
di yogurt avrà una bomba di galattosio nel sangue che corroderà le cellule
prima di essere gestita dal fegato.
Post by Crononauta
È uno studio distorto e perverso, che va a mescolare cose di cui non
dimostra assolutamente la relazione.
ma ti rendi conto che stai criticando un articolo pubblicato sui siti più
importanti dell'informazione medica? la correlazione galattosio-cancro
ovarico è oggi quasi una certezza fondata su numerosi studi
Post by Crononauta
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7879785
che ha la decenza di fornire gli intervalli di confidenza delle
statistiche fatte. E che, guarda un po', giunge a una conclusione
opposta (cioè che non si vedono relazioni fra latticini e cancro alle
ovaie).
Quindi?
quindi crediamo al primo studio che è confermato da molti altri, invece
quest'ultimo è il solito studio farlocco che resta isolato
fulmo
2010-12-02 10:19:39 UTC
Permalink
Jinn ha scritto:
[CUT}
Post by Jinn
Post by Crononauta
È uno studio distorto e perverso, che va a mescolare cose di cui non
dimostra assolutamente la relazione.
ma ti rendi conto che stai criticando un articolo pubblicato sui siti
più importanti dell'informazione medica? la correlazione
galattosio-cancro ovarico è oggi quasi una certezza fondata su numerosi
studi
Il fatto che uno studio sia pubblicato sui siti piu' importanti
dell'informazione medica (WOW) non vieta di criticarlo. Il principio di
autorita' nella ricerca scientifica non vale!
edevils
2010-12-02 10:32:39 UTC
Permalink
On 02/12/2010, Jinn wrote:
[...]
Post by Jinn
non conosci il significato di subset? sull'insieme di 235 casi si possono
realizzare numerosi sottoinsiemi di 145 da confrontare a vicenda, per avere
dati statistici più accurati
[...]

Insomma, scomponi e scomponi, usi solo parti e sottoinsiemi, finché non
trovi un risultato (riferito a un sottoinsieme particolare) che sembri
in apparenza dimostrare quella che avevi in testa sin dall'inizio ;-)
Post by Jinn
Post by Crononauta
È uno studio distorto e perverso, che va a mescolare cose di cui non
dimostra assolutamente la relazione.
ma ti rendi conto che stai criticando un articolo pubblicato sui siti
più importanti dell'informazione medica?
Mecocomeri, disse il Grande Capo Estiqaatsi.
Post by Jinn
la correlazione galattosio-cancro ovarico è oggi quasi una certezza
fondata su numerosi studi
Purtroppo balle come le tue vengono spacciate anche da alcuni medici
omeopati. Ma l'ultimo rapporto del World Cancer Research Fund, che tira
le somme di tutte le ricerche sui tumori e sulle loro possibili cause,
non dice nulla del genere.

Semmai ci sono evidenze (anche se limitate) di un'azione protettiva
delle verdure rispetto all'insorgenza del tumore ovarico
http://www.dietandcancerreport.org/downloads/chapters/chapter_07.pdf

A total of five cohort studies, eight case-control studies, and
two ecological studies investigated non-starchy vegetables;
three cohort studies and two case-control studies investigated
green, leafy vegetables. All showed decreased risk with
increased intake, with none reporting contrary results. Metaanalysis
of cohort data showed a statistically significant
decreased risk for non-starchy vegetables, with a clear doseresponse
relationship. A pooled analysis of 12 cohort studies
(more than 560 000 participants, followed up for 7–22
years, with more than 2100 ovarian cancer cases) showed a
non-significant decreased risk for the highest intake group
of non-starchy vegetables.254
This is a wide and disparate category, and many different
plant food constituents are represented that could contribute
to a protective effect of non-starchy vegetables. These
include dietary fibre, carotenoids, folate, selenium, glucosinolates,
dithiolthiones, indoles, coumarins, ascorbate,
chlorophyll, flavonoids, allylsulphides, flavonoids, and
phytoestrogens,
some of which are potentially antioxidants.
Antioxidants trap free radicals and reactive oxygen molecules,
protecting against oxidation damage. It is difficult to
unravel the relative importance of each constituent and it is
likely that any protective effect may result from a combination
of influences on several pathways involved in
carcinogenesis.
Evidence from cohort and case-control studies is
sparse. There is limited evidence suggesting that nonstarchy
vegetables protect against ovarian cancer.
The Panel is aware that since the conclusion of the SLR, one
case-control study17 has been published. This new information
does not change the Panel judgement. Also see box 3.8.


