Discussione:
cosa ne pensate della dieta a zona?
(troppo vecchio per rispondere)
lisa
2006-11-19 12:16:15 UTC
Permalink
ciao a tutti!
Volevo una vostra opinione sulla dieta a zona ...
c'è qualcuno che l'ha provata?
lisa
Farfarello
2006-11-19 17:00:27 UTC
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lisa, il 19/11/2006 13.16.15, nel messaggio
Post by lisa
Volevo una vostra opinione sulla dieta a zona ...
c'è qualcuno che l'ha provata?
Non sono un dietologo, nè ho la pretesa di intendermene. Ti posso
portare la mia esperienza. Io, applicando la Zona, ho perso due anni fa
la bellezza di 26 Kg in sette-otto mesi.
Ora la applico come mantenimento, rimanendo stabile al peso, che ho
stabilito come ottimale (in due anni le oscillazioni sono state
modestissime). Non voglio dire di essere sempre in Zona ... qualche
volta mi concedo strappi alla regola, però me ne accorgo
immediatamente.
Io poi ci metto del mio ... con una migliore forma fisica ho messo da
parte certe abitudini sedentarie e ritaglio i miei spazi per jogging,
rampichino, sci, nuoto, palestra (senza la pretesa di essere un
campione, bene inteso).
Nel complesso posso affermare che con la Zona mi sono creato una
"coscienza alimentare" e che mi sono abituato a valutare gli alimenti,
non solo per la loro appetibilità, ma anche per ciò che contengono.
Un grosso augurio
--
Farfarello
Togli le X per rispondere
***@gmail.com
Laura Sardi
2006-11-20 08:32:33 UTC
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Per quanto mi riguarda la dieta Zona (non dieta A Zona) è diventata ormai il
mio stile di vita.

Per risolvere il problema del sovrappeso che mi sono trovata ad affrontare
dall'adolescenza in poi, credo di aver provato pressoché tutte le diete
conosciute, perfino quelle più empiriche.
Ho sempre perso, con grande fatica e stress, qualche chilo, per
riacquistarne con gli interessi.

Da circa 3 anni vivo alimentandomi in Zona e cercando di applicarne tutti i
pilastri. Come è stato giustamente scritto da qualche autore del settore, il
dimagrimento è solo un "piacevole effetto secondario" di questo regime
alimentare.

Posso aggiungere che con la Zona ho risolto completamente i seguenti
problemi: ipertensione, iperinsulinemia, iperglicemia, emicrania,
depressione, ipercolesterolemia, sindrome premestruale, stanchezza cronica e
mancanza di concentrazione ; la situazione è sensibilmente migliorata per
quanto riguarda le mie numerose allergie, e i dolori articolari, per i
quali, comunque, non ho più bisogno di farmaci.

Quando dico che la Zona ha cambiato la mia vita, però, non mi riferisco solo
a questo. Per me è diventata il mio maggiore interesse, tanto da arrivare a
pubblicare un libro di ricette bilanciate e da essere presente
quotidianamente sui forum tematici e da tenere, insieme ad uno dei
pochissimi medici italiani certificati da Sears, dei Corsi sulla Zona in cui
illustro la parte relativa alla sua applicazione pratica.
Perciò che io ne parli in modo entusiastico è scontato.

Per onestà, invece, devo dirti che decidere di abbracciare la Zona è una
scelta che va fatta con grande cautela.
Non è una dieta, ma un vero e proprio stile di vita che comprende un certo
approccio non solo al tema dell'alimentazione, ma anche a quello
dell'attività fisica e del controllo dello stress.
Questo significa che per ottenere i benefici che, ti assicuro, regala, devi
essere disposto a grandi cambiamenti. A cambiamenti radicali, che all'inizio
possono sembra inaccettabili.

Non è una "dieta", e quindi non si può scopiazzare, o "passare" per
fotocopia.
Non è sufficiente farsi dare la "giornata tipo" perché al primo imprevisto
non sapresti cosa mangiare. E' assolutamente determinante comprendere a
fondo, e una volta per tutte, il metodo dei "blocchi", perché non solo è
l'unico modo per applicarla correttamente, ma anche l'unico per utilizzare
tutta la vasta scelta di alimenti che la Zona ti consente di consumare, solo
che tu sappia come farlo.
Questo significa che devi acquistare dei buoni testi, leggerli con
attenzione e solo dopo, a mio avviso, stabilire se la Zona è qualcosa che ti
senti di far entrare nella tua vita.

Di sicuro uno zonista, per quanto col tempo possa relativizzare la sua
alimentazione all'interno del metodo, rimarrà sempre qualcuno con una
coscienza alimentare particolare. Ma questo ti è già stato detto.

buona giornata :-)

Laura Sardi




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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
cekki
2006-11-20 09:07:40 UTC
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Post by Laura Sardi
Per quanto mi riguarda la dieta Zona (non dieta A Zona) è diventata ormai il
mio stile di vita.
Per risolvere il problema del sovrappeso che mi sono trovata ad affrontare
dall'adolescenza in poi, credo di aver provato pressoché tutte le diete
conosciute, perfino quelle più empiriche.
Ho sempre perso, con grande fatica e stress, qualche chilo, per
riacquistarne con gli interessi.
Da circa 3 anni vivo alimentandomi in Zona e cercando di applicarne tutti i
pilastri. Come è stato giustamente scritto da qualche autore del settore, il
dimagrimento è solo un "piacevole effetto secondario" di questo regime
alimentare.
Posso aggiungere che con la Zona ho risolto completamente i seguenti
problemi: ipertensione, iperinsulinemia, iperglicemia, emicrania,
depressione, ipercolesterolemia, sindrome premestruale, stanchezza cronica e
mancanza di concentrazione ; la situazione è sensibilmente migliorata per
quanto riguarda le mie numerose allergie, e i dolori articolari, per i
quali, comunque, non ho più bisogno di farmaci.
Quando dico che la Zona ha cambiato la mia vita, però, non mi riferisco solo
a questo. Per me è diventata il mio maggiore interesse, tanto da arrivare a
pubblicare un libro di ricette bilanciate e da essere presente
quotidianamente sui forum tematici e da tenere, insieme ad uno dei
pochissimi medici italiani certificati da Sears, dei Corsi sulla Zona in cui
illustro la parte relativa alla sua applicazione pratica.
Perciò che io ne parli in modo entusiastico è scontato.
Per onestà, invece, devo dirti che decidere di abbracciare la Zona è una
scelta che va fatta con grande cautela.
Non è una dieta, ma un vero e proprio stile di vita che comprende un certo
approccio non solo al tema dell'alimentazione, ma anche a quello
dell'attività fisica e del controllo dello stress.
Questo significa che per ottenere i benefici che, ti assicuro, regala, devi
essere disposto a grandi cambiamenti. A cambiamenti radicali, che all'inizio
possono sembra inaccettabili.
Non è una "dieta", e quindi non si può scopiazzare, o "passare" per
fotocopia.
Non è sufficiente farsi dare la "giornata tipo" perché al primo imprevisto
non sapresti cosa mangiare. E' assolutamente determinante comprendere a
fondo, e una volta per tutte, il metodo dei "blocchi", perché non solo è
l'unico modo per applicarla correttamente, ma anche l'unico per utilizzare
tutta la vasta scelta di alimenti che la Zona ti consente di consumare, solo
che tu sappia come farlo.
Questo significa che devi acquistare dei buoni testi, leggerli con
attenzione e solo dopo, a mio avviso, stabilire se la Zona è qualcosa che ti
senti di far entrare nella tua vita.
Di sicuro uno zonista, per quanto col tempo possa relativizzare la sua
alimentazione all'interno del metodo, rimarrà sempre qualcuno con una
coscienza alimentare particolare. Ma questo ti è già stato detto.
buona giornata :-)
Laura Sardi
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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
io ho letto un paio di libri ("Una settimana con la zona" e "La zona
Italiana") e ho provato a seguirla rigorosamente per qualche mese (e non
perchè avessi bisogno di dimagrire). Ho smesso di praticarla quando un amico
mi ha mostrato il risultato di alcune prove sperimentali che dimostravano
come il livello di glicemia dopo un pasto 40-30-30 fosse al pari di quello
rilevato dopo un pasto classico "mediterraneo" 60-20-20. Se si vanno poi a
calcoare le calorie assunte ci si rende conto che il dimagrimento è
inevitabile visto che si tratta di una dieta fortememente ipocalorica. Da
allora ho comunque continuato a tenere sotto controllo la quantità di
carboidrati, a non far mai mancare ad ogni pasto un alimento proteico e a
preferire i grassi insaturi a quelli saturi. Penso quindi che alcuni dei
principi della Zona siano validi ma che forse sia un sistema alimentare con
un approccio un po' troppo "matematico". Comunque ti consiglio di leggere
qualcosa al riguardo e poi provare direttamente
Laura Sardi
2006-11-20 09:20:08 UTC
Permalink
Post by cekki
io ho letto un paio di libri ("Una settimana con la zona" e "La zona
Italiana") e ho provato a seguirla rigorosamente per qualche mese (e non
perchè avessi bisogno di dimagrire). Ho smesso di praticarla quando un amico
mi ha mostrato il risultato di alcune prove sperimentali che dimostravano
come il livello di glicemia dopo un pasto 40-30-30 fosse al pari di quello
rilevato dopo un pasto classico "mediterraneo" 60-20-20.
Ascolta, due sono i casi: o il tuo amico seguiva la Zona nel senso che
mangiava bilanciato ma non sceglieva gli alimenti giusti (e considerati i
libri cui tu fai riferimento... non mi meraviglierei..) oppure mangiava in
Zona quando pensava di mangiare "mediterraneo".


Se si vanno poi a
Post by cekki
calcoare le calorie assunte ci si rende conto che il dimagrimento è
inevitabile visto che si tratta di una dieta fortememente ipocalorica.
La Zona è ipocalorica, senza dubbio. Se non altro nella fase in cui si vuole
perdere massa grassa. Ma che il dimagrimento provocato dalla Zona dipenda
esclusivamente da questo non è vero.
Personalmente (ammesso che le testimonianze personali abbiano un senso)
posso dirti che dimagrivo, a fatica, con diete veramente da fame (700-800)
calorie, ma in compenso ero isterica, stressata, e soprattutto perdevo anche
massa magra.
Perciò non assocerei l'"ipocalorico" in sé ad un successo in termini di
dimagrimento senza affiancare altre considerazioni.
Post by cekki
allora ho comunque continuato a tenere sotto controllo la quantità di
carboidrati,
nel senso che mangi poca pasta? ;-)

a non far mai mancare ad ogni pasto un alimento proteico e a
Post by cekki
preferire i grassi insaturi a quelli saturi. Penso quindi che alcuni dei
principi della Zona siano validi ma che forse sia un sistema alimentare con
un approccio un po' troppo "matematico". Comunque ti consiglio di leggere
qualcosa al riguardo e poi provare direttamente
Ovviamente ti rivolgi a lisa :-) Sottoscrivo il suggerimento.

