Discussione:
Perche' non e' necessario ridurre troppo i carboidrati per d
(troppo vecchio per rispondere)
MARA
2004-01-16 11:04:38 UTC
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Il principio su cui si basano le low carb, parlando di dimagrimento, ma non
solo, anche di mantenimento, e' la convinzione che se non si e' a corto di
carbo, l'organismo non attacca la massa grassa. Niente di piu' sbagliato! La
dimostrazione del fatto che il corpo brucia grassi ANCHE in preseza di carbo
e' data dal fatto che durante un esercizio aerobico(dove vengono utilizzate
le fibre lente dei muscoli al contrario di quello anaerobico),all'inizio
viene utilizzato il glicogeno dei muscoli, ma DOPO POCHI MINUTI i muscoli
stessi dipendono sempre piu' dagli acidi grassi liberi, che il tessuto
adiposo rilascia nel sangue. E' SBAGLIATO pensare che questo avvenga dopo
l'esaurimento delle scorte del fegato, o comunque dopo 40 minuti come
credenza comune NELLE PALESTRE, dove molto spesso gli istruttori si
improvvisano dietologi dell'ultim'ora.

Invece dopo 20 minuti di esercizio aerobico il 50% delle calorie sara'
derivato dai grassi.

Va fatto notare che per esercizio aerobico si puo' intendere anche una
camminata a passo veloce, dunque fattibile da tutti.

Dunque da cio' si puo' dedurre facilmente che se una persona mangia in modo
regolare, cioe' senza ingozzarsi di dolci, che si convertirebbero(logico) in
grasso, puo' ugualmente dimagrire, perche' l'organismo brucia gli acidi
grassi INDIPENDENTEMENTE dalla presenza o assenza di carboidrati.

Dunque,a che serve eliminare i carbo? Bah!


--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
cesare
2004-01-16 13:38:31 UTC
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"MARA " <***@libero.it> wrote in message news:***@usenet.libero.it...

[cut]
Post by MARA
Dunque,a che serve eliminare i carbo? Bah!
in teoria potrebbe essere una soluzione iniziale, molto poco salutare, per
arrivare al peso forma poi in base al livello di attività fisica praticato
ed alla % di grasso corporea si cerca di raggiungere un equilibrio.
Mi sembra ovvio che chi si allena pesantemente in sport aerobici ed è già
abbastanza "tirato" senza carbo non va da nessuna parte, o meglio ottiene
prestazioni ridicole.
Per chi pratica fitness al solo scopo di stare in linea, il discorso cambia
radicalmente.

ciao
cesare
Xlater
2004-01-17 00:42:20 UTC
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Post by cesare
[cut]
Mi sembra ovvio che chi si allena pesantemente in sport aerobici ed è già
abbastanza "tirato" senza carbo non va da nessuna parte, o meglio ottiene
prestazioni ridicole.
Non è per nulla così ovvio. Scontiamo anni di esaltazione dei carbo e siamo
soggetti pregiudizi. Ma cominciano a circolare i dubbi seri su questa
imprescindibilità dei carboidrati.
Ti segnalo un link interessante dove poter approfondire il tema.

http://www.second-opinions.co.uk/athletic_diet.html


Xlater
cesare
2004-01-19 10:40:07 UTC
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Post by Xlater
Non è per nulla così ovvio. Scontiamo anni di esaltazione dei carbo e siamo
soggetti pregiudizi. Ma cominciano a circolare i dubbi seri su questa
imprescindibilità dei carboidrati.
Ti segnalo un link interessante dove poter approfondire il tema.
http://www.second-opinions.co.uk/athletic_diet.html
un paio di domande da ignorante: le scorte di glicogeno di possono
ricostituire velocemente senza carbo? se no come è possibile eseguire
allenamenti pesanti in giorni consecutivi magari con lavori fuori soglia, o
meglio, se quanto affermato nel link sopra è vero e quindi i grassi sono il
combustibile migliore perchè il nostro corpo immagazzina anche glicogeno? in
teoria allora dovrei ridurre drasticamente i carbo e durante gli allenamenti
lunghi integrarli solamente per prevenire crisi ipoglicemiche, giusto?

ciao
cesare
Xlater
2004-01-19 13:32:23 UTC
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Post by cesare
un paio di domande da ignorante: le scorte di glicogeno di possono
ricostituire velocemente senza carbo? se no come è possibile eseguire
allenamenti pesanti in giorni consecutivi magari con lavori fuori soglia, o
meglio, se quanto affermato nel link sopra è vero e quindi i grassi sono il
combustibile migliore perchè il nostro corpo immagazzina anche glicogeno? in
teoria allora dovrei ridurre drasticamente i carbo e durante gli allenamenti
lunghi integrarli solamente per prevenire crisi ipoglicemiche, giusto?
Nel link sopra si cercava soprattutto di contestare la tesi per cui
i carbo sono sempre e comunque l'unico carburante per tutte le
attività sportive.

Per ricostruire il glicogeno serve il glucosio (anche se in parte
viene ricostruito riciclando l'acido lattico prodotto nel sistema
di produzione anaerobico). La ricostruzione delle scorte di glicogeno
tuttavia è un esigenza che va affrontata razionalmente, nei tempi
e nelle quantità, non semplificata con "più mi riempio di zuccheri
meglio è".

Se l'unico criterio per stabilire quale combustibile è "il migliore"
fosse la capacità del corpo di immagazzinarlo, i grassi vincerebbero
a mani basse.
Secondo me è sbagliato porsi il problema di quale sia il migliore e
quale sia il peggiore.

Io la metterei così: viste le diverse possibilità di immagazzinamento,
c'è un combustibile "scarso", ed uno che invece è sempre abbondante.
La cosa migliore (anche dal punto di vista della performance sportiva)
è avere un organismo ottimizzato per bruciare quello abbondante tutte
le volte che sia possibile, ed usare quello scarso solo quando è
strettamente indispensabile. Questa ottimizzazione si ottiene seguendo
un certo regime. E' giustissimo adattare il regime in funzione della
necessità di essere in condizioni di sostenere l'adeguato regime di
allenamento, e con un po' di raziocinio e di adeguata sperimentazione
è possibile avere la rava e la fava.


