Discussione:
dieta mediterranea
(troppo vecchio per rispondere)
Antonio
2003-11-12 09:07:19 UTC
Permalink
In cosa consiste?
Tsubo
2003-11-12 10:04:56 UTC
Permalink
Post by Antonio
In cosa consiste?
Beh... da cosa vuoi che cominci?



Tsubo
Xlater
2003-11-12 11:42:13 UTC
Permalink
Post by Antonio
In cosa consiste?
E' un punto controverso. Non esiste qualcuno che possiede il
copyright del brand "dieta mediterranea". E' un'espressione che ha
avuto ed ha significati diversi secondo i tempi i luoghi e le
persone. Non esiste un modo univoco per stabilire in cosa davvero
consista.

Sarebbe interessante raccontare dove sia nato questo termine, cosa
intendeva originariamente, come si sia evoluto nel tempo il
significato e come abbia imboccato decisamente il lato discendente
della parabola. Ma sarebbe lungo.

Per fare una sintesi brutale, in alcuni studi epidemiologici (sono gli
studi che analizzano la diffusione di malattie all'interno di
popolazioni) si osservò che nei paesi del bacino del mediterraneo
c'erano meno casi di malattie cardiache di quanti ce ne fossero negli
USA. Quindi si formulò l'ipotesi che le abitudini alimentari dei
paesi mediterranei fossero più sane di quelle statunitensi, e si
stabilì che fosse sano "mangiare mediterraneo".

Molto meno facile è stato definire cosa significasse davvero "mangiare
mediterraneo", e ancor più difficile capire la presenza di quali
alimenti, o la mancanza di quali alimenti, rendesse la "dieta
mediterranea" più protettiva per il cuore. La presenza abbondante
di frutta e verdura fresche? Il consumo regolare (moderato) di vino?
L'olio extra vergine d'oliva? L'abbondante consumo di pesce? La
(presunta) scarsità di grassi e/o di grassi animali? O un po' di
tutto questo? Sulla base di queste ipotesi sono state costruite
a tavolino (da scienziati americani) delle "diete mediterranee", senza
nessun interesse di verificare quanto corrispondessero con le vere
tradizioni alimentari dei paesi mediterranei. Ancor peggio, con la
pretesa di venire poi ad insegnare a noi come si mangia
"mediterraneo".

Comunque la definizione è rimasta abbastanza vaga, è ciò ha dato
modo a molti di usare a proprio vantaggio questo "brand" che ha
avuto un certo successo per un periodo (ora è in declino).

Vai sul sito della Barilla, e ti diranno che la VERA dieta
mediterranea è mangiare pasta a pranzo e cena (e a colazione, perché
no?). Chiedi ad un vegetariano, e ti dirà che la VERA dieta
mediterranea consiste nel mangiare carne una volta all'anno, il 29
febbraio, ma solo se quel giorno è Pasqua. Leggi "La Zona Italiana"
o qualche altro libro zonista italiano e troverai scritto che la VERA
dieta mediterranea è in realtà una dieta a zona, e ci troverai anche
ricette con porzioni di 70gr di pasta pesata cotta (equivalenti a
circa 30gr di pasta pesata cruda). E così via.

Forse la risposta più esatta al tuo quesito è "la dieta mediterranea
non esiste".


Xlater
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Niuba
2003-11-12 20:39:53 UTC
Permalink
Post by Xlater
Vai sul sito della Barilla, e ti diranno che la VERA dieta
mediterranea è mangiare pasta a pranzo e cena (e a colazione, perché
no?).
al di là delle tue teorie dietetiche, ti sembra cosi assurdo? guarda che non
è per niente male se la condisci in modi diversi ;o)
Massimo B.
2003-11-13 07:42:35 UTC
Permalink
Post by Niuba
Post by Xlater
Vai sul sito della Barilla, e ti diranno che la VERA dieta
mediterranea è mangiare pasta a pranzo e cena (e a colazione, perché
no?).
al di là delle tue teorie dietetiche, ti sembra cosi assurdo?
Per i discorsi già affrontati un milione di volte decisamente si!
Personalmente trovo semplicemente assurda l'idea di una dieta BASATA sulla
pasta. Senza contare che la pasta con la "dieta mediterranea" ha ben poco a
che spartire. Come del resto ha ben poco a che spartire quell'obrobio
nutrizionale che è la pizza. Ottima come gusto ma tutt'altro che un "piatto
sano e completo" come ci vogliono far credere.
Post by Niuba
guarda che non
è per niente male se la condisci in modi diversi ;o)
Parlavamo di gusto o di proprietà nutrizionali? [:-)]

Ciao!!!

Massimo


--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Xlater
2003-11-13 11:24:46 UTC
Permalink
Post by Niuba
al di là delle tue teorie dietetiche
Non esistono MIE teorie. Io non ho mai "teorizzato" nulla. Mi sono solo
documentato sull'argomento da fonti diverse (spesso radicalmente
opposte), ho confrontato i punti contrastanti, ed ho finito per
sposare le tesi che mi sono sembrate più valide e ragionevoli.
Quando qualcuno mi proporrà tesi diverse che sembreranno ancor più
valide e ragionevoli, sarò felicissimo di correggere la mia posizione.
Post by Niuba
ti sembra cosi assurdo?
In assoluto no. Una persona che ha un altissimo ed intenso tasso di
attività fisica giornaliera, oppure ha qualche particolare ragione
per mangiare in abbondanza (per esempio esce da una crisi di anoressia)
può anche avere tutte le ragioni di consumare pasta a pranzo e a cena.
Ma per una persona che non si trova in tale situazione un apporto
così eccessivo di carboidrati (tra l'altro molto "concentrato" e quindi
relativamente povero di fibre, vitamine ed altri micronutrienti) non
ha giustificazioni, né in cielo né in terra.
Post by Niuba
guarda che non
è per niente male se la condisci in modi diversi ;o)
Dal punto di vista strettamente culinario sono d'accordo con te.
Esistono moltissimi e diversissimi modi di condire la pasta.
Ma qui non siamo su it.hobby.cucina. Stiamo parliando da un altro
punto di vista.

In ogni caso è non è affatto vero che mangiare pasta tutti i giorni
sia parte della tradizione alimentare italiana, e ancor meno in
quella di altri paesi mediterranei come Spagna o Grecia.
Nella nostra tradizione la pasta è un piatto "una tantum", che si fa
in casa, fresco e praticamente sempre all'uovo, e si accompagna a
brodi, sughi e condimenti riccamente grassi e proteici.


Xlater
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
ComiPegasus
2004-02-09 16:19:24 UTC
Permalink
Post by Xlater
Post by Antonio
In cosa consiste?
E' un punto controverso. Non esiste qualcuno che possiede il
copyright del brand "dieta mediterranea". E' un'espressione che ha
avuto ed ha significati diversi secondo i tempi i luoghi e le
persone. Non esiste un modo univoco per stabilire in cosa davvero
consista.
Sarebbe interessante raccontare dove sia nato questo termine, cosa
intendeva originariamente, come si sia evoluto nel tempo il
significato e come abbia imboccato decisamente il lato discendente
della parabola. Ma sarebbe lungo.
Per fare una sintesi brutale, in alcuni studi epidemiologici (sono gli
studi che analizzano la diffusione di malattie all'interno di
popolazioni) si osservò che nei paesi del bacino del mediterraneo
c'erano meno casi di malattie cardiache di quanti ce ne fossero negli
USA. Quindi si formulò l'ipotesi che le abitudini alimentari dei
paesi mediterranei fossero più sane di quelle statunitensi, e si
stabilì che fosse sano "mangiare mediterraneo".
Molto meno facile è stato definire cosa significasse davvero "mangiare
mediterraneo", e ancor più difficile capire la presenza di quali
alimenti, o la mancanza di quali alimenti, rendesse la "dieta
mediterranea" più protettiva per il cuore. La presenza abbondante
di frutta e verdura fresche? Il consumo regolare (moderato) di vino?
L'olio extra vergine d'oliva? L'abbondante consumo di pesce? La
(presunta) scarsità di grassi e/o di grassi animali? O un po' di
tutto questo? Sulla base di queste ipotesi sono state costruite
a tavolino (da scienziati americani) delle "diete mediterranee", senza
nessun interesse di verificare quanto corrispondessero con le vere
tradizioni alimentari dei paesi mediterranei. Ancor peggio, con la
pretesa di venire poi ad insegnare a noi come si mangia
"mediterraneo".
Comunque la definizione è rimasta abbastanza vaga, è ciò ha dato
modo a molti di usare a proprio vantaggio questo "brand" che ha
avuto un certo successo per un periodo (ora è in declino).
Vai sul sito della Barilla, e ti diranno che la VERA dieta
mediterranea è mangiare pasta a pranzo e cena (e a colazione, perché
no?). Chiedi ad un vegetariano, e ti dirà che la VERA dieta
mediterranea consiste nel mangiare carne una volta all'anno, il 29
febbraio, ma solo se quel giorno è Pasqua. Leggi "La Zona Italiana"
o qualche altro libro zonista italiano e troverai scritto che la VERA
dieta mediterranea è in realtà una dieta a zona, e ci troverai anche
ricette con porzioni di 70gr di pasta pesata cotta (equivalenti a
circa 30gr di pasta pesata cruda). E così via.
Forse la risposta più esatta al tuo quesito è "la dieta mediterranea
non esiste".
Xlater
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Ciao se posso, ti posto alcuni stralci di Come seguire il modello alimentare
mediterraneo la fonte è INRAN, se vuoi puoi trovare altri articoli
sull'argomento nella sezione news di

www.comipegasus.com

Seguire il modello alimentare mediterraneo vuol dire semplicemente
utilizzare con
regolarità i cibi della nostra tradizione,
ossia quei cibi che sono per noi così facilmente disponibili e che si
prestano ad essere preparati sia nelle semplici e gustose maniere che ci
sono familiari da sempre, sia, come dimostrato dai nostri migliori chefs,
anche in speciali ricette di alto valore gastronomico sul piano
internazionale.

Tornando alla nostra alimentazione di tutti i giorni, vediamo di
sintetizzare alcuni consigli pratici in pochi punti facili da ricordare:

Suddividere l’alimentazione giornaliera in 4-5 appuntamenti; questo ci
consente di
digerire più facilmente e di utilizzare meglio i principi nutritivi
contenuti negli alimenti, oltre che di evitare una eccessiva stimolazione
della produzione di grassi nell’organismo; in occasione dei due pasti
principali, la tavola va rivalutata come punto di incontro e di riunione.