ciao

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
cekki
2006-11-20 10:18:04 UTC
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Post by Laura Sardi
Post by cekki
io ho letto un paio di libri ("Una settimana con la zona" e "La zona
Italiana") e ho provato a seguirla rigorosamente per qualche mese (e non
perchè avessi bisogno di dimagrire). Ho smesso di praticarla quando un
amico
Post by cekki
mi ha mostrato il risultato di alcune prove sperimentali che dimostravano
come il livello di glicemia dopo un pasto 40-30-30 fosse al pari di quello
rilevato dopo un pasto classico "mediterraneo" 60-20-20.
Ascolta, due sono i casi: o il tuo amico seguiva la Zona nel senso che
mangiava bilanciato ma non sceglieva gli alimenti giusti (e considerati i
libri cui tu fai riferimento... non mi meraviglierei..)
davvero i libri che ho letto non sono affidabili? le prefazioni di entrambi
erano del Dott. Sears in persona!.Non ricordo gli autori di "Una settimana
con la zona" (non ho i libri sottomano) mentre l'autrice di "La Zona
Italiana" mi sembra di ricordare fosse una certa Gilgliola Braga o giù di
li. Quali sono i difetti di questi testi. Hai qualche testo migliore da
consigliarmi?
Post by Laura Sardi
Se si vanno poi a
Post by cekki
calcoare le calorie assunte ci si rende conto che il dimagrimento è
inevitabile visto che si tratta di una dieta fortememente ipocalorica.
La Zona è ipocalorica, senza dubbio. Se non altro nella fase in cui si vuole
perdere massa grassa. Ma che il dimagrimento provocato dalla Zona dipenda
esclusivamente da questo non è vero.
se ricordo bene dovrebbe essere dovuto al controllo della secrezione di
insulina.....giusto?
Post by Laura Sardi
nel senso che mangi poca pasta? ;-)
pasta, pane, pizza e affini (e quando li mangio preferisco quelli
integrali).
Post by Laura Sardi
a non far mai mancare ad ogni pasto un alimento proteico e a
Post by cekki
preferire i grassi insaturi a quelli saturi. Penso quindi che alcuni dei
principi della Zona siano validi ma che forse sia un sistema alimentare
con
Post by cekki
un approccio un po' troppo "matematico". Comunque ti consiglio di leggere
qualcosa al riguardo e poi provare direttamente
Ovviamente ti rivolgi a lisa :-) Sottoscrivo il suggerimento.
Ovviamente
Post by Laura Sardi
ciao
ciao
Post by Laura Sardi
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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Laura Sardi
2006-11-20 10:57:41 UTC
Permalink
Post by cekki
davvero i libri che ho letto non sono affidabili? le prefazioni di entrambi
erano del Dott. Sears in persona!.Non ricordo gli autori di "Una settimana
con la zona" (non ho i libri sottomano) mentre l'autrice di "La Zona
Italiana" mi sembra di ricordare fosse una certa Gilgliola Braga o giù di
li. Quali sono i difetti di questi testi. Hai qualche testo migliore da
consigliarmi?
Allora... non ho detto che non sono "affidabili". Però la mia opinione è che
in alcuni testi, quelli della Braga, per esempio, si sia data una lettura
dei criteri stabiliti da Sears che rende (apparentemente) più facile
l'applicazione del metodo, ma che, sempre a mio avviso, alla lunga non
premia.
Mi riferisco all'uso dei carboidrati sfavorevoli.
In questi testi vengono tranquillamente inseriti, e in misura di gran lunga
superiore al 25% concesso da Sears.
Per non parlare dell'utilizzo di prodotti industriali (le barrette piuttosto
che i pasti pronti) per i quali il fine commerciale spiega, se non
giustifica,il fatto di consigliarli.
Capisco che all'inizio ad una persona che affronta questo regime alimentare
sia più facile far accettare il fatto che in un pasto può mangiare della
pasta piuttosto che attingere i suoi carboidrati da frutta e verdura.
Però, se quel pasto deve restare nei blocchi consentiti (3, di norma, per
una donna, per esempio...) di fatto quel poveretto si troverà a mangiare 30
gr di pasta e 90 gr di petto di pollo. Se dopo due ore non ha fame, è un
asceta.
Lo stesso dicasi per il famoso toast del mattino.
L'affrancarsi dalla dipendenza dai carboidrati ad alta densità passa
attraverso il fatto di evitare di consumarli. Non c'è altro modo. Il fatto
di farlo in modo graduale è meno traumatico da un punto di visto
psicologico, forse, ma non da un punto di vista fisico.
Personalmente nelle mie ricette uso modiche quantità di farina, ma magari si
tratta di un dolce da 10 blocchi, in cui 7-8 di carbo sono costituiti da
farina, e dei quali consumo una fetta per volta.
E' questo, a grandi linee, il motivo per il quale preferisco approcci alla
Zona più rigidi.

Personalmente ho trovato estremamente chiaro e "didattico" il libro del
dottor Perucci: "La nuova Zona facile". Ma naturalmente tutti i libri di
Sears, a cominciare dal primo, andrebbero letti.
Post by cekki
se ricordo bene dovrebbe essere dovuto al controllo della secrezione di
insulina.....giusto?
e mantenere una corretta modulazione dell'asse insulina-glucacone... sì.
Post by cekki
pasta, pane, pizza e affini (e quando li mangio preferisco quelli
integrali).
Bene... mangiare meno carboidrati di un certo tipo è comunque positivo,
purché tu sappia che semplicemente limitandoti non stai seguendo la Zona.

E' comunque già molto. :-)


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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Ambient
2006-11-28 23:51:55 UTC
Permalink
Post by Laura Sardi
Post by cekki
se ricordo bene dovrebbe essere dovuto al controllo della secrezione di
insulina.....giusto?
e mantenere una corretta modulazione dell'asse insulina-glucacone... sì.
Io l'isulina me la devo fare per puntura. Se volete mi offro di mangiare
una settimana con questa dieta e dirvi se effettivamente il fabisogno di
insulina scende.. Mi basterebbe una falsariga a cui attenermi!

chicchi
2006-11-21 11:24:19 UTC
Permalink
"cekki" ha scritto
Post by cekki
davvero i libri che ho letto non sono affidabili? le prefazioni di
entrambi erano del Dott. Sears in persona!.Non ricordo gli autori di "Una
settimana con la zona" (non ho i libri sottomano) mentre l'autrice di "La
Zona Italiana" mi sembra di ricordare fosse una certa Gilgliola Braga o
giù di li. Quali sono i difetti di questi testi. Hai qualche testo
migliore da consigliarmi?
io ho letto quasi tutti i libri pubblicati sulla zona in Italia,
e per me il migliore (soprattutto per iniziare)
resta "come raggiungere la zona" di Sears:
va dritto alle questioni, non cerca di fare adepti
concedendo "sconti" dubbi al regime alimentare,
come invece fanno molti testi, adattati agli italiani,
popolo di pastaioli per definizione.

saluti
cekki
2006-11-21 12:53:33 UTC
Permalink
Post by cekki
io ho letto un paio di libri ("Una settimana con la zona" e "La zona
Italiana") e ho provato a seguirla rigorosamente per qualche mese (e non
perchè avessi bisogno di dimagrire). Ho smesso di praticarla quando un
amico
Post by cekki
mi ha mostrato il risultato di alcune prove sperimentali che dimostravano
come il livello di glicemia dopo un pasto 40-30-30 fosse al pari di quello
rilevato dopo un pasto classico "mediterraneo" 60-20-20.
Per completezza di informazione ecco il link segnalatomi dal mio amico
http://www.albanesi.it/VMS/zona.htm
ciao
rusca_64
2006-11-20 10:29:27 UTC
Permalink
Post by cekki
Se si vanno poi a
calcoare le calorie assunte ci si rende conto che il dimagrimento è
inevitabile visto che si tratta di una dieta fortememente ipocalorica.
e allora che dieta o regime alimentare è ?.
Tutte le diete ipocaloriche fanno dimagrire ...anche la meditterranea.
Ed infatti io sono perfettamente d'accordo con te.
va bene , anzi benissimo con chi vuol dimagrire e chi oltretutto non fa
grandi attività fisiche.

La zona , si chiama cosi xchè dovrebbe stabilire la cosidetta fascia nella
quale l'alimentazione diventa ...un farmaco.
Allora dico io , fuori da questo intervallo non funziona +.

E NO !! dicono i sostenitori della zona .
Il rapporto tra carbo e prot. va da 0.5 a 1 !!!!!
cioè la variazione tra i macronutrienti può variara del + / - del 40%.
Ma allora dove sta la zona ?? Che razza di concetto può valere un farmaco
che ha variazioni di più o meno il 40%.

Poi parliamo dei cosidetti .....non sedentari.

Fai molta attività fisica ?
Allora bisogna integrare con , cìè chi dice grassi c'è chi dice carbo.
E qui le % vanno a farsi benedire.....
se si integra con grassi vuol dirsi magari spararsi altre 700 kcal al
giorno di grassi , viceversa con carbo si va oltre quello che è la
mediterranea....

Sfido chiunque a farsi valutare il fabbisogno calorico in zona per chi fa
attività fisica x c.a. 5000-6000 kcal la settimana.

Max fabbisogno di blocchetti 19-20 !!!! Rotfl !!!
cioè , se uno assume blocchetti con un macronutriente prevalente ( cioè
senza che un secondo sia presente in modo sostanziale ), si alimenta con
2000 -2200 kcal.

Certo , c'è gente che ce la fa ....
ci sono donne che vivono con 11 blocchetti al giorno....fatevi voi i conti.

Ma lo star bene è un altra cosa.

Poi lo stesso scienziato che ha studiato ( o scoperto ) gli ecosanoidi ,
ha preso le distanze da Sears quando questo ha affermato quali benefici
porta la produzione di questi celeberrimi ormoni ....

e non voglio neppure scomodare il buon albanesi , il quale sul suo sito ha
+ volte sconfessato in modo matematico ( che è quello che cerca la zona )
tante regole della zona.

Il mio pensiero sulla zona è molto semplice:
ottima consapevolezza dell'alimentazione
scelte rispettabilissime ( non le ha certo inventate sears )
regimi quasi sempre ipocalorici ( e ci voleva sears x questo ? )

poi volevo dire all'amica di sopra...
io non applico la zona ,
mangio tanto , eppure sto benissimo , ma con questo non dico a nessuno
che il mio regime è tra i migliori.

sai....qui la chiamano scienza dell'alimentazione , ma di scientifico c'è
solo il fatto che si può dimostrare tutto il bene ed il male di qualunque
tipo di regime alimentare....

rusca
Post by cekki
Da
allora ho comunque continuato a tenere sotto controllo la quantità di
carboidrati, a non far mai mancare ad ogni pasto un alimento proteico e a
preferire i grassi insaturi a quelli saturi. Penso quindi che alcuni dei
principi della Zona siano validi ma che forse sia un sistema alimentare con
un approccio un po' troppo "matematico". Comunque ti consiglio di leggere
qualcosa al riguardo e poi provare direttamente
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Laura Sardi
2006-11-20 11:08:48 UTC
Permalink
Post by rusca_64
E NO !! dicono i sostenitori della zona .
Il rapporto tra carbo e prot. va da 0.5 a 1 !!!!!
cioè la variazione tra i macronutrienti può variara del + / - del 40%.
Il rapporto fra proteine e carboidrati è contenuto giocoforza all'interno di
un range. Tanto per fare un esempio banale: per avere un mb di carbo
provenienti da mandarini, devi mangiarne, secondo le tabelle INRAN, 50
grammi. Pensi che in 50 grammi di mandarini ci siano sempre e comunque 9
grammi di carboidrati a prescindere dal grado di maturazione, dal momento
della raccolta, dalla particolare varietà?
Non solo: proprio perché la "Zona" è uno stato particolare, quello stato non
può essere determinato per tutti gli individui con lo stesso rapporto P/C.
Per la maggior parte delle persone il massimo di efficienza fisica, lucidità
(etc....) si raggiunge con un rapporto vicino a quello standard, per altri
su uno diverso.
Post by rusca_64
Sfido chiunque a farsi valutare il fabbisogno calorico in zona per chi fa
attività fisica x c.a. 5000-6000 kcal la settimana.
E' previsto l'aumento dei grassi monoinsaturi... ferme restando gli altri
macronutrienti.
Post by rusca_64
ci sono donne che vivono con 11 blocchetti al giorno....fatevi voi i conti.
Io. E moltissime altre, credimi. E non vivevo davvero meglio quando vivevo
con 1500-2000 calorie al giorno.
Post by rusca_64
Ma lo star bene è un altra cosa.
Consumare più calorie?
Post by rusca_64
poi volevo dire all'amica di sopra...
io non applico la zona ,
mangio tanto , eppure sto benissimo , ma con questo non dico a nessuno
che il mio regime è tra i migliori.
Liberissimo di farlo. Peccato che di gente che "mangia tanto" e sta
benissimo non ce ne sia poi molta...
Il fatto che tu stia "benissimo" in sé non significa niente. Sai come puoi
stare seguendo un regime alimentare come la Zona? Se l'hai provata, e ti fa
stare peggio, allora non aggiungo altro. Ma devi averla provata seriamente,
non temuta ed evitata...

ciao :-)




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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
rusca_64
2006-11-20 12:07:48 UTC
Permalink
Post by Laura Sardi
Post by rusca_64
Sfido chiunque a farsi valutare il fabbisogno calorico in zona per chi fa
attività fisica x c.a. 5000-6000 kcal la settimana.
E' previsto l'aumento dei grassi monoinsaturi... ferme restando gli altri
macronutrienti.
fermo restando il rapporto P/C , vuol dire che la zona non tiene conto
minimamente dellle necessità del fisico di recuperare le micro lesioni
muscolari derivate dai traumi della corsa ad esempio ...
quindi niente proteine di recupero......bene ...

vuol dire allora che indipendentemente dalla lunghezza dell'allenamento
effettuato ( che siano 10 km o 30 km ) uno non reintegra per niente le sue
riserve di glicogeno....ma bene

mi fermo qua .
Ma come è possibile pensare che una cosa del genere sia possibile ?
Mai sentito parlare dell'effetto anabolizzante degli zuccheri post work ?
Tu hai una pallida idea delle necessità di recupero proteico dei corridori
?

