Post by ElenaPost by Enrico CPost by ElenaQuesto e' interessante...Perche' in effetti, se ci pensate, a me
sembra che la dieta Mediterranea venga un po' proposta come se fosse
la dieta "normale" dell'umanita', e tutti gli altri tipi di
alimentazione fossero in qualche modo deviazioni o errori rispetto a
questa dieta (che sarebbe la piu' sana, la migliore, ecc.. ecc..).
Beh, su come viene "proposta" la dieta Mediterranea effettivamente c'è
molto da dire e anche da sorridere.
A sentire alcuni, pare il volantino pubblicitario dei prodotti DOP
italiani, che come è noto sono anzitutto salumi, formaggi e vini!
E' vero.. Mi sembra anche di avvertire tra i servizi propinati dai
media una certa tendenza a suggerire che i prodotti DOP -in quanto
sani, controllati, ecc...- siano automaticamente "piu' dietetici"
degli altri... Il che' e' un'assurdita'.
Già. E direi che non sono neanche automaticamente "più sani".
Un alcolizzato di lusso che beva Brunello di Montalcino DOCG non avrà
un fegato migliore di chi beve il vino del supermercato!
Sulla bresaola IGP vedi anche quest'articolo critico, che sostiene in
pratica che non ha nulla di speciale se non che viene fatta in
Valtellina! (non sono in grado in valutare la fondatezza delle
affermazioni, ma ve lo propongo qual è)
http://www.laculturadelcibo.it/articolo.php?ID=732
Post by ElenaNon sono gli additivi a far
ingrassare, e anche se ovviamente e' preferibile mangiare un salame
genuino (fatto come si deve) ad uno farcito di additivi, alla fine si
ingrassera' allo stesso modo. Mi sembra invece che circoli un po' di
disinformazione tendente a far credere alla gente che l'alimentazione
genuina faccia anche ingrassare meno...
Come la storia dell'olio "più grasso" e di quello "più magro" :DDD
Post by ElenaPost by Enrico CPerò, cerchiamo di distinguere tra quel che viene "proposto" in chiave
più o meno di marketing, e quel che "è".
Come prima cosa, bisognerebbe mettersi d'accordo su cosa si intende
per "dieta Mediterranea", perché ci sono tante definizioni anche tra i
dietologi.
Anche quella proposta sul sito di Harvard è una "dieta mediterranea",
ma è piuttosto diversa da quella di Calabrese, per dire.
E' vero; peraltro per l'esperienza che ne ho avuto io la cucina
Calabrese ha parecchi piatti grassi...
Beh, Harvard non rifiuta i grassi, anzi, ma insiste sul tipo (p. es.
preferire condimenti come l'olio extravergine d'oliva, limitare i
grassi saturi).
Ad ogni modo, se pensi alla dieta tradizionale, i nostri bisnonni non
limitavano certo i grassi, anche a fronte del maggior fabbisogno
energetico. Non si nutrivano mica di prodotti light :D
Post by ElenaPost by Enrico CSono d'accordo sul fatto che non esiste *una* solo dieta ideale, e il
fatto che popoli diversi campino su diete completamente diverse ne
potrebbe essere una dimostrazione. Venendo ai cinesi, comunque, la mia
impressione è che gli alimenti principali siano fonti di amidi (riso),
ortaggi e verdure, più qualche pollo e qualche pesce quando
disponibile, e in questo caso non si discosterebbe troppo
dall'alimentazione tradizionale italiana di qualche decennio fa. :)
Si', questo e' vero, a parte le spezie, poi la composizione dei pasti
magari non e' diversissima... Pero' a me viene un po' il nervoso
quanto senti tutti questi espertoni in TV che ti dicono che si debba
mangiare LA PASTA, come se uno a non mangiarla dovesse stecchire
all'istante.. E nei posti dove mangiano il riso? O le patate?? Come
sempre il tutto viene visto in funzione della promozione dei prodotti
italiani...
Che poi... quasi metà del grano utilizzato per fare la pasta in
Italia... viene dall'estero!