Per il resto, c'è ben poco di assodato, perché gli studi erano troppo
pochi, di qualità insoddisfacente, o contraddittori...

Other exposures were evaluated. However, the data were
either of too low quality, too inconsistent, or the number of
studies too few to allow conclusions to be reached. These
were as follows: pulses (legumes); fruits; meat; poultry; fish;
eggs; milk and dairy products; coffee; tea; alcohol; carbohydrate;
dietary fibre; lactose; total fat; cholesterol; protein;
vitamin A; folate; vitamin C; vitamin E; recreational activity;
energy intake; body fatness; weight change; and abdominal
fatness.
Jinn
2010-12-02 11:39:39 UTC
Permalink
Post by edevils
Post by Jinn
la correlazione galattosio-cancro ovarico è oggi quasi una certezza
fondata su numerosi studi
Purtroppo balle come le tue vengono spacciate anche da alcuni medici
omeopati. Ma l'ultimo rapporto del World Cancer Research Fund, che tira le
somme di tutte le ricerche sui tumori e sulle loro possibili cause, non
dice nulla del genere.
Semmai ci sono evidenze (anche se limitate) di un'azione protettiva delle
verdure rispetto all'insorgenza del tumore ovarico
http://www.dietandcancerreport.org/downloads/chapters/chapter_07.pdf
A total of five cohort studies, eight case-control studies, and
two ecological studies investigated non-starchy vegetables;
three cohort studies and two case-control studies investigated
green, leafy vegetables. All showed decreased risk with
increased intake, with none reporting contrary results. Metaanalysis
of cohort data showed a statistically significant
decreased risk for non-starchy vegetables, with a clear doseresponse
relationship. A pooled analysis of 12 cohort studies
(more than 560 000 participants, followed up for 7–22
years, with more than 2100 ovarian cancer cases) showed a
non-significant decreased risk for the highest intake group
of non-starchy vegetables.254
This is a wide and disparate category, and many different
plant food constituents are represented that could contribute
to a protective effect of non-starchy vegetables. These
include dietary fibre, carotenoids, folate, selenium, glucosinolates,
dithiolthiones, indoles, coumarins, ascorbate,
chlorophyll, flavonoids, allylsulphides, flavonoids, and phytoestrogens,
some of which are potentially antioxidants.
Antioxidants trap free radicals and reactive oxygen molecules,
protecting against oxidation damage. It is difficult to
unravel the relative importance of each constituent and it is
likely that any protective effect may result from a combination
of influences on several pathways involved in
carcinogenesis.
Evidence from cohort and case-control studies is
sparse. There is limited evidence suggesting that nonstarchy
vegetables protect against ovarian cancer.
The Panel is aware that since the conclusion of the SLR, one
case-control study17 has been published. This new information
does not change the Panel judgement. Also see box 3.8.
Per il resto, c'è ben poco di assodato, perché gli studi erano troppo
pochi, di qualità insoddisfacente, o contraddittori...
Other exposures were evaluated. However, the data were
either of too low quality, too inconsistent, or the number of
studies too few to allow conclusions to be reached. These
were as follows: pulses (legumes); fruits; meat; poultry; fish;
eggs; milk and dairy products; coffee; tea; alcohol; carbohydrate;
dietary fibre; lactose; total fat; cholesterol; protein;
vitamin A; folate; vitamin C; vitamin E; recreational activity;
energy intake; body fatness; weight change; and abdominal
fatness.
ti rendi conto di quanta fatica debbano entrare in questi rapporti ufficiali
alcune sostanze definite cancerogene?
Mi sapresti spiegare perché rapporti simili, fino a pochi decenni fa, non
includevano gli alcolici o il tabacco tra i cancerogeni? forse che alcool e
tabacco hanno aumentato la loro virulenza ultimamente?
edevils
2010-12-02 11:53:10 UTC
Permalink
Post by Jinn
Post by edevils
Post by Jinn
la correlazione galattosio-cancro ovarico è oggi quasi una certezza
fondata su numerosi studi
Purtroppo balle come le tue vengono spacciate anche da alcuni medici
omeopati. Ma l'ultimo rapporto del World Cancer Research Fund, che tira le
somme di tutte le ricerche sui tumori e sulle loro possibili cause, non
dice nulla del genere.
Semmai ci sono evidenze (anche se limitate) di un'azione protettiva delle
verdure rispetto all'insorgenza del tumore ovarico
http://www.dietandcancerreport.org/downloads/chapters/chapter_07.pdf
A total of five cohort studies, eight case-control studies, and
two ecological studies investigated non-starchy vegetables;
three cohort studies and two case-control studies investigated
green, leafy vegetables. All showed decreased risk with
increased intake, with none reporting contrary results. Metaanalysis
of cohort data showed a statistically significant
decreased risk for non-starchy vegetables, with a clear doseresponse
relationship. A pooled analysis of 12 cohort studies
(more than 560 000 participants, followed up for 7–22
years, with more than 2100 ovarian cancer cases) showed a
non-significant decreased risk for the highest intake group
of non-starchy vegetables.254
This is a wide and disparate category, and many different
plant food constituents are represented that could contribute
to a protective effect of non-starchy vegetables. These
include dietary fibre, carotenoids, folate, selenium, glucosinolates,
dithiolthiones, indoles, coumarins, ascorbate,
chlorophyll, flavonoids, allylsulphides, flavonoids, and phytoestrogens,
some of which are potentially antioxidants.
Antioxidants trap free radicals and reactive oxygen molecules,
protecting against oxidation damage. It is difficult to
unravel the relative importance of each constituent and it is
likely that any protective effect may result from a combination
of influences on several pathways involved in
carcinogenesis.
Evidence from cohort and case-control studies is
sparse. There is limited evidence suggesting that nonstarchy
vegetables protect against ovarian cancer.
The Panel is aware that since the conclusion of the SLR, one
case-control study17 has been published. This new information
does not change the Panel judgement. Also see box 3.8.
Per il resto, c'è ben poco di assodato, perché gli studi erano troppo
pochi, di qualità insoddisfacente, o contraddittori...
Other exposures were evaluated. However, the data were
either of too low quality, too inconsistent, or the number of
studies too few to allow conclusions to be reached. These
were as follows: pulses (legumes); fruits; meat; poultry; fish;
eggs; milk and dairy products; coffee; tea; alcohol; carbohydrate;
dietary fibre; lactose; total fat; cholesterol; protein;
vitamin A; folate; vitamin C; vitamin E; recreational activity;
energy intake; body fatness; weight change; and abdominal
fatness.
ti rendi conto di quanta fatica debbano entrare in questi rapporti
ufficiali alcune sostanze definite cancerogene?
Nessun fatica, mi pare. Per esempio le conclusioni sui salumi sono
molto severe, per via di salatura e conservanti, e delle osservazioni
sulla correlazione con alcuni tipi di tumori.
Piuttosto che accanirti tanto sul latte, dovresti semmai prendertela
con chi raccomanda come un toccasana la bresaola quotidiana ;-)
Post by Jinn
Mi sapresti spiegare perché rapporti simili, fino a pochi decenni fa, non
includevano gli alcolici o il tabacco tra i cancerogeni? forse che alcool e
tabacco hanno aumentato la loro virulenza ultimamente?
Sicuramente nel frattempo si sono chiarite le evidenze dei danni.
Ad ogni modo, non divaghiamo, restiamo al rapporto che ho citato, che
ha una ricchissima bibliografia e riporta tutti gli studi presi in
considerazione.
Se non condividi le loro conclusioni, spiega il perché, piuttosto che
gridare subito al "gomblotto!" ;-)
Crononauta
2010-12-02 11:09:11 UTC
Permalink
Post by Jinn
non conosci il significato di subset? sull'insieme di 235 casi si possono
realizzare numerosi sottoinsiemi di 145 da confrontare a vicenda, per avere
dati statistici più accurati
Certo che conosco il significato di subset, ed è per questo che dico che
è ridicolo trarre conclusioni su *un* subset (forse l'unico che hanno
analizzato: i dati degli altri dove sono?!).
A meno che tira e spingi non siano riusciti a isolare un subset che
dimostrasse le conclusioni che volevano dimostrare (mentre tutti gli
altri le smentivano), e allora a maggior ragione quello studio è
ridicolmente privo di affidabilità.