Xlater
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Sculler
2004-01-19 15:08:20 UTC
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Post by Xlater
Io la metterei così: viste le diverse possibilità di immagazzinamento,
c'è un combustibile "scarso", ed uno che invece è sempre abbondante.
La cosa migliore (anche dal punto di vista della performance sportiva)
è avere un organismo ottimizzato per bruciare quello abbondante tutte
le volte che sia possibile, ed usare quello scarso solo quando è
strettamente indispensabile.
Si parla cmq sempre di sportivi di livello medio o medio-basso, poiché per
molti sportivi di alto livello, non è così immediato definire il glicogeno
"combustibile in scarsa quantità" e il grasso "combustibile in abbondante
quantità". Senza scomodare cilcisti al 4-5% di grasso, la maggior parte
degli sportivi elité si attesta cmq sotto il 10%, anche se di poco (6-8%).
Che io sappia, scendere sotto il 3-4% è pericoloso per l'organismo, quindi
se questo è davvero così intelligente come si dice, se ne guarderà bene dal
consumare "le ultime scorte". Ne rimane un 2-4%, che in una perosna di 70 kg
sono 1,4-2,8 kg. Non so quanto sia così più abbondante del glicogeno, anzi.
Tanto più che i grassi forniscono sì più energia, ma anche molte più scorie.
E la velocità con cui ne viene prodotta energia è molto inferiore.
Insomma, ok che qui non c'è nessuno sportivo professionista (anche se,
quando si parla di "performance", a me viene cmq in mente il caso di
sportivi di livello medio-alto, e di gente che si allena pesantemente ed è
molto magra ce n'è un sacco) e ok anche che è sbagliato pensare che "il
grasso è inutile", però a me continua a convincere ben poco il punto di
vista secondo cui non solo i grassi sarebbero utili, ma sarebbero PIU' utili
(sempre parlando di ricerca delle prestazioni).

Ciao
--
Sculler, ICQ# 147722075
"Ove c'è molta luce, l'ombra è più cupa"
"Le cose che amiamo, ci modellano"
Wolfgang Goethe
cesare
2004-01-19 16:37:14 UTC
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Post by Sculler
Si parla cmq sempre di sportivi di livello medio o medio-basso, poiché per
molti sportivi di alto livello, non è così immediato definire il glicogeno
"combustibile in scarsa quantità" e il grasso "combustibile in abbondante
quantità". Senza scomodare cilcisti al 4-5% di grasso, la maggior parte
degli sportivi elité si attesta cmq sotto il 10%, anche se di poco (6-8%).
Che io sappia, scendere sotto il 3-4% è pericoloso per l'organismo, quindi
se questo è davvero così intelligente come si dice, se ne guarderà bene dal
consumare "le ultime scorte". Ne rimane un 2-4%, che in una perosna di 70 kg
sono 1,4-2,8 kg. Non so quanto sia così più abbondante del glicogeno, anzi.
Tanto più che i grassi forniscono sì più energia, ma anche molte più scorie.
E la velocità con cui ne viene prodotta energia è molto inferiore.
Insomma, ok che qui non c'è nessuno sportivo professionista (anche se,
quando si parla di "performance", a me viene cmq in mente il caso di
sportivi di livello medio-alto, e di gente che si allena pesantemente ed è
molto magra ce n'è un sacco) e ok anche che è sbagliato pensare che "il
grasso è inutile", però a me continua a convincere ben poco il punto di
vista secondo cui non solo i grassi sarebbero utili, ma sarebbero PIU' utili
(sempre parlando di ricerca delle prestazioni).
infatti la cosa che a me convince meno è che siccome le riserve di glicogeno
nelle persone che attuano diete chetogeniche tipo le low carb sono grosso
modo la metà rispetto a chi attua un carico di carboidrati (ad es. prima di
un evento sportivo di rilievo) imho attuare un'alimentazione simile è
giustificabile solamente quando i carichi di lavoro sono relativamente
limitati o comunque quando al soggetto in questione non interessa il
risultato in assoluto ma solamente "soffrire" per abituare il proprio
metabolismo a certi meccanismi, comunque non prima di una gara (amatoriale o
meno che sia).

ciao
cesare
Xlater
2004-01-19 17:13:50 UTC
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Post by Sculler
Si parla cmq sempre di sportivi di livello medio o medio-basso, poiché per
molti sportivi di alto livello, non è così immediato definire il glicogeno
"combustibile in scarsa quantità" e il grasso "combustibile in abbondante
quantità". Senza scomodare cilcisti al 4-5% di grasso, la maggior parte
degli sportivi elité si attesta cmq sotto il 10%, anche se di poco (6-8%).
Che io sappia, scendere sotto il 3-4% è pericoloso per l'organismo, quindi
se questo è davvero così intelligente come si dice, se ne guarderà bene dal
consumare "le ultime scorte". Ne rimane un 2-4%, che in una perosna di 70 kg
sono 1,4-2,8 kg. Non so quanto sia così più abbondante del glicogeno, anzi.
Un chilo di grassi porta 7000 Kcal. Non riesco ad immaginare una
prestazione sportiva che richieda più di qualche ettogrammo di grassi,
e non conosco nessun atleta di elite così smunto da non avere qualche
etto di grassi da bruciare. Per un atleta da 70 kg, un punto
percentuale di grasso significa 7kg di grasso. Un atleta al 5%, se
consuma 3500 KCal tutte di grassi si ritrova al 4,93%.

Il glicogeno muscolare di un uomo medio è l'equivalente di 500 Kcal.
Ammesso che uno sportivo di elite ne abbia il doppio (ed è un
esagerazione, a meno che non si cerchi appositamente la
supercompensazione) hai l'equivalente di 140 grammi di grasso
corporeo.
Post by Sculler
Tanto più che i grassi forniscono sì più energia, ma anche molte più scorie.
Quali sarebbero queste scorie? A cosa ti riferisci, esattamente?
Post by Sculler
E la velocità con cui ne viene prodotta energia è molto inferiore.
Questo è vero.
Post by Sculler
Insomma, ok che qui non c'è nessuno sportivo professionista (anche se,
quando si parla di "performance", a me viene cmq in mente il caso di
sportivi di livello medio-alto, e di gente che si allena pesantemente ed è
molto magra ce n'è un sacco) e ok anche che è sbagliato pensare che "il
grasso è inutile", però a me continua a convincere ben poco il punto di
vista secondo cui non solo i grassi sarebbero utili, ma sarebbero PIU' utili
(sempre parlando di ricerca delle prestazioni).
In effetti non c'è molto senso a discutere se uno è più utile o
meno utile dell'altro. Sono diversi, hanno caratteristiche diverse,
e sono utili entrambi.

Quindi l'atteggiamento più costruttivo è quello di cercare il meglio
da entrambi.

Il problema è che è diffusa una concezione errata per cui si ritiene
che bruciare i grassi peggiori le prestazioni. Il modello mentale è
quello della benzina: se metto una benzina meno buona la macchina
va più piano.

Quel modello è sbagliato: una benzina non esclude l'altra. Il modello
esatto è quello dei due motori le cui rispettive potenze si sommano.
Hai un motore meno potente, ma con un serbatoio enorme, virtualmente
infinito. Poi hai un secondo motore più potente, ma con un serbatoio
molto più piccolo. La soluzione più logica è quella di utilizzare il
motore meno potente al massimo dei giri, e coprire il gap rispetto
alla potenza desiderata con l'altro motore. Così vado forte quanto
voglio e non rischio mai di restare a secco.

Ma cosa succederebbe se il primo motore non riuscisse a funzionare
decentemente?

(Il modello ovviamente è valido in ambito aerobico. Non è possibile
utilizzare i grassi per il lavoro anaerobico.)