No . Si dice basta integrare con grassi mono e siamo a posto.
I serbatoi del glicogeno muscolare si riempono con i grassi esattamente
come le necessità proteiche si riprendono con i grassi...

io sono senza parole
Post by Laura Sardi
Post by rusca_64
ci sono donne che vivono con 11 blocchetti al giorno....fatevi voi i
conti.
Io. E moltissime altre, credimi. E non vivevo davvero meglio quando vivevo
con 1500-2000 calorie al giorno.
questo lo dici solo tu. Abbi pazienza , un conto è sostenere la validità
della zona , ma tu rasenti il talebanismo....
sono moltissime quelle che fanno la zona ?
e tutte ( sicuramente di + ) quelle che stanno bene e non fanno la zona ?
quelle non contano ??? ma dove è l'obiettività del tuo ragionamento ?
Post by Laura Sardi
Post by rusca_64
Ma lo star bene è un altra cosa.
Consumare più calorie?
perchè no ? e sicuramente non solo
Post by Laura Sardi
Liberissimo di farlo. Peccato che di gente che "mangia tanto" e sta
benissimo non ce ne sia poi molta...
mamma mia ....tutti pazzi quelli che non seguono la zona
Post by Laura Sardi
Il fatto che tu stia "benissimo" in sé non significa niente.
esattamente come significa nulla che tu stia benissimo ...
questo me lo devi permettere
Post by Laura Sardi
Sai come puoi
stare seguendo un regime alimentare come la Zona?
si certo che lo so
Post by Laura Sardi
Se l'hai provata, e ti fa
stare peggio, allora non aggiungo altro.
no non mi fa stare peggio. Si sta esattamente bene come sto adesso che non
faccio zona. Il solo pensiero che una particolare alimentazione faccia
star bene è solo un idea forviante di chi vuole sostenere a tutti i costi
certe cose.

E' un alimentazione scorretta che fa star male ....
tra un alimentazione scorretta e la zona ci sono tutte quelle situazioni
intermedie che fanno cmq. star bene.
Post by Laura Sardi
ciao :-)
forse ti è poco chiaro il mio pensiero.
Io non discuto della bontà della zona .
Ripeto , ipocalorica , scelta accurata degli alimenti ,eliminazione di
zuccheri semplici , consapevolezza alimentare , sono tutte cose che vanno
benissimo. Ma sono tutte cose che anche il ns. lorenzo sostiene , senza
per questo dire che è zona.

ma da qui a dire che solo la zona permettte di star bene , efficienza
fisica via i mali ecc... insomma ..

rusca
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Laura Sardi
2006-11-20 12:46:31 UTC
Permalink
Post by rusca_64
fermo restando il rapporto P/C , vuol dire che la zona non tiene conto
minimamente dellle necessità del fisico di recuperare le micro lesioni
muscolari derivate dai traumi della corsa ad esempio ...
quindi niente proteine di recupero......bene ...
vuol dire allora che indipendentemente dalla lunghezza dell'allenamento
effettuato ( che siano 10 km o 30 km ) uno non reintegra per niente le sue
riserve di glicogeno....ma bene
Mai sostenuto che la Zona sia la dieta "per tutti". Così come so bene che
per esempio per atleti di endurance sia, quanto meno, da personalizzare.
Naturalmente le mie valutazioni sulla Zona sono relative, come tutte le
valutazioni generiche, ad un target medio, e il target medio (escludendo,
quindi, fattispecie che richiedono modulazioni alimentari diverse) trae, che
ti piaccia no, grande beneficio dalla Zona.
Post by rusca_64
Post by Laura Sardi
Io. E moltissime altre, credimi. E non vivevo davvero meglio quando vivevo
con 1500-2000 calorie al giorno.
questo lo dici solo tu. Abbi pazienza , un conto è sostenere la validità
della zona , ma tu rasenti il talebanismo....
Lo dico io e lo riaffermo con forza. Quando assumevo 1500-2000 calorie al
giorno avevo tante e tali patologie da vivere una vita a metà. Probabilmente
se ora vivessi con le stesse 1500 calorie ma scegliendo con cura gli
alimenti e mantenendo lo stesso rapporto fra i macronutrienti starei bene lo
stesso, ma di sicuro acquisterei peso. E comunque non sento affatto la
necessità di mangiare di più. Libero di non crederci... ovviamente.
Post by rusca_64
sono moltissime quelle che fanno la zona ?
e tutte ( sicuramente di + ) quelle che stanno bene e non fanno la zona ?
quelle non contano ??? ma dove è l'obiettività del tuo ragionamento ?
Scusa... di chi stiamo parlando? Io credevo si parlasse di persone che per
un motivo o per l'altro hanno necessità di modificare il loro regime
alimentare. Bene, per motivi che sarebbe lungo spiegare (l'ho già fatto,
d'altronde) sono a stretto contatto, quotidianamente, con moltissime persone
che hanno risolto gran parte dei loro problemi di salute con la Zona. Cosa
ci trovi di talebano in questo? Ho espresso un dato di fatto. Non ho né
detto che la Zona sia l'unica "dieta" al mondo né che sia la migliore per
chiunque.
Post by rusca_64
mamma mia ....tutti pazzi quelli che non seguono la zona
non ho scritto niente del genere.
Post by rusca_64
Post by Laura Sardi
Il fatto che tu stia "benissimo" in sé non significa niente.
esattamente come significa nulla che tu stia benissimo ...
questo me lo devi permettere
Invece sì. Perché io so come stavo prima della Zona e con tutte le "diete"
cui sono stata sottoposta da 30 anni a questa parte da parte di
nutrizionisti, dietologi, internisti.... e chi più ne ha più ne metta. :-)
Post by rusca_64
no non mi fa stare peggio. Si sta esattamente bene come sto adesso che non
faccio zona.
Bene. Quindi fai bene a non farla, se per te non cambia. Accetto questo come
tu accetterai il fatto che invece per moltissime persone cambia eccome.

Il solo pensiero che una particolare alimentazione faccia
Post by rusca_64
star bene è solo un idea forviante di chi vuole sostenere a tutti i costi
certe cose.
Io non voglio sostenere "certe cose". Si è chiesto un parere su una
particolare dieta, ho espresso il mio.
Tu sei libero di esprimere il tuo.
Quanto al fatto che una "particolare alimentazione faccia star bene"...
beh... se sei convinto che quest'affermazione sia fuorviante, questo stesso
ng allora lo è.
Post by rusca_64
E' un alimentazione scorretta che fa star male ....
tra un alimentazione scorretta e la zona ci sono tutte quelle situazioni
intermedie che fanno cmq. star bene.
Ahh.. ecco. Ci siamo: le situazioni intermedie. Stare "un pochino meglio".
Sono scelte. Io rispetto quelle degli altri. Sarà per questo che mi aspetto
si rispettino le mie... :-)
Post by rusca_64
forse ti è poco chiaro il mio pensiero.
Io non discuto della bontà della zona .
Ripeto , ipocalorica , scelta accurata degli alimenti ,eliminazione di
zuccheri semplici , consapevolezza alimentare , sono tutte cose che vanno
benissimo. Ma sono tutte cose che anche il ns. lorenzo sostiene , senza
per questo dire che è zona.
ma da qui a dire che solo la zona permettte di star bene , efficienza
fisica via i mali ecc... insomma ..
Dove ho scritto che "solo" la Zona fa questo?
Ho espresso un parere su un argomento di cui sono a conoscenza, per
esperienza personale e per il patrimonio di esperienze che il mio modo di
interessarmi alla Zona mi ha regalato.

Francamente, cos'è che ti dà tanto noia devo ancora capirlo.
Comunque non è importante.

ciao :-)




--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
rusca_64
2006-11-20 16:48:49 UTC
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Post by Laura Sardi
Mai sostenuto che la Zona sia la dieta "per tutti".
Beh , allora cominciamo a fare distinzioni ,
non va bene x atleti da endurance ( strano xchè non l'ho mai letto )
poi penso non vada bene x chi ha patologie ...qualcun d'altro ?
Post by Laura Sardi
Naturalmente le mie valutazioni sulla Zona sono relative, ad un target
medio, e il target medio ( trae, che
ti piaccia no,) grande beneficio dalla Zona.
e dove sta scritto ? come fai a sostenere una cosa del genere ?
cioè , a parità di apporto calorico tu sostieni che la zona da grande
benefici ( diversamente non avrebbe senso no ? ) , e quindi
indirettamente dici che altri regimi non danno le stessi benefici ?
esempio , un regime di 11 blocchetti sono mediamente 100 gr di carbo.
per passare ad un regime alimentare tipo meditterraneo basterebbe
aggiungere 37 gr di carbo e a quel punto cosa succede ?
che la persona perderebbe tutti i benefici della zona ?
cioè basta mezzo panino integrale al giorno x cambiare le cose ?
ma pensate mai con la vostra testa ?
Post by Laura Sardi
Lo dico io e lo riaffermo con forza. Quando assumevo 1500-2000 calorie al
giorno avevo tante e tali patologie da vivere una vita a metà.
poi dimmi se non è vero che stai esagerando...
addirittura vivere una vita a metà........ma dai....
poi abbi pazienza , ma mi devi mettere a confronto due regimi per lo meno
isocalorici ....11 blocchetti contro 2000 kcal , non va troppo bene ...
oppure no ?
Post by Laura Sardi
Ahh.. ecco. Ci siamo: le situazioni intermedie. Stare "un pochino meglio".
Sono scelte. Io rispetto quelle degli altri. Sarà per questo che mi aspetto
si rispettino le mie... :-)
qui non è il rispetto , ci mancherebbe
quello che dico io ( cosi ti rispondo anche sotto ) e che la zona va bene
, anzi no benissimo ( te lo ripeto ...casomai non avessi afferrato il mio
pensiero ) , ma che non mi si venga a dire che la zona ( perchè tale )
rende il fisico forte , fa passare tutti i dolori eccc , xchè cosi vuol
dire sparare nel vuoto.
Ovvio che uno che ha sempre mangiato col culo , se passa alla zona sta
meglio , ma starebbe bene lo stesso se passasse ad un regime bilanciato
senza troppe troiate ( scusa il francesismo )
Post by Laura Sardi
Francamente, cos'è che ti dà tanto noia devo ancora capirlo.
Comunque non è importante.
ciao :-)
se non ti importa conoscere il pensiero degli altri , perdonami , cosa
scrivi a fare su un ng ?
io al contrario quando trovo uno che la pensa diversamente da me , cerco
di discutere

rusca
Post by Laura Sardi
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Lorenzo®
2006-11-20 10:29:59 UTC
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Post by cekki
io ho letto un paio di libri ("Una settimana con la zona" e "La zona
Italiana") e ho provato a seguirla rigorosamente per qualche mese (e non
perchè avessi bisogno di dimagrire). Ho smesso di praticarla quando un
amico mi ha mostrato il risultato di alcune prove sperimentali che
dimostravano come il livello di glicemia dopo un pasto 40-30-30 fosse al
pari di quello rilevato dopo un pasto classico "mediterraneo" 60-20-20.
Già.

Se si vanno poi a
Post by cekki
calcoare le calorie assunte ci si rende conto che il dimagrimento è
inevitabile visto che si tratta di una dieta fortememente ipocalorica.
QUOTO

Da
Post by cekki
allora ho comunque continuato a tenere sotto controllo la quantità di
carboidrati, a non far mai mancare ad ogni pasto un alimento proteico e a
preferire i grassi insaturi a quelli saturi. Penso quindi che alcuni dei
principi della Zona siano validi ma che forse sia un sistema alimentare
con un approccio un po' troppo "matematico".
Questo è il cardine, ovvero far pensare ad una filosofia irregimentando le
persone
ad uno stretto controllo di introiti e consigliando attività fisica,
CHIARAMENTE le persone calano ed applicano i consigli a livello quasi
religioso/maniacale.
Nessun trucco o combinazione magica...

E per favore piantiamola con sta storia delle glicemia che sballa!
La glicemia sballa solo nei diabetici, quelle piccole variazioni date dai
pasti sono
la norma.
Pensiamo più ai carboidrati complessi e eliminiamo i semplici che sono
INUTILI e dannosi.
--
Ciao
Lorenzo

http://www.ildietista.it
rusca_64
2006-11-20 10:31:45 UTC
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Post by Lorenzo®
Pensiamo più ai carboidrati complessi e eliminiamo i semplici che sono
INUTILI e dannosi.
allora lo fai a posta??
troppo semplice applicare le cose semplici...

+ facile seguire le mode , le pastiglie le erbe ecc

rusca
--
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Lorenzo®
2006-11-20 11:32:29 UTC
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Post by rusca_64
Post by Lorenzo®
Pensiamo più ai carboidrati complessi e eliminiamo i semplici che sono
INUTILI e dannosi.
allora lo fai a posta??
?
Post by rusca_64
troppo semplice applicare le cose semplici...
+ facile seguire le mode , le pastiglie le erbe ecc
Le cose semplici e logiche sono spesso le più "faticose" la gente cerca il
massimo
risultato con il minimo sforzo, si sente odore di business e allora...

bisogno----prodotto----denaro

Che sia libro, teoria asssurda, dieta strampalata, combinazione magica,
pastiglie ecc...