Ribadisco: è uno studio che non dimostra una fava, e poco cambia che sia
pubblicato su riviste mediche rinomate. Più che giusto pubblicare tutte
le ricerche, la scienza deve vivere di contraddittorio; così come è però
più che giusto criticarle quando si dimostrano fatte a cazzo.
E questo è uno di quei casi.
Post by Jinn
LOL, per te un cancro ovarico è capace di modificare la produzione di un
enzima in tutte le cellule del sangue
Risus abundat in ore stultorum. Mai LOL fu più fuori luogo.
Non c'è mica bisogno che modifichi la produzione in *tutte* le cellule,
quando si parla di enzimi ed ormoni ci sono diverse vie possibili. Basta
che:
a) produca direttamente quell'enzima;
b) produca una sostanza che stimoli le cellule produttrici dell'enzima a
produrne di più;
c) produca una sostanza che blocchi la produzione dell'enzima inibitore
(regolatore) della produzione dell'enzima in questione;
d) produca una sostanza che alteri la ricettività delle cellule
bersaglio all'enzima;
e) produca una sostanza che alteri la risposta delle cellule
all'inibitore dell'enzima;

Tutti questi casi, e sicuramente ce ne sono altri che non mi vengono in
mente adesso, possono portarti a comportamenti "anomali" dell'enzima in
questione, aumentandone o diminuendone la sua quantità in circolo nel
sangue. Con le conseguenze del caso, in dipendenza del tipo di ormone o
enzima.