Xlater
--
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Xlater
2004-01-19 17:17:58 UTC
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Post by Xlater
Il glicogeno muscolare di un uomo medio è l'equivalente di 500 Kcal.
Ammesso che uno sportivo di elite ne abbia il doppio (ed è un
esagerazione, a meno che non si cerchi appositamente la
supercompensazione) hai l'equivalente di 140 grammi di grasso
corporeo.
Dimenticavo di dire che il glicogeno muscolare è anche localizzato.
Deve essere bruciato nel muscolo dove è conservato. Se unoi sta
correndo e nelle gambe il glicogeno comincia a scarseggiare, il fatto
di avere bicipiti e deltoidi ancora ben pieni non gli è di nessun
aiuto. Invece il grasso circola liberamente per tutto il corpo.


Xlater
--
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Sculler
2004-01-20 00:03:38 UTC
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Post by Xlater
Un chilo di grassi porta 7000 Kcal. Non riesco ad immaginare una
prestazione sportiva che richieda più di qualche ettogrammo di grassi,
Se per qualche etto intendi 1 o 2... un ciclista che come auspichi tu
"andasse molto a grassi", ne brucerebbe anche 7 o 8 durante una lunga corsa
(ci sono corse di un giorno che durano tranquillamente 5 o 6 ore... ma anche
tappe di grandi giri).

Cmq il mio non era un discorso per dire "non ci sono riserve a sufficienza
per attingere ai grassi", ma per dire che ad un certo punto non è così
corretto parlare di "riserva abbondante" e "riserva scarsa". Specie per il
fatto che gli zuccheri si possono assumere durante la gara ed entrano subito
in circolo (vedi i ciclisti di prima, che infatti mangiano panini e barrette
durante ogni corsa).
Post by Xlater
Per un atleta da 70 kg, un punto
percentuale di grasso significa 7kg di grasso. Un atleta al 5%, se
consuma 3500 KCal tutte di grassi si ritrova al 4,93%.
Ma... ingegnere!!!! Intanto, "un punto percentuale di 70 kg" sono 7 etti.
Poi... se un atleta di 70 kg ha il 5% di grasso (=3,5 kg di grasso) e
consuma circa 400 grammi di grasso (400*9=3600), si ritrova con 3,1 kg,
ovvero 4,428%.
Per carità, dettagli eh... il concetto che volevi esprimere è invariato...
ma non eri più lucido con questa dieta?!?! :-PP

Cmq, a parte scherzi... sempre il famoso cislista di prima, che al 99% è
effettivamente al 5% di grasso (direi che è una percentuale verosimile per
la media dei ciclisti prof) è assai probabile che consumerebbe 3500 Kcal di
grassi in una lunga tappa se cercasse di tenere bello alto il meccanismo di
produzione dell'energia dai grassi.
Ma poi, quanto ci vuole a reintegrare i grassi?? Io credo di più che a
reintegrare il glicogeno, sebbene magari c'è poca differenza. Ma nel corso
di 20 giorni di gara, magari si sente... Cmq sto facendo ipotesi.
Post by Xlater
Il glicogeno muscolare di un uomo medio è l'equivalente di 500 Kcal.
Sicuro? Così poche? Poco più di 100 grammi?!?! Mi pare strano soprattutto
perché allora nella maggior parte dei miei allenamenti praticamente mi
svuoto quasi del tutto, mentre sapevo che non è così semplice "esaurire le
scorte".
Infatti ho trovato qualche documento (ma su siti che non so quanto siano
affidabili) che parlano di circa 300 g per una persona normale ( = 1200
Kcal), e sul libro di Colgan c'è scritto che un atleta arriva anche a 225
mmol/kg, ma non so quanto è il peso molecolare del glicogeno.
Post by Xlater
Post by Sculler
Tanto più che i grassi forniscono sì più energia, ma anche molte più scorie.
Quali sarebbero queste scorie? A cosa ti riferisci, esattamente?
Mi pareva di aver letto che il processo metabolico con cui si ricava ATP dai
grassi produce più prodotti "di scarto" rispetto al glucosio... forse si
parlava di una maggiore quantità di prodotti dovuti ad una ossidazione
incompleta (i famosi radicali liberi, se non erro). Tuttavia non ho un
riferimento sotto mano, può benissimo essere che mi sbagli.
Post by Xlater
In effetti non c'è molto senso a discutere se uno è più utile o
meno utile dell'altro. Sono diversi, hanno caratteristiche diverse,
e sono utili entrambi.
Quindi l'atteggiamento più costruttivo è quello di cercare il meglio
da entrambi.
Bene. Allora scusami se a volte mi sembra che tu voglia dire che invece i
grassi sarebbero un miglior combustibile per tutti, da mia mamma a Lance
Armstrong ;-)
Post by Xlater
Il problema è che è diffusa una concezione errata per cui si ritiene
che bruciare i grassi peggiori le prestazioni. Il modello mentale è
quello della benzina: se metto una benzina meno buona la macchina
va più piano.
No, la benzina magari è buona lo stesso o forse di più... ma se non è
semplice da usare allora magari non conviene.
Post by Xlater
Quel modello è sbagliato: una benzina non esclude l'altra. Il modello
esatto è quello dei due motori le cui rispettive potenze si sommano.
Hai un motore meno potente, ma con un serbatoio enorme, virtualmente
infinito. Poi hai un secondo motore più potente, ma con un serbatoio
molto più piccolo. La soluzione più logica è quella di utilizzare il
motore meno potente al massimo dei giri, e coprire il gap rispetto
alla potenza desiderata con l'altro motore. Così vado forte quanto
voglio e non rischio mai di restare a secco.
Ma cosa succederebbe se il primo motore non riuscisse a funzionare
decentemente?
Ragionamento validissimo... Il problema è che nelle prestazioni sportive
moderne, che non siano finalizzate solo a perdere la ciccia, si sta sempre a
regimi alti, abbastanza vicini alla soglia (non troppo ovviamente, se la
gara dura ore...), e quindi è inutile aspettarsi chissà cosa dal "primo
motore", se questo può fornire energia solo per un 30-40% o anche meno. Ok,
dici tu: facciamoglielo fornire bene questo 30%. Perfetto, rispondo io... ma
non c'è assoluta necessità di mangiare low-carb, riporre tutte le proprie
"speranze" sul metabolismo dei grassi, rischiare di arrivare alla gara o
all'allenamento con scorte di glicogeno basse, ecc. ecc. ecc.
A meno di non essere sportivi della domenica... allora ok.