Post by ElenaE mi fa un po' ridere che si vada a dire magari agli
americani o agli inglesi che devono mangiare la pasta!! Potrebbero
benissimo avere dei piattri loro tradizionali che la sistituiscono
altrettanto validamente...
E anche in Italia ci sono tradizioni diverse, per esempio al Nord si
usa molto il riso e la polenta.
Post by ElenaPost by Enrico CPost by ElenaCi sono popolazioni che vivono in posti dove frutta e verdura sono una
rarita'...
in certi Paesi del nord però si consumano cavoli e patate in quantità
Post by ElenaEppure non vivono mediamente peggio di noi. Anche l'obesita'
e' un fenomeno collegato piu' alla quantita' dei cibi mangiati, che
alla loro qualita'...
Certo, la quantità è fondamentale, però in certi Paesi e in certe
regioni ci sono percentuali più obesi che in altri.
Si', pero' forse e' solo che in alcuni posti il problema e' sorto
prima che in altri... Io ad esempio non sono sicura che fra 20 anni
non ci ritroveremo con la stessa percentuali di obesi degli USA (che
nel frattempo non so come saranno ridotti...).
Beh, già ora...
I bambini italiani sono i più obesi d'europa
DATA
18.06.2009
NOTIZIA
L’Italia è in testa alla classifica europea dell’obesità infantile con
oltre un milione di piccoli obesi di età compresa fra i sei e gli
undici anni. L'Oms stima che in Europa l'obesita' interessera', entro
il 2010, 150 milioni di adulti e 15 milioni di bambini. Si tratta
pertanto di u problema di sanita' pubblica oramai diventato di portata
mondiale tanto che gli esperti hanno coniato il termine 'globesity'.
In Italia un'indagine condotta appena un anno fa nelle scuole italiane
dal ministero del Lavoro e della Salute e coordinata dall'Istituto
Superiore di Sanita', su un campione di circa 46000 bambini di terza
elementare di 18 regioni italiane, ha concluso che il 23,6% e' in
sovrappeso ed il 12,3 e' obeso. Riportando questi valori a tutta la
popolazione italiana di eta' compresa fra 6 e 11 anni, si stima che
oltre un milione di bambini possano essere sovrappeso od obesi.
[...snip...]
Il problema dell'obesita' infantile diventa piu' grave specialmente
perche', si legge nell'indagine, quattro genitori su dieci non si
accorgono della complessita' del problema, ne' prendono in
considerazione la necessita' di una migliore alimentazione unita ad
un'adeguata attivita' fisica dei loro figli.
http://www.labsanmichele.it/news/bambini-obesi_182.html
Post by ElenaLa mia personale (e del tutto opinabile) convinzione e' che il
sovrappeso generalizzato che si vede adesso sia da attribuire alla
disponibilita' (immediata e a poco prezzo) di cibi molto calorici...
Prima se volevi un piatto di lasagne al forno te lo dovevi cucinare ed
era un lavoraccio di una giornata (che buone pero'...),
adesso ti compri le lasagne congelate e in 5 minuti di microonde sono pronte...
Beh, sì, ma soprattutto, oltre a cucinare, dovevi fare il bucato a
mano, spaccare la legna a mano, salire le scale a piedi, fare lavori
manuali, ecc. ecc. ecc.
Quindi non direi che sia colpa delle lasagne congelate, ma di tutto lo
stile vita.
Post by ElenaIl risultato e' che si mangiano cose molto piu' elaborate di quelle
che si mangiavano mediamente una volta; e le conseguenze si vedono...
20 o 30 anni fa i piatti pronti erano una rarita', adesso mi fa
impressione vedere nei supermercati corsie intere di questi
prodotti... Sara' solo un caso che il sovrappeso sia aumentato
enormemente nello stesso periodo? Chissa' se qualcuno ha mai fatto
degli studi in proposito...
E una concausa (forse almeno altrettanto importante) e' la quantita'
di pubblicita' di prodotti alimentari a cui siamo costantemente
sottoposti...Magari non c'entra niente, ma vedere gente che mangia
(gelati, snack, di tutto di piu' ) ad ogni ora del giorno negli spot
pubblicitari contribuisce a far assorbire l'idea del "mangiare come
passatempo", dello sgranocchiare a tutte le ore... Ma dire qualcosa in
proposito farebbe infuriare tutte le industrie alimentari, quindi
meglio lasciare perdere...
