Post by XlaterE' sbagliato l'approccio. La gente non "si butta su" i grassi. Nessuno
prende a morsi il panetto del burro, o si scola le bottiglie di Olio
EVO. I grassi che si mangiano o fanno parte di cibi proteici, o
fanno da condimento. E davvero difficile abusarne, cosa che invece è
facilissima con i carbo, soprattutto coi carbo complessi.
Difficile abusare dell'olio o dei condimenti?
Fai un giro di condimento con l'olio sull'insalata, poi misura quanto ne è
stato messo
a cucchiaio. Se sai dosarlo non ne hai messo più di 1 cucchiaino.
In un ipocalorica standard, si danno 1-2 cucchiai di olio a pasto per
condire tutto.
Se mi dici che i carboidrati vanno a nozze con i grassi avrei condiviso.
Post by XlaterPost by Lorenzo®Intendo che si spende glucosio per assimilarlo: secrezioni, contrazione dei
muscoli lisci e nei processi epatici.
In pratica, 180gr di carbo in vena con la flebo sono una cosa.
180 gr di carbo da digerire sono un altra, certo se è semplice viene
assorbito molto presto.
Non è detto che tutti quei processi consumino glucosio, e comunque
quello che conta è la quantità. Nei 180 al giorno di fabbisogno che
tu citi sicuramente sono previsti anche quegli utilizzi lì.
Se c'è lo usano, se non c'è lo producono comunque da proteine o in seconda
battuta dai grassi.
Quello è il minimo (sempre per l'uomo standard).
Post by XlaterPost by Lorenzo®Volevo sottolineare la centralità del fegato, la glicemia è modulata.
Nessuno discute la centralità del fegato. Ma può il fegato trattenere
glucosio, se non come glicogeno? E quando la suia capacità di
immagazzinare è satura?
Lo sai già che ci fa... ;-)
Sangue per il glicogeno muscolare, ma la glicemia è modulata non solo
dall'insulina
ma anche dalla gestione epatica della secrezione di glucosio nel sangue.
Non solo è importante regolare la glicemia, ma anche l'osmolarità e questo
lo sanno bene
quelli che gestiscono la nutrizione parenterale totale.
Post by XlaterPost by Lorenzo®Il nozionismo l'ho lasciato in facoltà.
Quello che intendevo sottolineare è che tutti i processi sono in azione
contemporaneamente e in continuo. Non è proprio si riempe A passo
a B ecc... E uno schema didattico di massima.
Questo è verissimo. Ma è una semplificazione che non altera la
validità del discorso.
In linea di massima no.
Post by XlaterPost by Lorenzo®Probabile, ma chi detta i tempi corretti per dimagrire?
Accelerare il processo, che comunque avviene, è efficace per il mantenimento
nel lungo periodo?
Oppure, al momento di cominciare un mantenimento si rimbalza come una palla?
Sai chi è che detta i tempi del dimagrimento in una dieta low-carb?
L'unico che davvero ha il diritto di farlo: ossia il corpo.
Quello che fai con la dieta è esclusivamente riparare il danno
metabolico che lo ha portato ad ingrassare. Appena il corpo torna
nelle condizioni metaboliche ideali è lui stesso, spontaneamente
a dettare i ritmi, e ti garantisco che se ne sbatte alla grande delle
2-300 calorie in più o in meno con cui cerchi di pilotarlo.
E quando arriva al "suo" peso, non c'è muodo di smuoverlo. Puoi
perdere qualche chilo temporaneamente, ma alla lunga, in un modo o
nell'altro fa sempre come vuole lui.
Fa davvero tutto lui, con la massima naturalezza. E' lui che ti dice
quanto mangiare e addirittura cosa mangiare, se uno sa ascoltare.
Il nostro corpo è un sistema sofisticatissimo. Bisogna aiutarlo solo
in una piccolissima cosa: non costringerlo ad ogni pasto ad affrontare
un sovraccarico di glucosio, perché non è stato progettato per gestire
continuamente questo tipo di stress, che alla lunga lo danneggia
seriamente. Tutto qui.