Ciao
--
Sculler, ICQ# 147722075
"Ove c'è molta luce, l'ombra è più cupa"
"Le cose che amiamo, ci modellano"
Wolfgang Goethe
Xlater
2004-01-20 15:03:48 UTC
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Post by Sculler
Se per qualche etto intendi 1 o 2... un ciclista che come auspichi tu
"andasse molto a grassi", ne brucerebbe anche 7 o 8 durante una lunga corsa
(ci sono corse di un giorno che durano tranquillamente 5 o 6 ore... ma anche
tappe di grandi giri).
Cmq il mio non era un discorso per dire "non ci sono riserve a sufficienza
per attingere ai grassi", ma per dire che ad un certo punto non è così
corretto parlare di "riserva abbondante" e "riserva scarsa". Specie per il
fatto che gli zuccheri si possono assumere durante la gara ed entrano subito
in circolo (vedi i ciclisti di prima, che infatti mangiano panini e barrette
durante ogni corsa).
Si, ma non entrano in circolo "gratis". L'assunzione di zuccheri
dall'esterno ed il loro inserimento in circolo in qualche misura
si paga. Tanto è vero che i ciclisti stanno molto attenti a non
effettuare queste assunzioni prima di momenti impegnativi della
tappa o della gara.
Post by Sculler
Post by Xlater
Per un atleta da 70 kg, un punto
percentuale di grasso significa 7kg di grasso. Un atleta al 5%, se
consuma 3500 KCal tutte di grassi si ritrova al 4,93%.
Ma... ingegnere!!!! Intanto, "un punto percentuale di 70 kg" sono 7 etti.
Poi... se un atleta di 70 kg ha il 5% di grasso (=3,5 kg di grasso) e
consuma circa 400 grammi di grasso (400*9=3600), si ritrova con 3,1 kg,
ovvero 4,428%.
Per carità, dettagli eh... il concetto che volevi esprimere è invariato...
ma non eri più lucido con questa dieta?!?! :-PP
Volevo vedere se stavi attento. :PP

Comunque 1gr di grasso fa 9 calorie del calorimetro.
Il processo che porta alla sua conversione in energia richiede
a sua volta dell'energia, quindi convenzionalmente si dice che
1 gr di grasso porta 7 Kcal.
Post by Sculler
Cmq, a parte scherzi... sempre il famoso cislista di prima, che al 99% è
effettivamente al 5% di grasso (direi che è una percentuale verosimile per
la media dei ciclisti prof)
Io sono convinto di no. Per me stanno parecchio sopra.
Hai qualche riferimento?
Post by Sculler
Post by Xlater
Il glicogeno muscolare di un uomo medio è l'equivalente di 500 Kcal.
Sicuro? Così poche? Poco più di 100 grammi?!?! Mi pare strano soprattutto
perché allora nella maggior parte dei miei allenamenti praticamente mi
svuoto quasi del tutto, mentre sapevo che non è così semplice "esaurire le
scorte".
Infatti ho trovato qualche documento (ma su siti che non so quanto siano
affidabili) che parlano di circa 300 g per una persona normale ( = 1200
Kcal), e sul libro di Colgan c'è scritto che un atleta arriva anche a 225
mmol/kg, ma non so quanto è il peso molecolare del glicogeno.
Il dato è ricavato da
“Textbook of Biochemistry with Clinical Correlations 4th ed.” Ed. Thomas
M. Devlin.
Wiley-Liss, 1997.

Più esattamente dice che l'uomo medio (150 libbre di peso e 22% di
grasso) si porta dietro 0.25 libbre di glucosio, che apportano
480 Kcal.

Per quanto riguarda le mmol/kg di glicogeno muscolare, la fonte è
Ivy J. "Muscle glycogen synthesis before and after exercise"
Sports Medicine (1991) 11: 6-19

e riporta che nel soggetto medio siamo intorno a 80-100, mentre
nell'atleta allenato siamo sui 110-130. Con la supercompensazione,
secondo la stessa fonte, un atleta arriva ai 175 mmol/kg.
Può darsi che, come dice Colgan, qualcuno arrivi anche a 225 mmol.
Così come c'è gente che arriva 230 cm di altezza. Però credo che
per fare un discorso generale è meglio affidarsi a dati medi che
alle eccezioni.
Post by Sculler
Mi pareva di aver letto che il processo metabolico con cui si ricava ATP dai
grassi produce più prodotti "di scarto" rispetto al glucosio... forse si
parlava di una maggiore quantità di prodotti dovuti ad una ossidazione
incompleta (i famosi radicali liberi, se non erro). Tuttavia non ho un
riferimento sotto mano, può benissimo essere che mi sbagli.
Nemmeno io, al momento, sono riuscito a trovare nulla. Ti invito a
continuare a cercare (come farò anche io), perché anche questa mi
sembra (a naso) una delle tante maldicenze non provate, sulle quali
sarebbe meglio vederci chiaro.

In certe circostanze particolari nel fegato c'è una tale ossidazione
dei grassi da produrre un eccesso di acetilCoA che non viene
correttamente smaltito. In quel caso il fegato produce i famosi
corpi chetonici, ed è un tema di cui si è dibattuto ampiamente sul ng.
Le circostanze particolari di cui sopra sono un certo grado di
deplezione delle scorte epatiche di glicogeno, e la produzione di
chetoni è un meccdanismo di protezione per il cervello, che in caso
di carenza di zuccheri può usare i chetoni come combustibile.

Nel normale processo di ossidazione dei grassi, a livello muscolare,
non mi sembra si producano particolari sostanze tossiche come
sottoprodotto. D'altra parte tutti noi bruciamo grassi durante il
giorno (chi più, chi meno) e sarebbe strano che un processo così
naturale e quotidiano fosse anche nocivo.

Comunque tutti quelli che hanno informazioni più precise su questo
tema sono i benvenuti ad intervenire.
Post by Sculler
Bene. Allora scusami se a volte mi sembra che tu voglia dire che invece i
grassi sarebbero un miglior combustibile per tutti, da mia mamma a Lance
Armstrong ;-)
Più precisamente sostengo che tutte le volte in cui bruciare carbo o
bruciare grassi è indifferente, è meglio bruciare questi ultimi.
E questo vale per tua mamma e per Lance Armstrong.
Post by Sculler
Ragionamento validissimo... Il problema è che nelle prestazioni sportive
moderne, che non siano finalizzate solo a perdere la ciccia, si sta sempre a
regimi alti, abbastanza vicini alla soglia (non troppo ovviamente, se la
gara dura ore...), e quindi è inutile aspettarsi chissà cosa dal "primo
motore", se questo può fornire energia solo per un 30-40% o anche meno. Ok,
dici tu: facciamoglielo fornire bene questo 30%. Perfetto, rispondo io... ma
non c'è assoluta necessità di mangiare low-carb, riporre tutte le proprie
"speranze" sul metabolismo dei grassi, rischiare di arrivare alla gara o
all'allenamento con scorte di glicogeno basse, ecc. ecc. ecc.
A meno di non essere sportivi della domenica... allora ok.
Io credo che un atleta di primo livello sia già in grado di ottenere
quasi il massimo dal primo motore, altrimenti non sarebbe atleta di
primo livello. Magari perché ha una genetica tale per cui il primo
motore funziona efficentemente anche senza particolari manutenzioni.
Come dire che Maradona non ha bisogno di allenarsi a palleggiare, per
essere Maradona.

Ma non tutti nasciamo Maradona. E comunque allenarsi a palleggiare non
fa male nemmeno a Maradona.