C'è chi prende in considerazione di morire di infarto assumendo anfetamine;
chi comincia a fumare o non smette per paura,
chi spende cifre folli in massaggi, pastiglie, beveroni e creme INUTILI,
chi si ammazza di palestra,
chi si fa OPERARE (liposuzione addominoplastica ecc...)
chi prende ormoni,
chi segue 200 stili e diete diverse,
chi vomita e chi cade in anoressia....

C'è chi muore purtroppo
--
Ciao
Lorenzo

http://www.ildietista.it
Nicola Larosa
2006-11-20 12:05:37 UTC
Permalink
Post by Lorenzo®
E per favore piantiamola con sta storia delle glicemia che sballa!
La glicemia sballa solo nei diabetici, quelle piccole variazioni date dai
pasti sono la norma.
Affermazione pesante. Fondata su che?
--
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

The redundant use in other languages of braces AS WELL AS indentation (the
former to help the parser, and the latter to help the human reader) was an
effective duplication of the author's intent. That duplication in other
languages, a fundamental original sin, was missing in Python. It was cool!
;-) -- Jim Roskind, June 2006
Lorenzo®
2006-11-20 13:16:28 UTC
Permalink
"Nicola Larosa" <nico-***@m-tekNico.net> ha scritto nel messaggio
news:456199e7
Post by Nicola Larosa
Post by Lorenzo®
E per favore piantiamola con sta storia delle glicemia che sballa!
La glicemia sballa solo nei diabetici, quelle piccole variazioni date dai
pasti sono la norma.
Affermazione pesante. Fondata su che?
he he,
sui libri di fisiologia, sai come si fanno i carichi glicemici per la
verifica del diabete?

Una dose di zuccheri semplici e tot tempo per stabilizzare...

Se l'insulina funziona è la norma che la glicemia non esca da certi range
minimi,
altrimenti si è diabetici.

Certo che non è la glicemia il problema, ma tipo numero e quantità dei
pasti,
questo tirare sempre in ballo la glicemia e l'insulina è solo fumo,
sono problemi per i diabetici.
Le persone sane che si alimentano correttamente se ne possono
tranquillamente
sbattere della glicemia post prandiale e dell'indice glicemico.

Io posso mangiare tranquillamente il caffè con lo zucchero o una fetta di
torta
in una dieta bilanciata ci stanno perfettamente.

E una visione più complessiva degli alimenti introdotti da valutare non
il singolo alimento o la singola reazione metabolica, che per essere precisi
a stare a verificare le reazioni metaboliche corporee sono una parete di tre
metri per tre scritte a carattere 12, la gran parte interconnesse.

Parlare di colpa dell'insulina della glicemia è semplicistico a livello
estremo,
ma fa vendere libri...
--
Ciao
Lorenzo

http://www.ildietista.it
Enrico C
2006-11-20 15:44:23 UTC
Permalink
Post by Lorenzo®
news:456199e7
Post by Nicola Larosa
Post by Lorenzo®
E per favore piantiamola con sta storia delle glicemia che sballa!
La glicemia sballa solo nei diabetici, quelle piccole variazioni date dai
pasti sono la norma.
Affermazione pesante. Fondata su che?
he he,
sui libri di fisiologia,
Però ci sono anche le persone "prediabetiche", non diabetiche ma
predisposte al diabete o che comunque non hanno
un metabolismo degli zuccheri perfettamente efficiente.

Negli USA si calcola che ci siano 21 milioni di diabetici, ma ben 54
milioni di "prediabetici", spesso anche sovrappeso o obesi, su un totale di
circa 300 milioni di abitanti.
Post by Lorenzo®
sai come si fanno i carichi glicemici per la verifica del diabete?
Una dose di zuccheri semplici e tot tempo per stabilizzare...
Se l'insulina funziona è la norma che la glicemia non esca da certi range
minimi, altrimenti si è diabetici.
Infatti, se la glicemia (misurata dopo due ore dalla somministrazione della
dose di zuccheri semplici) sale a 200 mg/dL, si dice che la persona ha il
diabete.

Se invece la glicemia non supera i 140 mg/dL, la persona ha una normale
tolleranza al glucosio.

Esiste però anche la fascia intermedia, quelli con glicemia tra 140 e 199,
dove si parla di alterata tolleranza al glucosio, in inglese
"Impaired Glucose Tolerance" (IGT)

http://www.joslin.org/Beginners_guide_545.asp
http://www.progettodiabete.org/indice_ie1000.html?expert/e1_10.html
Post by Lorenzo®
Certo che non è la glicemia il problema, ma tipo numero e quantità dei
pasti, questo tirare sempre in ballo la glicemia e l'insulina è solo
fumo, sono problemi per i diabetici. Le persone sane che si alimentano
correttamente se ne possono tranquillamente sbattere della glicemia post
prandiale e dell'indice glicemico.
Epperò, se una persona è "prediabetica" (e magari non lo sa)?
Post by Lorenzo®
Io posso mangiare tranquillamente il caffè con lo zucchero o una fetta di
torta in una dieta bilanciata ci stanno perfettamente.
[...]

Infatti, la reazione varia da individuo a individuo. Una persona "normale"
tollera tranquillamente la fetta di torta, come dici, mentre viceversa per
un diabetico anche una fonte di carboidrati teoricamente "favorevole", per
esempio cereali integrali, può causare picchi di glicemia eccessivi!

Per questo, a quanto capisco, una dieta basata sul carico glicemico e sulla
scelta di carboidrati "favorevoli", come la Zona, può essere una
restrizione non necessaria per alcune persone, e viceversa non sufficiente
per un diabetico.

Forse però è utile per quella fascia intermedia di persone che non hanno il
diabete ma non hanno neanche un metabolismo perfettamente efficiente, cioè
"reagiscono male" agli zuccheri (?)

Inoltre, credo che anche una persona "normale" dal punto di vista della
tolleranza glicemica, ma sovrappeso, farà bene a limitare dolcetti,
zuccheri aggiunti a cibi e bevande, pane bianco raffinato in aggiunta alle
portate, piattoni di pasta, ecc.... che spesso sono poco sazianti in
rapporto alle calorie e dunque mal si conciliano con una dieta ipocalorica.
rusca_64
2006-11-20 16:54:52 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Per questo, a quanto capisco, una dieta basata sul carico glicemico e sulla
scelta di carboidrati "favorevoli", come la Zona, può essere una
restrizione non necessaria per alcune persone, e viceversa non sufficiente
per un diabetico.
mi sto segnando tutto ,
la zona non va bene agli atleti endurance
è una restrizione non necessaria x chi sta bene ( ma va ? )
e non è sufficiente x un diabetico ...

mi sa che alla fine ne troverò altri...
Post by Enrico C
Inoltre, credo che anche una persona "normale" dal punto di vista della
tolleranza glicemica, ma sovrappeso, farà bene a limitare dolcetti,
zuccheri aggiunti a cibi e bevande, pane bianco raffinato in aggiunta alle
portate, piattoni di pasta, ecc....
e per capire questo bisogna ricorrere alla zona ?
non bastano i consigli di un buon dietologo ?
senza offesa , ma ci sei arrivato pure te , che pur essendo molto
preparato non ti sei mai spacciato x un dietologo o nutrizionalista ....
Post by Enrico C
che spesso sono poco sazianti in
rapporto alle calorie e dunque mal si conciliano con una dieta
ipocalorica.
figuarati se non ce la mettevi dentro un altra volta la storia della
sazietà.....:-)))))))
dio santo , qualche volta ti invito a casa mia e ti faccio vedere io come
si fa a far la cucina saziante :-))

rusca
--
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Lorenzo®
2006-11-20 17:06:48 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Post by Nicola Larosa
Post by Lorenzo®
E per favore piantiamola con sta storia delle glicemia che sballa!
La glicemia sballa solo nei diabetici, quelle piccole variazioni date dai
pasti sono la norma.
Affermazione pesante. Fondata su che?
he he,
sui libri di fisiologia,
Però ci sono anche le persone "prediabetiche", non diabetiche ma
predisposte al diabete o che comunque non hanno
un metabolismo degli zuccheri perfettamente efficiente.
Negli USA si calcola che ci siano 21 milioni di diabetici, ma ben 54
milioni di "prediabetici", spesso anche sovrappeso o obesi, su un totale di
circa 300 milioni di abitanti.
Qui apriamo il capitolo dolente degli interessi delle industrie
farmaceutiche...

Sai i parametri del diabete sono fatti a tavolino, ora c'è la sindrome
diabetica
e le intolleranze agli zuccheri.

La sai la differenza vera?

Qualche miliardo di dollari in farmaci ogni punto di abbassamento del range
della curva glicemica considerata premalattia.

Lo hanno fatto anche per i parametri del sangue e le terapie antinfarto.

Perchè fare solo x curando i malati e non fare x per 1 miliardo curando i
premalati
che catalogo a tavolino, e poi i pre pre malati.

Schifezze!
Post by Enrico C
Esiste però anche la fascia intermedia, quelli con glicemia tra 140 e 199,
dove si parla di alterata tolleranza al glucosio, in inglese
"Impaired Glucose Tolerance" (IGT)
http://www.joslin.org/Beginners_guide_545.asp
http://www.progettodiabete.org/indice_ie1000.html?expert/e1_10.html
Si esiste, come esistono qualche milione di diabetici che hanno il diabete
e non lo sanno (solo in Italia).
Secondo te (questi IGT) se non hanno familiarità al diabete e seguono
una dieta corretta sono malati da curare?
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Certo che non è la glicemia il problema, ma tipo numero e quantità dei
pasti, questo tirare sempre in ballo la glicemia e l'insulina è solo
fumo, sono problemi per i diabetici. Le persone sane che si alimentano
correttamente se ne possono tranquillamente sbattere della glicemia post
prandiale e dell'indice glicemico.
Epperò, se una persona è "prediabetica" (e magari non lo sa)?
Siamo tutti prediabetici con l'età, la vera discriminante è siamo malati
da curare o no?
Per l'industria si, ma l'invecchiamento non è una malattia e dato che
cominciamo ad invecchiare dal momento che veniamo al mondo....

I diabetici sono malati e gli obesi sono a malati curiamo quelli,
poi i sani se mangiano regolarmante pasti corretti se ne sbattono
delle curve glicemiche.
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Io posso mangiare tranquillamente il caffè con lo zucchero o una fetta di
torta in una dieta bilanciata ci stanno perfettamente.
[...]
Infatti, la reazione varia da individuo a individuo. Una persona "normale"
tollera tranquillamente la fetta di torta, come dici, mentre viceversa per
un diabetico anche una fonte di carboidrati teoricamente "favorevole", per
esempio cereali integrali, può causare picchi di glicemia eccessivi!
Ad un diabetico (bisogna vedere a che livello e che tipo di diabete ha)
sotto controllo non si negano i carboidrati complessi, poi prende l'insulina
e via
o se meno grave i farmaci orali.
Non credere che la dieta si discosti molto da una dieta mediterranea
integralista.
Post by Enrico C
Per questo, a quanto capisco, una dieta basata sul carico glicemico e sulla
scelta di carboidrati "favorevoli", come la Zona, può essere una
restrizione non necessaria per alcune persone, e viceversa non sufficiente
per un diabetico.
C'è di più le proteine sono fondamentali, dato che un diabetico (vero) ha
una serie
di complicanze potenziali a carattere anche e non solo renale, percui
meno affatica i reni con carichi azotati meglio è.
Post by Enrico C
Forse però è utile per quella fascia intermedia di persone che non hanno il
diabete ma non hanno neanche un metabolismo perfettamente efficiente, cioè
"reagiscono male" agli zuccheri (?)
Inoltre, credo che anche una persona "normale" dal punto di vista della
tolleranza glicemica, ma sovrappeso, farà bene a limitare dolcetti,
zuccheri aggiunti a cibi e bevande, pane bianco raffinato in aggiunta alle
portate, piattoni di pasta, ecc.... che spesso sono poco sazianti in
rapporto alle calorie e dunque mal si conciliano con una dieta
ipocalorica.
Vedi io la penso così, sarebbe auspicabile seguire la dieta mediterranea
a livello integrale come era una volta ma riducendo molto le porzioni
essendo molti minori i consumi.
Via a tutti gli zuccheri semplici che non siano la frutta, o limitarli
moltissimo
sopratutto in considerazione del fatto che i carboidrati tendono ad essere
associati con i grassi (altamente calorici).

