Discussione:
Bresaola Vs Fesa
(troppo vecchio per rispondere)
Nefer
2008-08-23 07:37:28 UTC
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credo che in gran parte delle diete la bresaola sia uno dei pochi affettati
ammessi, e di certo il più magro... ma avete visto che prezzi?
al supermercato solitamente la trovo sempre vicino alla fesa di tacchino,
come se fosse il reparto "salumi da dieta" ed ho notato la significativa
differenza di prezzo.
lo so, a livello di gusto la bresaola vince, ma secondo voi come staimo tra
le due a calorie e proteine?

ciao ciao
Nefer


--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Francesco Mineo
2008-08-23 09:29:14 UTC
Permalink
Post by Nefer
lo so, a livello di gusto la bresaola vince, ma secondo voi come staimo tra
le due a calorie e proteine?
Sono entrambi ottimi e con pochi grassi (con la differenza che il primo
è carne rossa il secondo è carne bianca), troverai commenti positivi (e
negativi) sia sull'uno che sull'altro, alla fine se ti piacciono
entrambi puoi alternarli.
River
2008-08-24 01:59:56 UTC
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La bresaola del DICO è buona e costa 24 euro al chilo
Nico
2008-08-26 08:31:19 UTC
Permalink
Post by River
La bresaola del DICO è buona e costa 24 euro al chilo
Beh, son gusti.
A me la bresaola fa schifo e non la mangerei nemmeno se mi pagassero,
per altri può essre una prelibatezza. :)
--
Nico
"Haec immatura a me iam frustra leguntur oy"
goulu
2008-08-27 02:18:17 UTC
Permalink
Post by Nico
Post by River
La bresaola del DICO è buona e costa 24 euro al chilo
Beh, son gusti.
A me la bresaola fa schifo e non la mangerei nemmeno se mi pagassero, per
altri può essre una prelibatezza. :)
"nuda e cruda" non è il massimo.
è molto buona con un filo d'olio e un po' di formaggio grana
not1xor1 (Alessandro)
2008-08-27 14:06:49 UTC
Permalink
Post by goulu
Post by Nico
Post by River
La bresaola del DICO è buona e costa 24 euro al chilo
Beh, son gusti.
A me la bresaola fa schifo e non la mangerei nemmeno se mi pagassero,
per altri può essre una prelibatezza. :)
"nuda e cruda" non è il massimo.
è molto buona con un filo d'olio e un po' di formaggio grana
ricordo molto vagamente che la vitamina C avrebbe il 'potere' di
'neutralizzare' gli additivi azotati usati per colorare la carne
qualcuno può confermare?
In questo caso l'ideale sarebbe sommergere la bresaola di succo di limone :-)
--
bye
main(){printf("%u\n",!(!1|1));}
Enrico C
2008-08-27 19:27:50 UTC
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Post by not1xor1 (Alessandro)
ricordo molto vagamente che la vitamina C avrebbe il 'potere' di
'neutralizzare' gli additivi azotati usati per colorare la carne
qualcuno può confermare?
Dovrebbe, vedi per es.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1985394
Inhibition of nitrosamine formation by ascorbic acid.
...
This presentation discusses the chemistry of ascorbic acid inhibition
of nitrosation reactions.
Post by not1xor1 (Alessandro)
In questo caso l'ideale sarebbe sommergere la bresaola di succo di limone :-)
Non è quello che si fa spesso? :)
not1xor1 (Alessandro)
2008-08-28 10:40:57 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by not1xor1 (Alessandro)
ricordo molto vagamente che la vitamina C avrebbe il 'potere' di
'neutralizzare' gli additivi azotati usati per colorare la carne
qualcuno può confermare?
Dovrebbe, vedi per es.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1985394
Inhibition of nitrosamine formation by ascorbic acid.
....
This presentation discusses the chemistry of ascorbic acid inhibition
of nitrosation reactions.
Post by not1xor1 (Alessandro)
In questo caso l'ideale sarebbe sommergere la bresaola di succo di limone :-)
Non è quello che si fa spesso? :)
e c'è da aggiungere che anche le verdure a foglia (bietole, spinaci, lattuga,
verze, ecc.), specialmente se concimate molto con concimi azotati e se
raccolte nelle prime ore del mattino hanno un contenuto elevato di nitrati
e che questi in parte hanno un effetto positivo sul sistema circolatorio

Professor Ahluwalia said: " Our research suggests that drinking beetroot
juice, or consuming other nitrate-rich vegetables, might be a simple way to
maintain a healthy cardiovascular system, and might also be an additional
approach that one could take in the modern day battle against rising blood
pressure'.