Il "bello" dei tumori è che sono degenerazioni di cellule che
potenzialmente possono produrre *qualsiasi* cosa, visto che la mutazione
è impredicibile e incontrollata, non puoi sapere a priori cosa succederà.
Post by Jinn
non consideri la pericolosità dello yogurt : se la sostanza dannosa che
provoca il cancro è il galattosio, ebbene il cibo più ricco in galattosio è
proprio lo yogurt, ricco di fermenti che scindono il lattosio in galattosio.
Sì, *se* fosse vero. Ma a parte le teorie di millantati naturopati,
mancano ad oggi dimostrazioni *concrete* che ciò sia vero.
Gli "studi" a supporto della pericolosità dei latticini sono tutti
ridicolmente smontabili come questo di Cramer & Co., oltre ad essere
confutati da un numero pari o superiore di altri studi -
scientificamente più corretti nella metodica statistica - che dimostrano
l'esatto contrario.
Post by Jinn
benzene che entra di continuo dai polmoni). Allo stesso modo chi beve solo
latte ed ha una galattotransferasi bassa è probabilmente intollerante al
lattosio, per cui solo una parte minimale del lattosio si scinde in
galattosio e penetra nell'organismo, mentre se mangia anche solo un vasetto
di yogurt avrà una bomba di galattosio nel sangue che corroderà le cellule
prima di essere gestita dal fegato.
Cioè "i latticini fanno male a quelli con intolleranza ai latticini".
Ma grazie al cazzo!
E io perdo tempo a leggerti, mah.
(a parte la ridicola affermazione "corroderà le cellule": facciamo finta
che sia una metafora, valà).
Post by Jinn
Post by Crononauta
È uno studio distorto e perverso, che va a mescolare cose di cui non
dimostra assolutamente la relazione.
ma ti rendi conto che stai criticando un articolo pubblicato sui siti più
importanti dell'informazione medica? la correlazione galattosio-cancro
ovarico è oggi quasi una certezza fondata su numerosi studi
Quali? Quelli dei naturopati fanatici che negano le prove contrarie o le
occultano, o fanno studi deformi?
Post by Jinn
Post by Crononauta
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7879785
che ha la decenza di fornire gli intervalli di confidenza delle
statistiche fatte. E che, guarda un po', giunge a una conclusione
opposta (cioè che non si vedono relazioni fra latticini e cancro alle
ovaie).
Quindi?
quindi crediamo al primo studio che è confermato da molti altri, invece
quest'ultimo è il solito studio farlocco che resta isolato
Bene. Portami tutti questi studi.
Ma attento: che *dimostrino* la relazione *latticini-tumore*. Non come
tutti quelli citati da Mario_M, che dimostrano solo che elevati valori
di IGF-I predispongano maggiormente a un tumore: e poi che ci si
attacchi all'*unico* studio fatto a cazzo che "dimostra" che i latticini
provocano un generico innalzamento dell'IGF-I e di qui applicare una
sballata e inesistente proprietà transitiva.
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
Jinn
2010-12-02 11:56:52 UTC
Permalink
Post by Crononauta
Post by Jinn
non conosci il significato di subset? sull'insieme di 235 casi si possono
realizzare numerosi sottoinsiemi di 145 da confrontare a vicenda, per avere
dati statistici più accurati
Certo che conosco il significato di subset, ed è per questo che dico che
è ridicolo trarre conclusioni su *un* subset (forse l'unico che hanno
analizzato: i dati degli altri dove sono?!).
si vabbe! sei giustificato perché non hai studiato oltre la terza media
Post by Crononauta
A meno che tira e spingi non siano riusciti a isolare un subset che
dimostrasse le conclusioni che volevano dimostrare (mentre tutti gli
altri le smentivano), e allora a maggior ragione quello studio è
ridicolmente privo di affidabilità.
ma ti pare che se baravano così palesemente sulle statistiche, gli
pubblicavano l'articolo?
Post by Crononauta
Ribadisco: è uno studio che non dimostra una fava, e poco cambia che sia
pubblicato su riviste mediche rinomate. Più che giusto pubblicare tutte
le ricerche, la scienza deve vivere di contraddittorio; così come è però
più che giusto criticarle quando si dimostrano fatte a cazzo.
E questo è uno di quei casi.
se lo dici tu
Post by Crononauta
Post by Jinn
LOL, per te un cancro ovarico è capace di modificare la produzione di un
enzima in tutte le cellule del sangue
Risus abundat in ore stultorum. Mai LOL fu più fuori luogo.
Non c'è mica bisogno che modifichi la produzione in *tutte* le cellule,
quando si parla di enzimi ed ormoni ci sono diverse vie possibili. Basta
a) produca direttamente quell'enzima;
b) produca una sostanza che stimoli le cellule produttrici dell'enzima a
produrne di più;
c) produca una sostanza che blocchi la produzione dell'enzima inibitore
(regolatore) della produzione dell'enzima in questione;
d) produca una sostanza che alteri la ricettività delle cellule