Consumare giuste razioni di pasta nel quadro di una alimentazione
equilibrata
ed adeguata. Vanno sottolineati sia il buon valore nutritivo di questo
prodotto (proteine di discreta qualità, buon apporto di ferro, B1, B2 e PP,
elevate quantità di amido) che la sua attitudine a costituire la struttura
portante di un pasto.
E’ poi da sfatare l’idea che la pasta sia un alimento altamente calorico:
sono invece i condimenti grassi, che spesso vengono aggiunti in quantità
eccessiva, a far salire l’apporto calorico del piatto di pasta. Di per sé,
invece, questo prodotto fornisce circa 350 calorie ogni 100 grammi, una
quantità del tutto ragionevole se si considera che gli 80 grammi di una
buona razione rappresentano soltanto 280 calorie.
Come condimento è bene evitare di utilizzare (a parte le occasioni speciali)
quantità eccessive di grassi (burro, lardo, margarina, ecc.), di pancetta,
di formaggio, di panna, e così via, dando invece la preferenza al sugo di
pomodoro e all’olio di oliva.
La pasta va cotta ”al dente” per una digeribilità ottimale, una migliore
conservazione del valore nutritivo ed un più prolungato senso di sazietà.

Accompagnare il pasto preferibilmente con il pane, abbandonando l’illusione
di poter trarre qualche vantaggio dall’uso (costoso...) di grissini e
crackers. E’ opportuno dare la preferenza al pane preparato con i soli
ingredienti fondamentali (pane casareccio, rosette, sfilatini, ecc.),
possibilmente integrale, evitando i pani speciali con aggiunta di grassi.

Ricordarsi di imperniare con una certa frequenza un pasto su di uno quei
”piatti unici” che sono stati in precedenza elencati, con il solo
accompagnamento di verdura e frutta fresca; ne guadagneranno sia il
portafoglio che la linea.

Usare come condimento preferito l’olio di oliva, che rappresenta un grasso
estremamente digeribile, capace di promuovere anche la digestione degli
altri grassi, di dare gusto in piccole quantità grazie al suo intenso
sapore, di stimolare l’intestino e la cistifellea e di svolgere azioni
benefiche sia nell’infanzia che nella terza età. Fra l’altro, è ammissione
comune che l’olio di oliva sia il grasso più sicuro per friggere, e questo
per una certa sua protezione naturale rispetto ai danni da calore e per il
suo grado di insaturazione particolarmente equilibrato, ossia la sua
caratteristica di essere esente sia da eccessi in acidi grassi saturi che in
acidi grassi polinsaturi.

Ricorrere con frequenza alle ”carni alternative” (pollo, coniglio, maiale,
tacchino, ecc.) al posto della più costosa carne bovina (che in gran parte
siamo costretti ad importare). Le carni alternative sono convenienti
economicamente e hanno lo stesso valore nutritivo della carne bovina. Esse
inoltre, nelle presentazioni oggi disponibili, permettono di preparare
pietanze variate e gustose anche nel rispetto delle norme di praticità
imposte dai ritmi della vita moderna.

Ricordarsi che anche quando si deve ricorrere, per esigenze di lavoro, al
”fast-food”, è possibile farlo in maniera ”mediterranea” senza cadere in
squilibri alimentari: il classico ”panino con formaggio” rappresenta una
razione alimentare straordinariamente completa ed equilibrata, grazie
soprattutto ai carboidrati e alle proteine vegetali apportate dal pane ed
alle proteine di alta qualità, al calcio e ai grassi apportati dal
formaggio.

Consumare pesce con regolarità, con particolare attenzione al pesce azzurro
(sarde, alici, sgombri, ecc.). Questi pesci sono tipici del Mediterraneo e i
loro pregi consistono in un gusto squisito, un elevato valore nutritivo, una
composizione in grassi particolarmente favorevole ed un costo contenuto.
Un altro pesce di ottimo gusto e di qualità particolari, specialmente per
quanto riguarda la componente grassa, è la trota, altro prodotto al quale il
consumatore italiano dovrebbe rivolgersi più spesso.

Completare abitualmente il pasto con verdura e frutta fresca. Fra i prodotti
ortofrutticoli è bene integrare quelli ricchi di vitamina A (carote, zucche,
spinaci, bieta, albicocche, peperoni, meloni, ecc.) con quelli ricchi di
vitamina C (agrumi, fragole, pomodori, cavolfiori, broccoletti, ecc.). E’
buona norma cuocere le verdure nella minore quantità possibile di acqua,
riutilizzandola poi (come brodo o in altro modo) per evitare di perdere
preziose sostanze nutritive.

Accompagnare i pasti con modiche quantità di vino, vale a dire di quella che
fra le varie bevande alcooliche è oggi giudicata come la più consigliabile,
per i suoi valori intrinseci, le sue azioni favorevoli per l’apparato
cardiovascolare, le sue proprietà digestive e di integrazione del gusto.
E’ dimostrato scientificamente che consumare il vino durante i pasti, in
quantità corrette e in dosi frazionate, è il modo ideale per limitare e
rendere più fuggevoli le variazioni dei livelli di alcool nel sangue, ed in
definitiva quindi per godere al meglio degli aspetti positivi dell’alcool,
minimizzandone i rischi.



Fonte: Inran


Saluti Beatrice
--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
MARA
2004-02-10 14:50:29 UTC
Permalink
Post by ComiPegasus
Seguire il modello alimentare mediterraneo vuol dire semplicemente
utilizzare con
regolarità i cibi della nostra tradizione...
Hai beccato un post di novembre, meglio tardi che mai. Comunque sono
d'accordo con quello che hai detto.


--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Xlater
2004-02-10 15:15:04 UTC
Permalink
Post by MARA
Post by ComiPegasus
Seguire il modello alimentare mediterraneo vuol dire semplicemente
utilizzare con
regolarità i cibi della nostra tradizione...
Hai beccato un post di novembre, meglio tardi che mai.
Non c'è che dire. La dieta mediterranea fa miracoli per i riflessi,
vero? :PPP


Xlater
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
MARA
2004-02-10 22:29:09 UTC
Permalink
Post by Xlater
Non c'è che dire. La dieta mediterranea fa miracoli per i riflessi,
vero? :PPP
Prrr...]:-<

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Massimo B.
2004-02-12 08:30:35 UTC
Permalink
Post by ComiPegasus
Consumare giuste razioni di pasta nel quadro di una alimentazione
equilibrata
ed adeguata. Vanno sottolineati sia il buon valore nutritivo di questo
prodotto (proteine di discreta qualità, buon apporto di ferro, B1, B2 e PP,
elevate quantità di amido) che la sua attitudine a costituire la struttura
portante di un pasto.
PROTEINE DI DISCRETA QUALITA: Sono invece di pessima qualità, se confrontate
con le fonti proteiche di origine animale. Pessime un po' più di quelle
contenute nei legumi. Mischiando le due fonti proteiche allora si che si
ottiene un pasto contenente "proteine di discreta qualità". Non buona, però;
discreta! I legumi forniscolo la lisina carente nei cereali e derivati
mentre questi forniscono altri aminoacidi carenti nei legumi (i solforati ed
il triptofano).
Post by ComiPegasus
buon apporto di ferro, B1, B2 e PP,
Sulle fonti vegetali di ferro e sulla bassa biodisponibilità di questo
minerale in esse contenuto si è già scritto molto. In compenso a me risulta
che la pasta in quanto fonte di ferro viene dopo:

lievito di birra, polpo, vongole, cacao amaro in polvere, fegato di vitello,
carne di cavallo, lenticchie secche, fagioli secchi, tuorlo d'uovo, fiocchi
d'avena, fave secche, mandorle secche, spinaci, mitili, prezzemolo, sardine
sott'olio, tacchino, bue, stoccafisso secco, pane integrale, uovo intero,
fiocchi di mais, noci secche, coniglio, prosciutto crudo magro, vitello,
pollo (coscia), seppia, pecorino stagionato, bietola, cicoria, prosciutto
crudo, maiale.

Riguardo alla vitamina B1 viene dopo:

Lievito secco, lievito di birra, germe di grano (alcune paste speciali sono
addizionate con germe di grano ma normalmente non ne contengono), mais
(germe), lievito da fornaio, riso (crusca), segale, germe di segale, malto,
patate, prosciutto, uova di merluzzo, fiocchi d'avena, arachidi, grano
(crusca)...fermiamoci qui ed ammettiamo che si faccia uso di pasta
integrale. La pasta bianca di questa vitamina praticamente non ne contiene.

Riguardo alla vitamina B2 viene dopo:

lievito secco, fegato di maiale, carne di vitello, lievito da fornaio, rene
di maiale, latte in polvere scremato, fegato di bovino, rene di bovino,
foglie d'ortica, lievito di birra, uova di merluzzo, carne di bue, erba
medica, mandorle, segale (germe), grano (crusca)...vale quanto scritto sopra
per la vitamina B1. La pasta bianca praticamente non ne contiene.

Riguardo alla vitamina PP in effetti la crusca è al terzo posto.

Se consideriamo la pasta bianca invece siamo di fronte ad un alimento con un
ottimo gusto con cui sfiziarsi saltuariamente, ma ricco solo di calorie
vuote. Un ottima fonte di zuccheri per ripristinare le riserve dopo un
allenamento INTENSO, oppure, per un soggetto sedentario, un ottimo
anabolizzante per le cellule adipose e per quelle cancerose, come dimostrano
chiaramente i numerosi studi sull'argomento.

Ciao!!!

Massimo






--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
MARA
2004-02-13 10:10:23 UTC
Permalink
Se consideriamo la pasta bianca...un ottimo
anabolizzante per le cellule adipose e per quelle cancerose,
Invece i grassi in eccesso sono un ottimo anabolizzante per il cancro al
seno.

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Massimo B.
2004-02-13 13:20:11 UTC
Permalink
Post by MARA
Se consideriamo la pasta bianca...un ottimo
anabolizzante per le cellule adipose e per quelle cancerose,
Invece i grassi in eccesso sono un ottimo anabolizzante per il cancro al
seno.
Così sembrava. Fino a che non si è scoperto che quegli studi epidemiologici
erano fondamentalmente errati. Anche se una buona parte di gente
maleinformata o non in buona fede, ma con laurea e camice bianco, continua a
ritenerli validi.

---
Ann Oncol. 1999;10 Suppl 6:61-3.

The role of energy and fat in cancers of the breast and colon-rectum in a
southern European population.

Franceschi S, Favero A.

Servizio di Epidemiologia, Centro di Riferimento Oncologico, Aviano, Italy.
***@ets.it

"CONCLUSIONS: An excess of energy intake, particularly from refined bread
and pasta, can be an unfavourable feature of the Mediterranean diet, in the
presence of a sedentary lifestyle."

---
Int J Cancer. 1997 Jul 3;72(1):56-61.

Food groups and risk of colorectal cancer in Italy.

Franceschi S, Favero A, La Vecchia C, Negri E, Conti E, Montella M, Giacosa
A, Nanni O, Decarli A.