Il probelma della sazietà è anche in parte un discorso di disciplina,
tutti tenderebbero ad esagerare io tranquillamente che sia un pasto
low carb (per dire) mi mangerei delle porzionii tali da annullare il
discorso
ipocalorico...
--
Ciao
Lorenzo

http://www.ildietista.it
Enrico C
2006-11-20 23:12:06 UTC
Permalink
On Mon, 20 Nov 2006 18:06:48 +0100, Lorenzo® wrote:

[...]
Post by Lorenzo®
Secondo te (questi IGT) se non hanno familiarità al diabete e seguono
una dieta corretta sono malati da curare?
Appunto stiamo parlando di diete e stili di vita, non di farmaci. :)

[...]
Post by Lorenzo®
I diabetici sono malati e gli obesi sono a malati curiamo quelli,
poi i sani se mangiano regolarmante pasti corretti se ne sbattono
delle curve glicemiche.
Ma i "pasti corretti" per una persona con alterata tolleranza al glucosio
non dovrebbero anche tener conto delle curve glicemiche?
Post by Lorenzo®
Ad un diabetico (bisogna vedere a che livello e che tipo di diabete ha)
sotto controllo non si negano i carboidrati complessi, poi prende l'insulina
e via o se meno grave i farmaci orali.
Sull'aspetto farmacologico del trattamento del diabete sono del tutto
ignorante, prendo atto di quello che dici. :)
Suppongo però che tanto migliore è la dieta e lo stile di vita, tanto meno
il diabetico dovrà fare ricorso ai farmaci.
Post by Lorenzo®
Non credere che la dieta si discosti molto da una dieta mediterranea
integralista.
A parte le personalizzazioni per ciascun paziente, mi pare che esistono
diversi modelli dietetici per i diabetici.

L'American Diabetes Association (ADA) si basa sulla classica "piramide"
alimentare USDA americana, basata sui cereali, con qualche aggiustamento
http://www.diabetes.org/nutrition-and-recipes/nutrition/foodpyramid.jsp

Il Joslin Center della Harvard invece dà criteri che non sono lontani dalla
Zona, come percentuali e anche come scelta di alimenti.
http://www.joslin.org/managing_your_diabetes_3231.asp

Anche una dieta vegana very-high-carb ma low-glycemic pare aver dato buoni
risultati in uno studio, anche migliori della dieta ufficiale ADA.
http://care.diabetesjournals.org/cgi/content/full/29/8/1777

Insomma, forse non c'è *una sola* dieta per il diabete.
Post by Lorenzo®
C'è di più le proteine sono fondamentali, dato che un diabetico (vero) ha
una serie di complicanze potenziali a carattere anche e non solo renale, percui
meno affatica i reni con carichi azotati meglio è.
Tuttavia, il Joslin Center si differenzia nel raccomandare ai diabetici una
dieta contenuta in carboidrati (40%), scegliendo preferibilmente carbo
ricchi in fibre, e più alta in proteine, per chi non è malato di reni.


http://www.joslin.org/managing_your_diabetes_3231.asp

The biggest difference between the USDA’s guidelines and Joslin’s is the
recommendation of fewer carbohydrates and more protein in the diet, as
recent studies have shown that this helps people eat less and lose weight.

The following are Joslin’s guideline essentials (shown as approximate
percents of daily calories):

Carbohydrate: 40 percent from carbohydrates, including at least 20-35 grams
of fiber. Best carbohydrate/high-fiber sources: fresh vegetables, fruits,
beans and whole-grain foods. Eat less of these carbs: pasta, white bread,
white potatoes and sugary cereals.

Protein: 20-30 percent from protein (unless you have kidney disease). Best
protein sources: fish, skinless chicken or turkey, nonfat or low-fat dairy
products, tofu and legumes (beans and peas).

Fat: 30-35 percent from fat (mostly mono- and polyunsaturated fats). Best
fat sources: olive oil, canola oil, nuts, seeds and fatty fish like salmon.

[...]

An essential component of any healthy lifestyle is physical activity.Joslin
encourages a target of 60–90 minutes of modest-intensity physical activity
(including cardiovascular, stretching and strength training) most days of
the week, with a minimum of 150–175 minutes per week.
Post by Lorenzo®
Vedi io la penso così, sarebbe auspicabile seguire la dieta mediterranea
a livello integrale come era una volta ma riducendo molto le porzioni
essendo molti minori i consumi.
Cioè una dieta fatta apposta per dare energie in tempi di fatica fisica e
relativa povertà?, ricca in pane, polenta, pasta e vino, verdure, legumi...
e con circa un terzo delle calorie da grassi, olio, grasso suino, salumi,
uova, formaggi grassi.. com'era quella dei nostri bisnonni?
Post by Lorenzo®
Via a tutti gli zuccheri semplici che non siano la frutta, o limitarli
moltissimo sopratutto in considerazione del fatto che i carboidrati tendono ad essere
associati con i grassi (altamente calorici).
Non ho capito questo punto! Pane e marmellata è OK visto che non contiene
grassi? ;)
Post by Lorenzo®
Il probelma della sazietà è anche in parte un discorso di disciplina,
tutti tenderebbero ad esagerare io tranquillamente che sia un pasto
low carb (per dire) mi mangerei delle porzionii tali da annullare il
discorso ipocalorico...
Ma, disciplina a parte, mezzo chilo di spinaci sazia più di una fettina di
pane bianco, ma le calorie sono più o meno le stesse.
Lorenzo®
2006-11-21 13:51:13 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Secondo te (questi IGT) se non hanno familiarità al diabete e seguono
una dieta corretta sono malati da curare?
Appunto stiamo parlando di diete e stili di vita, non di farmaci. :)
Io intendo cura anche la dieta essendo per un malato un atto medico
è chiamata dietoterapia...
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
I diabetici sono malati e gli obesi sono a malati curiamo quelli,
poi i sani se mangiano regolarmante pasti corretti se ne sbattono
delle curve glicemiche.
Ma i "pasti corretti" per una persona con alterata tolleranza al glucosio
non dovrebbero anche tener conto delle curve glicemiche?
Inutilmente precisi, tieni conto che non si parla ancora di malattia
e che quindi un intevento che modifichi la dieta in modo sostanziale
potrebbe essere una forzatura.
Un atto interventistico potrebbe fare danni da ritorno, tipo abbuffate
e rotture complete con la dieta, parlaimo di persone non di macchine a
cui devi mettere la benzina...
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Ad un diabetico (bisogna vedere a che livello e che tipo di diabete ha)
sotto controllo non si negano i carboidrati complessi, poi prende l'insulina
e via o se meno grave i farmaci orali.
Sull'aspetto farmacologico del trattamento del diabete sono del tutto
ignorante, prendo atto di quello che dici. :)
Suppongo però che tanto migliore è la dieta e lo stile di vita, tanto meno
il diabetico dovrà fare ricorso ai farmaci.
E così, ma purtroppo al 80% i diabetici preferiscono sbattersene della
dieta e poi prendere le pillole o farsi l'insulina (non parliamo del tipo
1).
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Non credere che la dieta si discosti molto da una dieta mediterranea
integralista.
A parte le personalizzazioni per ciascun paziente, mi pare che esistono
diversi modelli dietetici per i diabetici.
L'American Diabetes Association (ADA) si basa sulla classica "piramide"
alimentare USDA americana, basata sui cereali, con qualche aggiustamento
http://www.diabetes.org/nutrition-and-recipes/nutrition/foodpyramid.jsp
Il Joslin Center della Harvard invece dà criteri che non sono lontani dalla
Zona, come percentuali e anche come scelta di alimenti.
http://www.joslin.org/managing_your_diabetes_3231.asp
Anche una dieta vegana very-high-carb ma low-glycemic pare aver dato buoni
risultati in uno studio, anche migliori della dieta ufficiale ADA.
http://care.diabetesjournals.org/cgi/content/full/29/8/1777
Insomma, forse non c'è *una sola* dieta per il diabete.
Ci sono molte correnti di pensiero, ma al momento l'ufficiale
è quella di una specie di mediterranea con controllo degli alimenti
elevato indice glicemico.
Quella della low carb è in discussione anche perchè le proteine in
combinazione
possono dare ripsoste glicemiche simili agli zuccheri.
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
C'è di più le proteine sono fondamentali, dato che un diabetico (vero) ha
una serie di complicanze potenziali a carattere anche e non solo renale, percui
meno affatica i reni con carichi azotati meglio è.
Tuttavia, il Joslin Center si differenzia nel raccomandare ai diabetici una
dieta contenuta in carboidrati (40%), scegliendo preferibilmente carbo
ricchi in fibre, e più alta in proteine, per chi non è malato di reni.
Ma al 40% sono daccordo pure io, io lascerei lasca la fascia dei
carboidrati.
Sulle proteine dipende da cosa intende, perchè mi citi % non grammi e ci
passa
una bella differenza.
Io non adrei sopra il grammo per Kg, ma alla fine gira e rigira diventa
ipocalorica...


CUT
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Vedi io la penso così, sarebbe auspicabile seguire la dieta mediterranea
a livello integrale come era una volta ma riducendo molto le porzioni
essendo molti minori i consumi.
Cioè una dieta fatta apposta per dare energie in tempi di fatica fisica e
relativa povertà?, ricca in pane, polenta, pasta e vino, verdure, legumi...
e con circa un terzo delle calorie da grassi, olio, grasso suino, salumi,
uova, formaggi grassi.. com'era quella dei nostri bisnonni?
Ricca in varietà ma non nella quantità, le uova sono state rivalutate,
il grasso suino idem meno i formaggi che limiterei molto, pane integrale
e pasta moderatamente.

Quello che fa male sono i grassi schifezza che ci propongono le industrie
alimentari oggi, le raffinazioni e le eleborazioni i conservanti e i
coloranti
il nostro organismo ne conosce poco di queste sostanze e molte sono
sospettate
di interagire con i cicli metabolici in senso negativo, tossicità croniche
tumori ecc...

E ricordiamo come punto cardine, se aumento l'attività fisica aumenta la
massa magra
che consuma anche a riposo, ossidi grassi e zuccheri che non si depositano,
miglioro la risposta all'insulina e la tolleranza al glucosio, ossido meglio
grassi e
ho meno scorie azotate in quanto trattengo gli amminoacidi nei muscoli.

Insomma posso pemettermi molti di più dal lato degli introiti.

Il probelma è che oggi consumiamo in attività talmente poco che posta una
quota calorica suffciente a mantenerci in salute si creano per forza delle
carenze alimentari.

Per farti capire, poste tot proteine carbo e grassi, posto tot la quota
calorica
globale (molto in basso) allora potrei avere un introito proteico
insuffciente
o un introito di grassi così basso da inficiare l'apporto dei grassi
essenziali.

Una dieta ipocalorica è quasi per forza iperproteica in % in quanto
sotto a 1 gr kg non si va.
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Via a tutti gli zuccheri semplici che non siano la frutta, o limitarli
moltissimo sopratutto in considerazione del fatto che i carboidrati tendono ad essere
associati con i grassi (altamente calorici).
Non ho capito questo punto! Pane e marmellata è OK visto che non contiene
grassi? ;)
Ahem, la marmellata è quasi tutto zucchero aggiunto come conservante. ;-)

Comunque a colazione non vedo perchè no, magari non zucchero il latte o il
caffè
e mi gioco la quota sulla marmellata.
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Il probelma della sazietà è anche in parte un discorso di disciplina,
tutti tenderebbero ad esagerare io tranquillamente che sia un pasto
low carb (per dire) mi mangerei delle porzionii tali da annullare il
discorso ipocalorico...
Ma, disciplina a parte, mezzo chilo di spinaci sazia più di una fettina di
pane bianco, ma le calorie sono più o meno le stesse.
Non credo che sia agevole buttare giù 500gr di spinaci è improponibile.
Inoltre come li mangi, senza olio? ;-)
--
Ciao
Lorenzo

http://www.ildietista.it
rusca_64
2006-11-21 15:14:37 UTC
Permalink
Post by Lorenzo®
Post by Enrico C
mezzo chilo di spinaci sazia più di una fettina di
pane bianco, ma le calorie sono più o meno le stesse.
Non credo che sia agevole buttare giù 500gr di spinaci è improponibile.
Inoltre come li mangi, senza olio? ;-)
a casa mia la porzione media di spinacci è sempre di 500 gr ..
buonissimi e assai appettitosi se dai una spolverata di grana
c.a. 15 gr.
Senza nell'altro.
Il problema degli spinacci e che li finisci alla svelta...

rusca
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Enrico C
2006-11-21 16:59:34 UTC
Permalink
Post by rusca_64
a casa mia la porzione media di spinacci è sempre di 500 gr ..
Infatti :)