bersaglio all'enzima;
e) produca una sostanza che alteri la risposta delle cellule
all'inibitore dell'enzima;
Tutti questi casi, e sicuramente ce ne sono altri che non mi vengono in
mente adesso, possono portarti a comportamenti "anomali" dell'enzima in
questione, aumentandone o diminuendone la sua quantità in circolo nel
sangue. Con le conseguenze del caso, in dipendenza del tipo di ormone o
enzima.
Il "bello" dei tumori è che sono degenerazioni di cellule che
potenzialmente possono produrre *qualsiasi* cosa, visto che la mutazione
è impredicibile e incontrollata, non puoi sapere a priori cosa succederà.
pazzesco, assurdo! eppure lo leggo: questo è un vero delirio. Se avessi un
minimo di conoscenze mediche sapresti che il cancro all'ovaio è un grumo di
pochi grammi di cellule, che oltre a stimolare localmente l'angiogenesi, e a
livello sistemico la risposta immunitaria, altro non possono fare se non
produrre in abbondanza l'ormone cui è preposto quel tessuto. Non certo
andare a comandare i singoli globuli rossi a produrre in quantità minore un
enzima
Post by Crononauta
Post by Jinn
non consideri la pericolosità dello yogurt : se la sostanza dannosa che
provoca il cancro è il galattosio, ebbene il cibo più ricco in galattosio è
proprio lo yogurt, ricco di fermenti che scindono il lattosio in galattosio.
Sì, *se* fosse vero. Ma a parte le teorie di millantati naturopati,
mancano ad oggi dimostrazioni *concrete* che ciò sia vero.
Gli "studi" a supporto della pericolosità dei latticini sono tutti
ridicolmente smontabili come questo di Cramer & Co., oltre ad essere
confutati da un numero pari o superiore di altri studi -
scientificamente più corretti nella metodica statistica - che dimostrano
l'esatto contrario.
infatti esistono molti studi scientifici che dimostrano l'innocuità del
tabacco :-)
Post by Crononauta
Post by Jinn
benzene che entra di continuo dai polmoni). Allo stesso modo chi beve solo
latte ed ha una galattotransferasi bassa è probabilmente intollerante al
lattosio, per cui solo una parte minimale del lattosio si scinde in
galattosio e penetra nell'organismo, mentre se mangia anche solo un vasetto
di yogurt avrà una bomba di galattosio nel sangue che corroderà le cellule
prima di essere gestita dal fegato.
Cioè "i latticini fanno male a quelli con intolleranza ai latticini".
Ma grazie al cazzo!
E io perdo tempo a leggerti, mah.
(a parte la ridicola affermazione "corroderà le cellule": facciamo finta
che sia una metafora, valà).
ma intolleranti al latte lo siamo tutti dopo l'infanzia: si esauriscono gli
enzimi che devono scindere il lattosio e quindi cala anche l'enzima che
converte il galattosio. Un adulto può ancora nutrirsi di latte, perché il
lattosio non viene assimilato ma in gran parte espulso con le feci, invece
se mangi uno yogurt scavalchi la natura e ti avveleni il sangue. Per questo
lo yogurt è un'alimento ad alto rischio, uno dei flagelli dell'umanità nella
civiltà moderna paragonabile alle merendine o allo sciroppo di glucosio, ai
superalcolici e alle sigarette
Post by Crononauta
Post by Jinn
Post by Crononauta
È uno studio distorto e perverso, che va a mescolare cose di cui non
dimostra assolutamente la relazione.
ma ti rendi conto che stai criticando un articolo pubblicato sui siti più
importanti dell'informazione medica? la correlazione galattosio-cancro
ovarico è oggi quasi una certezza fondata su numerosi studi
Quali? Quelli dei naturopati fanatici che negano le prove contrarie o le
occultano, o fanno studi deformi?
pubblicati su ncbi ?
Post by Crononauta
Post by Jinn
Post by Crononauta
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7879785
che ha la decenza di fornire gli intervalli di confidenza delle
statistiche fatte. E che, guarda un po', giunge a una conclusione
opposta (cioè che non si vedono relazioni fra latticini e cancro alle
ovaie).
Quindi?
quindi crediamo al primo studio che è confermato da molti altri, invece
quest'ultimo è il solito studio farlocco che resta isolato
Bene. Portami tutti questi studi.
Ma attento: che *dimostrino* la relazione *latticini-tumore*. Non come
tutti quelli citati da Mario_M, che dimostrano solo che elevati valori
di IGF-I predispongano maggiormente a un tumore: e poi che ci si
attacchi all'*unico* studio fatto a cazzo che "dimostra" che i latticini
provocano un generico innalzamento dell'IGF-I e di qui applicare una
sballata e inesistente proprietà transitiva.
vatteli a cercare, per la tua salute
Post by Crononauta
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
edevils
2010-12-02 12:08:16 UTC
Permalink
On 02/12/2010, Jinn wrote:
[...]
Post by Jinn
ma ti pare che se baravano così palesemente sulle statistiche, gli
pubblicavano l'articolo?
[...]