Servizio di Epidemiologia, Centro di Riferimento Oncologico, Aviano (PN),
Italy. ***@ets.it

"Our findings lead us to reconsider the role of starchy foods and refined
sugar in light of recent knowledge on the digestive physiology of
carbohydrates and the insulin/colon cancer hypothesis. The beneficial role
of most vegetables is confirmed, with more than 20% reduction in risk of
colorectal cancer from the addition of one daily serving."
---
Eur J Cancer Prev. 1998 May;7 Suppl 2:S19-23.

Italian study on colorectal cancer with emphasis on influence of cereals.

Franceschi S, Favero A, Parpinel M, Giacosa A, La Vecchia C.
Servizio di Epidemiologia, Centro di Riferimento Oncologico, Aviano (PN),
Italy.

"In view of these findings, current hypotheses on the carcinogenic effects
of refined starchy foods and refined sugar should be revised to take into
account the digestive physiology of carbohydrates and the possible
relationship between insulin and colon cancer. The beneficial influence of
most vegetables is confirmed, and a possible difference between refined and
wholemeal bread is suggested."

---
Adv Exp Med Biol. 1999;472:51-5.

Energy sources and risk of cancer of the breast and colon-rectum in Italy.

Favero A, Parpinel M, Montella M.
Epidemiology Unit, Aviano Cancer Center, Italy.

"High intake of starch led to an increase of cancer risk (odds ratios for an
addition of 100 kcal/day were 1.08 and 1.10 for breast and colorectal cancer
respectively). A positive association was also found for saturated fat (odds
ratios 1.16 for breast and 1.12 for colorectal cancer). High intakes of
polyunsaturated fatty acids (chiefly derived from olive and seed oils) were
protective more markedly for breast cancer. A possible interpretation of the
risk for starch, implies the glycemic overload and hyperinsulinemia due to
the high grade of refinement of cereals (the main source of starch) eaten in
Italy."
---
Lancet. 1996 May 18;347(9012):1351-6.

Intake of macronutrients and risk of breast cancer.

Franceschi S, Favero A, Decarli A, Negri E, La Vecchia C, Ferraroni M, Russo
A, Salvini S, Amadori D, Conti E, et al.
Servizio di Epidemiologia, Centro di Riferimento Oncologico, Aviano, Italy.

"INTERPRETATION: This case-controls study shows that unsaturated fatty acids
protect against breast cancer, possibly because intake of these nutrients is
closely correlated with a high intake of raw vegetables. The findings also
suggest a possible risk in southern European populations, of reliance on a
diet largely based on starch."
---
Br J Cancer. 2003 Oct 6;89(7):1375-82.

Role of glucose and ketone bodies in the metabolic control of experimental
brain cancer.

Seyfried TN, Sanderson TM, El-Abbadi MM, McGowan R, Mukherjee P.
Biology Department, Boston College, Chestnut Hill, MA 02467, USA.
***@bc.edu


"Our results in a mouse astrocytoma suggest that malignant brain tumours are
potentially manageable with dietary therapies that reduce glucose and
elevate ketone bodies"
---

J Am Diet Assoc. 1995 Jun;95(6):693-7.

Implementing a ketogenic diet based on medium-chain triglyceride oil in
pediatric patients with cancer.

Nebeling LC, Lerner E.
Nutrition Department, Case Western Reserve University, Cleveland, Ohio
44106-4906, USA

"A ketogenic diet consisting of 60% medium-chain triglyceride (MCT) oil, 20%
protein, 10% carbohydrate, and 10% other dietary fats was provided to a
select group of pediatric patients with advanced-stage cancer to test the
effects of dietary-induced ketosis on tumor glucose metabolism. Issues of
tolerance and compliance for patients consuming an oral diet (consisting of
normal table foods and daily MCT oil "shakes") and for patients receiving an
enteral formula are reviewed. Preliminary use of the MCT oil-based diet
suggests a potential in pediatric patients with cancer"
---
J Am Coll Nutr. 1995 Apr;14(2):202-8.

Effects of a ketogenic diet on tumor metabolism and nutritional status in
pediatric oncology patients: two case reports.

Nebeling LC, Miraldi F, Shurin SB, Lerner E.
Nutrition Department, Case Western Reserve University, School of Medicine,
Cleveland, Ohio, USA.

"One patient exhibited significant clinical improvements in mood and new
skill development during the study. She continued the ketogenic diet for an
additional twelve months, remaining free of disease progression. CONCLUSION:
While this diet does not replace conventional antineoplastic treatments,
these preliminary results suggest a potential for clinical application which
merits further research."
---

Br J Cancer. 1989 May;59(5):677-81.

Effect of insulin on weight loss and tumour growth in a cachexia model.

Beck SA, Tisdale MJ.
Pharmaceutical Sciences Institute, Aston University, Birmingham, UK.

"These results suggest that a ketogenic diet is more effective than insulin
administration in reversing the cachectic process and has the advantage of a
concomitant reduction in tumour weight."
---






--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
MARA
2004-02-13 18:08:01 UTC
Permalink
Post by Massimo B.
Post by MARA
Invece i grassi in eccesso sono un ottimo anabolizzante per il cancro al
seno.
Così sembrava. Fino a che non si è scoperto che quegli studi
epidemiologici
Post by Massimo B.
erano fondamentalmente errati. Anche se una buona parte di gente
maleinformata o non in buona fede, ma con laurea e camice bianco, continua a
ritenerli validi.
Non capisco perche' uno col camice e laurea dovrebbe negare l'evidenza.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=12885485&dopt=Abstract

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
MARA
2004-02-16 12:46:04 UTC
Permalink
Il 13 Feb 2004, 19:08, ***@libero.it (MARA ) ha scritto:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=12885485&dopt=Abstract


--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Massimo B.
2004-02-17 13:30:22 UTC
Permalink
No...non l'avevo letto. E cosa mi stavo perdendo: MARA che ribatte con uno
studio. Era l'ora! [:-)]

Quando leggevo le news con Deja non mi perdevo un post. Con
libero devo ricordarmi i Thread ai quali ho mandato dei messaggi, con il
risultato di
perdermi qualche discussione. Specie se il thread si è spostato in seconda
pagina. Non posso usare un newsreader perchè in ufficio la porta delle news
è bloccata.

Ma veniamo al riferimento che hai postato (mettiti comoda, supera
l'avversione per i post lunghi e leggi fino in fondo):

Lancet. 2003 Jul 19;362(9379):212-4.

Are imprecise methods obscuring a relation between fat and reast cancer?

Bingham SA, Luben R, Welch A, Wareham N, Khaw KT, Day N.
MRC Dunn Human Nutrition Unit, Welcome Trust/MRC Building, Hills Road, CB2
2XY, Cambridge, UK. ***@mrc-dunn.cam.ac.uk <***@mrc-dunn.cam.ac.uk>

"Dietary measurement error might explain the absence of a significant
association between dietary fat and breast-cancer risk in cohort studies."

Uno studio della serie: "tentiamo di screditare gli studi che non arrivano
alle conclusioni che vogliamo noi insinuando il dubbio che possano essere
sbagliati".

Partiamo da fatto che è opinabile l'idea che il diario alimentare possa
essere più affidabile del questionario. Il campione era di 13070 donne
seguite dallo studio tra il 1993 ed il 1997. Queste dovevano tenere, per
tutti i cinque anni un dettagliato diario alimentare sette giorni su sette.
Qualunque dietologo, o chiunque abbia provato il sistema del diario
alimentare, sa quanto sia difficile mantenerlo aggiornato. Specialmente se
non si effettuano a casa tutti i pasti, come avviene per la maggior parte
delle persone, e specialmente se non si è spronati a farlo come quando si è
coinvolti in una dieta per la diminuzione del grasso corporeo o l'aumento
della massa muscolare. E stiamo parlando di un periodo limitato nel tempo a
qualche mese, al massimo. Farlo per cinque anni, ogni giorno, diventa per
chiunque un’impresa che dirsi ardua è il minimo. Certo che se sei pagato per
far parte del gruppo di studio lo puoi anche fare. Magari “banfando” un po’,
non riportando tutto o scrivendo il giorno che si ha tempo anche per il
giorno che tempo non lo si ha avuto!

Comunque, di quelle 13070 donne ne sono state considerate 2000 che hanno
avuto problemi di tumore mammario, e di queste 2000, è stato prelevato un
campione di 168 i cui diari alimentari indicavano la tendenza all'assunzione
alimentare di una maggiore quantità, in percentuale, di grassi saturi.
Chiaramente lo scopo dello studio è dimostrare l’equazione grassi animali =
cancro al seno, quindi si limita a trarre questa conclusione senza andare
oltre. Curioso il fatto che disponendo di diari alimentari a dir loro
altamente affidabili si sarebbe potuto fare ben di più. Ma il rischio era
distrarre l’attenzione dall’equazione sopra citata. Sarebbe interessante,
per esempio, sapere qualcosa di più sulle abitudini alimentari di queste
donne: la percentuale ed il tipo di carboidrati introdotti, il rapporto tra
grassi saturi e insaturi, il consumo più o meno regolare di frutta e
verdura, le fonti proteiche. L’introito energetico globale, inoltre è stato
considerato unicamente per l’aggiustamento del “ratio” di assunzione dei
grassi saturi, ma non è stato tenuto in considerazione per altre più
approfondite considerazioni.

Se guardi bene gli studi "made in Italy" che ho riportato non vengono
scaricati di responsabilità i grassi saturi. Viene anzi ravvisata
un'associazione di tipo POSITIVO. Ma il grosso passo avanti di quegli studi,
e di altri dello stesso genere, è che viene formulata una teoria d'insieme
non limitando l'osservazione ad una sola categoria di alimenti. L’ipotesi da
essi formulata, che è anche l’ipotesi più accreditata al momento riguardo a
questo tipo di tumore e riguardo anche quello al colon-retto, è che essi
dipendano in gran parte da quella condizione metabolica chiamata
iperinsulinemia.

Se guardiamo i risultati di degli studi alla luce di questa “nuova” ipotesi,
spariscono come per magia tutte le contraddizioni, come del resto accade
quando si smette di considerare il colesterolo come un mero prodotto del
colesterolo alimentare e della quantità di grassi introdotta.

I grassi saturi se assunti in maniera squilibrata rispetto a quelli insaturi
possono aumentare la resistenza all’insulina, quindi aumentare il rischio di
sviluppare iperinsulinemia e quindi questi tipi tumori. Un migliore
bilanciamento tra le varie fonti alimentari di grassi può spiegare benissimo
l’assenza di correlazione in alcuni studi e la sua presenza in altri.
Importante inoltre in questo ambito il tipo e la quantità di carboidrati
assunti. Carboidrati ad alto IG aumentano di molto il rischio, mentre
carboidrati a basso IG lo riducono. Questo proprio grazie all’effetto di
maggiore o minore increzione insulinica.