Xlater
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Sculler
2004-01-20 18:30:59 UTC
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Post by Xlater
Si, ma non entrano in circolo "gratis". L'assunzione di zuccheri
dall'esterno ed il loro inserimento in circolo in qualche misura
si paga. Tanto è vero che i ciclisti stanno molto attenti a non
effettuare queste assunzioni prima di momenti impegnativi della
tappa o della gara.
Beh, certo certo... Ma con i grassi sarebbe ancora peggio. Prima di
digerirli e di ricavarne energia velocemente come con i carbo, ce ne vuole.
E se il momento che deve arrivare è davvero impegnativo (vedi salita o
ultima mezz'ora di gara), servono zuccheri. Che però non saranno (in genere
ma non sempre) assunti come glucosio puro o giù di lì immediatamente
prima... ma magari come panino con marmellata o con prosciutto un'oretta
prima, pena la ben nota "crisi di fame" (chiedere a Cadel Evans al Giro
d'Italia 2002).
Post by Xlater
Comunque 1gr di grasso fa 9 calorie del calorimetro.
Il processo che porta alla sua conversione in energia richiede
a sua volta dell'energia, quindi convenzionalmente si dice che
1 gr di grasso porta 7 Kcal.
Lo so. Le famose 7200 Kcal per togliere 1 kg di grasso. Ma ora non
arrampicarti sugli specchi :-PPP
Post by Xlater
Post by Sculler
Cmq, a parte scherzi... sempre il famoso cislista di prima, che al 99% è
effettivamente al 5% di grasso (direi che è una percentuale verosimile per
la media dei ciclisti prof)
Io sono convinto di no. Per me stanno parecchio sopra.
Hai qualche riferimento?
Parecchio non credo. Al limite potrei passarti un 7 invece che un 5. I
riferimenti che ho sono "volanti", nel senso che è quello che si sente
comunemente dire in giro. Anzi, dalle rilevazioni fatte con la classica
plicometria meccanica (la pinza che ti "pizzica" la ciccia), si può arrivare
anche a meno, ma questo perché è un metodo un po' troppo "ottimista" a
volte.
Con dati precisi fatti con bioimpedenziometria, io ho sempre sentito dire
che i più magri arrivano anche al 4-5%. Diciamo che la media dei
professionisti (cmq sia tutti tiratissimi in occasione di corse importanti)
sarà attorno al 7%.

D'altra parte, quando tu stesso ti riferivi ai Body-Builder, beh, le
percentuali "da gara" sono 3-4%, e come hai detto giustamente sono
mantenibili per poco (così come quelle di un ciclista molto tirato, appena
superiori, sono mantenibili solo nei giorni del Giro d'Italia ad esempio).
Nei BB infatti si vedono tutte le vene possibili e immaginabili, e la stessa
cosa accade sulle gambe dei ciclisti (ricordo una vena della madonna sulla
gamba di Savoldelli durante una tappa alpina quando vinse il giro, in un
punto dove di solito non se ne vedono di vene...).
Post by Xlater
Più esattamente dice che l'uomo medio (150 libbre di peso e 22% di
grasso) si porta dietro 0.25 libbre di glucosio, che apportano
480 Kcal.
Mah... a me sembra strano. Io da una rapida ricerca con google (quindi non
da una ricerca nella letteratura medica) ho trovato sempre attorno ai 300
grammi.
Ora mi viene un po' male a cercare bene, sto scrivendo dall'università e
posso stare al computer per poco.
Post by Xlater
e riporta che nel soggetto medio siamo intorno a 80-100, mentre
nell'atleta allenato siamo sui 110-130. Con la supercompensazione,
secondo la stessa fonte, un atleta arriva ai 175 mmol/kg.
Può darsi che, come dice Colgan, qualcuno arrivi anche a 225 mmol.
Così come c'è gente che arriva 230 cm di altezza.
Non mi pare la presentasse come un'eccezione straordinaria.
Cmq, ti ripeto un mio dubbio: come mai allora gli atlteti che effettuano la
ricarica di carbo necessitano di più giorni per svuotarsi completamente? (in
senso pur sempre relativo... non è che non gli rimane nemmeno un
microgrammo...). Gli basterebbe stare un giorno ad alimentazione "very
low-carb" e allenarsi normalmente. Invece servono più giorni ad
alimentazione very low-carb, allenandosi sempre.
Post by Xlater
Nemmeno io, al momento, sono riuscito a trovare nulla. Ti invito a
continuare a cercare (come farò anche io), perché anche questa mi
sembra (a naso) una delle tante maldicenze non provate, sulle quali
sarebbe meglio vederci chiaro.
Non sono molto bravo a cercare queste cose su internet e ora avrei anche
difficoltà... Cmq guarderò!
Post by Xlater
Io credo che un atleta di primo livello sia già in grado di ottenere
quasi il massimo dal primo motore, altrimenti non sarebbe atleta di
primo livello.
Più che altro l'allenamento stesso (a certe intensità e con certe modalità)
migliora l'utilizzo di grassi.

Ciao
Sculler

--------------------------------
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Xlater
2004-01-22 15:23:24 UTC
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Post by Sculler
Post by Xlater
Si, ma non entrano in circolo "gratis". L'assunzione di zuccheri
dall'esterno ed il loro inserimento in circolo in qualche misura
si paga. Tanto è vero che i ciclisti stanno molto attenti a non
effettuare queste assunzioni prima di momenti impegnativi della
tappa o della gara.
Beh, certo certo... Ma con i grassi sarebbe ancora peggio.
Va bene. Sono pronto a concedere che la pancetta alla brace non è
il pasto ideale durante una tappa. ;-))

(Ieri ci ho cenato. In padella però, non alla brace. Con un po'
di polvere di finocchio sopra. Ragazzi...)
Post by Sculler
Non mi pare la presentasse come un'eccezione straordinaria.
Cmq, ti ripeto un mio dubbio: come mai allora gli atlteti che effettuano la
ricarica di carbo necessitano di più giorni per svuotarsi completamente? (in
senso pur sempre relativo... non è che non gli rimane nemmeno un
microgrammo...). Gli basterebbe stare un giorno ad alimentazione "very
low-carb" e allenarsi normalmente. Invece servono più giorni ad
alimentazione very low-carb, allenandosi sempre.
Credo che in parte dipenda dal ricircolo dell'acido lattico.
L'acido lattico sottoprodotto della combustione anaerobica viene
riconvertito in glucosio dal fegato, e questo glucosio può
rigenerare una parte del glicogeno muscolare anche in assenza di
carbo dall'alimentazione. Ti ricordo che il corpo dà la precedenza
alla ricostruzione del glicogeno muscolare rispetto a quello epatico.
Post by Sculler
Più che altro l'allenamento stesso (a certe intensità e con certe modalità)
migliora l'utilizzo di grassi.
Questo è sicuro!