Boh, non so, si tende a dare la colpa di tutto alla pubblicità, ed è
vero che può influenzare i comportamenti, ma la pubblicità non fa che
rispecchiare il nostro stile di vita. E' un po' il cane che si morde
la coda, non so se mi spiego :)
Post by ElenaPost by Enrico CPost by ElenaNemmeno negli anni '50 negli USA si seguiva la dieta Mediterranea,
eppure non c'erano tutti gli obesi che ci sono adesso...
Interessante argomentazione, ma neppure oggi negli USA si segue la
dieta mediterranea.
Rispetto al passato, anzi, credo sia aumentato soprattutto il consumo
di zuccheri semplici (dolci, bevande zuccherate), di grassi aggiunti,
e la sedentarietà.
Gia', ma esiste un paese dove si segua questa fantomatica "dieta
Mediterranea"?
L'Algeria :)
Una volta ho letto una ricerca secondo cui è l'Algeria il paese dove
la dieta attuale è più aderente ai principi "mediterranei", intendendo
quelli definiti da Ancel Keys e successori.
Post by ElenaSo che negli USA la dieta Mediterranea e' stata in
genere "assorbita" come un generico "mangiate piu' pasta, mangiate la
pizza"... Con i risultati pessimi che si vedono.
Boh, non so. AFAIK sono aumentati soprattutto i consumi di zuccheri
semplici, come bevande zuccherate, snack dolci e similia.
In the period of 1971–2000, obesity rates in the Uinited States
increased from 14.5% to 30.9%.[85] During the same time period, an
increase occurred in the average amount of calories consumed. For
women, the average increase was 335 calories per day (1,542 calories
in 1971 and 1,877 calories in 2004), while for men the average
increase was 168 calories per day (2,450 calories in 1971 and 2,618
calories in 2004). Most of these extra calories came from an increase
in carbohydrate consumption rather than an increase in fat consumption.
[86] The primary sources of these extra carbohydrates are sweetened
beverages, which now accounts for almost 25 percent of daily calories
in young adults in America.[87] Consumption of sweetened drinks is
believed to be contributing to the rising rates of obesity.[88]
http://en.wikipedia.org/wiki/Obesity#Diet
Poi sono sotto accusa anche le maxi-porzioni dei panini nei fast food,
vedi sempre l'articolo di Wikipedia e vedi il film "Super-Size Me",
anche se sinceramente questa tesi mi convince solo fino a un certo
punto, se è vero quel che ho riportato prima, e cioè che l'incremento
calorico è stato dovuto anzitutto a cibi e bevande *zuccherate* più
che ad altro. Se così, allora la colpa sarà semmai delle cole e dei
milk shake dei fast food, più che dei panini.
Post by ElenaPost by Enrico CPost by ElenaE gli inglesi
si sono nutriti per generazioni di fish&chips e di cose che orripilano
noi mediterranei,
Orripilano? Io ho assaggiato dei buonissimi fish & chips! :D
Oh, si', non mi riferivo di certo al fish&chip (che non sara'
dietetico, ma e' buono..) ... Pero' la cucina tradizionale inglese e'
piena di "pasticci" (pies) farciti con cose tipo interiora di agnello,
e fa ampio uso di grassi di agnello... E' un po' l'equivalente della
cucina del Nord Italia, dove si allevava il maiale e poi non si
buttava via niente (e quindi la cucina tradizionale del Nord ha piatti
che prevedono l'uso di cotenne, nervetti, e altre simili cose...),
solo che al posto dei maiali avevano abbondanza di pecore, e quindi la
cucina e' orientata in questo senso...E ti assicuro che io mangio di
tutto, ma alcuni di questi "pies" li ho trovati davvero ai limiti
della commestibilita'...
In effetti gli inglesi non sono celebri per la loro cucina :D
Post by ElenaPost by Enrico CScherzi a parte, il pesce è, o almeno dovrebbe essere, un cibo
fondamentale della dieta mediterranea.
Il fritto è oggi sconsigliato, ma non credere che non faccia parte
anche delle *nostre* tradizioni.
