Post by lsdIo ho sentrito parlare di un "limite" di 500g settimana. Ti risulta ?
Forse ti riferisci alla raccomandazione del World Cancer Research
Fund/ American Institute for Cancer Research Expert Report.
Parlano di una soglia di 18 once, poco più di 500 g la settimana, di
cui poca o per nulla sotto forma di insaccati, carne in scatola e
simili ("processed meat"). In ogni caso, preferire tagli di carne
magri e cotture diverse dalla frittura e dalle grigliate sulla
carbonella.
...recommends limiting consumption of red meat and avoiding processed
meat. The recommendation is to limit intake to no more than 18 ounces
a week, very little if any of which is to be processed. The Dietary
Guidelines for Americans also recommend that choices be lean,
portions be small, and meat be prepared by baking, broiling, or
poaching, rather than by frying or charbroiling.
http://progressreport.cancer.gov/doc_detail.asp?pid=1&did=2007&chid=71&coid=731
Questa pagina del National Cancer Institute americano mi pare
interessante anche per rispondere ad alcune altre domande:
Esistono dati certi e conclusivi sul rapporto tra comsumo di carni
rosse e tumori?
A quanto capisco, la relazione tra un elevato consumo di carne rossa
e cancro pare essere documentata per i tumori al colon-retto, mentre
per altri tipi di tumore ci sono indizi da verificare:
"Red meat and processed meat are associated with an increased risk of
colorectal cancer, and there is also suggested evidence for some
other cancers, such as prostate cancer."
Cosa si intende per "red meat", in questo contesto?
"Red meat refers to beef, pork, and lamb, although some studies have
included all processed meats (such as bacon, sausage, hot dogs, and
cold cuts) in their definition regardless of their animal origin.
Some research has suggested that processed, but not fresh meat may
increase risk."
Ci sono certezze sui meccanismi e su quali carni esattamente evitare?
A quanto capisco, ci sono diverse ipotesi, ma in ogni caso l'effetto
cancerogeno viene accresciuto e potenziato da cotture sbagliate,
temperature troppo elevate, parti bruciacchiate o affumicate, e
aggiuntine poco salutari, come appunto i nitriti e il sale dei salumi
e della carne in scatola, ma anche il grasso della carne è tra gli
imputati, dunque sono da preferire i tagli magri.
"More research is needed to understand how these meats influence
cancer risk. The increased risk may be due to the iron and fat in red
meat, and/or the salt and nitrates/nitrites in processed meat.
Additionally, when meat is cooked at high temperatures, substances
are formed that may be mutagenic or carcinogenic.
Il problema è collegato a qualsiasi consumo, anche modico, o riguarda
solo i forti consumatori?
Da quel che avevo letto, il rischio riguarda i consumi elevati, non i
consumi moderati, senza necessità quindi di diventare vegetariani o
restringere il consumo solo a ogni morte di papa. La soglia di mezzo
chilo a settimana di cui parlano gli istituti di ricerca sul cancro,
non mi pare così poco! Peraltro, si parla di alcuni tipi di carne in
particolare, non di tutti.
Il problema è solo il consumo di carni rosse e lavorate, oppure
(almeno in parte) anche il fatto che nell'alimentazione tipica di chi
mangia molta carne scarseggiano invece altri alimenti "protettivi"?
L'articolo che cito di seguito parrebbe suffragare questa tesi.
Ovvero, una dieta ricca in pesce e in fibre compenserebbe il rischio
da elevato consumo di carni rosse o lavorate.
http://www.medicine.ox.ac.uk/bandolier/booth/hliving/rmffcol.html
T Norat et al. Meat, fish, and colorectal cancer risk: the European
prospective investigation into cancer and nutrition. Journal of the
National Cancer Institute 2005 97: 906-916.
"There was no significant increased risk of colorectal cancer with
high intake of red or processed meat in the presence of high intake
or fish (Figure 1) or fibre (Figure 2)."
Traduco all'impronta: Non si è notato un aumento significativo del
rischio di tumori al colon-retto in relazione a un altro consumo di
carni rosse o lavorate in presenza di un alto apporto di pesce
(Figura 1) o di fibre (Figura 2).
Ultima domanda: i dati sulla relazione con il cancro, ci devono
spingere a evitare il più possibile le carni rosse, per precauzione?
Sinceramente, non credo. Ogni alimento ha pro e contro, svantaggi da
una parte ma vantaggi dall'altra. Per es. la carne ha ottime qualità
se si guarda al suo apporto di nutrienti. E neanche gli altri
alimenti, del resto, sono immuni da "problemi". Se ci mettessimo a
indagare su ogni cibo, tutti finirebbero per un motivo o per l'altro
sul banco degli imputati! Alcuni sono indiziati in relazione con
alcuni tipi di tumore, ma altri per le conseguenze di un loro abuso
sul metabolismo, altri ancora per le contaminazioni che subiscono a
volte, e persino le ottime verdure possono essere sconsigliate in
certi casi e per certi soggetti. Il punto è riuscire a mantenere uno
sguardo d'insieme. Mi parrebbe un errore, ad esempio, ridurre al
minimo la carne per paura dei tumori e poi sostituirla con altri
alimenti che possono avere controindicazioni d'altro genere. Questo
credo che valga per la carne ma persino per la bresaola, pur
"problematica" e "poco raccomandabile" per la presenza di nitriti...
Se al suo posto mangi tanto cacio, ricco in grassi saturi, questo
consumo è davvero più salutare? E se, per paura del tumore, rinunci
alla
fettina, ma compensi con cracker o biscotti, ci hai davvero
guadagnato? IMHO dipende...
In particolare, se una persona è obesa o sovrappeso, il rischio
metabolico della ciccia e di tutto quel che ne deriva è forse
maggiore e più grave di altri rischi, e in questo contesto le
proteine sazianti della carne magra potrebbero avere una utile
funzione, purché non si cada negli eccessi e si ricordi che è meglio
variare le fonti di proteine, cioè anche carni d'altro genere, pesce,
uova, legumi, ecc.., nonché integrarle con cibi vegetali ricchi di
fibre, vitamine, ecc.