Xlater
--
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cesare
2004-01-21 09:53:34 UTC
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Post by Xlater
Si, ma non entrano in circolo "gratis". L'assunzione di zuccheri
dall'esterno ed il loro inserimento in circolo in qualche misura
si paga. Tanto è vero che i ciclisti stanno molto attenti a non
effettuare queste assunzioni prima di momenti impegnativi della
tappa o della gara.
Sicuramente non assumono panini o merendine ma i flaconi da circa 50 gr di
maltodestrine, destrosio e acqua (circa 200 kcal) sono un classico

ciao
cesare
Sara
2004-01-20 19:34:05 UTC
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Post by Sculler
Infatti ho trovato qualche documento (ma su siti che non so quanto siano
affidabili) che parlano di circa 300 g per una persona normale ( = 1200
Kcal), e sul libro di Colgan c'è scritto che un atleta arriva anche a 225
mmol/kg, ma non so quanto è il peso molecolare del glicogeno.
è 1,8 x 10^7
Calimero
2004-01-20 08:14:52 UTC
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Post by Xlater
Un chilo di grassi porta 7000 Kcal. Non riesco ad immaginare una
prestazione sportiva che richieda più di qualche ettogrammo di grassi,
e non conosco nessun atleta di elite così smunto da non avere qualche
etto di grassi da bruciare. Per un atleta da 70 kg, un punto
percentuale di grasso significa 7kg di grasso. Un atleta al 5%, se
consuma 3500 KCal tutte di grassi si ritrova al 4,93%.
Bisogna distinguere tra grassi di deposito e grassi strutturali.
I grassi di deposito possono scendere a zero come percentuale, mentre i
grassi strutturali devono comunque essere mantenuti altrimenti si rischia la
vita ( le membrame delle cellule sono composte di grassi ).
Credo che un atleta al 5% sia arrivato al capolinea dei grassi di deposito,
quindi se deve bruciare qualcosa deve mangiarla prima.
Xlater
2004-01-20 15:29:59 UTC
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Post by Calimero
Bisogna distinguere tra grassi di deposito e grassi strutturali.
I grassi di deposito possono scendere a zero come percentuale, mentre i
grassi strutturali devono comunque essere mantenuti altrimenti si rischia la
vita ( le membrame delle cellule sono composte di grassi ).
Credo che un atleta al 5% sia arrivato al capolinea dei grassi di deposito,
quindi se deve bruciare qualcosa deve mangiarla prima.
Giusta osservazione.

Che ne sappia io, ma posso sbagliarmi, 4-5% sono percentuali da
bodybuilder in gara, ossia uno stato che si può ottenere solo per
un periodo limitato e con tecniche particolari (e IMHO nemmeno tanto
salutari) che "forzano" l'organismo.

Tra l'altro sembra che a quei livelli possano esserci anche serie
disfunzioni ormonali (come per esempio passeggere crisi di impotenza).
Segno evidente che anche per il grasso corporeo non vale la regola
"meno è sempre meglio".
Credo che un 10% costituisca un peso froma ideale per la maggioranza
degli atleti, e che scendere sotto possa addirittura essere nocivo
per le prestazioni.


Xlater
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Calimero
2004-01-20 18:01:06 UTC
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Post by Xlater
Giusta osservazione.
Tra l'altro sembra che a quei livelli possano esserci anche serie
disfunzioni ormonali (come per esempio passeggere crisi di impotenza).
Segno evidente che anche per il grasso corporeo non vale la regola
"meno è sempre meglio".
Credo che un 10% costituisca un peso froma ideale per la maggioranza
degli atleti, e che scendere sotto possa addirittura essere nocivo
per le prestazioni.
Infatti quando si dimagrisce si consumano i depositi di grasso viscerali,
mentre è difficile eliminare un tipo di deposito di grasso "estetico", che è
quello sottocutaneo, difficilmente utilizzabile come combustibile a causa
della scarsa circolazione sanguignea nei tessuti d'accumulo adiposo, che
apporta meno ormoni lipolitici adrenalina e noradrenalina, con conseguente
formazione della cellulite. La soluzione è un massaggio continuo delle zone
cellulitiche al fine di ripristinare un'adeguato circolo, unita
all'assunzione di particolari integratori quali l'equiseto, la betulla, il
Gingko biloba per favorire il drenaggio, e l'estratto di Yohimbee per
inibire i recettori Alfa-adrenergici che proteggono gli adipociti dalla
lipolisi.
Xlater
2004-01-17 00:23:00 UTC
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Post by MARA
Il principio su cui si basano le low carb, parlando di dimagrimento, ma non
solo, anche di mantenimento, e' la convinzione che se non si e' a corto di
carbo, l'organismo non attacca la massa grassa. Niente di piu' sbagliato! La
dimostrazione del fatto che il corpo brucia grassi ANCHE in preseza di carbo
e' data dal fatto che durante un esercizio aerobico(dove vengono utilizzate
le fibre lente dei muscoli al contrario di quello anaerobico),all'inizio
viene utilizzato il glicogeno dei muscoli, ma DOPO POCHI MINUTI i muscoli
stessi dipendono sempre piu' dagli acidi grassi liberi, che il tessuto
adiposo rilascia nel sangue. E' SBAGLIATO pensare che questo avvenga dopo
l'esaurimento delle scorte del fegato, o comunque dopo 40 minuti come
credenza comune NELLE PALESTRE, dove molto spesso gli istruttori si
improvvisano dietologi dell'ultim'ora.
Invece dopo 20 minuti di esercizio aerobico il 50% delle calorie sara'
derivato dai grassi.
Va fatto notare che per esercizio aerobico si puo' intendere anche una
camminata a passo veloce, dunque fattibile da tutti.
Dunque da cio' si puo' dedurre facilmente che se una persona mangia in modo
regolare, cioe' senza ingozzarsi di dolci, che si convertirebbero(logico) in
grasso, puo' ugualmente dimagrire, perche' l'organismo brucia gli acidi
grassi INDIPENDENTEMENTE dalla presenza o assenza di carboidrati.
Dunque,a che serve eliminare i carbo? Bah!
Per capire meglio il discorso, quando si parla di "presenza di carbo",
bisognerebbe chiedere "presenza di carbo dove?".
Perché c'è il rischio di far confusione tra carbo nel sangue (ossia glucosio
nel sangue, ossia glicemia), carbo nel fegato e nei muscoli (ossia
glicogeno) e carbo nella dieta.

Per questo, in un altro simpatico thread, chiedevo a Mara dove venissero
conservate (secondo lei) le calorie tra il momento del assunzione ed il
momento dell'utilizzo. Se uno non ha un'idea chiara delle strade che seguono
i vari macronutrienti, rischia di confondersi.

Una cosa deve essere subito chiara. L'organismo umano è molto rigido nel
mantenere la densità di "carbo nel sangue", ossia la glicemia, all'interno
di un intervallo molto stretto. Il funzionamento ottimale del cervello
dipende dal mantenimento del livello corretto di glicemia. Esistono molti
meccanismi di emergenza per riportare su la glicemia quando cala, ed esiste
un meccanismo (uno solo) per abbassarla quando la glicemia è alta.