Queen Mary, University of London (2008, February 6). Daily Glass Of Beet Juice
Can Beat High Blood Pressure, Study Shows.

<http://www.sciencedaily.com/releases/2008/02/080205123825.htm>
--
bye
main(){printf("%u\n",!(!1|1));}
River
2008-08-28 00:06:30 UTC
Permalink
Post by not1xor1 (Alessandro)
Post by goulu
Post by Nico
Post by River
La bresaola del DICO è buona e costa 24 euro al chilo
Beh, son gusti.
A me la bresaola fa schifo e non la mangerei nemmeno se mi pagassero,
per altri può essre una prelibatezza. :)
"nuda e cruda" non è il massimo.
è molto buona con un filo d'olio e un po' di formaggio grana
ricordo molto vagamente che la vitamina C avrebbe il 'potere' di
'neutralizzare' gli additivi azotati usati per colorare la carne
qualcuno può confermare?
In questo caso l'ideale sarebbe sommergere la bresaola di succo di limone :-)
Sarebbe l'ideale comunque.
La bresaola è molto salata e proteica quindi piuttosto stucchevole e
richiede qualcosa
di acido per equilibrare il sapore e aggiungere freschezza.
La bresaola è molto buona con limone, rucola, scraglie di grana e
pinoli.
Si presta poi molto bene per fare dei semplici involtini avvolgendo il
composto
in una fetta di bresaola arrotolato e fermata con un stuzzicadenti.
Molto buona
l'accoppiata con avocado e porro.
goulu
2008-08-24 08:50:33 UTC
Permalink
Post by Nefer
credo che in gran parte delle diete la bresaola sia uno dei pochi affettati
ammessi, e di certo il più magro... ma avete visto che prezzi?
al supermercato solitamente la trovo sempre vicino alla fesa di tacchino,
come se fosse il reparto "salumi da dieta" ed ho notato la significativa
differenza di prezzo.
lo so, a livello di gusto la bresaola vince, ma secondo voi come staimo tra
le due a calorie e proteine?
aldilà delle calorie, faccio tre considerazioni:

gli insaccati e le carni conservate contengono additivi e conservanti
dall'effetto cancerogeno.
queste sostanze sono presenti soprattutto nei prodotti di produzione
industriale, sono assenti invece nelle produzioni artigianali, ma costose. i
metodi di conservazione artigiale implicano l'uso di spezie e sale.
quest'ultimo andrebbe moderato il più possibile.

le indicazioni generali per una sana e corretta alimentazione consigliano un
consumo di carne biana limitato ad un paio di volte la settimana, mentre le
carni rosse, più di rado con un frequenza di 2/3 volte al mese.

fesa di tacchino e bresaola sono un'ottima fonte di proteine nobili, sono
saporiti e sono molto pratici perchè non richiedono particolari preparazioni
(in particolare la bresaola con un filo di olio d'oliva e formaggio grana).

conclusioni (strettamente personali):
penso che un consumo di 1-1,5 hg limitato ad una volta alla settimana di
questi alimenti non faccia male a nessuno.

attendo smentite e/o conferme dalle varie encicoledie ambulanti che
frequentano il NG :-)
@ndrea@
2008-08-25 12:22:34 UTC
Permalink
Post by goulu
attendo smentite e/o conferme dalle varie encicoledie ambulanti che
frequentano il NG :-)
Non sono un'enciclopedia na mi sembra che tu abbia detto cose sensate.
Aggiungo, da amante della bresaola, che purtroppo anche il 99% dei prodotti
artigianali contengono nitriti e nitrati.