Ma anche radicchio rosso, cavolfiore, zucchine, cicoria, broccoletti, ecc.
ecc... in quantità.
Se non si hanno problemi a digerire le verdure, mi pare una buona base di
partenza per riempire la pancia in maniera salutare, qualsiasi tipo di
dieta si scelga.
Enrico C
2006-11-21 15:18:38 UTC
Permalink
Post by Lorenzo®
Post by Enrico C
Appunto stiamo parlando di diete e stili di vita, non di farmaci. :)
Io intendo cura anche la dieta essendo per un malato un atto medico
è chiamata dietoterapia...
D'accordo, ma in tal caso dove sono gli "interessi delle industrie
farmaceutiche..." di cui parlavi?
Post by Lorenzo®
Post by Enrico C
Ma i "pasti corretti" per una persona con alterata tolleranza al glucosio
non dovrebbero anche tener conto delle curve glicemiche?
Inutilmente precisi, tieni conto che non si parla ancora di malattia
e che quindi un intevento che modifichi la dieta in modo sostanziale
potrebbe essere una forzatura.
Un atto interventistico potrebbe fare danni da ritorno, tipo abbuffate
e rotture complete con la dieta, parlaimo di persone non di macchine a
cui devi mettere la benzina...
D'accordo, niente forzature, ma una correzione del modo di mangiare e dello
stile di vita va pur proposta, a un prediabetico sovrappeso o obeso.
Post by Lorenzo®
Post by Enrico C
Sull'aspetto farmacologico del trattamento del diabete sono del tutto
ignorante, prendo atto di quello che dici. :)
Suppongo però che tanto migliore è la dieta e lo stile di vita, tanto meno
il diabetico dovrà fare ricorso ai farmaci.
E così, ma purtroppo al 80% i diabetici preferiscono sbattersene della
dieta e poi prendere le pillole o farsi l'insulina (non parliamo del tipo
1).
Ma allora "gli interessi delle industrie farmaceutiche" sono all'opposto,
che le persone non cambino dieta e stile di vita, per poi vendergli la
pillola che "limita i danni"!

Se l'80% dei diabetici non rispetta la dieta ufficiale, poi, non vorrà dire
che forse quella dieta non è soddisfacente e saziante, almeno non per
tutti, e per alcune persone vanno tentate diete diverse?
Post by Lorenzo®
Ci sono molte correnti di pensiero, ma al momento l'ufficiale
è quella di una specie di mediterranea con controllo degli alimenti
elevato indice glicemico.
In pratica dove posso leggere le "linee guida" per diabete e prediabete
applicate in Italia?
Post by Lorenzo®
Quella della low carb è in discussione anche perchè le proteine in
combinazione possono dare ripsoste glicemiche simili agli zuccheri.
Secondo Albanesi, "a parità di calorie, il picco glicemico postprandiale
(dal quale dipende la risposta insulinica) ... dipende dall'indice
K=C+0,5P+0,1G ".
http://www.albanesi.it/VMS/zona.htm

E' esattamente così?
A me, a naso, pare un po' semplicistico, perché per esempio non considera
la struttura materiale dell'alimento, la presenza di fibre, nonché la
capacità di regolazione nei soggetti sani... o sbaglio?
Post by Lorenzo®
Ma al 40% sono daccordo pure io,
io lascerei lasca la fascia dei carboidrati.
Cioè, non ho capito, dici dal 40% in su?
Post by Lorenzo®
Sulle proteine dipende da cosa intende, perchè mi citi % non grammi e ci
passa una bella differenza.
Io non adrei sopra il grammo per Kg, ma alla fine gira e rigira diventa
ipocalorica...
Mi pare che parlino di diete ipocaloriche, dunque le quantità assolute in
grammi non dovrebbero essere molto alte. 20-30% di proteine su 1500
calorie, per esempio, dovrebbe essere tra 1 e 1,5 g di proteine a occhio e
croce (sempre con l'avvertenza che non si applica ai malati di reni).
Post by Lorenzo®
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Vedi io la penso così, sarebbe auspicabile seguire la dieta mediterranea
a livello integrale come era una volta ma riducendo molto le porzioni
essendo molti minori i consumi.
[...]
Post by Lorenzo®
Ricca in varietà ma non nella quantità, le uova sono state rivalutate,
Ok.
Post by Lorenzo®
il grasso suino idem
Questo è interessante, daresti qualche elemento in più?
Post by Lorenzo®
meno i formaggi che limiterei molto,
E il paradosso francese? ;-)
E i formagggi della tradizione italiana, o di quella greca?


Riporto un post di s.m.n. che propone alcuni elementi di "rivalutazione"
anche dei formaggi... (ma NON del burro).


<news:***@4ax.com>
| On 17 Nov 2006 06:03:48 -0800, "ck" wrote:
|
| >I like Brie and Goat cheese very much. I am wondering having Brie and
| >Goat Cheese will increase bad cholesterol.
| >Would anyone please provide some information?
| >
| Cheese does not increase LDL much, at least if you don't overdo it,
| and if your diet is otherwise healthy and includes enough vegetables,
| fruit and fatty fish. Eating cheese didn't seem to affect very
| unfavorably the participants of the Lyon Diet Heart Study: despite
| eating cheese their CHD event and mortality was reduced 70% in
| relation to control group. And if we believe Serge Renaud, the
| originator and one of the authors of the Lyon Diet Heart Study, and
| why wouldn't we, cheese has never been associated with CHD:
|
| Bruno Simini.
| Serge Renaud: from French paradox to Cretan miracle
| Lancet, Volume 355, Number 9197, 01 January 2000
| <http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140673605719905/fulltext>
|
| "Renaud's answer is simple. The participants in the Lyon
| study ate like Cretans: no butter, cream, or milk; lots
| of vegetables, fruit, bread, and cereals; and little
| meat. For the study, Renaud designed a margarine similar
| in composition to olive oil, but enriched in a-linolenic
| acid. Patients ate cheese (“a 9000 year old invention not
| linked to coronary disease”) and, of course, drank wine."
|
|
| An interesting quote from the Wikipedia page
|
| Cheese - Wikipedia, the free encyclopedia
| <http://en.wikipedia.org/wiki/Cheese>:
|
| "... Whether cheese's highly saturated fat actually leads to an
| increased risk of heart disease is called into question when
| considering France and Greece, which lead the world in cheese
| eating (more than 14 ounces (400 grams) a week per person, or over
| 45 pounds (20 kg) a year) yet have relatively low rates of heart
| disease.[14] ..."
|
| The article
|
| FINFOOD - Finland eighth in cheese consumption
| <http://www.finfood.fi/finfood/finnfoo1.nsf/print/A60CF138ED337B94C22571C0004005F5?opendocument>
|
| also claims that the top three countries in cheese consumption are
| France, Greece and Iceland. France and Greece have low rates of heart
| disease and Iceland is one of the leading countries in life
| expectancy. The article also says that the cheese consumption of the
| Finns has nearly doubled in 50 years. During the same period CHD
| mortality has plummeted in Finland.
|
|
| Cheese does not seem to affect serum lipis unfavorably:
|
| Colquhoun DM, Somerset S, Irish K, Leontjew LM.
| Cheese added to a low fat diet does not affect serum lipids.
| Asia Pac J Clin Nutr. 2003;12 Suppl:S65.
| PMID: 15023695 [PubMed - in process]
| <http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=15023695&>
|
| "Background - Dietary fat is the major macronutrient that
| modifies lipids and lipoproteins. Saturated fat increases LDL,
| HDL with minimal effect on triglycerides. Part of the French
| Paradox is high intake of cheeses and low rates of CHD. The
| effect of cheeses on serum lipids has not been investigated.
| Method - 20 patients had baseline cholesterol, 4 week low fat
| (LF) diet (< 25% of calories as fat) followed by 4 week cheese
| diet (100g of camembert daily, 32-35% of calories of fat).
| Plasma Lipids were measured at baseline, after LF, and after
| cheese diet. Patients had dietary counseling at LF and cheese.
| Food intake was assessed by 3 day dietary diaries at the end of
| each diet period. Results - During LF compared to baseline,
| Total cholesterol, HDL and LDL (Friedewald calculation) dropped
| significantly (P=0.001, P=0.0001 and P=0.008). No other changes
| were detected. Conclusions - On the background of a LF diet,
| including cheese is not associated with adverse effects on
| serum lipids. Fermentation presumably is responsible for these
| favorable effects."
|
| Nestel PJ, Chronopulos A, Cehun M.
| Dairy fat in cheese raises LDL cholesterol less than that in butter in
| mildly hypercholesterolaemic subjects.
| Eur J Clin Nutr. 2005 Sep;59(9):1059-63.
| PMID: 16015270 [PubMed - indexed for MEDLINE]
| <http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=16015270>
|
| "... CONCLUSION: A total of 40 g dairy fat eaten daily for 4 weeks
| as butter, but not as cheese, raised total and LDL cholesterol
| significantly compared with a diet containing significantly less
| saturated fat. Dietary advice regarding cheese consumption may
| require modification."
|
| Biong AS, Muller H, Seljeflot I, Veierod MB, Pedersen JI.
| A comparison of the effects of cheese and butter on serum lipids,
| haemostatic variables and homocysteine.
| Br J Nutr. 2004 Nov;92(5):791-7.
| PMID: 15533268 [PubMed - indexed for MEDLINE]
| <http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=15533268>
|
| "... Total cholesterol was significantly lower after the CH diet
| than after the BC diet (-0.27 mmol/l; P=0.03), while the
| difference in LDL-cholesterol was found to be below
| significance level (-0.22 mmol/l; P=0.06). There were no
| significant differences in HDL-cholesterol, triacylglycerols,
| apo A-I, apo B or lipoprotein (a), haemostatic variables and
| homocysteine between the diets. The results indicate that, at
| equal fat content, cheese may be less cholesterol increasing
| than butter. ..."
|
| Tholstrup T, Hoy CE, Andersen LN, Christensen RD, Sandstrom B.
| Does fat in milk, butter and cheese affect blood lipids and
| cholesterol differently?
| J Am Coll Nutr. 2004 Apr;23(2):169-76.
| PMID: 15047684 [PubMed - in process]
| <http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=15047684>
|
| "... RESULTS: Fasting LDL cholesterol concentration was
| significantly higher after butter than cheese diet (p = 0.037),
| with a borderline significant difference in total cholesterol
| (p = 0.054) after the experimental periods of three weeks.
| Postprandial glucose showed a higher response after cheese diet
| than after milk diet (p = 0.010, diet x time interaction).
| CONCLUSIONS: A different effect of fat in milk and butter could
| not be confirmed in this study. The moderately lower LDL
| cholesterol after cheese diet compared to butter diet should be
| investigated further..."
|
| Hauswirth CB, Scheeder MR, Beer JH.
| High {omega}-3 Fatty Acid Content in Alpine Cheese. The Basis for an
| Alpine Paradox.
| Circulation. 2004 Jan 6;109(1):103-7. Epub 2003 Dec 15.
| PMID: 14676141 [PubMed - as supplied by publisher]
| <http://circ.ahajournals.org/cgi/content/full/109/1/103>
| <http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=14676141&dopt=Abstract>
|
| Segall JJ.
| Why is cheese safe for the coronary arteries?
| Int J Cardiol. 1992 May;35(2):281-3. No abstract available.
| PMID: 1572753 [PubMed - indexed for MEDLINE]
| <http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=1572753>
|
|
| --
| Matti Narkia
Post by Lorenzo®
pane integrale e pasta moderatamente.
D'accordo, ma se dici "meno" di qualcosa, la domanda è con cosa
sostituisci? se non vuoi affamare... :)
Post by Lorenzo®
Quello che fa male sono i grassi schifezza che ci propongono le
industrie alimentari oggi, le raffinazioni e le eleborazioni i
conservanti e i coloranti
Praticamente stai descrivendo il 90% dei prodotti sugli scaffali di un
supermercato!
Post by Lorenzo®
il nostro organismo ne conosce poco di queste
sostanze e molte sono sospettate di interagire con i cicli metabolici in
senso negativo, tossicità croniche tumori ecc...
Eppure sono in commercio, come mai?
Post by Lorenzo®
E ricordiamo come punto cardine, se aumento l'attività fisica
Eh, a proposito di cambiamenti che non è facile imporre...! ;-)
Post by Lorenzo®
aumenta la massa magra che consuma anche a riposo, ossidi grassi e
zuccheri che non si depositano, miglioro la risposta all'insulina e la
tolleranza al glucosio, ossido meglio grassi e ho meno scorie azotate in
quanto trattengo gli amminoacidi nei muscoli.
Insomma posso pemettermi molti di più dal lato degli introiti.
Ok, posso condividere, ma qualche pigrone potrebbe obiettare: perché devo
sbattermi in palestra per potermi permettere una fetta di pane in più,
quando posso direttamente evitare la fetta di pane? ;-)
Post by Lorenzo®
Il probelma è che oggi consumiamo in attività talmente poco che posta una
quota calorica suffciente a mantenerci in salute si creano per forza delle
carenze alimentari.
Per farti capire, poste tot proteine carbo e grassi, posto tot la quota
calorica globale (molto in basso) allora potrei avere un introito
proteico insuffciente o un introito di grassi così basso da inficiare
l'apporto dei grassi essenziali.
[...snip...]
Post by Lorenzo®
Non credo che sia agevole buttare giù 500gr di spinaci è improponibile.
[...]