E’ inoltre importante la quantità totale di carbo assunti. In un recente
studio che si prefigge di arrivare ad una conclusione dello stesso tipo di
quella riportata nello studio da te postato, per esempio, i dati mostrano
come l’aumento di grassi saturi sia positivamente associato al rischio di
tumore al seno fino ad una certa percentuale, dopodichè sembrerebbe che ai
più alti livelli di assunzione il rischio decada incredibilmente fino al
livello delle assunzioni più basse.

J Natl Cancer Inst. 2003 Jul 16;95(14):1079-85.

Premenopausal fat intake and risk of breast cancer.

Cho E, Spiegelman D, Hunter DJ, Chen WY, Stampfer MJ, Colditz GA, Willett
WC.
Channing Laboratory, Department of Medicine, Harvard Medical School and
Brigham and Women's Hospital, Boston, MA 02115, USA.
***@channing.harvard.edu

“CONCLUSIONS: Intake of animal fat, mainly from red meat and high-fat dairy
foods, during premenopausal years is associated with an increased risk of
breast cancer.”

Animal fat intake
quintile____________1____________2____________3_____________4_____________5
No. Of
women____________________17994________18150________18188_________18216_________18106
Range of animal fat intake, %
energy__<14%_________14-16________16-18_________18-21_________21-46
No. Of cases of
cancer______________123___________145__________151__________161___________134
Median intake animal fat, %
energy____12____________15___________17___________20____________23

(spero la tabella si riesca a leggere)

Questo che sembrerebbe un paradosso non lo è più se si considera che
un’assunzione percentuale piuttosto elevata di grassi saturi (21%-46%)
diventa ancora più elevata quando si considerano anche le fonti di grassi
insaturi. A questo punto se abbiamo un’alta percentuale di calorie derivate
dai grassi, considerando che le fonti di grassi sono anche fonti proteiche
ci troviamo di fronte ad un’alimentazione sicuramente low-carb. Il paradosso
non è quindi più un paradosso quando consideriamo che una dieta low-carb è
una dieta che mantiene bassi i livelli di insulina. Se l’insulina viene
mantenuta a bada, e se non si crea la condizione di iperinsulinemia, il
rischio per questi tumori si abbassa considerevolmente.

Stesso discorso per quanto riguarda le diete chetogeniche ed il cancro. Se i
grassi promuovono i tumori per se stessi, perchè diete basate sui grassi al
70% sembrano aiutarne la regressione? Semplicemente perché diete di questo
tipo deprimono l’ormone anabolico per eccellenza delle cellule cancerose
(ghiotte di glucosio), l’insulina.

Un’altro importante fattore di rischio è determinato dall’introito
energetico. E’ chiaro l’andamento positivo dello sviluppo di tumori al seno
e al colon/retto con l’aumento dell’introduzione eccessiva di energia sotto
forma di alimenti, e la sovralimentazione è un'altra causa che provoca
eccessive increzioni di insulina. Tutto torna, non trovi?

Naturalmente ci sono altre influenze che ben risaltano dagli studi che avevo
postato, come ad esempio l’influenza positiva dell’utilizzo di frutta e
verdura, ricchi di vitamine ed antiossidanti. Altra cosa che non tenendo in
considerazione si commette un errore madornale, specie considerando che se
si mangia abbastanza frutta difficilmente si faranno spuntini a base di
fonti “sporche” di carbo concentrati raffinati e grassi di pessima qualità
(merendine e& c.), e che la verdura, ricca di fibre, rallenta lo svuotamento
gastrico influendo così anche sulla velocità di assorbimento e quindi,
ancora, sulla quantità di insulina prodotta.

Adesso veniamo al punto di come mantenere a bada l’insulina. C’è chi lo fa
seguendo costantemente una dieta poco calorica, chi utilizza prevalentemente
(o solo) fonti di carbo ricchi di fibre e a basso IG, chi ogni pasto lo basa
su buone quantità di verdure e ortaggi, chi evita come la peste pane, pasta,
riso non integrali, chi suddivide l’introito giornaliero in più pasti, chi
segue un regime low-carb, chi fa attività fisica di un certo impegno su base
regolare, chi invece utilizza uno o più di questi sistemi insieme (o magari
ne utilizza altri).

Per cui, tornando al nocciolo della questione, se io scrivo che la pasta
costituita da sola farina di semola RAFFINATA è una fonte eccessivamente
densa di zuccheri, che in una persona sedentaria si tradurranno
inevitabilmente in una eccessiva increzione insulinica (a riposo il
fabbisogni di glucosio è 5 gr l’ora ed in un etto di pasta ve ne sono 75 che
nel giro di due ore saranno nel circolo sanguigno), e che quindi è un ottimo
anabolizzante per le cellule cancerose, oltre che per quelle adipose, non mi
sembra di fare dell’inutile allarmismo. La differenza nell’affermare che “i
grassi in eccesso sono un ottimo anabolizzante per il cancro al seno” (come
hai scritto tu e come afformano molti medici) sta nel fatto che mentre nel
primo caso si addossa la colpa al vero responsabile della proliferazione di
quei tumori (insulina), nel secondo caso si fa passare l’affermazione come
se i colpevoli fossero i grassi in se. Cosa che per il ruolo protettivo che
dimostrano avere alcuni di loro verso gli stessi tumori (insaturi omega-3),
ed anche per tutto quello che ho scritto fin’ora è fondamentalmente errato.

Ciao!!!

Massimo







--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
MARA
2004-02-17 21:23:50 UTC
Permalink
Post by Massimo B.
No...non l'avevo letto. E cosa mi stavo perdendo: MARA che ribatte con uno
studio. Era l'ora! [:-)]
Tutto quello che scrivo nasce da quello che ho letto, ma non ci fare
l'abitudine, nonostante siano attendibili le mie fonti, non sempre ricordo
dove e quando, ne' ho voglia di perdere le ore a trovarle.
Post by Massimo B.
Quando leggevo le news con Deja non mi perdevo un post. Con
libero devo ricordarmi i Thread ai quali ho mandato dei messaggi,
Diciamo che stavolta non ti faceva comodo che io rispondessi con uno studio.
Post by Massimo B.
Uno studio della serie: "tentiamo di screditare gli studi che non arrivano
alle conclusioni che vogliamo noi insinuando il dubbio che possano essere
sbagliati".
Ecco, lo sapevo, fate sempre cosi', lo facevate anche con Lorenzo.Dite di
volere gli studi, ma non ne accettate il contenuto.



Farlo per cinque anni, ogni giorno, diventa per
Post by Massimo B.
chiunque unimpresa che dirsi ardua è il minimo. Certo che se sei pagato
per
Post by Massimo B.
far parte del gruppo di studio lo puoi anche fare. Magari banfando un po,
non riportando tutto o scrivendo il giorno che si ha tempo anche per il
giorno che tempo non lo si ha avuto!
Perche' tu uno studio lo vorresti far durare un anno?
Post by Massimo B.
Chiaramente lo scopo dello studio è dimostrare lequazione grassi animali =
cancro al seno, quindi si limita a trarre questa conclusione senza andare
oltre. Curioso il fatto che disponendo di diari alimentari a dir loro
altamente affidabili si sarebbe potuto fare ben di più.
Quali sono secondo te i grassi che la gente assume comunemente in eccesso?
Gli insaturi, forse? Dai, non ci prendiamo in giro.Si abusa di carne,
formaggio, uova ecc.
Post by Massimo B.
Se guardi bene gli studi "made in Italy" che ho riportato non vengono
scaricati di responsabilità i grassi saturi. Viene anzi ravvisata
un'associazione di tipo POSITIVO. Ma il grosso passo avanti di quegli studi,
e di altri dello stesso genere, è che viene formulata una teoria d'insieme
non limitando l'osservazione ad una sola categoria di alimenti. Lipotesi
da
Post by Massimo B.
essi formulata, che è anche lipotesi più accreditata al momento riguardo a
questo tipo di tumore e riguardo anche quello al colon-retto, è che essi
dipendano in gran parte da quella condizione metabolica chiamata
iperinsulinemia.
Ecco, Massimo ti stai arrampicando sugli specchi in questo momento, in
quanto nessuno sta mettendo in dubbio la questione che i carbo non devono
essere in eccesso,ma in giusta dose.
Post by Massimo B.
Se guardiamo i risultati di degli studi alla luce di questa nuova ipotesi,
spariscono come per magia tutte le contraddizioni, come del resto accade
quando si smette di considerare il colesterolo come un mero prodotto del
colesterolo alimentare e della quantità di grassi introdotta.
Che c'entra, anche ammettendo che la produzione sia endogena,come infatti
e',tu che fai, lo incrementi con quello alimentare?E' assurdo!
Post by Massimo B.
I grassi saturi se assunti in maniera squilibrata rispetto a quelli insaturi
possono aumentare la resistenza allinsulina, quindi aumentare il rischio
di
Post by Massimo B.
sviluppare iperinsulinemia e quindi questi tipi tumori.
Perche' una persona dovrebbe sviluppare una resistenza all'insulina, se
prende una giusta dose di carbo, solo tu lo sai...



In un recente
Post by Massimo B.
studio che si prefigge di arrivare ad una conclusione dello stesso tipo di
quella riportata nello studio da te postato, per esempio, i dati mostrano
come laumento di grassi saturi sia positivamente associato al rischio di
tumore al seno fino ad una certa percentuale, dopodichè sembrerebbe che ai
più alti livelli di assunzione il rischio decada incredibilmente fino al
livello delle assunzioni più basse.
Questa e' grossa come una casa. Non sai che l'eccesso di grassi determina
anche un eccesso di ormoni???
E lo sai che ci sono molti tumori ormonodipendenti?E lo sai che la tua tanto
odiata insulina non e' l'unico ormone esistente nel nostro organismo?



Se linsulina viene
Post by Massimo B.
mantenuta a bada, e se non si crea la condizione di iperinsulinemia, il
rischio per questi tumori si abbassa considerevolmente.
Non si crea alcuna produzione di iperinsulinemia con una dieta equilibrata.
Post by Massimo B.
Unaltro importante fattore di rischio è determinato dallintroito
energetico. E chiaro landamento positivo dello sviluppo di tumori al seno
e al colon/retto con laumento dellintroduzione eccessiva di energia sotto
forma di alimenti,
Questa e' l'unica cosa su cui sono d'accordo.
Post by Massimo B.
Adesso veniamo al punto di come mantenere a bada linsulina. > Per cui,
tornando al nocciolo della questione, se io scrivo che la pasta
Post by Massimo B.
costituita da sola farina di semola RAFFINATA è una fonte eccessivamente
densa di zuccheri, che in una persona sedentaria si tradurranno
inevitabilmente in una eccessiva increzione insulinica (a riposo il
fabbisogni di glucosio è 5 gr lora ed in un etto di pasta
L'errore che fai e' di considerare che un sedentario debba mangiare un etto
di pasta...
Perche' dovrebbe farlo? Se parti con un errore, e' logico che tutto cio' che
segue sembri sbagliato.




per il ruolo protettivo che
Post by Massimo B.
dimostrano avere alcuni di loro verso gli stessi tumori (insaturi omega-3),
ed anche per tutto quello che ho scritto finora è fondamentalmente errato.
Ricordati che l'effetto protettivo non riguarda comunque l'eccesso di
qualsiasi grasso.