andrea
River
2008-08-25 15:38:44 UTC
Permalink
Vale la pena cercare tra i prodotti senza nitriti.
Ci sono ancora prodotti privi di nitriti perchè usano acido ascorbico
al loro posto.
Io ad esempio trovo delle salsiccie tedesche al LIDL prive di nitriti.
Il prosciutto di Parma DOP è anchesso privo di nitriti.
Poi la Citterio ha una linea di salumi biologici senza nitriti:
salame, prosciutto cotto e bresaola.
La Beretta ha una linea chiamata "Antichi Sapori" che produce salumi
senza nitriti.
Enrico C
2008-08-25 20:08:17 UTC
Permalink
Post by @ndrea@
Post by goulu
attendo smentite e/o conferme dalle varie encicoledie ambulanti
che frequentano il NG :-)
Non sono un'enciclopedia na mi sembra che tu abbia detto cose
sensate.
Giusto non eccedere in un alimento come la bresaola ricco di sale e
con nitriti aggiunti, e giusto non eccedere neanche con le carni
rosse in generale, ma alcune affermazioni dette come se fossero
verità rivelate sono invece opinabili.

Per esempio, la carne rossa più di 2/3 volte al mese non può far
parte di un'alimentazione sana e corretta? Mah, è un'ipotesi, ma non
avrei queste certezze. Specie se si evitano cotture bruciacchiate e
si scelgono tagli magri, questa soglia così fissata mi pare
arbitraria. Gli stessi studi che hanno evidenziato i rischi dei forti
mangiatori di carne rossa, hanno però mostrato come un consumo più
modico, ma non necessariamente così rarefatto, sia invece sicuro (da
quel che ricordo). Altri studi hanno mostrato, peraltro, come i
maggiori rischi vengano da cotture errate più che dalla carne rossa
in sé.

Per quanto riguarda il sale, poi, le fonti sono molteplici, a
comunciare dall'onnipresente pane, più tantissimi alimenti salati
durante la produzione per conferire sapore. Quello che conta alla
fine è il totale.

Insomma, bisogna vedere il complesso, e anche cosa quella bresaola va
a sostituire. IMHO , pesando i pro e i contro, un po' di breasaola
"ci può stare", senza esagerare.
lsd
2008-08-26 05:07:14 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Per esempio, la carne rossa più di 2/3 volte al mese non può far
parte di un'alimentazione sana e corretta? Mah, è un'ipotesi, ma non
avrei queste certezze. Specie se si evitano cotture bruciacchiate e
si scelgono tagli magri, questa soglia così fissata mi pare
arbitraria. Gli stessi studi che hanno evidenziato i rischi dei forti
mangiatori di carne rossa, hanno però mostrato come un consumo più
modico, ma non necessariamente così rarefatto, sia invece sicuro (da
quel che ricordo). Altri studi hanno mostrato, peraltro, come i
maggiori rischi vengano da cotture errate più che dalla carne rossa
in sé.
Io ho sentrito parlare di un "limite" di 500g settimana. Ti risulta ?

andrea
Enrico C
2008-08-26 15:27:21 UTC
Permalink
Post by lsd
Io ho sentrito parlare di un "limite" di 500g settimana. Ti risulta ?
Forse ti riferisci alla raccomandazione del World Cancer Research
Fund/ American Institute for Cancer Research Expert Report.

Parlano di una soglia di 18 once, poco più di 500 g la settimana, di
cui poca o per nulla sotto forma di insaccati, carne in scatola e
simili ("processed meat"). In ogni caso, preferire tagli di carne
magri e cotture diverse dalla frittura e dalle grigliate sulla
carbonella.

...recommends limiting consumption of red meat and avoiding processed
meat. The recommendation is to limit intake to no more than 18 ounces
a week, very little if any of which is to be processed. The Dietary
Guidelines for Americans also recommend that choices be lean,
portions be small, and meat be prepared by baking, broiling, or
poaching, rather than by frying or charbroiling.
http://progressreport.cancer.gov/doc_detail.asp?pid=1&did=2007&chid=71&coid=731



Questa pagina del National Cancer Institute americano mi pare
interessante anche per rispondere ad alcune altre domande:

Esistono dati certi e conclusivi sul rapporto tra comsumo di carni
rosse e tumori?

A quanto capisco, la relazione tra un elevato consumo di carne rossa
e cancro pare essere documentata per i tumori al colon-retto, mentre
per altri tipi di tumore ci sono indizi da verificare:

"Red meat and processed meat are associated with an increased risk of
colorectal cancer, and there is also suggested evidence for some
other cancers, such as prostate cancer."


Cosa si intende per "red meat", in questo contesto?