Oh, lo so!! Anche della cucina del Sud (quell "mediterranea" per
eccellenza!!)
D'altra parte e' anche molto diffuso in TUTTE le cucine asiatiche
(forse anche in tutto il mondo, ma non conosco la cucina di tutto il
mondo!)... Ed ha una ragione di esistere! Oltre ad essere un metodo di
cottura semplice e veloce (e gustoso), le alte temperature raggiunte
dai grassi permettono di garantire la totale igienicita' del prodotto
anche in situazioni ambientali non proprio ideali...Se una cosa la
friggi, puoi stare sicuro che e' priva di batteri. Noi ci facciamo
paranoie per la perdita di vitamine dovuta al calore, ma possiamo
permettercelo solo perche' le nostre e situazioni igieniche sono tali da
permetterci di mangiare la verdura cruda con una certa sicurezza... In
molte parti del mondo non e' cosi' .
Già. Il fritto però va limitato anche per altri motivi, non solo la
perdita di vitamine.
Poi va anche detto che c'è un "buon" fritto e un fritto unto e
pesante, dipende. :)
Post by ElenaPost by Enrico CQuanto alle patate degli inglesi, sono poi così radicalmente diverse
dal pane pasta e pizza italiani, o dal riso cinese?
No, infatti ; per questo trovo che non abbia molto senso pretendere
che la dieta "Mediterranea" sia la verita' assoluta..In ogni cucina
e' possibile trovare un equilibrio che la rende sana e che al contempo
rispetta le tradizioni locali...
Post by Enrico CPost by Elenaeppure tutto sommato non mi pare che la carenza di
frutta e verdura fresche li abbia fatti morire come mosche...
Beh, l'argomento è complesso, bisognerebbe vedere. La vita media
dipende da molti fattori, di cui non è detto che l'alimentazione sia
il principale, ma italiani e giapponesi possono vantare di essere tra
i primi posti.
Questo e' vero, ma come dici tu, ci sono molti fattori in gioco...
L'alimentazione conta, ma non si puo' valutare quanto, rispetto a
delle generali migliori condizioni di vita e all'assistenza medica
(terapie +mezzi diagnostici)..
Post by Enrico CPost by ElenaInsomma io penso che la cosa fondamentale e' che l'alimentazione sia
moderata;
D'accordo, ma la scelta di cibi più sazianti, come quelli ricchi in
fibre o ricchi in proteine, aiuta a moderarsi ;)
Sono d'accordo, infatti mi sembra giusto che venga fatta una certa
opera di educazione alimentare.. Pero' mi pare che quella attuale sia
solo nella direzione del propagandare le cose da mangiare, senza mai
parlare di quantita'...Anzi, direi che le linee guida che parlano di
"porzioni" (avete presenti, quelle delle 5 porzioni di frutta e
verdura, N di cereali, N di latticini...) in genere sono anche
abbastanza fuorvianti, perche' una persona tende a credere che una
"porzione" sia la quantita' che normalmente si mette nel piatto e
quando legge che deve mangiare 3 porzioni di questo o di quello al
giorno, crede di dover mangiare il triplo di quello che si serve
normalmente...Raramente viene detto a quanto corrisponde una
"porzione".
Hai perfettamente ragione sulle "porzioni", concetto del tutto
fuorviante, è una cosa che penso da sempre, ma continuano a esprimersi
in quel modo :-(
Post by ElenaPost by Enrico CPost by Elenapoi si puo' vivere sani e in forma anche senza seguire la
"dieta Mediterranea DOC" (che poi, quando mai e' stata esistita?
Frutta e verdura in abbondanza non sono mica mai state disponibili da
sempre... Prima c'erano nelle brevi stagioni in cui maturavano, poi si
andava di prodotti essiccati, o conservati sott'olio o
sottaceto,...Che non sono il massimo dal punto di vista dietetico e
nutrizionale).