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Massimo B.
2004-02-18 10:28:32 UTC
Permalink
Post by MARA
Post by Massimo B.
No...non l'avevo letto. E cosa mi stavo perdendo: MARA che ribatte con uno
studio. Era l'ora! [:-)]
Tutto quello che scrivo nasce da quello che ho letto
Non avevo dubbi. Non ti ci vedo cercare da te studi su medline.
Post by MARA
ma non ci fare l'abitudine
No no..mi mancherebbero le tue "solite" risposte! [:-)]
Post by MARA
nonostante siano attendibili le mie fonti
sarebbe interessante sapere quali sono.
Post by MARA
non sempre ricordo
dove e quando, ne' ho voglia di perdere le ore a trovarle.
Se invece di limitarti leggere salvassi la paginetta in una directory
dedicata avresti tutto sotto mano.
Post by MARA
Post by Massimo B.
Quando leggevo le news con Deja non mi perdevo un post. Con
libero devo ricordarmi i Thread ai quali ho mandato dei messaggi,
Diciamo che stavolta non ti faceva comodo che io rispondessi con uno studio.
Ti sopravvaluti. Non è riuscito a mettermi in difficoltà "nicholas" con
decine di studi, figurati tu con quello striminzito tentativo di
colpevolizzazione di parte.
Post by MARA
Post by Massimo B.
Uno studio della serie: "tentiamo di screditare gli studi che non arrivano
alle conclusioni che vogliamo noi insinuando il dubbio che possano essere
sbagliati".
Ecco, lo sapevo, fate sempre cosi', lo facevate anche con Lorenzo.Dite di
volere gli studi, ma non ne accettate il contenuto.
Gli studi si possono, e si devono, contestare. Ci mancherebbe che siano
scolpiti nella roccia. Come ho anche scritto di recente lo ha fatto anche
Del Toma (il presidente dell'associazione nazionale dei nutrizionisti)
quando a Veronesi gli ha contestato (giustamente a mio parere) le sue
asserzioni sul vegetarianesimo basate sugli studi effettuati su "Avventisti
del settimo giorno".

Poi c'è modo e modo di contestare. Fare le pulci alla metodologia è un
conto. Rispondere ribadendo istericamente la propria posizione dimostrando
di non averne neppure capito il senso è un'altra.
Post by MARA
Farlo per cinque anni, ogni giorno, diventa per
Post by Massimo B.
chiunque unimpresa che dirsi ardua è il minimo. Certo che se sei pagato
per
Post by Massimo B.
far parte del gruppo di studio lo puoi anche fare. Magari banfando un po,
non riportando tutto o scrivendo il giorno che si ha tempo anche per il
giorno che tempo non lo si ha avuto!
Perche' tu uno studio lo vorresti far durare un anno?
No. Ma ti posso assicurare che sono ben pochi i soggetti che per tutto quel
tempo riescono veramente a tenere un diario aggiornato. E' un sistema
sballato in partenza, anche se in teoria sembrerebbe migliore del
questionario. Ripeto che qualunque dietologo sa che è difficile convincere
il paziente di riuscire a farlo anche per solo una settimana.

E comunque non ho contestato il risultato. Ti ho anche detto che gli studi
che avevo riportato io arrivano alla stessa conclusione. La mia critica è
rivolta al fatto che si siano limitati a verificare una sola corrispondenza
senza inoltrarsi nel meccanismo di funzionamento del fenomeno, cosa che
invece hanno fatto gli studi più moderni in materia.

Se oltre che a copiare studi ne cercassi per tuo conto ne troveresti in un
attimo ben più di quelli che ho postato io, ed anche di più recenti. Però a
te interessano solo quelli riportati nei siti che rispecchiano in pieno le
tue idee e che dimostrano quello a cui tu credi.
Post by MARA
Post by Massimo B.
Chiaramente lo scopo dello studio è dimostrare lequazione grassi animali =
cancro al seno, quindi si limita a trarre questa conclusione senza andare
oltre. Curioso il fatto che disponendo di diari alimentari a dir loro
altamente affidabili si sarebbe potuto fare ben di più.
Quali sono secondo te i grassi che la gente assume comunemente in eccesso?
Gli insaturi, forse? Dai, non ci prendiamo in giro.Si abusa di carne,
formaggio, uova ecc.
Non hai capito. Viene rilevata un'associazione ma non viene spiegato il
meccanismo. Se l'associazione trovata da quello studio fosse di per se
univoca, ovvero se la colpa fosse unicamente dell'azione intrinseca dei
grassi saturi piuttosto che indiretta per l'azione da essi svolta a carico
delle cellule rese più resistenti all'insulina, non si spiegherebbe perchè
diete ricchissime di quei grassi, ma a basso contenuto di carboidrati
forniscono risultati del tutto opposti.

E' un po' lo stesso fenomeno che coinvolge l'aumento della produzione di
colesterolo, e di lipoproteine LDL, di cui si è molto discusso di recente.
Buona parte dei medici fossilizzati sulla "teoria dei grassi" non sanno
spiegare perchè diete ricchissime di grassi saturi, ma povere di carbo,
abbiano effetti del tutto opposti a quanto da loro paventato.
Post by MARA
Post by Massimo B.
Se guardi bene gli studi "made in Italy" che ho riportato non vengono
scaricati di responsabilità i grassi saturi. Viene anzi ravvisata
un'associazione di tipo POSITIVO. Ma il grosso passo avanti di quegli
studi,
Post by Massimo B.
e di altri dello stesso genere, è che viene formulata una teoria d'insieme
non limitando l'osservazione ad una sola categoria di alimenti. Lipotesi
da
Post by Massimo B.
essi formulata, che è anche lipotesi più accreditata al momento riguardo a
questo tipo di tumore e riguardo anche quello al colon-retto, è che essi
dipendano in gran parte da quella condizione metabolica chiamata
iperinsulinemia.
Ecco, Massimo ti stai arrampicando sugli specchi in questo momento, in
quanto nessuno sta mettendo in dubbio la questione che i carbo non devono
essere in eccesso,ma in giusta dose.
Ancora una volta non capisci. Io non sto facendo una filippica contro i
carbo, ma sto riportando le conclusioni a cui gli studi sono arrivati. Se il
problema è l'iperinsulinemia, ovviamente non riguarderà chi manterrà uno
stile di vita atto a minimizzare il problema. Poi possiamo discquisire su
quale sia "la giusta dose" riguardo a qualunque cosa, ma questo è un
discorso diverso.
Post by MARA
Post by Massimo B.
Se guardiamo i risultati di degli studi alla luce di questa nuova ipotesi,
spariscono come per magia tutte le contraddizioni, come del resto accade
quando si smette di considerare il colesterolo come un mero prodotto del
colesterolo alimentare e della quantità di grassi introdotta.
Che c'entra, anche ammettendo che la produzione sia endogena,come infatti
e',tu che fai, lo incrementi con quello alimentare?E' assurdo!
Dimostri di non aver letto buona parte dei post sull'argomento. Forse erano
troppo lunghi? O contenevano troppi riferimenti in Inglese? Avevi ammesso tu
stessa che evitavi la lettura di post con queste caratteristiche, o sbaglio?

Comunque credo che sul processo di autoregolazione, sulla spinta o
inibizione alla produzione causata dall'influenza di certi principi
alimentari su certi processi metabolici si sia scritto tutto e di più. Cerca
con Google e capirai perchè la tua affermazione è assurda, e non quello che
ho scritto io.
Post by MARA
Post by Massimo B.
I grassi saturi se assunti in maniera squilibrata rispetto a quelli
insaturi
Post by Massimo B.
possono aumentare la resistenza allinsulina, quindi aumentare il rischio
di
Post by Massimo B.
sviluppare iperinsulinemia e quindi questi tipi tumori.
Perche' una persona dovrebbe sviluppare una resistenza all'insulina, se
prende una giusta dose di carbo, solo tu lo sai...
Perchè quelli che molti credono "la giusta dose" non lo è affatto.
Post by MARA
Post by Massimo B.
dopodichè sembrerebbe che ai
più alti livelli di assunzione il rischio decada incredibilmente fino al
livello delle assunzioni più basse.
Questa e' grossa come una casa. Non sai che l'eccesso di grassi determina
anche un eccesso di ormoni???
Errore! In realtà un'alimentazione eccessivamente incentrata sui lipidi
diminuisce la produzione ormonale tanto quanto un'alimentazione
eccessivamente ipolipidica. Si ritiene che anche questo sia un meccanismo di
inibizione alla crescita dei tumori riscontrato nell'utilizzo clinico di
diete chetogeniche come susilio alle terapie anticancro. Per esempio un
pasto troppo ricco di grassi diminuisce la produzione di testosterone, sia
totale che libero, nel periodo post prandiale.

1) Metabolism. 1990 Sep;39(9):943-6.

Effects of a fat-containing meal on sex hormones in men.
Meikle AW, Stringham JD, Woodward MG, McMurry MP.

Department of Internal Medicine, University of Utah School of Medicine, Salt
Lake City.

"Our observations suggest that a fat-containing meal reduces testosterone
concentrations without affecting luteinizing hormone. This might indicate
that fatty acids modulate testosterone production by the testes."

2) Effects of a high-fat diet on postabsorptive and postprandial
testosterone responses to a fat-rich meal.

Volek JS, Gomez AL, Love DM, Avery NG, Sharman MJ, Kraemer WJ.
Human Performance Laboratory, Ball State University, Muncie, IN 47306, USA.

"Postprandial testosterone concentrations have been shown to significantly
decrease after a fat-rich meal, which may be due to inhibition of
testosterone production by chylomicrons. We examined the effects of a
high-fat diet known to reduce postprandial chylomicrons on the testosterone
response to a fat-rich meal."

"Alternative mechanisms (eg, higher uptake at the receptor level of cells)
other than chylomicron-induced or insulin-induced inhibition of
steroidogenesis are likely responsible for the reduction in TT and FT after
a fat-rich meal."

Quest'ultima parte è molto interessante, in quanto la causa può anche essere
dovuta al fatto che pasti in cui i grassi siano decisamente preponderanti
sui carbo si traducono in una minore increzione d'insulina, ed uno degli
effetti dell'insulina è anche quello di aumentare il testosterone libero
diminuendo la produzione della proteina legante (SHBG).

