Post by alrishanon mi sono spiegata bene. la tabella del policlinico dice "tonno
sott'olio
vietato" e "tonno al naturale consigliato"
la tabella su google mi specifica invece il contenuto in mg. di
colesterolo
in ciuscun tipo di tonno.
Quelle tabelle che girano per gli ospedali sull'alimentazione ideale per
tenere a bada il livello del colesterolo (come se poi servisse a qualcosa)
sono semplicemente scandalose.
In effetti, le tabelle degli "alimenti vietati e permessi" rischiano di
essere semplicistiche e fuorvianti, specie se diffuse via Internet senza
adeguate spiegazioni e senza personalizzazione al caso specifico.
Post by alrishaMa perchè non usate Google ed andate a leggervi le vecchie discussioni? Se
n'è parlato finao alla nausea del fatto che il colesterolo alimentare non ha
la minima influenza sui livelli ematici,
Credo anch'io che la fobia anti-colesterolo alimentare sia eccessiva.
L'influenza del colesterolo alimentare non è zero, dipende da soggetto a
soggetto, ma non deve essere sovrastimata. Secondo alcuni studi,
l'innalzamento è di circa 2,5 mg/dL per ogni 100 mg di colesterolo
alimentare aggiunto alla dieta, nei soggetti (circa un terzo) con una
reazione maggiore, o anche meno nelle persone con reazione minore...
Mangiare molte uova, ricche di colesterolo, può far aumentare il
colesterolo sanguigno, ma ad aumentare è sia l'LDL che l'HDL (che dunque
mantengono inalterato il loro rapporto). Peraltro, pare che negli individui
con maggior incremento l'LDL aumenti soprattutto per la componente meno
aterogenica, le particelle LDL-1 di dimensioni maggiori. Il risultato di un
consumo quotidiano di uova dunque non sarebbe un maggior rischio
cardiovascolare.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?itool=abstractplus&db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=abstractplus&list_uids=15164336
"...these data indicate that the consumption of a high-cholesterol diet
does not negatively influence the atherogenicity of the LDL particle."
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?itool=abstractplus&db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=abstractplus&list_uids=15447890
"Intake of 2 eggs/d results in the maintenance of LDL:HDL and in the
generation of a less atherogenic LDL in this population of Mexican
children."
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=16988120&query_hl=1&itool=pubmed_docsum
"These findings indicate that in older adults, 5 wk of consuming 1 egg/d
significantly increases serum lutein and zeaxanthin concentrations without
elevating serum lipids and lipoprotein cholesterol concentrations."
PMID: 16988120 [PubMed - in process]
Post by alrishae si sono descritti piuttosto bene
anche i meccansismi biochimici che sovraintendono alla sovrapproduzione
dello stesso da parte dell'organismo, sfatando anche il mito secondo cui i
grassi saturi avrebbero un'azione diretta in tal senso (indiretta forse...ma
con molte contraddittorietà sull'effetto ultimo).
Questo che tu dai per sicuro è però una questione controversa.
Il punto di vista "mainstream" è un altro, e anche per questo si raccomanda
generalmente di non assumere più del 10 percento delle calorie da grassi
saturi... Nell'attesa di capire chi ha ragione, non mi privo di grassi
animali ma non esagero nemmeno... :)
QUOTE http://www.cuore.iss.it/conoscere/fattori.asp
Un’alimentazione troppo abbondante o ricca di grassi, specialmente di
origine animale, produce un eccesso di colesterolo nel sangue e accelera la
formazione di placche aterosclerotiche (depositi di grasso) che ostruiscono
le arterie. Un’alimentazione con limitato consumo di grassi di origine
animale (come carne, burro, formaggi, latte intero), povera di sodio
(contenuto nel sale) e ricca di fibre (verdura, frutta, legumi)
contribuisce ad abbassare il livello della colesterolemia e della pressione
arteriosa.
UNQUOTE
Post by alrishaIl controllo del livello di colesterolo è utile unicamente alle case
farmaceutiche in cerca di sempre nuovi clienti a cui vendere i loro farmaci
dalla sospetta collateralità cancerogena (le cosiddette statine). Non a caso
il livello massimo in cui esso viene ritenuto "nella norma" viene
costantemente abbassato.
Di questo passo prima o poi esso arriverà a
coincidere con quello minimo; forse solo allora le case farmaceutiche si
riterranno completamente soddisfatte.
Mah... Gli interessi economici esistono in tanti campi, ma più che fare
illazioni e processi alle intenzioni sarebbe il caso di restare ai fatti,
IMHO.
Post by alrishaLa variazione dei livelli delle varie lipoproteine di trasporto (LDL HDL
VLDL) la dice molto lunga sullo stato di salute generale, mentre il solo
dato relativo al colesterolo totale è di una inutilità disarmante da far
paura.
Ma anche il medico lo sa, che il quadro del colesterolo richiede di
esaminare i livelli delle varie lipoproteine, non (solo) il totale. Anzi,
ora si comincia a distinguere tra diversi tipi di particelle LDL...
Post by alrishaAltresi intervenire farmacologicamente quando i livelli di
colesterolo e/o trigliceridi, per così dire, sballano, è come tirare una
martellata alla spia rossa del termostato dell'acqua del radiatore della
nostra auto nel caso si dovesse accendere. La spia non sarà più accesa, ma
da lì a breve fonderemo il motore.
Beh, qui si parlava appunto di correggere alimentazione e stile di vita, e
questo dovrebbe essere il primo consiglio da tentare.
Purtroppo molta gente accetta più facilmente di ingurgitare una pillolina
che di cambiare vita, credo che non sia solo colpa dei medici o
dell'industria.
Alcuni studi parlano anche di effetti positivi sul colesterolo da una dieta
ricca di mandorle, fibre e steroli vegetali (cosiddetta dieta "Portfolio"),
cn risultati pari a quelli delle statine.
http://jama.ama-assn.org/cgi/content/abstract/290/4/502
[...]
Interventions Participants were randomly assigned to undergo 1 of 3
interventions on an outpatient basis for 1 month: a diet very low in
saturated fat, based on milled whole-wheat cereals and low-fat dairy foods
(n = 16; control); the same diet plus lovastatin, 20 mg/d (n = 14); or a
diet high in plant sterols (1.0 g/1000 kcal), soy protein (21.4 g/1000
kcal), viscous fibers (9.8 g/1000 kcal), and almonds (14 g/1000 kcal) (n =
16; dietary portfolio).
[...]
Results The control, statin, and dietary portfolio groups had mean (SE)
decreases in low-density lipoprotein cholesterol of 8.0% (2.1%) (P = .002),
30.9% (3.6%) (P<.001), and 28.6% (3.2%) (P<.001), respectively. Respective
reductions in C-reactive protein were 10.0% (8.6%) (P = .27), 33.3% (8.3%)
(P = .002), and 28.2% (10.8%) (P = .02). The significant reductions in the
statin and dietary portfolio groups were all significantly different from
changes in the control group. There were no significant differences in
efficacy between the statin and dietary portfolio treatments
Post by alrishahttp://www.ravnskov.nu/cholesterol.htm
A chi ci legge però conviene anche dire che si tratta di argomenti
controversi. Le linee guida ufficiali anti-colesterolo per gli americani
sono in
http://www.nhlbi.nih.gov/health/public/heart/chol/chol_tlc.htm
http://www.nhlbi.nih.gov/health/public/heart/chol/chol_tlc.pdf