In genere la pubblicazione su riviste è un requisito minimo per evitare
studi palesemente malfatti, ma non è una certificazione di validità
assoluta, che va sempre verificata nel merito caso per caso.
Crononauta
2010-12-02 14:10:45 UTC
Permalink
Post by Jinn
Post by Crononauta
Il "bello" dei tumori è che sono degenerazioni di cellule che
potenzialmente possono produrre *qualsiasi* cosa, visto che la mutazione
è impredicibile e incontrollata, non puoi sapere a priori cosa succederà.
pazzesco, assurdo! eppure lo leggo: questo è un vero delirio.
Definire "delirio" una cosa solo perché non la capisci non ti fa fare
bella figura.
Post by Jinn
Se avessi un
minimo di conoscenze mediche sapresti che il cancro all'ovaio è un grumo di
pochi grammi di cellule,
...e hai una vaga idea di quante cellule vi siano in "pochi grammi"?
Senza contare la velocità di accrescimento della massa tumorale, che è
spesso il vero fattore critico.
Post by Jinn
che oltre a stimolare localmente l'angiogenesi, e a
livello sistemico la risposta immunitaria, altro non possono fare se non
produrre in abbondanza l'ormone cui è preposto quel tessuto.
Il termine "mutazione" non ti dice niente eh? No... immagino.
Primo compito per casa: studiare cosa vuol dire "mutazione genetica
tumorale". E perché una mutazione genetica tumorale è impredicibile e
può portare a cellule in grado di produrre enzimi diversi da quelli
delle cellule sane.