3) Hum Reprod. 1996 Nov;11(11):2377-81.

Acarbose reduces elevated testosterone serum concentrations in
hyperinsulinaemic premenopausal women: a pilot study.

Geisthovel F, Frorath B, Brabant G.
Institute of Gynaecological Endocrinology and Reproductive Medicine,
Freiburg, Germany.

"The subjects showed typical features of
hyperinsulinaemia-hypertestosteronaemia syndrome, including elevated
concentrations of insulin and testosterone, normal concentrations of DHEAS
and suppressed SHBG concentrations."

Inoltre un eccesso di grassi limita anche l'increzione di GH e quindi di
IGF-1.

4) Clin Endocrinol Metab. 1993 Jun;76(6):1418-22.

Acute effects of high fat and high glucose meals on the growth hormone
response to exercise.

Cappon JP, Ipp E, Brasel JA, Cooper DM.
Department of Pediatrics, Harbor-UCLA Medical Center, Torrance 90509.

"The high fat meal increased circulating somatostatin and was associated
with an inhibition of the GH secretion"

Ergo molti grassi + pochi carbo = meno ormoni anabolici = meno spinta
ormonale alla proliferazione tumorale. Ecco perchè quegli studi dimostrano
la tendenza ad accusare meno problemi di questo tipo nei soggetti la cui
alimentazione è fondamentalmente incentrata sui grassi.
Post by MARA
E lo sai che ci sono molti tumori ormonodipendenti?
Sarebbe meglio dire che certi ormoni favoriscono la proliferazione di certi
tumori. Che ne siano la causa è poi tutta un'altra questione.
Post by MARA
E lo sai che la tua tanto
odiata insulina non e' l'unico ormone esistente nel nostro organismo?
Ti basta la parata di ormoni di cui parlano gli studi che ho riportato in
questo post? [:-)]
Post by MARA
Se linsulina viene
Post by Massimo B.
mantenuta a bada, e se non si crea la condizione di iperinsulinemia, il
rischio per questi tumori si abbassa considerevolmente.
Non si crea alcuna produzione di iperinsulinemia con una dieta
equilibrata.

Anche in questo caso bisognerebbe stabilire in maniera oggettiva qual'è una
dieta equilibrata. Non lo è certo, per un sedentario, una dieta basata sulla
pasta a pranzo e a cena come divulgato dalla Barilla.
Post by MARA
Post by Massimo B.
Unaltro importante fattore di rischio è determinato dallintroito
energetico. E chiaro landamento positivo dello sviluppo di tumori al seno
e al colon/retto con laumento dellintroduzione eccessiva di energia sotto
forma di alimenti,
Questa e' l'unica cosa su cui sono d'accordo.
Se hai a disposizione qualche riscontro in controdendenza agli studi in
materia è ben accetto. Sembra invece che la causa scatenante "principe" di
un certo tipo di tumori sia proprio la sovralimentazione. Ma questo è noto a
chiunque. Anche ai medici meno aggiornati! [:-)]

L'eccesso calorico inoltre è una formidabile fucina di radicali liberi che
sottopongono ad uno stress ossidativo notevole tutto l'organismo. Oltre al
problema tumori si va incontro a tutta una serie di patologie "minori" e ad
un precoce invecchiamento.
Post by MARA
Post by Massimo B.
Adesso veniamo al punto di come mantenere a bada linsulina. > Per cui,
tornando al nocciolo della questione, se io scrivo che la pasta
Post by Massimo B.
costituita da sola farina di semola RAFFINATA è una fonte eccessivamente
densa di zuccheri, che in una persona sedentaria si tradurranno
inevitabilmente in una eccessiva increzione insulinica (a riposo il
fabbisogni di glucosio è 5 gr lora ed in un etto di pasta
L'errore che fai e' di considerare che un sedentario debba mangiare un etto
di pasta...
Perche' dovrebbe farlo? Se parti con un errore, e' logico che tutto cio' che
segue sembri sbagliato.
Quanti grammi dovrebbe mangiarne? 80? Corrispondono a 60 gr di carbo (pasta
bianca). Ancora decisamente troppi per un consumo orario di 5 gr. Non
sarebbe meglio ne assumesse al massimo 30-40 gr da fonti ricche di fibre,
vitamine, sali minerali, e a più lento rilascio?
Post by MARA
per il ruolo protettivo che
Post by Massimo B.
dimostrano avere alcuni di loro verso gli stessi tumori (insaturi
omega-3),
Post by Massimo B.
ed anche per tutto quello che ho scritto finora è fondamentalmente errato.
Ricordati che l'effetto protettivo non riguarda comunque l'eccesso di
qualsiasi grasso.
Non riguarda la sovralimentazione, sarebbe meglio dire. Anche se comunque
grassi essenziali, antiossidanti, ed altri principi nutritivi ne mitigano in
un certo qual modo gli effetti deleteri. Mitigare non significa comunque
annullare, ed un eccesso alimentare perpetrato nel tempo è sempre dannoso da
qualunque parte arrivi.

Ciao!!!

Massimo

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
MARA
2004-02-18 15:42:57 UTC
Permalink
Post by Massimo B.
Non avevo dubbi. Non ti ci vedo cercare da te studi su medline.
Guarda che leggo non solo libri, ma anche studi su Medline, se non ti
dispiace.
Post by Massimo B.
No no..mi mancherebbero le tue "solite" risposte! [:-)]
Risposte molto sensate, devo dire, e lo riconosceresti anche tu se non fossi
di parte.
Post by Massimo B.
Se invece di limitarti leggere salvassi la paginetta in una directory
dedicata avresti tutto sotto mano.
In questo sono disordinata.=/
Post by Massimo B.
Ti sopravvaluti. Non è riuscito a mettermi in difficoltà "nicholas" con
decine di studi, figurati tu con quello striminzito tentativo di
colpevolizzazione di parte.
Dipende dai punti di vista,e' una tua opinione.
Post by Massimo B.
Poi c'è modo e modo di contestare. Fare le pulci alla metodologia è un
conto. Rispondere ribadendo istericamente
La risposta su Fabrizi e sora Lella che hai dato tu cos'era? ISTERIA allo
stato puro, o eri lucido quando volevi paragonare la loro dieta alla
mediterranea?:-O
Post by Massimo B.
Se oltre che a copiare studi ne cercassi per tuo conto
Il link che ti ho mandato non era per mio conto?


Però a
Post by Massimo B.
te interessano solo quelli riportati nei siti che rispecchiano in pieno le
tue idee e che dimostrano quello a cui tu credi.
Ah, adesso contesti anche il sito?Bella questa!
Post by Massimo B.
Buona parte dei medici fossilizzati sulla "teoria dei grassi" non sanno
spiegare perchè diete ricchissime di grassi saturi, ma povere di carbo,
abbiano effetti del tutto opposti a quanto da loro paventato.
Allora te lo ripeto ancora una volta:PERCHE' SONO IPOCALORICHE.
Post by Massimo B.
Dimostri di non aver letto buona parte dei post sull'argomento. Forse erano
troppo lunghi? O contenevano troppi riferimenti in Inglese? Avevi ammesso tu
stessa che evitavi la lettura di post con queste caratteristiche, o sbaglio?
Ho solo detto che i post lunghi mi annoiano,l'inglese non c'entra.Non credo
di essere l'unica a pensarla cosi'.
Post by Massimo B.
Post by MARA
E lo sai che ci sono molti tumori ormonodipendenti?
Sarebbe meglio dire che certi ormoni favoriscono la proliferazione di certi
tumori. Che ne siano la causa è poi tutta un'altra questione.
Certo,non ho mica detto che sono la causa, ci mancherebbe altro...
Post by Massimo B.
Post by MARA
Non si crea alcuna produzione di iperinsulinemia con una dieta
equilibrata.
Anche in questo caso bisognerebbe stabilire in maniera oggettiva qual'è una
dieta equilibrata.
Vabbe', questo l'ho detto varie volte, proteine q.b.(1g per kg di peso sono
sufficienti)il resto carbo e pochi grassi.




Non lo è certo, per un sedentario, una dieta basata sulla
Post by Massimo B.
pasta a pranzo e a cena come divulgato dalla Barilla.
Chi li caga i consigli Barilla...


Sembra invece che la causa scatenante "principe" di
Post by Massimo B.
un certo tipo di tumori sia proprio la sovralimentazione. Oltre al
problema tumori si va incontro a tutta una serie di patologie "minori" e ad
un precoce invecchiamento.
Sottoscrivo.



Mitigare non significa comunque
Post by Massimo B.
annullare, ed un eccesso alimentare perpetrato nel tempo è sempre dannoso da
qualunque parte arrivi.
Anche le diete fanno sempre dimagrire, purche' siano ipocaloriche.

---------------------
The effects of variations in carbohydrate, protein, and fat content of the
diet upon weight loss, blood values, and nutrient intake of adult obese
women.

Alford BB, Blankenship AC, Hagen RD.

Department of Nutrition and Food Sciences, Texas Woman's University, Denton
76204.

The effects on weight reduction of three different 1,200-kcal diets followed
for a 10-week period were examined in adult, sedentary, overweight women.
Diet patterns contained 25%, 45%, or 75% carbohydrate, with variations in
fat and protein. Parameters evaluated and compared for each diet were body
composition, cholesterol, triglycerides, blood urea nitrogen (BUN), uric
acid, percent body fat, and nutrient intake. Each diet group contained at
least 11 women. Behavioral approaches were used to ensure that subjects
complied with the caloric intake and the dietary pattern. No significant
differences were found in the parameters except for BUN, which was
significantly greater in the 25% carbohydrate group. Each 1,200-kcal diet
contributed to weight loss. Selection of a weight reduction diet can be
designed around preferred food patterns and nutrition needs of individuals
rather than a proportion of the energy provided by carbohydrate in healthy
adult women. Practitioners may use this research to demonstrate to clients
that body weight can be lost while following a variety of nutritious diets.

PMID: 2319073 [PubMed - indexed for MEDLINE]


--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Massimo B.
2004-02-19 09:26:37 UTC
Permalink
Post by MARA
La risposta su Fabrizi e sora Lella che hai dato tu cos'era? ISTERIA allo
stato puro, o eri lucido quando volevi paragonare la loro dieta alla
mediterranea?:-O
Era in parte una battuta, ma solo in parte. La cosa triste è che buona parte
degli italiani, complice un'informazione compiacente verso un certo tipo
d'industria, crede veramente che quella da essi seguita (tonnellate di
pasta) sia una dieta che rispecchia i principi della dieta mediterranea. Non
a caso la nostra popolazione è in sovrappeso, e la constatazione di ciò
risale fin dagli anni 60 con l'osservazione dello stato fisico in cui si
presentava la popolazione del meridione che seguiva la salutare dieta
mediterranea- Del resto basta guardare i film dell'epoca e di come ancora
oggi vengono dipinti nei film stranieri gli italiani oltre i 40/50 anni.
Come ciccionazzi pastasciuttari quali effettivamente erano, ed in gran parte
sono ancora oggi.
Post by MARA
Post by Massimo B.
Buona parte dei medici fossilizzati sulla "teoria dei grassi" non sanno
spiegare perchè diete ricchissime di grassi saturi, ma povere di carbo,
abbiano effetti del tutto opposti a quanto da loro paventato.
Allora te lo ripeto ancora una volta:PERCHE' SONO IPOCALORICHE.
Dimostri ancora una volta di non aver letto alcuni post del recente passato.
Accade anche quando la dieta non è ipocalorica. Questi sono solo tre dei
molti già postati. Il terzo, poi, è uno dei molti che dimostra come tutto
sommato per chi fa attività fisica di resistenza i carbo non siano granchè
utili.