Ehm... ;-)
--
Enrico C

"Match the energy ingested to the energy expended by controlling both
eating and exercise. "
Lorenzo®
2006-11-21 17:08:26 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Post by Enrico C
Appunto stiamo parlando di diete e stili di vita, non di farmaci. :)
Io intendo cura anche la dieta essendo per un malato un atto medico
è chiamata dietoterapia...
D'accordo, ma in tal caso dove sono gli "interessi delle industrie
farmaceutiche..." di cui parlavi?
Non ti seguo più scusa ;-)
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Post by Enrico C
Ma i "pasti corretti" per una persona con alterata tolleranza al glucosio
non dovrebbero anche tener conto delle curve glicemiche?
Inutilmente precisi, tieni conto che non si parla ancora di malattia
e che quindi un intevento che modifichi la dieta in modo sostanziale
potrebbe essere una forzatura.
Un atto interventistico potrebbe fare danni da ritorno, tipo abbuffate
e rotture complete con la dieta, parlaimo di persone non di macchine a
cui devi mettere la benzina...
D'accordo, niente forzature, ma una correzione del modo di mangiare e dello
stile di vita va pur proposta, a un prediabetico sovrappeso o obeso.
Si
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Post by Enrico C
Sull'aspetto farmacologico del trattamento del diabete sono del tutto
ignorante, prendo atto di quello che dici. :)
Suppongo però che tanto migliore è la dieta e lo stile di vita, tanto meno
il diabetico dovrà fare ricorso ai farmaci.
E così, ma purtroppo al 80% i diabetici preferiscono sbattersene della
dieta e poi prendere le pillole o farsi l'insulina (non parliamo del tipo
1).
Ma allora "gli interessi delle industrie farmaceutiche" sono all'opposto,
che le persone non cambino dieta e stile di vita, per poi vendergli la
pillola che "limita i danni"!
In parte per i malati, ma in parte per ampliare i cosidetti pseudo malati.
Post by Enrico C
Se l'80% dei diabetici non rispetta la dieta ufficiale, poi, non vorrà dire
che forse quella dieta non è soddisfacente e saziante, almeno non per
tutti, e per alcune persone vanno tentate diete diverse?
Non è la terapia in se sono le persone che rifuggono ogni terapia
per noia per disinteresse per seguire le solite abitudini per comodità
per ignoranza ecc...
Poi ci sono i precisi, ma sono pochi.
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Ci sono molte correnti di pensiero, ma al momento l'ufficiale
è quella di una specie di mediterranea con controllo degli alimenti
elevato indice glicemico.
In pratica dove posso leggere le "linee guida" per diabete e prediabete
applicate in Italia?
Vai sui siti delle associazioni, ma non è detto che vi siano,
sono per addetti ai lavori, ci sono anche per le malattie cardiovascolari.
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Quella della low carb è in discussione anche perchè le proteine in
combinazione possono dare ripsoste glicemiche simili agli zuccheri.
Secondo Albanesi, "a parità di calorie, il picco glicemico postprandiale
(dal quale dipende la risposta insulinica) ... dipende dall'indice
K=C+0,5P+0,1G ".
http://www.albanesi.it/VMS/zona.htm
E' esattamente così?
A me, a naso, pare un po' semplicistico, perché per esempio non considera
la struttura materiale dell'alimento, la presenza di fibre, nonché la
capacità di regolazione nei soggetti sani... o sbaglio?
E semplicistico, ma per forza di cose, può essere in linea di massima.
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Ma al 40% sono daccordo pure io,
io lascerei lasca la fascia dei carboidrati.
Cioè, non ho capito, dici dal 40% in su?
dipende dalla dieta ma non trovo scandaloso arrivare anche al 40%
nel range fino al 50%
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Sulle proteine dipende da cosa intende, perchè mi citi % non grammi e ci
passa una bella differenza.
Io non adrei sopra il grammo per Kg, ma alla fine gira e rigira diventa
ipocalorica...
Mi pare che parlino di diete ipocaloriche, dunque le quantità assolute in
grammi non dovrebbero essere molto alte. 20-30% di proteine su 1500
calorie, per esempio, dovrebbe essere tra 1 e 1,5 g di proteine a occhio e
croce (sempre con l'avvertenza che non si applica ai malati di reni).
ok
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Vedi io la penso così, sarebbe auspicabile seguire la dieta mediterranea
a livello integrale come era una volta ma riducendo molto le porzioni
essendo molti minori i consumi.
[...]
Post by Lorenzo®
Ricca in varietà ma non nella quantità, le uova sono state rivalutate,
Ok.
Post by Lorenzo®
il grasso suino idem
Questo è interessante, daresti qualche elemento in più?
cerca la tipologia di grassi e la facile conversione in oleico alla quale si
presta.
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
meno i formaggi che limiterei molto,
E il paradosso francese? ;-)
E i formagggi della tradizione italiana, o di quella greca?
per la tipologia di grassi.
E il paradosso francese è stato molto rivisto.

Formaggi in generale, la ricotta non è un formaggio e va bene per tutti.
Post by Enrico C
Riporto un post di s.m.n. che propone alcuni elementi di "rivalutazione"
anche dei formaggi... (ma NON del burro).
|
| >I like Brie and Goat cheese very much. I am wondering having Brie and
| >Goat Cheese will increase bad cholesterol.
| >Would anyone please provide some information?
| >
| Cheese does not increase LDL much, at least if you don't overdo it,
| and if your diet is otherwise healthy and includes enough vegetables,
| fruit and fatty fish. Eating cheese didn't seem to affect very
| unfavorably the participants of the Lyon Diet Heart Study: despite
| eating cheese their CHD event and mortality was reduced 70% in
| relation to control group. And if we believe Serge Renaud, the
| originator and one of the authors of the Lyon Diet Heart Study, and
dipoende dalle dosi, dai tempi, dallo stato di consumo calorico in uscita

CUT
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
pane integrale e pasta moderatamente.
D'accordo, ma se dici "meno" di qualcosa, la domanda è con cosa
sostituisci? se non vuoi affamare... :)
con il resto aumentando le dosi dei cibi più sazianti, meno pasta
più pane ma distribuito nella giornata, frutta verdura ecc
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Quello che fa male sono i grassi schifezza che ci propongono le
industrie alimentari oggi, le raffinazioni e le eleborazioni i
conservanti e i coloranti
Praticamente stai descrivendo il 90% dei prodotti sugli scaffali di un
supermercato!
esatto
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
il nostro organismo ne conosce poco di queste
sostanze e molte sono sospettate di interagire con i cicli metabolici in
senso negativo, tossicità croniche tumori ecc...
Eppure sono in commercio, come mai?
Pure le sigarette le vendono senza problemi...

Nel dubbio il sistema ti fa mettere in vendita una cosa poi se sul lungo
periodo
non ci sono denunce aventi così...
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
E ricordiamo come punto cardine, se aumento l'attività fisica
Eh, a proposito di cambiamenti che non è facile imporre...! ;-)
Si ma è "IL PROBLEMA"
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
aumenta la massa magra che consuma anche a riposo, ossidi grassi e
zuccheri che non si depositano, miglioro la risposta all'insulina e la
tolleranza al glucosio, ossido meglio grassi e ho meno scorie azotate in
quanto trattengo gli amminoacidi nei muscoli.
Insomma posso pemettermi molti di più dal lato degli introiti.
Ok, posso condividere, ma qualche pigrone potrebbe obiettare: perché devo
sbattermi in palestra per potermi permettere una fetta di pane in più,
quando posso direttamente evitare la fetta di pane? ;-)
Perchè non è per la fetta di pane in più è per tutto il resto.
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Il probelma è che oggi consumiamo in attività talmente poco che posta una
quota calorica suffciente a mantenerci in salute si creano per forza delle
carenze alimentari.
Per farti capire, poste tot proteine carbo e grassi, posto tot la quota
calorica globale (molto in basso) allora potrei avere un introito
proteico insuffciente o un introito di grassi così basso da inficiare
l'apporto dei grassi essenziali.
[...snip...]
Post by Lorenzo®
Non credo che sia agevole buttare giù 500gr di spinaci è improponibile.
[...]
Ehm... ;-)
Chiariamoci, io non parlo mai di prodotto cotto.
--
Ciao
Lorenzo

http://www.ildietista.it
Lorenzo®
2006-11-21 17:31:23 UTC
Permalink
Post by Lorenzo®
Post by Enrico C
Post by Lorenzo®
Non credo che sia agevole buttare giù 500gr di spinaci è improponibile.
[...]
Ehm... ;-)
Chiariamoci, io non parlo mai di prodotto cotto.
che è peggio... sono secondo tabelle 84gr da 100 di prodotto
percui 420 grammi cotti.

Si è capito che non faccio io la spesa? ;-)

E pensare che gli spinaci mi piacciono parecchio.
--
Ciao
Lorenzo

http://www.ildietista.it
Nicola Larosa
2006-11-21 17:44:50 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Secondo Albanesi, "a parità di calorie, il picco glicemico postprandiale
(dal quale dipende la risposta insulinica) ... dipende dall'indice
K=C+0,5P+0,1G ".
http://www.albanesi.it/VMS/zona.htm
E' esattamente così?
A me, a naso, pare un po' semplicistico, perché per esempio non considera
la struttura materiale dell'alimento, la presenza di fibre, nonché la
capacità di regolazione nei soggetti sani... o sbaglio?
I numeri riportati nell'articolo non fanno tornare i conti tra proporzioni,
peso e calorie dei macronutrienti.

A parte i conti sul test effettuato, la tesi fondamentale è che il picco
glicemico non dipende dal rapporto tra proteine e carboidrati in un pasto,
ma è semplicemente proporzionale alle quantità ingerite, con un
coefficiente massimo per i carboidrati, circa metà per le proteine, e circa
un decimo per i grassi.

Bene, mettiamo da parte la Zona. Se questi coefficienti sono veri (e chiedo
conferma ai medici), e se è vero che l'accumulo di adipe è proporzionale ai
livelli di glicemia (e richiedo conferma), mi sembra rimangano ottimi
motivi per ridurre, entro limiti ragionevoli, la quota di carboidrati, ed
aumentare quelle di proteine e grassi, rispetto alle percentuali
correntemente suggerite, e ancor di più rispetto all'alimentazione tipica,
ulteriormente sbilanciata verso i carboidrati.

Sembra inoltre utile, tra i carboidrati, scegliere quelli con indice
glicemico inferiore: i consumi massicci di amidi raffinati come pasta,
pane, pizza e patate appaiono deleteri.

Dove sbaglio?
--
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

The redundant use in other languages of braces AS WELL AS indentation (the
former to help the parser, and the latter to help the human reader) was an
effective duplication of the author's intent. That duplication in other
languages, a fundamental original sin, was missing in Python. It was cool!
;-) -- Jim Roskind, June 2006
Enrico C
2006-11-20 23:21:10 UTC
Permalink
On Mon, 20 Nov 2006 18:06:48 +0100, Lorenzo® wrote in
Post by Lorenzo®
Post by Enrico C
Però ci sono anche le persone "prediabetiche", non diabetiche ma
predisposte al diabete o che comunque non hanno
un metabolismo degli zuccheri perfettamente efficiente.
Negli USA si calcola che ci siano 21 milioni di diabetici, ma ben 54
milioni di "prediabetici", spesso anche sovrappeso o obesi, su un totale di
circa 300 milioni di abitanti.
Qui apriamo il capitolo dolente degli interessi delle industrie
farmaceutiche...
Sai i parametri del diabete sono fatti a tavolino, ora c'è la sindrome
diabetica e le intolleranze agli zuccheri.
La sai la differenza vera?
Qualche miliardo di dollari in farmaci ogni punto di abbassamento del range
della curva glicemica considerata premalattia.
Lo hanno fatto anche per i parametri del sangue e le terapie antinfarto.
Perchè fare solo x curando i malati e non fare x per 1 miliardo curando i
premalati che catalogo a tavolino, e poi i pre pre malati.
Schifezze!
[...]


Su questi aspetti non ho elementi per giudicare.