Questo meccanismo unico per abbassare la glicemia si chiama "insulina". E
l'insulina è anche l'interruttore che blocca l'utilizzo degli acidi grassi
come fonte di energia. L'insulina dice a tutti gli organi "signori, in
questo momento nel sangue c'è troppo glucosio: siete pregati di utilizzare
esclusivamente quello e di lasciar perdere i grassi". L'insulina dice anche
a muscoli e fegato "signori, siete pregati di approfittare di questo momento
per rifornire le vostre scorte di glicogeno". A volte il fegato dice: "le
mie scorte sono già piene", ma l'insulina risponde "non mi interessa, finché
la glicemia non è tornata normale devi continuare ad assorbire glucosio dal
sangue". Allora il fegato si trova costretto a trasformare l'eccesso di
glucosio in grassi (trigliceridi) che poi vengono mandati in circolo come
VLDL, che a loro volta si trasformano in LDL (colesterolo "cattivo") e così
capiamo anche che l'LDL si forma per eccesso di glucosio, non di grassi.

Finché la glicemia non torna normale, l'insulina comanda, e nessuno si
azzarda a bruciare un acido grasso che è uno. Anzi, l'insulina ordina
addirittura alle cellule adipose di assorbire ulteriore grasso.

Ecco. Le diete low-carb sono basate sull'osservazione di questa situazione.
E cercano di fare in modo che questi periodi di regno dell'insulina (che
corrispondono alle fasi dopo un pasto) durino meno possibile. Perché in quel
momento il grasso non si brucia, anzi si accumula. Inoltre passare troppo
tempo nel regno dell'insulina predispone il corpo a molti problemi di
salute. Per ottenere questo scopo si limita la quantità di carboidrati che
si assume ad ogni pasto.

Vediamo ora cosa succede quando finisce di arrivare glucosio dall'apparato
digerente e il livello di glicemia torna nella norma. Beh, a quel punto
l'insulina ha fatto il proprio dovere e non è più in circolazione. Siamo "a
corto di carbo"? No. Il sangue è al livello giusto, e le scorte di glicogeno
sono piene. Gli organi, per inerzia, continuano a consumare preferibilmente
glucosio, quindi il livello di glicemia nel sangue tende a calare. Ci pensa
il fegato, rilasciando un po' del suo glicogeno, a mantenere il livello
stabile. Infatti appena la glicemia cala, viene rilasciato l'ormone opposto
dell'insulina, il glucagone, che invita appunto il fegato a fornire glucosio
dalle sue scorte. Il glucagone fa anche un'altra cosa. Segnala agli organi
che l'abbondanza di glucosio è finita, e che devono cominciare ad utilizzare
gli acidi grassi. Nel contempo il glucagone invita le cellule adipose a
rilasciare grassi nel sangue affinché possano essere utilizzati.
Siamo forse "a corto di carbo"? Niente affatto. Ma ci stiamo accorgendo che
le spese di glucosio superano le entrate (che in questo momento sono a zero)
e quindi il glucosio va utilizzato con più parsimonia.
Si noti che il glicogeno muscolare non può tornare a trasformarsi in
glucosio per mantenere stabile la glicemia. Il glicogeno muscolare è
destinato ad essere usato localmente dal muscolo in questione.

Immaginiamo ora che il nostro soggetto se ne vada a fare una corsetta. Cosa
succede? L'ossidazione dei grassi non è in grado di fornirgli subito la
potenza necessaria, per cui i suoi muscoli devono affidarsi soprattutto al
glucosio. Prendendone la maggior parte dal glicogeno locale, ma parte anche
dal glucosio del sangue. Quindi il fegato deve fornire dosi maggiori del suo
glicogeno per mantenere stabile la glicemia. Man mano che il glicogeno nel
fegato si svuota, il fegato comincia a produrre enzimi che facilitano
l'utilizzo dei grassi da parte dei muscoli. Lentamente il motore a grassi va
su di giri e il tizio che corre brucia grassi in buona quantità, e può
bruciare meno glucosio.

Alla luce di quanto detto, rileggiamo l'intervento di Mara e poniamoci
alcune domande.

1) E' vero che per bruciare grassi bisogna essere "a corto di carbo"?

Si e no. "A corto di carbo" non è un'espressione molto precisa. E' però
indubbio che quando la glicemia è alta i grassi non si bruciano, ed il corpo
tende a bruciare grassi tanto più quanto più sente l'esigenza di risparmiare
sul glucosio.

2) Il corpo brucia grassi "in presenza di carbo"?

Il corpo è SEMPRE in presenza di carbo. La glicemia deve essere mantenuta
stabile, se no si entra in coma. Quindi è logico che si possano bruciare
grassi in presenza di carbo. E' altresì evidente che in abbondanza di carbo
il corpo brucia tendenzialmente i carbo, mentre quando i carbo scarseggiano
il corpo tende a risparmiarli e a bruciare grasso.

3) E' vero che dopo pochi minuti dall'inizio di un esercizio aerobico il
corpo comincia a dipendere sempre più dall'utilizzo di acidi grassi liberi?

E' verissimo! I grassi sono un ottimo combustibile per l'attività fisica
aerobica. Coloro che bruciano bene i grassi sono estremamente avvantaggiati,
in quanto possono mantenere più a lungo le scorte (scarse) di glucosio.
E' allo stesso modo vero che avere dell'insulina in circolo (per effetto di
un precedente pasto ricco di zuccheri, o per effetto di un'alta resistenza
insulinica) impedisce l'utilizzo di grassi come carburante, e ciò è
deleterio non solo per ritrovare la linea, ma anche per eccellere nelle
attività sportive.

4) L'utilizzo dei grassi avviene solo dopo l'esaurimento delle scorte del
fegato?

No. Ma gradualmente, man mano che le scorte di glicogeno del fegato si
svuotano, il fegato secerne gli enzimi necessari all'utilizzo più efficiente
dei grassi.

5) E' vero che l'utilizzo dei grassi comincia dopo 40 minuti dall'inizio
dell'attività.

No. In situazione non-insulinica il corpo già è in grado di bruciare i
grassi. Quello che è vero è che il "motore a grassi" ci mette un po' di
tempo ad arrivare al massimo dei giri. Questo tempo varia da soggetto a
soggetto secondo il grado di allenamento, ma anche secondo il tipo di
attività.

6) E' vero che dopo 20 minuti il 50% dell'energia è fornito dai grassi?

Dipende. Un'attività è aerobica all'interno di un ampio range di intensità.
Quello che è certo è che il contributo di potenza del motore a grassi cresce
fino ad una certa intensità. Da quel punto in poi ulteriori incrementi di
intensità sono tutti a carico del motore (aerobico) a carboidrati. Fino ad
arrivare alla soglia in cui bisogna utilizzare il motore anaerobico.

7) Una camminata a passo veloce è un esercizio aerobico?

Dipende. Le soglie vengono di solito stabilite in funzione della frequenza
cardiaca che si raggiunge. Sicuramente un soggetto che brucia bene i grassi
utilizzerà soprattutto questi ultimi come carburante in una camminata a
passo veloce.

8) L'organismo brucia i grassi indipendentemente dalla presenza o assenza
dei carboidrati?

Non esiste l'assenza di carboidrati, per cui la domanda non ha senso.
Esiste però l'abbondanza di carboidrati (glicemia alta, insulina in circolo,
scorte del fegato piene) e la scarsità di carboidrati (glicemia normale,
glucagone in circolo, scorte del fegato non piene). Queste influiscono in
maniera assolutamente determinante sul se e sul quanto vengano bruciati i
grassi.