1) J Clin Endocrinol Metab. 2003 Aug;88(8):3577-83.

The metabolic response of subjects with type 2 diabetes to a high-protein,
weight-maintenance diet.

Nuttall FQ, Gannon MC, Saeed A, Jordan K, Hoover H.
Metabolic Research Laboratory and the Section of Endocrinology, Metabolism,
and Nutrition, Department of Veterans Affairs Medical Center and the
Department of Medicine, University of Minnesota, Minneapolis, Minnesota
55417, USA.

"In a randomized, crossover 5-wk study design, we recently reported that a
weight-maintaining diet in which the percentage of total food energy as
protein was increased from 15-30% resulted in a decrease in postprandial
glucose and glycohemoglobin in people with untreated type 2 diabetes without
a significant change in insulin."

"In conclusion, an increase in dietary protein results in a number of
metabolic adaptations in addition to reducing the circulating glucose
concentration. Serum TSH, total T(3), free T(4), B(12), folate,
homocysteine, uric acid, and creatinine concentrations were unchanged."


2)Metabolism. 1983 Aug;32(8):757-68

The human metabolic response to chronic ketosis without caloric restriction:
physical and biochemical adaptation

Phinney SD, Bistrian BR, Wolfe RR, Blackburn GL

"These findings indicate that the ketotic state induced by the EKD was well
tolerated in lean subjects; nitrogen balance was regained after brief
adaptation, serum lipids were not pathologically elevated, and blood glucose
oxidation at rest was measurably reduced while the subjects remained
euglycemic"


3)Metabolism. 1983 Aug;32(8):769-76.

The human metabolic response to chronic ketosis without caloric restriction:
preservation of submaximal exercise capability with reduced carbohydrate
oxidation.

Phinney SD, Bistrian BR, Evans WJ, Gervino E, Blackburn GL.

"These results indicate that aerobic endurance exercise by well-trained
cyclists was not compromised by four weeks of ketosis. This was accomplished
by a dramatic physiologic adaptation that conserved limited carbohydrate
stores (both glucose and muscle glycogen) and made fat the predominant
muscle substrate at this submaximal power level."
Post by MARA
Vabbe', questo l'ho detto varie volte, proteine q.b.(1g per kg di peso sono
sufficienti)il resto carbo e pochi grassi.
"Pochi grassi" non è una dieta equilibrata, ma una dieta potenzialmente
dannosa per le ripercussioni negative sul sistema endocrino e immunitario.

4)Med Sci Sports Exerc. 2000 Jul;32(7 Suppl):S389-95.
Dietary fats and immune status in athletes: clinical mplications.
Venkatraman JT, Leddy J, Pendergast D.
Department of Physical Therapy, Exercise and Nutrition Sciences, Sports
Medicine Institute, University at Buffalo, NY 14214, USA.
***@acsu.buffalo.edu

"Studies have shown that a low-fat high-carbohydrate diet (15% fat, 65% CHO,
20% protein of total calories), typically eaten by athletes, increases
inflammatory and decreases antiinflammatory immune factors, depresses
antioxidants, and negatively affects blood lipoprotein ratios. Increasing
total caloric intake by 25% to match energy expenditure and the dietary fat
intake to 32% in athletes appears to reverse the negative effects on immune
function and lipoprotein levels reported on a low-fat diet."

Guarda poi questo confronto tra diete hi e low-fat

5)Med Sci Sports Exerc. 1998 Dec;30(12):1677-83.

Effects of high fat versus high carbohydrate diets on plasma lipids and
lipoproteins in endurance athletes.

Brown RC, Cox CM. Department of Human Nutrition, University of Otago,
Dunedin, New Zealand. ***@stonebow.otago.ac.nz

"This study examined the effects of a high fat (HF: 50% of total energy from
fat, 37% carbohydrate) versus a high carbohydrate (HC: 15% of total energy
from fat, 69% carbohydrate) diet on plasma lipids and lipoproteins in 32
endurance trained cyclists over a 3-month period. "

Curioso che:

"The only significant changes that occurred within each group from baseline
to week 12 was the significant increase in total cholesterol and
triglycerides in HC" [:-)]

"CONCLUSIONS: During periods of endurance training when energy requirements
are high, increasing the percentage of fat in the diet to approximately 50%
of total energy did not result in adverse changes to the plasma lipoprotein
profiles of this group of athletes."
Post by MARA
Anche le diete fanno sempre dimagrire, purche' siano
ipocaloriche.
Vediamo i numeri e non limitiamoci a fidarci dei ricercatori, spesso di
parte. Riescono a dimostrare che si perde la stessa quantità di grasso solo
gli studi che non misurano la composizione corporea, e quelli che lo fanno
per poi non indicare i risultati nell'abstract limitandosi a dire che le
differenze non erano significative. Se ne era già discusso!

http://arianna.libero.it/usenet/cgi-bin/ViewArticle.epl?MESSAGE_ID=%3C194Z184Z156Z166Y1064937479X21201%40usenet%2Elibero%2Eit%3E&GRUPPO=it%2Esalute%2Ealimentazione&RIFERIMENTO=%2Fcgi-bin%2FSearchNews%2Eepl%3FKEYWORDS%3Dit%2Esalute%2Ealimentazione%26TABLES%3DGROUP

Ciao!!!

Massimo


--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
MARA
2004-02-19 21:28:49 UTC
Permalink
Post by Massimo B.
come ancora
oggi vengono dipinti nei film stranieri gli italiani oltre i >40/50 anni.
Come ciccionazzi pastasciuttari
Meglio non generalizzare. Comunque dopo l'inserimento nella nostra salutare
dieta delle schifezze venute da oltreoceano le taglie sono molto piu'
grandi.
Post by Massimo B.
Post by MARA
Allora te lo ripeto ancora una volta:PERCHE' SONO IPOCALORICHE.
Dimostri ancora una volta di non aver letto alcuni post del >recente
passato.
Post by Massimo B.
Accade anche quando la dieta non è ipocalorica. Questi sono >solo tre dei
molti già postati.
Punto primo: e' inutile che posti studi fatti su diabetici.

Punto secondo:circa il 2°, vorrei proprio vedere l'adattamento fisico e
biochimico alla chetosi in un soggetto che non sa di avere dei reni non
proprio perfetti.


Punto terzo: circa il terzo studio, bisogna vedere la qualita' dei grassi
che sono stati utilizzati.Per esempio una prevalenza di omega 6 a svantaggio
degli omega 3 aumenta la risposta infiammatoria.


Per me non e' uno studio completo.
Post by Massimo B.
Post by MARA
Vabbe', questo l'ho detto varie volte, proteine q.b.(1g per kg di peso sono
sufficienti)il resto carbo e pochi grassi.
"Pochi grassi" non è una dieta equilibrata, ma una dieta >potenzialmente
dannosa per le ripercussioni negative sul sistema endocrino e >immunitario.
Pochi grassi per me significa che tolgo il grasso alla carne, mangio
formaggi magri(il latte pero' intero),non uso strutto in cucina,uso l'olio
al posto drel burro ecc ecc...




--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Massimo B.
2004-02-20 13:28:43 UTC
Permalink
Post by MARA
dopo l'inserimento nella nostra salutare
dieta delle schifezze venute da oltreoceano le taglie sono molto piu'
grandi.
Quali per esempio? Salse da condimento in stile McDonald? Difficile.
"Cereali" da colazione? In parte, ma non costituiscono certo il fulcro del
problema. Bibite zuccherate? Non sono certamente una loro esclusiva.

Qui da noi in realtà le taglie sono più grandi a causa di prodotti
decisamente "made in italy". Pasta, pane, grissini, biscotti, crachers,
merendine, dolci di vario tipo e schifezze analoghe ricche di carbo e grassi
nocivi per la salute. Basta guardare i carrelli dei supermercati. Quanti
cibi spazzatura ci sono e quanti non sono di origine Italiana?
Post by MARA
Post by Massimo B.
Post by MARA
Allora te lo ripeto ancora una volta:PERCHE' SONO IPOCALORICHE.
Dimostri ancora una volta di non aver letto alcuni post del >recente
passato.
Post by Massimo B.
Accade anche quando la dieta non è ipocalorica. Questi sono >solo tre dei
molti già postati.
Punto primo: e' inutile che posti studi fatti su diabetici.
Perchè? Sono diabetici del tipo II, ovvero delle persone che hanno
fortissimi problemi di iperinsulinemia. Se una dieta iperproteica apporta
loro notevoli vantaggi e non determina problemi a carico dell'organismo per
quale motivo bisognerebbe pensare che dovrebbe arrecare danni ad una persona
sana? Poi non tutti quegli studi sono su diabetici.
Post by MARA
Punto secondo:circa il 2°, vorrei proprio vedere l'adattamento fisico e
biochimico alla chetosi in un soggetto che non sa di avere dei reni non
proprio perfetti.
Però non ti suona male uno che mangia a sazietà pasta e pane senza aver
fatto prima il test dell'insulina ematica a digiuno.

Inoltre c'è pieno di gente che non accusa problemi di alcun tipo, che non ha
mai avuto alcuna indicazione da un esame ematico o delle urine, che passa
"indenne" attraverso i baccanali del periodo natalizio anno dopo anno, che
magari mangia ogni giorno un pasto completo nella mensa aziendale, e poi si
accorge di essere un nefropatico perchè passa ad una dieta low-carb. Vero?

Va bene arrampicarsi sugli specchi, ma questa è proprio una vaccata!
Post by MARA
Punto terzo: circa il terzo studio, bisogna vedere la qualita' dei grassi
che sono stati utilizzati.Per esempio una prevalenza di omega 6 a svantaggio
degli omega 3 aumenta la risposta infiammatoria.
Aumentando le calorie del 25% e portando i grassi dal 15% al 32% la
situazione è però migliorata. Non si parla di cambiamenti dietetici, quindi
si presume che la proporzione sia rimasta la stessa ma la situazione sia
migliorata comunque. Del resto neppure oggi neppure i più "reazionari" in
fatto di alimentazione consigliano meno del 25%-30% di grassi in una dieta
"bilanciata". Quelli che consigliano meno sono solo dei cialtroni!