Non metto in dubbio lo stress dato dall'insulina sulle cellule, sopratutto
se mi metto a mangiare
continuamente porcherie dolci prima dopo e durante i pasti.
Lo stress metabolico è alla base di molte malattie croniche, e spesso si
lega a tumori sensibili agli ormoni.
E questo non è legato solo all'insulina.
Troppi carboidrati sono stress, come lo sono troppe proteine o troppi
grassi.
Ci sono studi correlati ad usi ed abusi degli alimenti, sia quantitativi che
qualitativi.
Quando ho fatto il corso di nefrologia, una delle prime domende è stata:
"Troppe proteine fanno male?"
La risposta fu, ci sono strumenti che mi permettono di vedere l'irrorazione
ed il carico di lavoro,
dei reni seguente a carichi proteici, il lavoro dei reni con 1grKg (quasi
tutti sono sempre sopra tale valore)
è del 60%, le altre cellule sono a riposo pronte a sostituire quelle che
normalmente si scassano col tempo,
badare bene che non si rifanno più.
Un pasto prevalentemente proteico, arriva a caricare del 100% il rene,
ovvero tutte le cellule lavorano
senza riserve. Per tagliare il discorso, dato che tutti gli anziani sono più
o meno nefropatici è meglio non esagerare con le proteine.
Inoltre per legarmi all'uomo delle caverne tanto caro ai regimi high
proteins, un carico al 110% era raro, la carne è sempre stata
una merce pregiata e non c'erano molti sistemi di conservazione.
In sintesi è meglio un carico elevato per un breve periodo che un carico
continuo cronico.
Tutto se preso a dosi elevate uccide, anche l'acqua minerale.
I LARN e gli RDA cercano di portare quello che oggi è + o meno corretto
mangiare, sono in evoluzione e flessibili.
Cercare di valutare quello che sicuramente fa male nel lungo periodo non
sarebbe etico, ci vorrebbero cavie umane in stile II Reich...
Per questo gli studi sull'alimentazione sono lenti nell'evoluzione trial e
nelle teorie volano.
Post by XlaterPost by Lorenzo®Poi a parte la diatriba sulla salute, ma una dieta ipocalorica è percepita
come uno stress metabolico.
Fisiologico per carità ma sempre stressante.
Infatti le diete low-carb in molti casi non mettono limiti alle
calorie. E' sbagliato pensare che abbiamo un "fabbisogno calorico".
Quando dai al tuo corpo più glucosio di quello che brucia, e quel
glucosio finisce nell'adipe, non hai assecondato nessun fabbisogno.
Hai solo dato al tuo corpo qualcosa di assolutamente inutile, che
perdipiù richiede un certo stress per essere gestito.
Se ingrassi non è troppo fisiologica la cosa, anche se lo è in alcune fascie
di età per la perdita di massa magra.
Molti animali in natura semplicemente non ingrassano mai, pur avendo cibo
più del necessario.
Il fabbisogno calorico varia talmente tanto che è una cifra teorica media
settimanale.
Post by XlaterPost by Lorenzo®L'indice glicemico è una delle prime filastrocche che ti insegnano al corso
di Diabetologia.
100Kcal di zucchero e 100KCal di pane fanno muovere più o meno la glicemia m
a ai fini calorici sono la stessa cosa.
Lo sai che alcuni alimenti proteici hanno indici glicemici vicini ai carbo?
BRR raccapricciante :-))
L'indice glicemico dei corn flakes (cereali, quindi carbo complessi)
è superiore a quello del comune zucchero da tavola (saccarosio,
zucchero semplice).
Assolutamente vero.
Post by XlaterMi spieghi allora che senso ha la suddivisione tra carbo semplici e
complessi, o riuscirai ancora una volta ad evitare questo
imbarazzantissimo argomento?