"Red meat refers to beef, pork, and lamb, although some studies have
included all processed meats (such as bacon, sausage, hot dogs, and
cold cuts) in their definition regardless of their animal origin.
Some research has suggested that processed, but not fresh meat may
increase risk."


Ci sono certezze sui meccanismi e su quali carni esattamente evitare?

A quanto capisco, ci sono diverse ipotesi, ma in ogni caso l'effetto
cancerogeno viene accresciuto e potenziato da cotture sbagliate,
temperature troppo elevate, parti bruciacchiate o affumicate, e
aggiuntine poco salutari, come appunto i nitriti e il sale dei salumi
e della carne in scatola, ma anche il grasso della carne è tra gli
imputati, dunque sono da preferire i tagli magri.

"More research is needed to understand how these meats influence
cancer risk. The increased risk may be due to the iron and fat in red
meat, and/or the salt and nitrates/nitrites in processed meat.
Additionally, when meat is cooked at high temperatures, substances
are formed that may be mutagenic or carcinogenic.



Il problema è collegato a qualsiasi consumo, anche modico, o riguarda
solo i forti consumatori?
Da quel che avevo letto, il rischio riguarda i consumi elevati, non i
consumi moderati, senza necessità quindi di diventare vegetariani o
restringere il consumo solo a ogni morte di papa. La soglia di mezzo
chilo a settimana di cui parlano gli istituti di ricerca sul cancro,
non mi pare così poco! Peraltro, si parla di alcuni tipi di carne in
particolare, non di tutti.


Il problema è solo il consumo di carni rosse e lavorate, oppure
(almeno in parte) anche il fatto che nell'alimentazione tipica di chi
mangia molta carne scarseggiano invece altri alimenti "protettivi"?
L'articolo che cito di seguito parrebbe suffragare questa tesi.
Ovvero, una dieta ricca in pesce e in fibre compenserebbe il rischio
da elevato consumo di carni rosse o lavorate.
http://www.medicine.ox.ac.uk/bandolier/booth/hliving/rmffcol.html
T Norat et al. Meat, fish, and colorectal cancer risk: the European
prospective investigation into cancer and nutrition. Journal of the
National Cancer Institute 2005 97: 906-916.

"There was no significant increased risk of colorectal cancer with
high intake of red or processed meat in the presence of high intake
or fish (Figure 1) or fibre (Figure 2)."

Traduco all'impronta: Non si è notato un aumento significativo del
rischio di tumori al colon-retto in relazione a un altro consumo di
carni rosse o lavorate in presenza di un alto apporto di pesce
(Figura 1) o di fibre (Figura 2).



Ultima domanda: i dati sulla relazione con il cancro, ci devono
spingere a evitare il più possibile le carni rosse, per precauzione?

Sinceramente, non credo. Ogni alimento ha pro e contro, svantaggi da
una parte ma vantaggi dall'altra. Per es. la carne ha ottime qualità
se si guarda al suo apporto di nutrienti. E neanche gli altri
alimenti, del resto, sono immuni da "problemi". Se ci mettessimo a
indagare su ogni cibo, tutti finirebbero per un motivo o per l'altro
sul banco degli imputati! Alcuni sono indiziati in relazione con
alcuni tipi di tumore, ma altri per le conseguenze di un loro abuso
sul metabolismo, altri ancora per le contaminazioni che subiscono a
volte, e persino le ottime verdure possono essere sconsigliate in
certi casi e per certi soggetti. Il punto è riuscire a mantenere uno
sguardo d'insieme. Mi parrebbe un errore, ad esempio, ridurre al
minimo la carne per paura dei tumori e poi sostituirla con altri
alimenti che possono avere controindicazioni d'altro genere. Questo
credo che valga per la carne ma persino per la bresaola, pur
"problematica" e "poco raccomandabile" per la presenza di nitriti...
Se al suo posto mangi cacio, ricco in grassi saturi, questo consumo è
davvero più salutare? E se, per paura del tumore, rinunci alla
fettina, ma compensi con cracker o biscotti ci hai davvero
guadagnato? IMHO dipende...
In particolare, se una persona è obesa o sovrappeso, il rischio
metabolico della ciccia e di tutto quel che ne deriva e forse
maggiore e più grave di altri rischi, e in questo contesto le
proteine sazianti della carne magra potrebbero avere una utile
funzione, purché non si cada negli eccessi e si ricordi che è meglio
variare le fonti di proteine, cioè anche carni d'altro genere, pesce,
uova, legumi, ecc.., nonché integrarle con cibi vegetali ricchi di
fibre, vitamine, ecc.
Enrico C
2008-08-26 15:34:56 UTC
Permalink
Post by lsd
Io ho sentrito parlare di un "limite" di 500g settimana. Ti risulta ?
Forse ti riferisci alla raccomandazione del World Cancer Research
Fund/ American Institute for Cancer Research Expert Report.