Del resto sono ben noti gli effetti di una dieta eccessivamente povera di
grassi e quindi in gran parte incentrata sui carbo:

1)J Nutr. 2001 Oct;131(10):2772S-2774S.

Effect of dietary carbohydrate on triglyceride metabolism in humans.

Parks EJ.
Department of Food Science and Nutrition, University of Minnesota, Twin
Cities, St. Paul, MN 55108-6099, USA. ***@tc.umn.edu

"When the content of dietary carbohydrate is elevated above the level
typically consumed (>55% of energy), blood concentrations of triglycerides
rise. This phenomenon, known as carbohydrate-induced hypertriglyceridemia,
is paradoxical because the increase in dietary carbohydrate usually comes at
the expense of dietary fat. Thus, when the content of the carbohydrate in
the diet is increased, fat in the diet is reduced, but the content of fat
(triglycerides) in the blood rises."

"Given the significant increase in body weight observed in the American
population over the past decade and the changing availability of
carbohydrate in the food supply, future studies of carbohydrate-induced
hypertriglyceridemia promise to provide important information of how the
macronutrient composition of the diet can influence health."

2)Changes in fat synthesis influenced by dietary macronutrient content.

Parks EJ, Parks EJ.
Department of Food Science and Nutrition, University of Minnesota, Twin
Cities, St Paul, Minnesota 55108-6099, USA. ***@umn.edu

"DE NOVO lipogenesis is the biological process by which C2 precursors of
acetyl-CoA are synthesized into fatty acids. In human subjects consuming
diets higher in fat (> 30 % energy), lipogenesis is down regulated and
extremely low; typically < 10 % of the fatty acids secreted by the liver.
This percentage will increase when dietary fat is reduced and replaced by
carbohydrate, although the extent of carbohydrate-induced lipogenesis is
dependent on the type of carbohydrate (monosaccharide v. polysaccharide) and
the form in which the carbohydrate is fed (liquid meals, solid
less-processed food). Clearly, massive overconsumption of carbohydrate can
also increase lipogenesis."

Altri studi sull'argomento li puoi trovare cercando con Google i mei post di
risposta a "nicholas", il talebano dell'alimentazione che consigliava meno
del 10% di grassi nella dieta.

Ciao!!!

Massimo


--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
MARA
2004-02-20 16:17:31 UTC
Permalink
Post by Massimo B.
Però non ti suona male uno che mangia a sazietà pasta e pane senza aver
fatto prima il test dell'insulina ematica a digiuno.
Chi te l'ha detto che non mi suona male?
Comunque non e' consigliabile mangiare pasta e pane a sazieta', cercate un
po' tutti di non mettermi in bocca parole che non ho detto.
Ribadisco ancora una volta che io sono soltanto per la "non eliminazione" di
alcun cibo.
Invece vengo continuamente e VOLUTAMENTE fraintesa, per condire il tutto con
un po' di facile sarcasmo.
Fortuna che me ne frego.


Del resto neppure oggi neppure i più "reazionari" in
Post by Massimo B.
fatto di alimentazione consigliano meno del 25%-30% di grassi in una dieta
"bilanciata". Quelli che consigliano meno sono solo dei cialtroni!
Infatti la mia quota ideale di grassi e' 25%. Qual e' il problema?
Almeno non attaccarmi per partito preso.





--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/

Xlater
2004-02-18 12:13:18 UTC
Permalink
Post by MARA
Quali sono secondo te i grassi che la gente assume comunemente in eccesso?
Gli insaturi, forse? Dai, non ci prendiamo in giro.Si abusa di carne,
formaggio, uova ecc.
Chi lo dice? E' un luogo comune trito, ma che non ha nessun fondamento
scientifico. Si abusa di cibi industriali, artificiali, creazioni di
laboratorio.
Carne, formaggio e uova sono cibi tradizionali. Se ne dovrebbe
mangiare di più.
Post by MARA
Ecco, Massimo ti stai arrampicando sugli specchi in questo momento, in
quanto nessuno sta mettendo in dubbio la questione che i carbo non devono
essere in eccesso,ma in giusta dose.
Tutto sta a trovare un criterio per stabilire la giusta dose.
Io ho proposto alcuni criteri, in passato. Qual è il TUO criterio
per dire "QUESTA è la giusta dose?"
Post by MARA
Che c'entra, anche ammettendo che la produzione sia endogena,come infatti
e',tu che fai, lo incrementi con quello alimentare?E' assurdo!
Non è assurdo, se pensi che esistono dei meccanismi di regolazione
all'interno del corpo. Se aumenti il colesterolo alimentare diminuisce
la produzione endogena, e viceversa. Esistono molti studi che lo
dimostrano!

A volte, eliminando il colesterolo dalla dieta, addirittura si
presenta una supercompensazione, ed il colesterolo ematico aumenta!!
Post by MARA
Perche' una persona dovrebbe sviluppare una resistenza all'insulina, se
prende una giusta dose di carbo, solo tu lo sai...
Perché quella che ritiene essere una "giusta dose" non lo è.
Semplice.
Post by MARA
Questa e' grossa come una casa. Non sai che l'eccesso di grassi determina
anche un eccesso di ormoni???
Non c'è una relazione lineare. Il corpo non è fatto di relazioni
lineari. E' tutto molto più complesso.
Post by MARA
E lo sai che ci sono molti tumori ormonodipendenti?E lo sai che la tua tanto
odiata insulina non e' l'unico ormone esistente nel nostro organismo?
Non è giusto odiare l'insulina. Ma tu sembri odiare tutti gli altri
ormoni. La tua equazione è grassi -> ormoni -> tumori, ed è
sbagliatissima. Gli ormoni sono ciò che ci tiene in salute!
Post by MARA
Non si crea alcuna produzione di iperinsulinemia con una dieta equilibrata.
Infatti. Tutto sta a definire cosa si intende per equilibrata.
Se parti dal concetto che la tua è equilibrata per definizione, è
facile far tornare tutti i conti!
Post by MARA
L'errore che fai e' di considerare che un sedentario debba mangiare un etto
di pasta...
Perche' dovrebbe farlo? Se parti con un errore, e' logico che tutto cio' che
segue sembri sbagliato.
Però non è un errore campato in aria.
Fatti invitare a pranzo da un'amica, da una collega, da un parente.
Aspetta che portino i primi, e vedi quanta pasta si considera
"dose normale" in Italia. Se viene della gente ospite a casa mia
e faccio porzioni da 80 grammi, il giorno dopo mi tolgono il saluto.

Quanta propaganda vedi in giro sulla necessità di ridurre il concetto
di "dose normale" di pasta?


Xlater
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Massimo B.
2004-02-17 13:25:34 UTC
Permalink
Post by Xlater
Post by Massimo B.
Post by MARA
Invece i grassi in eccesso sono un ottimo anabolizzante per il cancro al
seno.
Così sembrava. Fino a che non si è scoperto che quegli studi
epidemiologici
Post by Massimo B.
erano fondamentalmente errati. Anche se una buona parte di gente
maleinformata o non in buona fede, ma con laurea e camice bianco,
continua
Post by Xlater
a
Post by Massimo B.
ritenerli validi.
Non capisco perche' uno col camice e laurea dovrebbe negare l'evidenza.
Quando non c'è la malafede (interessi per dipendenza economica da soggetti
che risultano non favoriti o peggio danneggiati da certe scoperte), c'è la
disinformazione. Quanti medici considerano un dovere tenersi continuamente
aggiornati? Quanti medici sono appassionati sinceramente del loro lavoro e
non unicamente dell'introito economico che da esso ne deriva?

Un mio grande amico è medico chirurgo. Le discussioni più stimolanti in
fatto di alimentazione, eccetto che in questo NG, le faccio con lui. Oltre
che ad ammettere la scarsità delle nozioni che vengono insegnate
all'università in fatto di alimentazione (non è né ditologo né
nutrizionista), da bravo appassionato mi dipinge spesso un quadro desolante
per quanto riguarda discussioni sull'argomento affrontate con i colleghi.

Non voglio comunque fare di tutta l'erba un unico fascio. Ci sono anche
persone preparate ed aggiornate, che affrontano questi temi in maniera
innovativa. E' il caso ad esempio di quel nutrizionista di cui parlavo che
sconsigliava ai sedentari pasta, pane e riso, mentre consigliava 1 kg tra
frutta e verdura ogni giorno. Stesso approccio consigliato a due miei vecchi
"colleghi" di palestra che si erano rivolti ad un dietologo (e con
eccellenti risultati). Il problema è che "quello" andava in onda alle 9 di
Domenica mattina, mentre l'orario di punta, quando gli spazi pubblicitari
sono belli pieni di spot della Barilla, tocca al prof. Calabrese.

Ciao!!!

Massimo

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
frick
2004-02-18 22:21:38 UTC
Permalink
consigliava 1 kg tra frutta e verdura ogni giorno.
assicurandosi una scagarella che i colleghi stitici
dell'ufficio invidieranno a morte! ;)
Ken75
2004-02-20 13:04:11 UTC
Permalink
Post by frick
consigliava 1 kg tra frutta e verdura ogni giorno.
assicurandosi una scagarella che i colleghi stitici
dell'ufficio invidieranno a morte! ;)
adesso non ricordo bene a cosa era riferito questo topic, ma 1 kg tra
,frutta e verdura , al giorno non mi sembra una quantita' cosi' abissale.
Nell'arco della giornata, temo di consumarne anke forse + di un kg, senza
spiacevoli conseguenze.

Salutissimi
Massimo B.
2004-02-20 13:34:00 UTC
Permalink
Post by Massimo B.
1 kg tra
,frutta e verdura , al giorno non mi sembra una quantita' cosi' abissale.
E' tanto ma non moltissimo, a pensarci bene. Contando poi che essendo le
uniche fonti di carbo l'effetto sulla motilità intestinale è mitigato dagli
altri alimenti densi di nutrienti che tendono a rallentarla.

Ciao!!!

Massimo



--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
frick
2004-02-20 13:41:23 UTC
Permalink
Post by Ken75
Post by frick
consigliava 1 kg tra frutta e verdura ogni giorno.
assicurandosi una scagarella che i colleghi stitici
dell'ufficio invidieranno a morte! ;)
adesso non ricordo bene a cosa era riferito questo topic, ma 1 kg tra
,frutta e verdura , al giorno non mi sembra una quantita' cosi' abissale.
Nell'arco della giornata, temo di consumarne anke forse + di un kg, senza
spiacevoli conseguenze.
oh detta cosi` era una battuta ma, tanto x dire, gia` si trattasse di
1 kg di lattuga parecchia gente qualche conseguenza potrebbe provarla
Loading...