Esatto. Magari si usavano più frutta e verdura che in altri paesi, ma
non certo con la disponibilità e la freschezza che abbiamo oggi grazie
alla distribuzione e ai frigoriferi. Se cerchi tra i vecchi post già è
stato detto. La "dieta Mediterranea" è un'astrazione. Storicamente in
Italia si usava tanto grasso di maiale e persino olio di semi, non
solo il costoso olio extravergine d'oliva, AFAIK. Al Nord si è sempre
usato il burro, non l'olio.
E' vero, l'olio si e' diffuso grazie al bombardamente pubblicitario
sulla dieta mediterranea e contro il colesterolo (chi ha mai piu'
visto invece una pubblicita' in TV del burro?Per non parlare dello
strutto, che sembra sempre piazzato in posizioni defilate negli
scaffali dei supermercati, come se fosse qualcosa di cui
vergognarsi...)
Post by Enrico CL'olio si usava di più al centro-sud... ma
spesso veniva fritto.
Vero anche questo...
Post by Enrico CVino, pane e polenta venivano consumati in
quantità che oggi sarebbero imbarazzanti, anche perché i dispendi
energetici erano ben diversi. E appena lontano dalle coste si mangiava
mortadella, salsiccia, pollame, formaggio, frittata d'uova, mica pesce
(se non essiccato, baccalà). Tuttavia, le verdure, l'olio di oliva, le
noci, il pesce (insomma una serie di alimenti "mediterranei", anche se
non "egemoni"), hanno mostrato di possedere buone virtù a prescindere
dai discorsi generici sulla "dieta Mediterranea"-
Esatto...Ma allora forse sarebbe il caso di slegare questo discorso
dal fatto "mediterraneo", perche' in fondo come si e' visto le diete
mediterranee non e' che siano proprio cosi'...
Premesso che io personalmente amo e consiglio il buon olio
extravergine d'oliva, il pesce e vari altri cibi "mediterranei" (ma
con le avvertenze già dette), ho comprato in libreria un libro che si
intitola "Abbasso la dieta mediterranea", di Guzzanti (padre,
scrittore giornalista polemista nonché politico in disgrazia!)
In realtà non è tanto contro la Mediterranea in sé ma contro la
mitizzazione e marketizzazione della stessa, mi pare.
Riporto qui una presentazione editoriale, poi magari scriverò qualcosa
dopo averlo letto.
http://www.shopping24.ilsole24ore.com/sh4/catalog/Product.jsp?PRODID=SH246158396
LIBRI
Abbasso la dieta mediterranea
Il primo romanzo dimagrante della letteratura italiana
Aliberti
di Guzzanti Paolo
€ 13,00 Iva Inclusa
Commento e descrizione
"La dieta mediterranea difende dal morbo di Alzheimer". "Grande
successo della dieta mediterranea in Giappone". "Olio di oliva sempre
più sano: è antinfiammatorio". "La dieta mediterranea fa bene alla
salute". Per molti anni ci siamo sentiti dire e ripetere - da medici,
dietologi, salutisti e opinionisti vari - che il segreto della nostra
salute, la grande inconsapevole fortuna di cui noi italiani potevamo
godere nel campo del benessere fisico, era la dieta mediterranea. La
fatidica, mitica, salvifica dieta mediterranea. Ci voleva un polemista
irriducibile come il giornalista e scrittore Paolo Guzzanti per
demolire anche quest'ultimo baluardo dell'orgoglio nazionale. "Abbasso
la dieta mediterranea" è un atto di accusa, misurato ma fermo, non
tanto nei confronti delle buone abitudini alimentari degli italiani,
quanto piuttosto verso i "fanatici", gli integralisti del mangiare a
base di pasta, pomodori e olio d'oliva. Lungi dal volersi sostituire
ai dietisti e agli esperti di nutrizione, Guzzanti ha inteso piuttosto
scrivere un "pamphlet gastro-letterario". Il cui punto di partenza
poggia su una base reale di polemica medico-scientifica (l'attacco
alla dieta mediterranea portato in questi ultimi anni da molti
nutrizionisti anglosassoni), per sviluppare poi un percorso di
personale narrazione, fatto di ricordi familiari (come mangiavano, o
non mangiavano, i padri e i nonni), di esperienze alimentari disperse
nella memoria, di sapori e odori che riaffiorano come frammenti di
vita vissuta.
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