Chiederei un parere anche ai medici su it.salute


xpost it.salute.alimentazione,it.salute
marius
2006-11-21 09:51:48 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Su questi aspetti non ho elementi per giudicare.
Chiederei un parere anche ai medici su it.salute
xpost it.salute.alimentazione,it.salute
Quando ce' una ridotta tolleranza ai carboidrati ("prediabete"), l'unica
terapia consigliata e' quella alimentare incrementando l'assunzione di fibre
e l'esercizio fisico "di resistenza", tipo una lunga camminata a passo
veloce o in bicicletta.
Marius.
Nicola Larosa
2006-11-21 10:02:19 UTC
Permalink
Post by marius
Quando ce' una ridotta tolleranza ai carboidrati ("prediabete"), l'unica
terapia consigliata e' quella alimentare incrementando l'assunzione di
fibre e l'esercizio fisico "di resistenza", tipo una lunga camminata a
passo veloce o in bicicletta.
Ridurre la parte di carboidrati no?!?

Dobbiamo per forza restare attaccati a questa piramide alimentare in
rovina, anche di fronte all'epidemia di obesità degli ultimi tre decenni?

Sembra di stare ancora all'epoca degli antichi egizi... :-(
--
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

The redundant use in other languages of braces AS WELL AS indentation (the
former to help the parser, and the latter to help the human reader) was an
effective duplication of the author's intent. That duplication in other
languages, a fundamental original sin, was missing in Python. It was cool!
;-) -- Jim Roskind, June 2006
Enrico C
2006-11-21 12:20:52 UTC
Permalink
Post by Nicola Larosa
Post by marius
Quando ce' una ridotta tolleranza ai carboidrati ("prediabete"), l'unica
terapia consigliata e' quella alimentare incrementando l'assunzione di
fibre e l'esercizio fisico "di resistenza", tipo una lunga camminata a
passo veloce o in bicicletta.
Ridurre la parte di carboidrati no?!?
Secondo me è una possibilità, ma non l'unica.
Se accogli il consiglio di Marius, cioè aumentare le fibre, il risultato
sarà che mangerai carboidrati ricchi in fibre come verdure, legumi, frutta,
cereali integrali (generalmente ipoglicemici e sazianti).
Inoltre, se segui anche il secondo consiglio, aumentare l'esercizio fisico
"di resistenza", dovrebbe migliorare anche la reazione dell'organismo ai
carboidrati, AFAIK.

Se invece riduci i carboidrati (ricchi in fibre, nella nostra ipotesi),
come proponi, a parità di calorie dovrai aumentare l'assunzione di grassi
oppure di proteine, e non è detto che ciò sia sempre un bene... (ma non
voglio dire neanche l'opposto, cioè non voglio "criminalizzarli" :)

Insomma, non credo ci sia un'unica formula buona per tutti.
Post by Nicola Larosa
Dobbiamo per forza restare attaccati a questa piramide alimentare in
rovina, anche di fronte all'epidemia di obesità degli ultimi tre decenni?
Beh, distinguerei le due cose. Chi è obeso in genere non rispetta affatto i
consigli nutrizionali "ufficiali". Le linee guida nutrizionali italiane per
esempio parlano di porzioni di pasta standard da 80 grammi: il
"pastasciuttaro" non mangia solo 80 grammi!
Post by Nicola Larosa
Sembra di stare ancora all'epoca degli antichi egizi... :-(
Perché, si mangiava male in Egitto? ;-)
IgnazioGSS©
2006-11-21 14:54:06 UTC
Permalink
On Tue, 21 Nov 2006 00:21:10 +0100, Enrico C
Post by Enrico C
Chiederei un parere anche ai medici su it.salute
Il prediabete ma anche il diabete di tipo II nei casi meno gravi si
cura semplicemente con la dieta e la perdita di peso associata ad una
attività motoria adeguata. Quasi sempre tutto si regolarizza.
--
Ignazio GSS© * More than 100 HiRes images in my home page
http://www.ipuddu.it
Lorenzo®
2006-11-21 15:04:46 UTC
Permalink
Post by IgnazioGSS©
Post by Enrico C
Chiederei un parere anche ai medici su it.salute
Il prediabete ma anche il diabete di tipo II nei casi meno gravi si
cura semplicemente con la dieta e la perdita di peso associata ad una
attività motoria adeguata. Quasi sempre tutto si regolarizza.
--
Ignazio GSS© * More than 100 HiRes images in my home page
http://www.ipuddu.it
Quoto
--
Ciao
Lorenzo

http://www.ildietista.it
Nicola Larosa
2006-11-20 12:02:33 UTC
Permalink
Post by Laura Sardi
Non è sufficiente farsi dare la "giornata tipo" perché al primo imprevisto
non sapresti cosa mangiare.
D'accordo, ma...
Post by Laura Sardi
E' assolutamente determinante comprendere a
fondo, e una volta per tutte, il metodo dei "blocchi", perché non solo è
l'unico modo per applicarla correttamente, ma anche l'unico per utilizzare
tutta la vasta scelta di alimenti che la Zona ti consente di consumare, solo
che tu sappia come farlo.
...trovo che il metodo dei blocchi non sia che una scorciatoia. Sicuramente
utile a molti, ma alla fine mi trovo meglio a fare i conti direttamente su
grammi e calorie.

Per carità, non faccio testo, lo so, sono un ingegnere... ;-)
--
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

The redundant use in other languages of braces AS WELL AS indentation (the
former to help the parser, and the latter to help the human reader) was an
effective duplication of the author's intent. That duplication in other
languages, a fundamental original sin, was missing in Python. It was cool!
;-) -- Jim Roskind, June 2006
Laura Sardi
2006-11-20 12:49:23 UTC
Permalink
Post by Nicola Larosa
...trovo che il metodo dei blocchi non sia che una scorciatoia. Sicuramente
utile a molti, ma alla fine mi trovo meglio a fare i conti direttamente su
grammi e calorie.
Per caritÃ, non faccio testo, lo so, sono un ingegnere... ;-)
Mi interessa molto, quello che dici. Cosa intendi, esattamente? Perdonami,
ma il mio campo professionale dista anni luce dal tuo.. ;-)

grazie.

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Nicola Larosa
2006-11-20 13:06:15 UTC
Permalink
Post by Laura Sardi
Post by Nicola Larosa
...trovo che il metodo dei blocchi non sia che una scorciatoia.
Sicuramente utile a molti, ma alla fine mi trovo meglio a fare i conti
direttamente su grammi e calorie.
Per carità, non faccio testo, lo so, sono un ingegnere... ;-)
Mi interessa molto, quello che dici. Cosa intendi, esattamente?
Beh, un "blocchetto" della Zona è pari, mi pare, a 9 gr. di carboidrati, 7
di proteine e 4 di grassi, no? Quindi serve a stabilire le proporzioni trai
i macronutrienti per ciascun cibo o pietanza senza dover fare i conti coi
numeri, se si ha la pazienza di misurare tutto quello che si mangia in
blocchetti.

Ecco, io sono venuto a patti coi numeri molto tempo fa, e la matematica non
mi dà problemi: alla fine mi trovo meglio a ragionare direttamente con i
grammi dei macronutrienti, e calorie derivanti, che non a trasformare tutto
in un altro sistema di riferimento, per usare termini tecnici. :-)

Mi sono anche fatto un foglio elettronico in cui ho inserito le componenti
di cibi e pietanze che uso (in grammi, ovviamente), e che mi calcola il
totale di quello che mangio ogni giorno, mi basta scegliere il cibo e la
quantità in grammi per ogni portata.
Post by Laura Sardi
Perdonami, ma il mio campo professionale dista anni luce dal tuo.. ;-)
Io faccio il programmatore, te che fai, a parte l'evangelizZonatrice? ;-)
--
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

The redundant use in other languages of braces AS WELL AS indentation (the
former to help the parser, and the latter to help the human reader) was an
effective duplication of the author's intent. That duplication in other
languages, a fundamental original sin, was missing in Python. It was cool!
;-) -- Jim Roskind, June 2006
Laura Sardi
2006-11-20 14:02:14 UTC
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Beh, un "blocchetto" della Zona Ú pari, mi pare, a 9 gr. di carboidrati,
7
di proteine e 4 di grassi, no? Quindi serve a stabilire le proporzioni trai
i macronutrienti per ciascun cibo o pietanza senza dover fare i conti coi
numeri, se si ha la pazienza di misurare tutto quello che si mangia in
blocchetti
3 grammi i grassi... (solo in fase di dimagrimento)
Ecco, io sono venuto a patti coi numeri molto tempo fa, e la matematica non
mi dà problemi: alla fine mi trovo meglio a ragionare direttamente con i
grammi dei macronutrienti, e calorie derivanti, che non a trasformare tutto
in un altro sistema di riferimento, per usare termini tecnici. :-)
Mi sono anche fatto un foglio elettronico in cui ho inserito le componenti
di cibi e pietanze che uso (in grammi, ovviamente), e che mi calcola il
totale di quello che mangio ogni giorno, mi basta scegliere il cibo e la
quantità in grammi per ogni portata.
Capisco. Ma in questo modo calcoli tutti i macronutrienti di tutti gli
alimenti. Per esempio le proteine vegetali, che hanno un valore biologico
tale da non essere utili alla funzione plastica... e invece le proteine
stabilite dalla Zona per ogni individuo sono strettamente commisurate alla
sua massa magra.
Io faccio il programmatore, te che fai, a parte l'evangelizZonatrice? ;-)
Lavoro in un ufficio stampa... Tu sei a tuo agio con i numeri (e non sai
quanto t'invidio...) io con le parole. ;-)

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Nicola Larosa
2006-11-20 14:27:12 UTC
Permalink
Post by Laura Sardi
Capisco. Ma in questo modo calcoli tutti i macronutrienti di tutti gli
alimenti. Per esempio le proteine vegetali, che hanno un valore biologico
tale da non essere utili alla funzione plastica... e invece le proteine
stabilite dalla Zona per ogni individuo sono strettamente commisurate alla
sua massa magra.
Ecco, questa cosa che le proteine dei legumi "valgono" meno delle altre non
l'ho mai veramente capita.
Post by Laura Sardi
Lavoro in un ufficio stampa... Tu sei a tuo agio con i numeri (e non sai
quanto t'invidio...) io con le parole. ;-)
Io invece non t'invidio. ;-) Con le parole me la cavicchio, ma avrei
difficoltà a fare un lavoro dove occorre mettercene più del necessario. ;-D
--
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

The redundant use in other languages of braces AS WELL AS indentation (the
former to help the parser, and the latter to help the human reader) was an
effective duplication of the author's intent. That duplication in other
languages, a fundamental original sin, was missing in Python. It was cool!
;-) -- Jim Roskind, June 2006
Giovine
2006-11-20 15:42:25 UTC
Permalink
Post by Laura Sardi
Posso aggiungere che con la Zona ho risolto completamente i seguenti
problemi: ipertensione, iperinsulinemia, iperglicemia, emicrania,
depressione, ipercolesterolemia, sindrome premestruale, stanchezza cronica e
mancanza di concentrazione ; la situazione è sensibilmente migliorata per
quanto riguarda le mie numerose allergie, e i dolori articolari, per i
quali, comunque, non ho più bisogno di farmaci.
Ma eri da rottamare, altro che dieta!!!
Giovine
2006-11-20 15:40:57 UTC
Permalink
Post by lisa
ciao a tutti!
Volevo una vostra opinione sulla dieta a zona ...
c'è qualcuno che l'ha provata?
Mi dite solo una cosa? Perche' si chiama "A ZONA"?
cekki
2006-11-21 12:36:51 UTC
Permalink
Post by Giovine
Post by lisa
ciao a tutti!
Volevo una vostra opinione sulla dieta a zona ...
c'è qualcuno che l'ha provata?
Mi dite solo una cosa? Perche' si chiama "A ZONA"?
perchè il rapporto proteine/carboidrati deve rimanere nell ZONA compresa fra
0,5 e 1....... se non ricordo male!
Enrico C
2006-11-21 11:40:52 UTC
Permalink
Post by cekki
Post by Giovine
Mi dite solo una cosa? Perche' si chiama "A ZONA"?
perchè il rapporto proteine/carboidrati deve rimanere nell ZONA compresa fra
0,5 e 1....... se non ricordo male!
In realtà è l'equilibrio ormonale che secondo Sears dovrebbe rimanere "in
Zona" il più a lungo possibile, AFAIK.
chicchi
2006-11-21 11:28:20 UTC
Permalink
"lisa" ha scritto
Post by lisa
Volevo una vostra opinione sulla dieta a zona ...
c'è qualcuno che l'ha provata?
ciao Lisa
come vedi la dieta a Zona scatena reazioni contrastanti,
come possono fare solo le cose che generalmente
ti possono cambiare la vita
in modo radicale!

Trai tu le debite conclusioni.
Ciao
Chicchi
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