Parlano di una soglia di 18 once, poco più di 500 g la settimana, di
cui poca o per nulla sotto forma di insaccati, carne in scatola e
simili ("processed meat"). In ogni caso, preferire tagli di carne
magri e cotture diverse dalla frittura e dalle grigliate sulla
carbonella.

...recommends limiting consumption of red meat and avoiding processed
meat. The recommendation is to limit intake to no more than 18 ounces
a week, very little if any of which is to be processed. The Dietary
Guidelines for Americans also recommend that choices be lean,
portions be small, and meat be prepared by baking, broiling, or
poaching, rather than by frying or charbroiling.
http://progressreport.cancer.gov/doc_detail.asp?pid=1&did=2007&chid=71&coid=731



Questa pagina del National Cancer Institute americano mi pare
interessante anche per rispondere ad alcune altre domande:

Esistono dati certi e conclusivi sul rapporto tra comsumo di carni
rosse e tumori?

A quanto capisco, la relazione tra un elevato consumo di carne rossa
e cancro pare essere documentata per i tumori al colon-retto, mentre
per altri tipi di tumore ci sono indizi da verificare:

"Red meat and processed meat are associated with an increased risk of
colorectal cancer, and there is also suggested evidence for some
other cancers, such as prostate cancer."


Cosa si intende per "red meat", in questo contesto?

"Red meat refers to beef, pork, and lamb, although some studies have
included all processed meats (such as bacon, sausage, hot dogs, and
cold cuts) in their definition regardless of their animal origin.
Some research has suggested that processed, but not fresh meat may
increase risk."


Ci sono certezze sui meccanismi e su quali carni esattamente evitare?

A quanto capisco, ci sono diverse ipotesi, ma in ogni caso l'effetto
cancerogeno viene accresciuto e potenziato da cotture sbagliate,
temperature troppo elevate, parti bruciacchiate o affumicate, e
aggiuntine poco salutari, come appunto i nitriti e il sale dei salumi
e della carne in scatola, ma anche il grasso della carne è tra gli
imputati, dunque sono da preferire i tagli magri.

"More research is needed to understand how these meats influence
cancer risk. The increased risk may be due to the iron and fat in red
meat, and/or the salt and nitrates/nitrites in processed meat.
Additionally, when meat is cooked at high temperatures, substances
are formed that may be mutagenic or carcinogenic.



Il problema è collegato a qualsiasi consumo, anche modico, o riguarda
solo i forti consumatori?
Da quel che avevo letto, il rischio riguarda i consumi elevati, non i
consumi moderati, senza necessità quindi di diventare vegetariani o
restringere il consumo solo a ogni morte di papa. La soglia di mezzo
chilo a settimana di cui parlano gli istituti di ricerca sul cancro,
non mi pare così poco! Peraltro, si parla di alcuni tipi di carne in
particolare, non di tutti.


Il problema è solo il consumo di carni rosse e lavorate, oppure
(almeno in parte) anche il fatto che nell'alimentazione tipica di chi
mangia molta carne scarseggiano invece altri alimenti "protettivi"?
L'articolo che cito di seguito parrebbe suffragare questa tesi.
Ovvero, una dieta ricca in pesce e in fibre compenserebbe il rischio
da elevato consumo di carni rosse o lavorate.
http://www.medicine.ox.ac.uk/bandolier/booth/hliving/rmffcol.html
T Norat et al. Meat, fish, and colorectal cancer risk: the European
prospective investigation into cancer and nutrition. Journal of the
National Cancer Institute 2005 97: 906-916.

"There was no significant increased risk of colorectal cancer with
high intake of red or processed meat in the presence of high intake
or fish (Figure 1) or fibre (Figure 2)."