E semplicemente una suddivisione chimica, con la quale non sottointendo che
ci sono dei
carboidrati complessi ad alto indice glicemico.
Ma io li considero solo per i diabetici, questa distinzione per i sani
normopeso non è interessante.
Certo i cornflakes sono dei carbo piuttosto elaborati, ma non li darei MAI
fuori dalla colazione,
inoltre non vedo il male ( aparte il transgenico) di metterli in una dieta
di un bambino a cui piacciono e che proviene da
una notte di digiuno, piuttosto che fargli saltare la colazione...
Ad un adulto sovrappeso non sono il massimo certo, ma se grazie a quei
cereali (ci sono anche quelli con le fibre)
mi tira senza schifezze fino a pranzo meglio.
Una dieta personalizzata cerca sempre di non stravolgere le abitudini.
Il discorso calorico è piuttosto semplice, ci sono persone ospedalizzate
stese su di un letto 24h con malattie
croniche che passano anni allettate.
Sono il massimo possibile del sedentario, non hanno praticamente massa
magra.
Sono anni che si studiano questi soggetti, la loro vita media aumenta di
anno in anno,
grazie agli studi sulle formule (prendono cibo per sondino per anni, o
addirittura in vena).
Prendono cibo liquido in due modi, o in tre pasti (a sacche) o in continuo
per 12 h.
Gli ho seguiti prima con il tirocinio in ospedale ed adesso visto che lavoro
proprio per la multinazionale che ha il 97% del
mercato in Italia, anche se sono in un altra divisione.
Post by XlaterQuanto agli alimenti proteici che alzano la gliecmia, gradirei che
mi facessi una lista. Stai parlando di latte e yogurt: è un po'
improprio definirli alimenti proteici. Non sono certo le proteine
che alzano la glicemia.
Fattori come la varietà, il modo di cucinare un cibo, i trattamenti che
l'alimento subisce, possono influenzare l'IG di un cibo.
Senza contare la varietà di cibi associati e l'influenza delle fibre sull
IG.
"Clinical studies indicate that beef and cheese cause a bigger insulin
release than pasta, and fish produces a bigger insulin release than popcorn.
Holt SHA, Brand Miller JC, Petocz P. An insulin index of foods; the insulin
demand generated by 1000-kJ portions of common foods. Am J Clin Nutr
1997;66:1264-76. "
Purtroppo non sono riuscito a trovare più dettagli in merito.
Post by XlaterPost by Lorenzo®Personalmente è insufficiente per valutare un andamento di peso,
ma ti assicuro che il 99% dei medici mondiali lo ritiene il miglior indice
di rischio.
Diciamo che è un punto di partenza, con il grosso limite che se
ho davanti un culturista mi dice che è un obeso!
Onestamente credo che l'uso del BMI sulla singola persona sia
assolutamente da scoraggiare. Con una bilancia ed un metro si
possono prendere in un minuto delle misure con cui approssimare
la percentuale di grasso corporeo. Approssimazione per
approssimazione mi sembra mille volte più sensato.
Pensa: il nostro Enrico Quaglia va a chiedere una polizza sanitaria.
Quelli gli calcolano il BMI e si accorgono che ha un valore da
obeso. Di conseguenza gli chiedono il premio che pretenderebbero da
un obeso malaticcio, invece di considerarlo un atleta in ottima
forma.
Ti pare giusto? Ti pare sensato? Non è qualcosa che lede profondamente
degli elementari diritti di equità?
Per questo secondo me chi sa che le cose stanno in questo modo
dovrebbe fare di tutto per discreditare l'affidabilità di questo
indice e promuovere l'uso di sistemi basati sul calcolo, sia pur
approssimativo, delle percentuali di massa grassa.
Purtroppo l'affidabilità con la correlazione dello stato di salute è
elevata, solo se si parla di obesi.
Pensa che ci sono delle tabelle correlate alla vita media in base al peso
corporeo, piuttosto precise.