9) A che serve eliminare i carbo?

Non c'è bisogno di eliminare i carbo. Ma tenere il corpo nello stato di
"abbondanza" di carbo più dello stretto necessario è estremamente nocivo.
Non solo alla linea, ma al metabolismo e alla salute in senso generale.
Limitare seriamente i carbo è invece quanto di meglio si possa fare per la
propria salute e per bruciare l'eventuale adipe in eccesso.

10) E' necessario ridurre le calorie e/o i grassi per dimagrire?

Il principio su cui si basano le low calories/low fat, parlando di
dimagrimento, ma non solo, anche di mantenimento, e' la convinzione che se
non si e' a corto di calorie, l'organismo non attacca la massa grassa.
Niente di piu' sbagliato! La dimostrazione del fatto che il corpo brucia
grassi ANCHE in presenza di calorie e' data dal fatto che durante un
esercizio aerobico (dove vengono utilizzate le fibre lente dei muscoli al
contrario di quello anaerobico),all'inizio viene utilizzato il glicogeno dei
muscoli, ma DOPO POCHI MINUTI i muscoli stessi dipendono sempre piu' dagli
acidi grassi liberi, che il tessuto adiposo rilascia nel sangue. E'
SBAGLIATO pensare che questo avvenga dopo
l'esaurimento delle calorie, o comunque dopo 40 minuti come
credenza comune NELLE PALESTRE, dove molto spesso gli istruttori si
improvvisano dietologi dell'ultim'ora.

Invece dopo 20 minuti di esercizio aerobico il 50% delle calorie sara'
derivato dai grassi.

Va fatto notare che per esercizio aerobico si puo' intendere anche una
camminata a passo veloce, dunque fattibile da tutti.

Dunque da cio' si puo' dedurre facilmente che se una persona mangia in modo
regolare, cioe' con pochi carboidrati, che si convertirebbero (logico) in
grasso e/o impedirebbero il corretto uso dei grassi come combustibile, puo'
ugualmente dimagrire, perche' l'organismo brucia gli acidi grassi
INDIPENDENTEMENTE dalla presenza o assenza di calorie.

Dunque,a che serve ridurre le calorie? Bah!

11) Ti diverti?

Da morire. Se non ci fosse me la inventerei.


Xlater
MARA
2004-01-17 14:06:27 UTC
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Post by Xlater
Per capire meglio il discorso, quando si parla di "presenza di carbo",
bisognerebbe chiedere "presenza di carbo dove?".
Veramente l'ho specificato, ho detto che anche se il fegato contiene
glicogeno, il corpo brucia grasso ugualmente.


di glicemia.
Esistono molti
Post by Xlater
meccanismi di emergenza per riportare su la glicemia quando cala, ed esiste
un meccanismo (uno solo) per abbassarla quando la glicemia è alta.
Questo meccanismo unico per abbassare la glicemia si chiama "insulina". E
l'insulina è anche l'interruttore che blocca l'utilizzo degli acidi grassi
come fonte di energia. L'insulina dice a tutti gli organi "signori, in
questo momento nel sangue c'è troppo glucosio: siete pregati di utilizzare
esclusivamente quello e di lasciar perdere i grassi". L'insulina dice anche
a muscoli e fegato "signori, siete pregati di approfittare di questo momento
per rifornire le vostre scorte di glicogeno". A volte il fegato dice: "le
mie scorte sono già piene", ma l'insulina risponde "non mi interessa, finché
la glicemia non è tornata normale devi continuare ad assorbire glucosio dal
sangue". Allora il fegato si trova costretto a trasformare l'eccesso di
glucosio in grassi (trigliceridi)
Facendo questo ragionamento, su hai gia' dato per scontato un pasto
ricchissimo di carboidrati, mentre io dico che non e' necessario ridurre
"troppo" i carboidrati. Il discorso che fai tu invece esagera nel senso
opposto, non ho mai detto che bisogna mangiare 100g di pasta+100g di pane
+100g di frutta nello stesso pasto, scusa.
Post by Xlater
6) E' vero che dopo 20 minuti il 50% dell'energia è fornito dai grassi?
7) Una camminata a passo veloce è un esercizio aerobico?
Dipende.
No, xlater, non dipende, lo e'.
Post by Xlater
Non c'è bisogno di eliminare i carbo. Ma tenere il corpo nello stato di
"abbondanza" di carbo più dello stretto necessario è estremamente nocivo.
Non solo alla linea, ma al metabolismo e alla salute in senso generale.
Limitare seriamente i carbo è invece quanto di meglio si possa fare per la
propria salute
Limitare allo stremo? 100g di carbo per un uomo sono pochini.
Post by Xlater
11) Ti diverti?
Da morire. Se non ci fosse me la inventerei.
Anch'io mi sto divertendo tanto.

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Xlater
2004-01-18 18:13:23 UTC
Permalink
Post by MARA
Post by Xlater
Per capire meglio il discorso, quando si parla di "presenza di carbo",
bisognerebbe chiedere "presenza di carbo dove?".
Veramente l'ho specificato, ho detto che anche se il fegato contiene
glicogeno, il corpo brucia grasso ugualmente.
Il fegato può contenere glicogeno senza essere del tutto pieno.
La quantità di glicogeno nel fegato (se è quasi pieno, se è quasi
vuoto, ecc.) ha una notevole influenza sul metabolismo.
Post by MARA
Facendo questo ragionamento, su hai gia' dato per scontato un pasto
ricchissimo di carboidrati, mentre io dico che non e' necessario ridurre
"troppo" i carboidrati. Il discorso che fai tu invece esagera nel senso
opposto, non ho mai detto che bisogna mangiare 100g di pasta+100g di pane
+100g di frutta nello stesso pasto, scusa.
E' un'osservazione giusta.
Ridurre "troppo", detto così, è effettivamente
Post by MARA
Post by Xlater
6) E' vero che dopo 20 minuti il 50% dell'energia è fornito dai grassi?
7) Una camminata a passo veloce è un esercizio aerobico?
Dipende.
No, xlater, non dipende, lo e'.
Quando cammini utilizzi il metabolismo aerobico. Ma si parla di "esercizio
aerobico" quando c'è un minimo effetto allenante. La formula di Cooper dice
che l'effetto allenante va tra il 60 e l'80% della FCMax. Immagino che non
sempre una camminata veloce sia sufficiente a raggiungere il 60%.
Post by MARA
Limitare allo stremo? 100g di carbo per un uomo sono pochini.
Dove sta scritto? Io ne sto assumendo anche meno e sto benissimo!
Post by MARA
Post by Xlater
11) Ti diverti?
Da morire. Se non ci fosse me la inventerei.
Anch'io mi sto divertendo tanto.
Ne sono felice. Mi piace discutere con te! :-)


Xlater
Massimo B.
2004-01-22 15:46:43 UTC
Permalink
Post by MARA
Invece dopo 20 minuti di esercizio aerobico il 50% delle calorie sara'
derivato dai grassi.
contaci...

Ciao!!!

Massimo




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