Traduco all'impronta: Non si è notato un aumento significativo del
rischio di tumori al colon-retto in relazione a un altro consumo di
carni rosse o lavorate in presenza di un alto apporto di pesce
(Figura 1) o di fibre (Figura 2).



Ultima domanda: i dati sulla relazione con il cancro, ci devono
spingere a evitare il più possibile le carni rosse, per precauzione?

Sinceramente, non credo. Ogni alimento ha pro e contro, svantaggi da
una parte ma vantaggi dall'altra. Per es. la carne ha ottime qualità
se si guarda al suo apporto di nutrienti. E neanche gli altri
alimenti, del resto, sono immuni da "problemi". Se ci mettessimo a
indagare su ogni cibo, tutti finirebbero per un motivo o per l'altro
sul banco degli imputati! Alcuni sono indiziati in relazione con
alcuni tipi di tumore, ma altri per le conseguenze di un loro abuso
sul metabolismo, altri ancora per le contaminazioni che subiscono a
volte, e persino le ottime verdure possono essere sconsigliate in
certi casi e per certi soggetti. Il punto è riuscire a mantenere uno
sguardo d'insieme. Mi parrebbe un errore, ad esempio, ridurre al
minimo la carne per paura dei tumori e poi sostituirla con altri
alimenti che possono avere controindicazioni d'altro genere. Questo
credo che valga per la carne ma persino per la bresaola, pur
"problematica" e "poco raccomandabile" per la presenza di nitriti...
Se al suo posto mangi tanto cacio, ricco in grassi saturi, questo
consumo è davvero più salutare? E se, per paura del tumore, rinunci
alla
fettina, ma compensi con cracker o biscotti, ci hai davvero
guadagnato? IMHO dipende...
In particolare, se una persona è obesa o sovrappeso, il rischio
metabolico della ciccia e di tutto quel che ne deriva è forse
maggiore e più grave di altri rischi, e in questo contesto le
proteine sazianti della carne magra potrebbero avere una utile
funzione, purché non si cada negli eccessi e si ricordi che è meglio
variare le fonti di proteine, cioè anche carni d'altro genere, pesce,
uova, legumi, ecc.., nonché integrarle con cibi vegetali ricchi di
fibre, vitamine, ecc.
Enrico C
2008-08-26 15:41:10 UTC
Permalink
Enrico C wrote:

[...]
Post by Enrico C
"There was no significant increased risk of colorectal cancer with
high intake of red or processed meat in the presence of high intake
or fish (Figure 1) or fibre (Figure 2)."
Traduco all'impronta: Non si è notato un aumento significativo del
rischio di tumori al colon-retto in relazione a un altro consumo di
carni rosse o lavorate in presenza di un alto apporto di pesce
(Figura 1) o di fibre (Figura 2).
Pardon: in relazione a un ALTO consumo..., non "altro" :)
not1xor1 (Alessandro)
2008-08-27 14:06:51 UTC
Permalink
Post by Enrico C
In particolare, se una persona è obesa o sovrappeso, il rischio
metabolico della ciccia e di tutto quel che ne deriva è forse
maggiore e più grave di altri rischi, e in questo contesto le
proteine sazianti della carne magra potrebbero avere una utile
funzione, purché non si cada negli eccessi e si ricordi che è meglio
variare le fonti di proteine, cioè anche carni d'altro genere, pesce,
uova, legumi, ecc.., nonché integrarle con cibi vegetali ricchi di
fibre, vitamine, ecc.
comunque per la carne c'è anche un problema di impatto ambientale visto che la
produzione è molto costosa dal punto di vista energetico...
se si riducesse il consumo e si destinassero alla produzione solo gli ambienti
inadatti all'agricoltura (allevamento brado rispetto agli attuali allevamenti
intensivi) ci sarebbe un guadagno sia nella salute dei consumatori che nella
qualità della carne
--
bye
main(){printf("%u\n",!(!1|1));}
Enrico C
2008-08-27 19:27:51 UTC
Permalink
Post by not1xor1 (Alessandro)
comunque per la carne c'è anche un problema di impatto ambientale
visto che la produzione è molto costosa dal punto di vista
energetico... se si riducesse il consumo e si destinassero alla
produzione solo gli ambienti inadatti all'agricoltura (allevamento
brado rispetto agli attuali allevamenti intensivi) ci sarebbe un
guadagno sia nella salute dei consumatori che nella qualità della
carne
Questa è un'altra questione su cui si può discutere, ma prima di
tutto andrebbe capito bene l'aspetto salutistico. Quando si dice
"ridurre" rispetto agli eccessi siamo tutti d'accordo, in teoria,
salvo però che ciascuno intende qualcosa di diverso, e c'è chi coglie
la palla al balzo per affermare perentoriamente che, in nome della
salute, la carne rossa va ridotta al lumicino, max due-tre volte al
mese per carità!
Ma le stesse soglie suggerite dalle autorità oncologiche americani,
510 grammi la settimana a quanto capisco, che tengono conto dei
risultati sugli studi sulla relazione tra alcuni tumori e forti
consumi di carne rossa, significano in realtà due-tre volte la
settimana, non al mese (o forse anche quattro volte la settimana, se
la fettina non è maxi)! Insomma, c'è una bella differenza.
Prima di fasciarci la testa, teniamo anche conto che molti degli
studi che lanciano l'allarme si riferiscono ad americani e inglesi, i
cui consumi di carne rossa sono mediamente ben superiori ai nostri,
AFAIK. E ancora, più che limitarsi a dire "pochissima carne per
carità!", mi pare anche utile spiegare modi di cottura e tagli di
carne da preferire, o anche le combinazioni di alimenti che possono
avere funzione "protettiva" del rischio, come il discorso sul limone
che facevi tu nell'altro post.
Ciò detto, hai probabilmente ragione sull'impatto ambientale ed
energetico degli allevamenti, anche se secondo me vanno visti
nell'insieme delle varie attività umane impattanti, quindi andrebbe
ripensato l'insieme più che guardare solo a un aspetto. Quanto al
pascolo brado vs. allevamento intensivo, il pascolo brado sarebbe
preferibile da un certo punto di vista, ma il rischo è che per
ottenere i pascoli si brucino e taglino foreste in Sud America (se
gli diciamo di usare solo ambienti inadatti all'agricoltura, temo che
non ci diano retta!).
not1xor1 (Alessandro)
2008-08-28 10:40:59 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Questa è un'altra questione su cui si può discutere, ma prima di
tutto andrebbe capito bene l'aspetto salutistico. Quando si dice
"ridurre" rispetto agli eccessi siamo tutti d'accordo, in teoria,
salvo però che ciascuno intende qualcosa di diverso, e c'è chi coglie
la palla al balzo per affermare perentoriamente che, in nome della
salute, la carne rossa va ridotta al lumicino, max due-tre volte al
mese per carità!
il fatto è che c'è un vero e proprio culto della carne, come del resto
dimostrano degli studi fatti sul gusto alimentare (la stessa pietanza veniva
definita più o meno gustosa a seconda del fatto che si credesse contenesse
carne indipendentemente dal fatto che realmente la contenesse)
Post by Enrico C
Ma le stesse soglie suggerite dalle autorità oncologiche americani,
510 grammi la settimana a quanto capisco, che tengono conto dei
mi sembrano quantità molto elevate... va bene che a me non piace e la mangio
una volta ogni morte di papa (inclusa quella di volatili) e quindi ho un metro
di misura tutto particolare
Post by Enrico C
risultati sugli studi sulla relazione tra alcuni tumori e forti
consumi di carne rossa, significano in realtà due-tre volte la
settimana, non al mese (o forse anche quattro volte la settimana, se
ma in questo caso la quantità dovrebbe essere intorno ai 150-200 grammi
Post by Enrico C
Ciò detto, hai probabilmente ragione sull'impatto ambientale ed
energetico degli allevamenti, anche se secondo me vanno visti
nell'insieme delle varie attività umane impattanti, quindi andrebbe
ripensato l'insieme più che guardare solo a un aspetto. Quanto al
pascolo brado vs. allevamento intensivo, il pascolo brado sarebbe
preferibile da un certo punto di vista, ma il rischo è che per
ottenere i pascoli si brucino e taglino foreste in Sud America (se
gli diciamo di usare solo ambienti inadatti all'agricoltura, temo che
non ci diano retta!).
non sono sceso nei dettagli, ma ovviamente la 'sensibilità ambientale' del mio
post sottintendeva la difesa delle foreste pluviali
invece mi riferivo alle praterie naturali inadatte per l'agricoltura
e poi una riduzione del consumo non implica certo un'aumento delle superfici a
pascolo
--
bye
main(){printf("%u\n",!(!1|1));}
Enrico C
2008-08-31 19:50:14 UTC
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Post by not1xor1 (Alessandro)
il fatto è che c'è un vero e proprio culto della carne,
Anche questo è vero. Ovviamente se ne può fare tranquillamente a
meno, sostituendola con altre fonti.
La mia idea è evitare eccessi sulla carne, sia da una parte (consumi
dovuti al mito) che dall'altra (privazioni dovute alla paura). Se è
una libera scelta, è un altro discorso.
Post by not1xor1 (Alessandro)
come del
resto dimostrano degli studi fatti sul gusto alimentare (la stessa
pietanza veniva definita più o meno gustosa a seconda del fatto che
si credesse contenesse carne indipendentemente dal fatto che
realmente la contenesse)
Forse gioca anche la suggestione in negativo se ti dicono che il
gustoso salsicciotto in realtà non è carne ma micoproteine :D
Post by not1xor1 (Alessandro)
Post by Enrico C
Ma le stesse soglie suggerite dalle autorità oncologiche
americani, 510 grammi la settimana a quanto capisco, che tengono
conto dei
mi sembrano quantità molto elevate...
Sono intese come soglie, non è che tutti debbano consumarne tanta. :)
--
Enrico C