Parole chiave, per aiutarti: DNA e polimerasi, DNA mutato, trascrizione
e trascrizione inversa.
Post by Jinn
Non certo
andare a comandare i singoli globuli rossi a produrre in quantità minore un
enzima
I *globuli rossi*?! Cosa *diavolo* producono i globuli rossi??? Ne hai
una vaga idea? Il globuli rossi non producono una fava di niente, e se
tu avessi una minima cognizione di medicina sapresti anche perché.
Come secondo compito per casa, scoprire il motivo.

I globuli rossi *contengono* enzimi, che è cosa ben diversa dal *produrre*.
Post by Jinn
infatti esistono molti studi scientifici che dimostrano l'innocuità del
tabacco :-)
Ma che diavolo di paragone è? Mi trovi degli studi medici indipendenti
che dimostrino l'innocuità del tabacco, al di là delle dichiarazioni
(non mediche) delle Multinazionali?
Quando si è cominciato a studiare il caso, l'evidenza è subito emersa.
Qua invece continuiamo ad andare avanti e indietro con millantati studi
sulla pericolosità dei latticini, e poi finora l'unica cosa che abbiamo
accertato è che danno fastidio agli intolleranti.

E ri-grazie al cazzo.
Post by Jinn
ma intolleranti al latte lo siamo tutti dopo l'infanzia: si esauriscono gli
enzimi che devono scindere il lattosio e quindi cala anche l'enzima che
converte il galattosio. Un adulto può ancora nutrirsi di latte, perché il
lattosio non viene assimilato ma in gran parte espulso con le feci, invece
se mangi uno yogurt scavalchi la natura e ti avveleni il sangue.
BUM! Suggerimento: leggi più i libri di biochimica e meno Topolino, che
è un fumetto carino ma non funziona come libro di testo medico.
Evidentemente.
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
s***@gmail.com
2018-01-14 15:37:48 UTC
Permalink
Ma le caseomorfine vaccine davvero da bambini possono causare sutus
Pier
2018-04-09 07:01:02 UTC
Permalink
Post by s***@gmail.com
Ma le caseomorfine vaccine davvero da bambini possono causare sutus
questi ed altri guai
vedere anche relazioni del dott Keller
candidato al Nobel di alcuni anni fa

---
Questa e-mail è stata controllata per individuare virus con Avast antivirus.
https://www.avast.com/antivirus
Rosario19
2018-04-15 05:59:57 UTC
Permalink
Post by Pier
Post by s***@gmail.com
Ma le caseomorfine vaccine davvero da bambini possono causare sutus
questi ed altri guai
vedere anche relazioni del dott Keller
candidato al Nobel di alcuni anni fa
---
Questa e-mail è stata controllata per individuare virus con Avast antivirus.
https://www.avast.com/antivirus
nn sono nessuno nn sono un dottore quindi posso sbagliare
ma ho come l'impressione, parlo di impressione, quindi posso sbagliare
ecc

che le contaminazioni e i cambiamenti delle proteine del latte dovuti
forse a contaminazioni con ormoni (della crescita) o a OGM
nell'alimentazione degli animali o a possibili animali OGM
se nn produce latte cancerogeno, produce latte che accelera la
crescita di un eventuale cancro anche a bassa crescita

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