Quando ci sono i miliardi in ballo...
Post by XlaterPost by Lorenzo®Mah, che ci siano grassi killer si sa da decine d'anni,
da li capire che ci sono grassi buoni e cattivi ok,
ma anche alcuni buoni sono pericolosetti a certi dosaggi.
I grassi killer sono quelli manipolati in laboratorio.
Ci vuole poco per sapere quali siano
Post by Lorenzo®Evidenze su tumori e malattie cardiocircolatorie sono palesi,
Non è palese un tubo!!!
Sono anni che cercano di dimostrare un legame diretto tra consumo
di grassi e qualsivoglia tipo di malattie e non hanno tirato fuori
il classico ragno dal buco!
Ci sono solo degli studi epidemiologici, che come abbiamo più volte
detto, possono solo suggerire ipotesi, giammai provarle.
Come puoi provarlo?
Chi si potrebbe azzardare a farlo?
Ci possono essere solo studi epidemiologici che al giorno d'oggi valgono
sempre meno
visto che aumenta di giorno in giorno la lista di tossici cancerogeni.
Post by XlaterPost by Lorenzo®capire quali siano il bene e quali il male e a che dosaggio...
Nel frattempo meglio i carbo :-))
Direi proprio di no. I dati sui danni di un consumo eccessivo di
carboidrati sono di pesante evidenza e sotto gli occhi di tutti.
La cosa incerdibile è che nessuno ha il coraggio di fare 2+2 e di
dire una volta per tutte che i carboidrati in eccesso (e sono in
eccesso tutti i carbo che non vengono bruciati come glucosio, i conti
li abbiamo fatti prima) sono LETALI sul lungo periodo.
E non serve a nulla la foglia di fico dei "carboidrati complessi";
è una distinzione che non ha alcun senso (ripeto, i corn flakes
alzano la gliecmia più velocemente dello zucchero, i crackers più
velocemente del miele). Una molecola di glucosio è una molecola di
glucosio. Nessuno sa distinguere se viene da una "Fiesta Snack" o da
un piatto di spaghetti.
Ma tu ragioni in base all'indice glicemico, praticamente da diabetico.
Ci sono parecchi diabetici obesi che seguono precisamente la dieta a basso
IG
con carbo estremamente selezionati e cibi e cotture che abbassano l'IG al
massimo.
Senza contare l'effetto che lo stress ha sulla secrezione ormonale di
isulina e del cortisolo poi.
Post by XlaterPost by Lorenzo®Fatti una ricerca su Medline, credo che da solo troverai parecchie cose sui
grassi.
Ti è sufficiente trovare un sitarello che critichi i grassi, guardare la
bibliografia, cercare su medline e criticare gli studi.
Ora ho davvero poco tempo.
Credi che non l'abbia fatto?
NON HANNO IN MANO NULLA!!!
Framingham e Tecumseh sono nomi che ti dicono qualcosa? ;-)
Più la gente mangia grassi e più si sente meglio, ecco cosa hanno
scoperto.
I grassi sono dannosi solo in presenza di un eccesso di carboidrati,
perché in quel caso il corpo non riesce a metabolizzarli come deve.
Riduci i carbo ed i grassi (intendo quelli naturali, non quelli
manipolati in laboratorio) saranno nient'altro che un balsamo per
la tua salute.
Non metto in dubbio tanti studi, solo il tempo potrà smentirli.
Anche perchè i carboidrati nel tempo sono cambiati e sono sempre più
raffinati.
Post by XlaterPost by Lorenzo®Già che domattina ho l'aereo per Amsterdam, che palle il lavoro...
Buon viaggio. Ci sono stato anche io per lavoro e non sono riuscito
a vedere niente, se non dall'aereo... :-((
Beh, stessa cosa, quando ci sono ste riunioni ci "blindano" tra la sala
riunioni e la hall dell'albergo.
Senza contare che si mangia come porci e pure male!
BURP :-)
Ciao
Lorenzo R.