* Parla dei fatti del giorno su it-alt.discussioni.attualita
* Nuove Regole per RFD e CFV: http://snurl.com/1vwbi
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Enrico C
2008-09-06 12:14:09 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by not1xor1 (Alessandro)
il fatto è che c'è un vero e proprio culto della carne,
Anche questo è vero. Ovviamente se ne può fare tranquillamente a
meno, sostituendola con altre fonti.
La mia idea è evitare eccessi sulla carne, sia da una parte (consumi
dovuti al mito) che dall'altra (privazioni dovute alla paura). Se è
una libera scelta, è un altro discorso.
A scanso di equivoci: per me, anche un'alimentazione vegetariana ben
pensata può andar bene, per chi vuol fare quella scelta, non penso
che la carne sia "indispensabile", anche se personalmente mi
dispiacerebbe rinunciare al pesce e a un po' di carne ogni tanto,
visti anche i nutrienti che apportano, le caratteristiche sazianti
(scegliendo i tagli opportuni), e anche per il gusto.

--
Fabio G.
2008-11-04 21:21:01 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Ci sono certezze sui meccanismi e su quali carni esattamente evitare?
A quanto capisco, ci sono diverse ipotesi, ma in ogni caso l'effetto
cancerogeno viene accresciuto e potenziato da cotture sbagliate,
temperature troppo elevate, parti bruciacchiate o affumicate, e
aggiuntine poco salutari, come appunto i nitriti e il sale dei salumi
e della carne in scatola, ma anche il grasso della carne è tra gli
imputati, dunque sono da preferire i tagli magri.
Un prosciutto crudo senza conservanti e magro, tra gli elementi a
rischio di cui sopra contiene solo il sale.
Percio', come va considerato? Meglio o peggio di una bistecca?
Post by Enrico C
Da quel che avevo letto, il rischio riguarda i consumi elevati, non i
consumi moderati, senza necessità quindi di diventare vegetariani o
restringere il consumo solo a ogni morte di papa. La soglia di mezzo
chilo a settimana di cui parlano gli istituti di ricerca sul cancro,
non mi pare così poco!
Di che tipo sarebbe l'effetto negativo?
Proporzionale alla quantità mangiata oppure "a soglia" (fino a un certo
quantitativo non succede nulla)?

--
Per rispondermi rimuovi _removethis_ dall'indirizzo
Enrico C
2008-11-05 01:45:39 UTC
Permalink
Post by Fabio G.
Di che tipo sarebbe l'effetto negativo?
Proporzionale alla quantità mangiata oppure "a soglia"
La seconda che hai detto. Un consumo moderato di carne risulta no
problem, AFAIK.

Come detto, però, oltre alle quantità conta anche il tipo e la
cottura.

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